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Autore: peppe fanfictor    29/02/2016    2 recensioni
Mi.... mi trovai in uno strano luogo, una... montagna non troppo alta, il cielo era scuro, carico di nubi, e c'era un forte vento, un forte, fortissimo vento; davanti a me vidi una cerva semitrasparente, essa mi spinse a seguirla, io la segui fino in cima al monte, dove vi trovai una panchina, una mappa per i turisti, un accampamento del fuoco, e un faro. Mi avvicinai al punto più vicino alla costa, e vidi... un enorme tornado che faceva roteare tronchi di legno, automobili e quant'altro. Non feci in tempo a preoccuparmi che la punta del faro si stacco e mi cadde addosso .
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Max Caulfield, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi svegliai in una stanza bianca, a primo impatto non mi diceva niente, data l'intensità della luce di un faro puntato sulla mia faccia, ma poi capi, era la dark room.

Mi trovavo incatenata ad una sedia, davanti a me c'era lui, la causa di tutto questo, Mark Jefferson...

< Ben tornata Max, avevo paura di aver esagerato con l'ultima dose, avevo paura di aver perso la mia nuova modella prima del tempo, ma per fortuna... non è così >
< P-professor Jefferson? Non è stato Nathan a fare... tutto ciò? >
< Lui? Era solo una marionetta nelle mie mani, è stato grazie ai soldi della sua famiglia che ho potuto comprare tutto questo, ha iniziato a vedermi come una figura paterna, ed io... l'ho accolto sotto la mia ala. Peccato che poi l'allievo ha iniziato ad emulare il maestro... >
< … >
< … Rachel era una delle mie modelle migliori, veniva da me per fare lunghe sessioni fotografiche... poi Nathan ha provato a fare lo stesso, e una dose di troppo le è stata fatale >
< Dov'è Nathan? >
< Oh, beh, diciamo che adesso fa compagnia a Rachel, e alla tua amichetta punk... >
< P-professor, perché fa questo >
< Ho lavorato in questo mondo per parecchio tempo, tutte quelle modelle, tutte false, le loro espressioni ferme... invece le ragazze della Blackwell hanno un'aria così... innocente, vedi, io voglio cogliere quel preciso istante in cui la purezza si trasforma in impurità, quel momento in cui la ragazza perde l'innocenza... >
< … >
< Ma adesso tu sai troppo, quindi... sta buona mentre preparò la tua ultima dose >
dice prima di andarsene. Una volta andatosene  dò un'occhiata all'ambiente circostante, magari riesco a trovare qualcosa che mi aiuti, notai che avevo indosso una maglietta nera con una falena, dei jeans e delle scarpe che non avevo prima... quel pervertito, doveva avermi spogliata.  Nel lato sinistro della sedia c'era Victoria per terra, legata ed imbavagliata, provai a chiamarla, ma lei non rispose.

Al lato destro c'era un carrello, magari, se riuscissi a raggiungerlo potrei... trovare qualcosa che mi aiuti. Provai a liberare uno dei miei arti dalle cinghie, e alla fine riesci a liberare la gamba destra, avvicino il carrello e trovo una mia foto per terra, non sembravo molto lucida, ma era sempre meglio di niente.
 
 
Tornai indietro, e mi ritrovo per terra, legata ed intontita  dalla droga,

Jefferson davanti a me sta facendo delle foto, mi metteva in posizione per farle, ma io riesci a ribellarmi e spingere via il carrello, una volta spinto il carrello andò lontano, e si rovesciò una bottiglietta con della morfina, essa bagna un fascicolo sopra il carrello, e Jefferson è costretto a toglierlo per asciugarlo.

 
 
 
Tornata al presente non era cambiato molto, se non  che adesso nel carrello non c'era più il fascicolo, senza il fascicolo riesco a notare un'altra mia foto, una in cui ero sulla sedia, più lucida, magari avrei trovato qualcosa di utile...



 
Jefferson mi parlava, mi faceva domande, ma davvero sperava in una risposta gentile da parte mia?

