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Autore: Lila_88    03/03/2016    0 recensioni
Gus e Harley decidono di organizzare il loro primo Natale nella nuova casa e con la bambina che hanno preso in adozione, ma riunire le loro famiglie non sarà facile e, soprattutto, riserverà molte sorprese.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15



Ava uscì dagli edifici della Spaulding senza essere rimasta soddisfatta. Non solo non avrebbe lavorato a stretto contatto con Alan Michael, ma le sembrava evidente che l’uomo non avesse alcun interesse per lei. Aveva forse sprecato la sua occasione, respingendo Alan Michael una volta? L’uomo aveva in testa solo la sua ex moglie. Si stava chiedendo se non era stata troppo precipitosa a troncare le cose con Coop. Si, le aveva mentito e aveva preso delle decisioni per lei, ma non si poteva certo dire che l’avesse fatto con cattiveria. In fondo, voleva solo proteggerla cercando di tenerla lontana dalla famiglia Spaulding. La giovane donna sospirò, non sapendo cosa potesse fare d’ora in poi. Non era molto contenta di dover lavorare per Alexandra Spaulding, dato che l’unico motivo per cui aveva preso in considerazione l’offerta di lavoro era la speranza di poter conquistare Alan Michael. Tornare con la coda fra le gambe da Coop, quando ancora non sapeva cosa voleva di preciso, non le sembrava la cosa giusta da fare. Si avviò, più confusa che mai alla sua auto.


Alan Michael arrivò fino alla stanza di Lucy quasi con il fiatone. Aveva corso per le scale perché voleva vederla. Di tutte le sue ex mogli (ne poteva vantare ben quattro!), Lucy Cooper era quella che non avrebbe mai smesso di amare. Ora lo sapeva e non voleva perdere l’opportunità di riaverla. Aggiustandosi la giacca, bussò alla porta che aveva davanti.
  • Avanti!
Alan Michael aprì e rimase molto sorpreso vedendo Lucy mettere le sue cose nella valigia posata sul letto.
  • Che stai facendo?
Lucy mollò la sua attività e si voltò a guardarlo. Dopo aver riflettuto a lungo, era arrivata alla conclusione che, se davvero non poteva dare un’altra possibilità alla loro storia, non c’era modo per lei di rimanere in quella città.
  • Torno a Parigi. Ho un lavoro che mi aspetta.
E un uomo, ma questo non lo disse. Anche perché la prima cosa che avrebbe fatto una volta tornata a casa, sarebbe stata troncare quella relazione. Aveva bisogno di stare un po’ da sola, quella era l’unica cosa di cui era certa in quel momento.
  • Ah. Pensavo che ti saresti fermata di più. Avevi detto che volevi passare un po’ di tempo con la tua famiglia.
  • Lo so, ma ho degli impegni che non posso rimandare.
La delusione era stampata sul volto di Alan Michael. Voleva disperatamente chiederle se per lei la notte che avevano passato insieme non volesse dire niente, ma l’orgoglio glielo impedì. Il fatto che lei fosse pronta ad andarsene rispondeva già alla sua domanda. Lucy, dal canto suo, prese il silenzio di Alan Michael come una prova che anche per lui andasse bene lasciarsi alle spalle quello che avevano condiviso.
  • Così... Quando partirai?
  • Ho dato un’occhiata e ci sarebbe un aereo domani mattina.
Alan Michael annuì, cercando di non far trapelare la sua delusione.
  • Quindi volevi parlarmi per dirmi questo.
  • Si, non mi piaceva l’idea di andarmene senza salutarti.
  • Capisco.
  • E tu? Per telefono hai detto che anche tu volevi parlarmi.
Alan Michael raccattò velocemente le sue idee nella testa.
  • Si, volevo dirti che stanotte è stato come fare un salto nel passato, ma niente di più. Non voglio che fra noi si creino inutili fraintendimenti.
  • Bene, allora la pensiamo allo stesso modo.
Entrambi riuscirono a fare un sorriso tirato, anche se, in cuor loro, sapevano di mentire, soprattutto a loro stessi. L’uomo decise che, ormai, non c’era molto altro da dire.
  • Allora suppongo che dovremmo salutarci, arrivati a questo punto.
Lucy annuì, anche se non si mosse. Una parte di lei sarebbe stata per sempre legata a quell’uomo. Si riscosse, pensando che partire era comunque la decisione più giusta. Si avvicinò quindi ad Alan Michael con il cuore pesante. I due si scambiarono un abbraccio, che forse durò più di quello che avevano potuto immaginare. Alan Michael la strinse forte, cercando di allontanare la malinconia che sentiva crescere dentro di lui. Lucy ricambiò la stretta con altrettanta forza, sapendo quanto gli sarebbe mancato. Quando si separarono, un po’ a malincuore, Lucy aveva gli occhi lucidi. Alan Michael le accarezzò la guancia, sorridendole tristemente.
  • Fai buon viaggio, Lucy.
  • Grazie. Spero di rivederti, un giorno.
  • Certo, perché no?
Alan Michael si avvicinò a lei un’ultima volta per darle un bacio sulla fronte, poi andò deciso verso la porta e, senza voltarsi indietro, uscì. Lucy lasciò allora che le lacrime scendessero dai suoi occhi, mentre Alan Michael, dall’altra parte, si era appoggiato contro il muro, a lato della porta. Non era così che aveva sperato finisse.


  
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