Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Recchan8    04/03/2016    0 recensioni
[SEGUITO di "Bound by Fire]
Axel si è sacrificato per permettere a Sora di raggiungere la Città Che Non Esiste. La sua vita è giunta al termine, ma sembra che il destino (o qualcuno) abbia dei progetti diversi per lui.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Kingdom Hearts II, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ignis' Chronicles: The Untold Story'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per la terza volta la porta lo condusse in un ambiente completamente bianco. Axel, esasperato, si sdraiò per terra e si portò le mani dietro alla nuca. Era stremato, sia fisicamente che mentalmente; aveva subito troppi colpi, troppi chiarimenti e troppe rivelazioni. Chiuse gli occhi e varie immagini si fecero largo tra la sua mente confusionaria: Ignis seduta sulla torre dell'orologio di Crepuscopoli coi capelli rosso Tiziano mossi dal vento; Aqua seduta sulla spiaggia del Regno dell'Oscurità con lo sguardo fisso di fronte a sé, rivolto alla bianca e tondeggiante luna; Saix affiancato dall'immagine del suo Qualcuno, Isa; la ragazzina mora dagli occhi neri e dolci, Xion, sola nel mezzo di un corridoio bianco; Terra e Ventus che osservavano il cielo stellato seduti su una panchina di pietra; Naminé sdraiata per terra con in mano un foglio e due matite colorate; Roxas e Sora per mano, il viso rivolto verso Kingdom Hearts.
Axel si passò una mano sul viso, si massaggiò gli occhi e si tirò su a sedere, poggiando una mano sul ginocchio rialzato. Una mano comparve nel suo campo visivo. Axel, prima di afferrarla per rialzarsi in piedi, seguì la linea dell'avanbraccio e del braccio, per poi spalancare gli occhi e socchiudere la bocca per la sorpresa. Un ragazzino dai capelli rossi e dal taglio simile a quello di Axel gli aveva teso una mano per incitarlo ad alzarsi. La cannottiera bianca portata con sopra un gilet arancione aperto, i pantaloni beige a palloncino, le scarpe da ginnastica rosse e bianche, e la sciarpa gialla e marrone intorno al collo fecero indietreggiare Axel.
-"Che ti prende?"- domandò il ragazzino guardandolo coi suoi occhi verdi. -"Sono così brutto?"-. Incorciò le braccia al petto e si imbronciò, poi scoppiò subito a ridere divertito. Axel si alzò in piedi lentamente, senza distogliere lo sguardo dal ragazzino che aveva davanti. La differenza di altezza era abbastanza evidente, Axel lo superava di almeno una quindicina di centimetri.
-"O meglio"- disse dopo un po'. -"Sei così brutto?"-.
Mentre un sorriso solcava il volto del ragazzino, le parole trovarono la forza di uscire dalla bocca di Axel.
-"Tu sei me!"- disse tutto d'un fiato.
-"No, tu sei me"- lo corresse l'altro. -"Oppure io sono te?"-.
-"Lea..."- sussurrò Axel ricadendo di nuovo per terra.
-"E' davvero così scioccante rivedere il proprio Qualcuno? Io al tuo posto sarei felice"-.
Axel si guardò le mani guantate: tremavano, così come il resto del corpo. Non pensava che fosse possibile per lui rivedere il suo Qualcuno, credeva che solo Roxas e Sora potessero convivere insieme, anche se solo in parte, perché Sora era il custode del Keyblade.
-"Che stupidaggine!"- esclamò Lea.
Axel gli rivolse per l'ennesima volta un'occhiata sbalordita. Possibile che gli avesse appena letto nel pensiero?
-"Ehi pagliaccio, svegliati! Quello che hai davanti a te è solo un'illusione"-. Lea corrugò la fronte e si portò una mano al mento. -"Sono un'illusione generata da...? Ah be', poco importa"-.
-"Illusione...?"-. Axel tese una mano per cercare di toccare Lea, ma quello si spostò.
-"Lea non esiste più. Il suo cuore è caduto nell'oscurità e il suo corpo ha dato vita a un altro essere. Di' "- disse scrutando Axel. -"Tu...ce l'hai un cuore?"-.