'' marcirai in prigione'' '' testa di cazzo'' ''liberami'' queste erano le mie risposte, lui si mise a ridere, poi mi disse:
< Sai, mi hai fatto davvero un grosso favore quel giorno all'ufficio del preside dando la colpa a Nathan per il tentato suicidio di Kate, mi chiedo come stia adesso la ragazza... >
< Lei vivrà, molto più di te mostro >
< Può darsi, ma chi sa se reggerà ad... un'altra sessione >
< Mostro non ti permetterò di fargli del male >
< Sì, sì, Max la super eroina mi sconfiggerà e poi vissero tutti felici e contenti, stai buona, vado a prendere un'altra dose di morfina, sei troppo lucida >
< ASPETTA! Il mio diario, ce l'hai ancora? >
< Ah, il tuo diario, pieno di foto e di pagine della tipica vita di un adolescente, eccotelo qua, guarda, quanto talento sprecato, se solo durante le mie lezioni avessi ascoltato anziché farti selfie... >
dice aprendolo su una pagina ed andandosene, la pagina è quella del primo giorno di questa pazza settimana, la foto scattata durante la sua lezione, non so se potrà funzionare, ma... io ci provo, mi concentro e... torno indietro al primo giorno.




Okay, sono di nuovo in aula, mi fa male la testa, ed esce molto sangue dal mio naso,

cavolo, il passato nel passato, forse sto chiedendo troppo dal mio potere. Senza farmi notare prendo uno dei dépliant della scuola che tengo nello zaino, se non mi sbaglio... ecco, il numero della guardia, David. Gli scrivo della dark room e di Jefferson e invio il messaggio. Al suono della campana prendo la mia foto, quella che avrei voluto consegnare per il concorso, adesso che ho più coraggio vado da Jefferson, e prima che potesse iniziare a farmi la ramanzina per non avergli ancora consegnato la foto io gliela porgo, allora lui stupito dice:
< Wow, è molto bella, sembra che andremo a San Francisco >
< Beh, uno di noi ci andrà sicuramente > e non sarai tu quella persona
< Oh, Max, non essere così modesta, adesso vai, è suonata la campana. >
Esco dall'aula, poi la vista si annebbia.




Quando rivengo mi trovo su un aereo diretto a San Francisco, accanto a me c'è il preside che dorme, prendo il giornale davanti a me, e vengo a sapere da esso che Jefferson è stato arrestato, Nathan è sotto indagine ed è stato trovato il corpo di Rachel. Prendo il telefono e scopro un sacco di messaggi, Chloe mi fa gli auguri per aver vinto il concorso, Kate mi chiede quando potremo rivederci per un the, anche Victoria mi ha fatto gli auguri. In quel momento il preside si sveglia, ed inizia a chiacchierare con me, chiedendomi come mi senta e dicendomi di vivere al meglio questa giornata, perché era la mia giornata. Anche questa volta la mia vista si annebbia (infatti ero tornata due volte nel passato).



Quando finalmente ritorno in me mi ritrovo nella galleria d'arte a San Francisco, il preside mi chiede ancora una volta come mi sento, io rispondo che sono super nervosa, allora lui dice per sdrammatizzare che se sarò troppo nervosa gli toccherà mangiare stuzzichini anche per me, poi mi saluta e se ne va al buffet, nel frattempo io guardo tutte le foto, finalmente è tutto a posto, finalmente è tutto perfetto, continuo a guardare le foto, finché non mi arriva una chiamata nel telefono, è da Chloe. Mi apparto in un posto isolato, poi rispondo alla chiamata,

la mia amica mi ha chiamato per dirmi che c'è un tornado ad Arcadia Bay, oh cazzo, è vero, non ho sistemato niente. La chiamata viene interrotta da un grido, poi Chloe non dava più risposta. Cerco e trovo la mia foto esposta,

poi provo a focalizzarla, ma vengo distratta di continuo dai visitatori che mi fanno i complimenti, quando finalmente riesco a concentrarmi mi ritrovo nella mia stanza, davanti al muro con affisse le mie foto, prendo la foto appena uscita dalla macchinetta e la strappo,

sperando che non andando a San Francisco potevo fare qualcosa per fermare il tornado. Peccato che...



[Continua domenica prossima con Polarized pt2]
   
 
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