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Autore: Chocolate_xxx    26/03/2009    0 recensioni
[...]e le farfalle svolazzano ancora, quelle farfalle che nessuno ha mai visto, e suonano le campane, e nessuno sa cosa sono.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che sono le farfalle? I giochi di luce distillati nell’ombra, lo strano che le piume stantie della clessidra scendano verso l’alto con disarmo, regolare, di ciglia che frusciano.

Sono un barile di monete vuoto di biglie trasparenti, rotolanti sulle strade nere coloratissime che si sciolgono gocciolando sulla tela di calura estiva.

 

Invece lui no, lui evaporava al freddo del ghiaccio sopra il sole cercando una Nonluna, guardandomi dall’altra sponda del Grande Mare Di Risate Finte, però non rideva, mentre gridava certi spasmodici riccioli di bile verdeggiante nei prati di collina che si vedevano negli occhi assurdi di qualcuno che parlava della notte e della luce, senza vedere né la notte né la luce, però parlava e parlava e vomitava tanti di quei petali di rosa che era ovvio che fossero quelli finti e profumati dell’ikea, guarda, io in realtà non sto proprio gridando, sono quelle maledette lucciole di polistirolo che frondano e frullano fuori e dentro dalla finestra, quindi è inutile che cerchi di guardarmi con quella faccia, tanto è inutile, le fotografie non si muoveranno e quella Casetta Azzurra con gli albero verdi e neri tuttintorno giocherà ancora mentre il Bue si spaventa.

 

Hahaha, le risate del cesto di vimini di fronte al fuoco non si bruciano, anche se le fiamme sono verdi e bianche e lambiscono pure quella sorta di putrefazione istintiva ma per niente ovvia dell’interno della casetta di plastica di tua sorella Mimì. Tua sorella non si chiama Mimì, e a pensarci non hai nemmeno una sorella, e tu neppure esisti, infatti non sto parlando, quindi non fare quello sguardo che sembra il mare mentre la tempesta spumeggia sulle vele, i marinai cadono e muoiono e le balene li ingoiano anche se mangiano solo plancton.

 

Il corallo è bianco, rosso verde, blu e anche nero come le pupille, che se guardi bene sono la cosa più nera di tutte, più nera del buio introno alla Casa in campagna, perché le stelle un po’ fanno finta di fare luce, mentre noi che guardiamo e poi chiudiamo gli occhi il buio ci pare di vederlo, eppure è pieno di lumini. Le pupille sono quindi più nere di qualunque buio tu immagini con quelle brutte ali scheletriche che sembrano stracci appesi ad un ombrello attaccato alla cima del palazzo Chiaro, che poi tanto chiaro non è dato che dentro ci moriamo tutti i giorni, e la puzza è bestiale, sembra sempre che siamo in decomposizione e che lan tromba stia suonando forte da fasci sanguinare la pelle, ed è tanto dura ridere oltre quel Grande Mare Di Risate Finte, perché se provi a fare la risata vera è la volta buona che ti prendono, quei pesci maledetti pieni di unghie e occhi bianchi accecanti, ti prendono forte stringendo le tue labbra rosse che hanno riso, e ti porteranno via con loro, come Lui, che Lui non so chi è, ma l’hanno portato oltre quel mare, dove le rose non sono né rosse, né bianche, né rosa, né gialle né blu, le rose proprio non ci sono oltre il Mare, perché se non sono nell’incarto dorato delle stelle Finte non le vedono, quei pesci maledetti pieni di unghie ed occhi bianchi accecanti, così i boccoli dorati scendono dalle ciocche dello scheletro marcito nella capanna, e le farfalle svolazzano ancora, quelle farfalle che nessuno ha mai visto, e suonano le campane, e nessuno sa cosa sono.

  
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