UNA SORELLA COME ALEX

Alex era la peggior sorella che un fratello potesse desiderare. Era una professionista scansafatiche ed esperta accreditata nell’usare la magia a scopo puramente egoistico. In più aveva sempre quella battuta pungente ed ironica pronta sulla punta della lingua, capace di spiazzarlo e metterlo in imbarazzo.
Al solito, quel giorno aveva combinato un disastro, riducendo loro padre in un ammasso gelatinoso non meglio definito, solo perché aveva comprato a poco prezzo una pozione scadente per rendere il genitore più malleabile ai sui capricci.
“Justin, avanti sei tu il genio in famiglia”
“No Alex ti ho già detto che questa volta non ti aiuto, dovrai cavartela da sola”
“Da sola?” Alex guardò il fratello come se fosse pazzo e poi sbuffando come se dovesse ricordargli l’ovvio continuò: “No guarda che ti sbagli, non funziona così… Io Alex Russo sono quella che combina pasticci… Tu Justin Russo sei il bravo figlio e comprensibile fratello che li risolve. E’ sempre stato così e sempre lo sarà”
“E chi l’ha detto che deve sempre essere cosi. Alex, Alex, Alex se io ti tolgo sempre dai guai tu non diventerai mai più responsabile”
Alex si mise a ridere di gusto e poi asciugandosi una lacrima per la troppa ilarità disse:
“Ma davvero tu ci speri ancora? Mamma e papà si sono rassegnati da un pezzo, io non diventerò mai responsabile, sarebbe come chiedere a Max di diventare più intelligente”
Justin sbuffò infastidito, a volte la detestava, possibile che dovesse fare sempre dell’ironia?
Lo scalpiccio di passi sulle scale avvisò i due fratelli che la madre stava rientrando dalla spesa, tra poco sarebbe entrata in casa e trovando il marito in quelle condizioni avrebbe messo Alex in punizione per anni.
“Justin…” ora si che la ragazza era davvero preoccupata “Dai, fa qualcosa”
Il maggiore sbuffò scuotendo il capo in segno di diniego, però pochi secondi prima che la madre spalancasse la porta di casa mormorò - non visto- a voce bassa una formula magica.
“Oh ciao ragazzi” disse la donna entrando in casa poi fissò il marito e sorrise “Ciao caro ci sei anche tu!” e lo baciò sulla bocca.
Alex fissò il padre, nuovamente ritornato alla forma originale e del tutto dimentico di quello che gli aveva fatto, allontanarsi a braccetto della moglie chiacchierando.
“ E’ tornato normale” mormorò tra sé “Probabilmente è passato l’effetto della pozione” concluse sollevando le spalle e facendo per andarsene.
“No cara sono stato io con una formula magica a farlo tornare come prima”
“Ah capisco” si limitò a ribattere l’altra senza fare una piega.
“Tutto qui? Nemmeno un grazie?” Justin sbuffò irritato e profondamente offeso dall’ingratitudine.
Si era già avviato sulle scale per andarsene in camera sua -lontano dalla malefica sorella- quando una mano lo afferrò per il polso.
Il ragazzo si voltò sorpreso e Alex gli stampò un bacio sulla guancia “Ma non ti ci abituare” mormorò la ragazza in imbarazzo.
Justin sorrise, a volte la destava, però la maggior parte del tempo era bello avere Alex come sorella.




Vecchia storia, davvero vecchia. Non ricordavo neppure di averla scritta e sinceramente non ho più idea se i personaggi possano risultare OOC.