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Autore: Millydr    04/03/2016    1 recensioni
La famiglia Heartfilia torna alla vecchia fama. Lucy vuole dare una seconda possibilità al padre. Un amico di infanzia torna nella sua vita. Natsu nel frattempo sta realizzando di provare dei forti sentimenti nei confronti dell'amica. Come influenzerà tutto questo la vita della maga degli spiriti stellari?
Le vicende sono ambientate in un ipotetico futuro, dopo le vicende di Edolas.
Questa storia è un esperimento, quindi mi spiace se non è perfetta. Sto ancora valutando se continuarla o meno. Se vi dovesse piacere, lasciate una recensione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jude Heartphilia, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natsu P.O.V.

Sospirai e afferrai un altro pezzo di pollo dal tavolo del buffet mentre mi guardavo attorno per l’ennesima volta.

Qualche giorno prima Lucy aveva ricevuto una lettera dal padre, che, dopo essersi riappropriato dell suo potere economico, voleva ritornare in società. Aveva infatti organizzato una festa appositamente per il suo ritorno alla vecchia gloria e aveva invitato Lucy e i suoi amici, quindi noi. All’inizio era stato un po’ difficile accettare l’offerta per Lucy, ma voleva davvero dare una seconda opportunità al padre.

Scorsi la figura della mia migliore amica poco distante, mentre, accanto a suo padre, parlava con una coppia. Stava ridendo e sembrava completamente a suo agio in quella situazione.

Ingoiai l’ultimo boccone di pollo e mi pulii le mani su un tovagliolo prima di allentarmi di un bottone la camicia. Detestavo indossare quelle cose, sembravano delle trappole. Avrei preferito di gran lunga indossare i miei soliti vestiti, ma Erza mi aveva minacciato con la spada alla gola di vestirmi “per l’occasione”.

«Ehi, Natsu, Lucy sembra a suo agio, non è vero?» Happy era accanto a me con Erza, Gray, Wendy e Carla e tutti stavano osservando la maga degli spiriti stellari.

Come risposta emisi solo un grugnito e continuai ad osservarla. Non mi piaceva il fatto che così tanti occhi nella sala fossero puntati su di lei.

«Lucy è cresciuta in questo ambiente, avrà partecipato a molte feste come questa, anche se non si direbbe visto come si comporta alla gilda» Carla rispose prima di girarsi verso di Wendy. «Anche tu, Wendy, dovresti imparare ad agire più come una Lady.»

Wendy arrossì, ma non rispose alle parole dell’Exceed.

«Effettivamente Lucy sembra una persona normale a Magnolia, ma qui…»

«É sempre la nostra Lucy!» Scattai interrompendo la principessa di ghiaccio, che mi avrebbe risposto a tono se non avesse avuto Erza al suo fianco a guardarlo con sguardo minaccioso.

Lucy era sempre Lucy, la nostra Lucy. Quella che urla e si arrabbia per sciocchezze. La ragazza strana che io stesso avevo portato alla gilda. La mia Lucy.

Mi passai una mano tra i capelli e decisi di raggiungerla oppure gli altri mi avrebbero fatto impazzire.

 

Lucy P.O.V.

Ero molto sorpresa che la serata stesse andando così bene, senza distruzioni o litigi. In più mio padre era stato al mio fianco per tutto il tempo e a nessuna delle feste alla quale avevo partecipato per conto della famiglia Heartfilia era mai successo. Forse mio padre era davvero cambiato.

Stavamo parlando con una coppia di imprenditori con la quale mio padre faceva molti affari in passato, prima del crollo della sua società, quando notai che un ragazzo dai capelli color salmone si stava avvicinando. E non sembrava stare passando una bella serata.

Sospirai e mi scusai con i miei interlocutori, lanciando un’occhiata veloce a mio padre, che stranamente stava sorridendo. Gli sorrisi e raggiunsi Natsu.

«Ehi! Che te ne pare della festa?»

«Noiosa.»

Rispose con abbastanza schiettezza da farmi sorridere. Sempre il solito. «Bhè, questo genere di feste non sono esattamente quelle che facciamo a Fairy Tail.» Notai che mi stava guardando in modo sempre più minaccioso, così mi affrettai ad aggiungere «Intendo dire che sono molto formali e i vestiti sono scomodi. A Fairy Tail ci si diverte di più.» Gli sorrisi e lui sembrò rilassarsi un pochino, ma continuò a guardarmi in modo strano.

«Però sembra che tu ti stia divertendo.» Lo disse come se fosse un’accusa.

Sbattei le palpebre un paio di volte sorpresa. Stavo passando una bella serata, ma più che altro perché mio padre era diverso e potevo passare del tempo con lui. «Mi sto solo godendo la compagnia di mio padre. Non ero mai riuscita a passare del tempo con lui così.»

Natsu sembrava ancora poco convinto e fece per girarsi e tornare dagli altri, quando lo presi per il braccio. «Se non ti piace, andiamo a farci un giro.» Sorrisi al suo sguardo interrogativo e lo tirai verso le porte della sala. «Andiamo, nessuno se ne accorgerà e se pure lo dovessero fare, non m’interessa. É colpa mia se sei dovuto venire a questa festa noiosa.»

Mi fissò per qualche istante e dopo essersi convinto, ci avviammo verso la porta principale del salone. Guardai verso mio padre e gli mimai con le labbra le parole “Mi dispiace”, ma lui sorrise soltanto e mi fece un cenno d’assenso.

 

Natsu P.O.V.

