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Autore: Cinthia chan    02/03/2016    2 recensioni
[DAL SECONDO CAPITOLO LA STORIA È STATA LEGGERMENTE MODIFICATA E CORRETTA]
Ancora una volta si era scoperta a fissarlo
Era diventata una malsana abitudine oramai, ma non riusciva più a farne a meno
Ogni volta che si ritrovava a passare verso la sua casa si fermava a spiarlo, da lontano, mentre lavorava alle sue armature
Le erano sempre piaciute le armature
Erano belle
Potenti
Assolutamente fantastiche
E lei adorava disegnarle mettendoci tutto l'impegno possibile
Ma era stata per causa loro se l'aveva incontrato
E per questo lei le ringraziava e le malediva al tempo stesso
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Mu, Hypnos, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Ancora una volta si era scoperta a fissarlo 

Era diventata una malsana abitudine oramai, ma non riusciva più a farne a meno

Ogni volta che si ritrovava a passare verso la sua casa si fermava a spiarlo, da lontano, mentre lavorava alle sue armature

Le erano sempre piaciute le armature

Erano belle

Potenti

Assolutamente fantastiche

E lei adorava disegnarle mettendoci tutto l'impegno possibile

Ma era stata per causa loro se l'aveva incontrato 

E per questo lei le ringraziava e le malediva al tempo stesso


Era una calda e limpida giornata di primavera, il tempo era ottimo per disegnare

Quel giorno si era recata al grande tempio laddove erano custodite le armature più belle

Era entusiasta 

Athena le aveva concesso libero accesso a tutte le 12 case

Era una semplice illustratrice dal fisico gracile

" Che male può fare? " Aveva detto la dea

La ragazza correva, più veloce del vento

Non vedeva l'ora di cominciare, da quel che ricordava le armature erano situate nella prima casa, quella dell'ariete

Un bene per una persona pigra come lei 

Una volta arrivata le mancò quasi il fiato, sia per la corsa sia per quello che vide

Le armature erano sistemate ordinatamente in fila, perfettamente lucidate, e senza neanche una crepa

Bellissime 

Si avvicinò lentamente per osservarle più da vicino, dopo di che si chinò per sfiorarne una

Era curiosa ed affascinata, un lavoro del genere non poteva che appartenere ad una persona con più di 100 anni di esperienza sulle spalle 

Erano perfette, quasi gongolava dalla gioia 

Mentre si apprestava ad iniziare il suo lavoro notò che non era sola 

Si girò lentamente con aria imbarazzata

Mai l'avesse fatto 

La prima cosa che notò fu la magnifica armatura dorata che indossava 

Era talmente bella che le armature d'argento che aveva davanti quasi sfiguravano al suo cospetto 


La seconda cosa furono i suoi magnifici capelli lunghi e viola che con la leggera brezza mattutina si muovevano sinuosi

La terza cosa fu quella che la colpi di più 

I suoi occhi

Blu come il più lucido degli zaffiri

Tutto d'un colpo l'entusiasmo che prima provava svanì, sostituito da un profondo senso di disagio ed imbarazzo

Era talmente bello da non sembrare neppure umano, in più l'aveva vista gongolare per delle armature

Diventò rossa fino alle orecchie 

Lo sentì sorridere ma non ebbe il coraggio di guardarlo

Il suo cuore non avrebbe retto

" Tu devi essere l'illustratrice mandata da Athena, ti stavo aspettando " 

Il suo tono di voce era dolce e cortese, per nulla infastidito 

" Il mio nome è Mu! Sono il custode della prima casa "

Lei non rispose 

Si limitò voltare lo sguardo, nuovamente in direzione delle armature, troppo imbarazzata per parlare

Un cavaliere d'oro, non era roba da tutti i giorni vederne uno 

Poi così bello per giunta

" Vedo che ti piacciono le armature, curioso per una ragazza " 

Lo sentì avvicinarsi lentamente 

" Sono lieto che il mio lavoro ti piaccia così tanto " 

Quella frase le fece spalancare gli occhi, non credeva alle sue orecchie

Lo guardò di sfuggita con aria stupita ed ammirata

" L-le avete costruite voi signore? " 

Lui annui

" Tutte quelle che vedi qui! Dalla prima all'ultima "

Ora ne aveva la conferma

La persona che aveva davanti non era umana

Un essere umano non poteva fare un lavoro così perfetto

Ed essere così......perfetto anch'esso

Cominciò a tremare, che le stava succedendo? Com'era possibile che una persona la facesse sentire in quella maniera così strana

" Ti senti bene? Che cos'hai? " 

Cosa aveva? Neppure lei lo sapeva 

Si sentiva strana, lo stomaco le faceva male, e sentiva le guance in fiamme

Prima che potesse rispondere sentì una mano gentile posarsi sulla sua fronte

Il cavaliere le sorresse le spalle con un braccio, mentre con l'altro le tastava la fronte delicatamente