Axel, che stava iniziando ad abituarsi al ragazzino, con quella domanda cadde di nuovo nella confusione. Ripensò all'Organizzazione XIII e alle parole di Xemnas, Noi Nessuno non abbiamo un cuore, ma con il potere di Kingdom Hearts tutto cambierà. Con lo sguardo rivolto ai suoi piedi, si portò una mano al petto.
Non è vero che i Nessuno non hanno un cuore, non è assolutamente vero.
-"Io... Io credo di sì"- rispose dopo un po'.
Lea si sedette per terra e incrociò le gambe.
-"Ne sei sicuro?"- gli domandò.
-"Sì"-.
-"Quanto è forte il tuo cuore?"-.
-"E' forte abbastanza"- rispose Axel dopo un attimo di esitazione.
-"Abbastanza per tornare?"-.
Axel guardò Lea con un'aria interrogativa.
-"Davvero non l'hai ancora capito? Ti è stata data una seconda opportunità, Axel. Evidentemente il tuo ruolo è troppo importante per essere tralasciato. Per cosa pensi che tutte quelle persone ti abbiano aiutato? Aqua, Ignis, Xion, Terra... persino Saix, persino lui sapeva che avrebbe dovuto sacrificarsi per te. Pensi che l'abbiano fatto per divertimento? No Axel, hanno capito che tu li avresti potuti aiutare"-.
Il Nessuno ascoltò con attenzione le parole del Qualcuno, il viso abbassato. Quando poi Lea ebbe finito, Axel si ritrovò a dover trattenere le lacrime.
-"Io... No, non ci ero arrivato. Ma come potevo sapere il motivo di questo mio viaggio assurdo?! Non è colpa mia se ho fatto soffrire tutta quella gente!"- proruppe Axel improvvisamente.
Lea si rialzò in piedi e si portò le mani dietro alla nuca.
-"Non ti sto accusando di nulla, mi sono solo sorpreso del fatto che un tipo sveglio come te non si sia accorto della situazione, tutto qui. Ora, sei pronto per tornare?"-.
-"Per tornare..."-.
-"Non abbiamo mica tutto il tempo che vogliamo, non possiamo perdere un solo secondo"-.
-"Aspetta un attimo"- lo interruppe Axel. -"Come faccio a tornare?"-.
Lea si portò le mani sui fianchi e battè un piede a terra con impazienza.
-"Come faccio a tornare? Dannazione, sei davvero un tipo stupido! Ora, ascoltami bene. Unendoti a me avrai finalmente ritrovato il tuo io, tornerai a essere una persona a tutti gli effetti. Potrebbe però esserci un piccolo intoppo"-.
Il Nessuno dai capelli Rossi strinse vistosamente i pugni.
-"Che genere di intoppo?"-.
-"Ecco... Potresti perdere i tuoi ricordi da Nessuno e risvegliarti come Lea, e non come Axel"- rispose Lea grattandosi a disagio una tempia.
Axel si avvicinò di qualche passo a Lea e lo guardò dall'alto con aria di sfida.
-"Sono pronto a correre questo rischio. Altri prima di me si sono sacrificati per il bene altrui perdendo qualcosa di più importante dei loro ricordi. E sia"-.
Il corpo di Axel iniziò lentamente a trasparire, e le piccole sfere di luce provenienti da esso confluirono nel cuore di Lea.
-"Facciamo una scommessa"- disse a un tratto Axel. -"Io dico che i miei ricordi resteranno"-.
-"Allora io dico di no. Sarà la mia volontà ad avere la meglio"-.
Axel scoppiò a ridere di gusto.
-"Non essere tanto sicuro del tuo ritorno, perché il mio cuore è forte. Sarò io a rinascere!"-.
Lea gli sorrise dolcemente.
-"Lo so, Axel. Lo so"-.
Con un cenno di saluto, Axel svanì nella luce. Lea chiuse gli occhi e lo spazio bianco intorno a lui venne inghiottito dal buio.

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Recchan8