Mi feci trascinare da Lucy fuori dal salone, ignorando gli sguardi degli ospiti, di suo padre e degli altri. Mi fece fare il giro della villa, per sommi capi. Mi mostrò alcuni degli altri saloni, finché non arrivammo alla cucina. C’era un sacco di gente in piena attività. Un continuo via vai di cuochi e camerieri. Appena entrammo tutti si fermarono per salutare Lucy prima di ritornare al proprio lavoro. Sarei stato più irritato di quanto già non fossi, se non fosse che ero troppo concentrato a sbavare alla vista di tutto quel cibo.

«Avanti, prendi quello che ti piace»

Mi girai a guardarla e le presi le mani tra le mie «Davvero? Posso?» Un sogno, una risorsa illimitata di cibo! Mira non mi faceva mai entrare nella cucina della gilda perché diceva che mi sarei mangiato tutta la dispensa.

Rise liberando le sue mani dalla mia presa. «Certo.» Detto questo arrossì e distolse lo sguardo.

Non me lo feci ripetere di nuovo e mi buttai sul cibo, mangiando tutto quello che trovavo. Rimanemmo lì per un sacco di tempo, finché non fui pieno. Dopodiché uscimmo dalla cucina e camminammo un po’ per i corridoi semi deserti.

«Che bella mangiata!» Mi battei una mano sulla pancia e sorrisi soddisfatto.

Lucy mi sorrise. «É ancora così noiosa questa festa?»

«Se c’è sempre tutto questo cibo, potrei farci l’abitudine.» Mi misi le mani dietro la testa e continuai a seguirla finché non raggiungemmo una grande porta a vetri che portava direttamente in giardino.

La maga degli spiriti stellari spalancò la porta e uscì all’aria aperta. «Durante questo tipo di feste, mi annoiavo sempre moltissimo.» Fece qualche passo in avanti addentrandosi nei i cespugli ben potati. «Cercavo sempre un modo di evadere. Le trovavo troppo noiose.» Mi guardò al di sopra della spalla e mi sorrise. «Così ogni volta che mi annoiavo, andavo prima in cucina a mangiare un po’ di gelato e poi venivo qui, in giardino.» Alzò lo sguardo verso il cielo mettendosi le mani sui fianchi. «Passavo tanto tempo qui ad osservare le stelle, riconoscendo tutte le costellazioni e pensando che se fossi stata fuori abbastanza tempo, la festa sarebbe finita come per magia.».

Osservai la sua figura alla luce delle stelle. Ecco la mia Lucy. La ragazza che si diverte con le cose semplici e non con quelle piene di sfarzi. La ragazza che aveva preferito gli amici ai soldi. Ecco la mia migliore amica.

 

Dopo essere stati in giardino, dove Lucy mi aveva indicato le costellazioni dello zodiaco, rientrammo nella villa e ci avviammo verso il salone dove si stava ancora tenendo la festa.

«A dirti la verità, sono contenta di essere uscita per un po’ dalla sala.»

Mi girai a guardarla e ridacchiai. «Lo sapevo che ti stavi annoiando lì dentro! Troppo tranquilli.» La sentii sospirare, ma intravidi anche un sorriso sulle sue labbra. «Ho un’idea!».

«Natsu! Sono sorpresa, vuol dire che stai effettivamente pensando!» Mi prese in giro con una finta aria sconvolta.

«Ah ah ah. Divertente.» Le feci la linguaccia e ricominciai a parlare. «La principessa di ghiaccio ed io potremmo iniziare una bella battaglia, così ci sarebbe un po’ di intrattenimento!» Alzai un pungo infuocato in aria. «Sono tutto un fuoco!».

«Natsu, non ci provare. Erza vi ucciderebbe entrambi».

Rientrammo nel salone proprio mentre sbuffavo. Il mio piano era stato condannato ancor prima di essere messo in atto. Accidenti ad Erza. «Così non vale però!» Sbuffai di nuovo e incrociai le braccia sul petto.

Lucy ridacchiò del mio atteggiamento e guardò davanti a sé. Si bloccò di scatto.

Mi fermai e la osservai preoccupato. «Luce? Va tutto…»

«Lucy» Una voce mi interruppe e mi girai pronto ad incenerire chiunque avesse parlato ma mi bloccai subito. Davanti a me c’erano il padre di Lucy e un ragazzo più o meno della mia età. Era stato lui a parlare.

«Ryan».

Mi girai di nuovo verso Lucy, leggermente sconvolto dal tono amorevole che aveva nella voce. Lo stava guardando con un enorme sorriso stampato sul volto. Questo tipo già non mi piaceva.

«Lucy, a quanto pare ti ricordi ancora del signor Williamson.» Jude Heartfilia sorrise alla figlia e si girò a guardarmi. «Mister Williamson le presento Natsu Dragneel, un membro di Fairy Tail. Signor… Natsu, ti presento Ryan Williamson, grande imprenditore, nonché amico d’infanzia di mia figlia Lucy.» Il signor Heartfilia faceva ancora fatica a chiamarmi per il nome, anche se tutti noi gli avevamo chiesto di farlo per non essere troppo formali.

Questo “Ryan” allungò una mano verso di me e io gliela strinsi. «É un piacere conoscere il grande Salamander.»

Bofonchiai una risposta e lasciai andare la sua mano. In quell’istante l’attenzione di quel tipo si concentrò su Lucy.

«Lucy, era tanto che non ci vedevamo. Saranno…»

«Sette anni.» Lucy concluse la sua frase e gli sorrise.

Il damerino le sorrise e le porse una mano, dove lei appoggiò con delicatezza la sua. Lui avvicinò la mano di Lucy alle labbra e la baciò. «Scusa la mia sfrontatezza, ma sei diventata molto più bella di quello che ricordavo e questo vestito ti sta divinamente.»

Strinsi i denti e notai che Lucy era diventata più rossa dei capelli di Erza. No, questo tipo non mi piaceva per niente.

   
 
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