" Dev'essere un colpo di calore, prima ti ho vista arrivare di corsa, deve averti fatto male "

Era vicino

Troppo vicino

Un altro secondo e sarebbe collassata, li, tra le sue braccia

Si alzo di scatto, prese la sua roba e andò via di corsa, senza pronunciare una parola lasciando il cavaliere sorpreso e sbigottito 

Corse, corse, corse finché il fiato gli e lo permise

Il cuore le batteva forte 

Lo stomaco le doleva ancora

E il suo viso non era mai stato così rosso

Non capiva, voleva solo tornare a casa e sprofondare sul cuscino.... 



Era passato quasi un mese da quella volta

E nei giorni a seguire aveva capito di aver preso un bel colpo di fulmine per quel cavaliere 

Saranno stati i suoi modi gentili

Saranno stati i suoi magnifici occhi 

Sarà stata la sua notevole capacità artistica

Saranno state quelle magnifiche armature da lui create

In ogni caso non riusciva più a smettere di pensare a lui 

E così quasi ogni giorno lo osservava da lontano mentre lavorava 

Osservava ogni minino movimento delle sue mani

Quelle mani

Erano state così gentili con lei quel giorno 

Quel pensiero la fece arrossire nuovamente 

Si sentiva molto stupida ed infantile a comportarsi in quella maniera, ma non poteva farci niente

Si vergognava troppo a tornare da lui

Soprattutto dopo la brutta figura che aveva fatto

Riprese al osservarlo invidiando quasi quelle armature che potevano bearsi del suo tocco 

Beate loro

Erano tra le mani di un dio praticamente 

Un dio delle armature

Poteva una combinazione essere migliore di quella? No, no di certo

Chiuse gli occhi e sospirò 

Stava impazzendo non c'erano dubbi

Prima di allora nessun uomo le aveva fatto quel effetto 

Era la prima volta che provava qualcosa per qualcuno

Di così forte per giunta

Una cosa del genere però non poteva avere futuro, di questo ne era certa

Lui era un cavaliere, e per tanto era tenuto a proteggere Athena, donando pure la vita se necessario

Lei invece era una semplice ragazzina, neanche tanto bella o con un fisico particolarmente attraente

Uno di quel calibro non poteva di certo perdere il suo tempo con una come lei

Ciò nonostante però non riusciva a smettere di pensarlo 

Giorno dopo giorno però sentiva crescere quel sentimento, e faceva male

Molto male

Decise di andarsene a casa

Si era trattenuta già troppo per i suoi gusti, non voleva farsi scoprire

In quel caso non avrebbe saputo dare spiegazioni, e non avrebbe rivelato i suoi sentimenti nemmeno sotto tortura

Le bastava osservarlo lavorare da lontano 

Questo era tutto quello che le era concesso

Nient altro

Andò via quasi in lacrime mentre il cielo cominciava ad oscurarsi per fare posto alla notte




Senza che lei se ne accorgesse il cavaliere voltò il viso in sua direzione

La osservò allontanarsi e face un lieve sorriso amaro

Quasi d'istinto infilò la mano nella sua tasca estraendo il pennino che lei aveva perso quel giorno 

Sapeva bene che da allora lei veniva ogni giorno a spiarlo di nascosto

Non era cavaliere d'oro solo di nome dopotutto

Ciò nonostante lui faceva finta di niente,  aspettava con calma il giorno in cui avrebbe avuto il coraggio di tornare

Ogni giorno la aspettava

E quasi ogni giorno la sentiva tornare

Ma non si avvicinava mai troppo 

In lei percepiva inquietudine, ammirazione.......ed amore.....

Questo lo lusingava 

Ogni giorno si beava di quelle emozioni che la ragazza gli mandava involontariamente, percependo la loro purezza e sincerità 

"Ancora un giorno"

Sussurrò lievemente l'ariete 

"Aspetterò ancora un giorno poi andrò io da te"

Chiuse gli occhi stringendo il pennino a se 

"Perchè adesso pure io sento di provare qualcosa per te"


 


Note dell'autrice

Dopo anni di latitanza da EFP rieccomi tornata con questa breve storia. Spero che vi sia piaciuta :) Se volete lasciate pure una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate. 

Un saluto a tutti ^_^

PS: Devo fare un ringraziamento speciale a Simone (un mio caro amico) che mi ha aiutata a correggere i capitoli successivi :) (Questo l'ho lasciato così com'è  perchè per me è molto più speciale e personale rispetto a gli altri. E mi sembrava più giusto così) Gli altri capitoli invece ora sono decisamente molto più scorrevoli e carini, perciò grazie ^_^ 
  
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