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Autore: AlexRae00    06/03/2016    3 recensioni
*SPOILER 3X07*
Essendo ancora devastata dalla morte di Lexa in The 100, l'unico modo per trovare un po' di consolazione è stato scrivere qualcosa. Lexa è il mio personaggio preferito e le Clexa sono la mia OTP perciò mi sembra il minimo lasciare un omaggio per questo bellissimo personaggio.
E' ambientata anni dopo la morte di Lexa, quando Clarke è riuscita a compiere il suo dovere verso il suo popolo e conclude la sua battaglia, rincontrando finalmente la donna che ama.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima cosa che Clarke vide fu il viso di Lexa. I suoi occhi color smeraldo che la fissavano, pieni di quell’amore che aveva sempre dedicato solo a lei.
 Avvertì il corpo tremare sotto quello sguardo mentre il fiato iniziava a mancarle e le lacrime scendevano calde sulle sue guance.
Lexa le sorrise. Il sorriso luminoso e dolce che le aveva dedicato il giorno in cui si erano amate per la prima ed unica volta.
Clarke non riusciva a muovere un passo, troppo concentrata nel riempirsi gli occhi della figura della donna che aveva amato con tutta sé stessa. Si chiese perché la sua mente le stesse mostrando ciò che da anni aveva perduto ma non aveva mai smesso di cercare. Si maledì per quello scherzo crudele a cui il suo cervello la stava sottoponendo, portandola ad un passo da lei prima che riaprisse gli occhi e tornasse all’orribile e cruda realtà. Lexa si avvicinò a lei. Il viso privo della pittura che era solita mostrare in battaglia, la fronte libera dal simbolo del comando che aveva tolto un'unica volta in sua presenza. La linea della mascella sembrava disegnata e gli zigomi spiccavano maggiormente per il sorriso che le illuminava ancora il volto.
Gli occhi azzurri di Clarke, pieni di lacrime, sembravano un mare in tempesta mentre percorrevano ogni dettaglio della figura dinanzi a lei, bramando ogni cosa prima di vederla scomparire.
Quando il comandante le posò una mano sul viso, il calore della sua pelle colpì la ragazza del cielo come un pugno nello stomaco. La sensazione della sua pelle sulla propria la fece tremare ancora una volta mentre i ricordi degli anni passati senza la sua metà scomparivano. Clarke tornò ad essere la stessa ragazza che aveva avuto l’onore di conoscere la donna dietro il comandante dei 12 clan. La stessa ragazza che aveva visto Lexa inginocchiarsi e giurarle fedeltà, senza secondi fini, solo con l’intenzione di proteggerla. La stessa ragazza che aveva scelto la pace e non la guerra, assieme al comandante dei terrestri. La stessa ragazza che aveva amato Lexa Kom Trikru e l’aveva perduta nello stesso giorno.
Le lacrime scendevano copiose dal volto di entrambe mentre la ragazza dai capelli biondi avvicinava le mani al viso dell’altra e si aggrappava alla sua figura, venendo prontamente sorretta.
“Lexa.. Lexa..Sei tu…Dimmi che non è un sogno” La voce di Wanheda era una preghiera disperata, pronunciata in un tono spezzato.
“Sono io. Sono qui”
 
La ragazza venuta dal cielo, singhiozzò disperatamente, stringendosi al corpo della sua amata con tutta la sua forza. Lexa strinse la presa attorno al suo corpo, inebriandosi del suo odore e affondando il capo tra i lunghi capelli biondi.
Rimasero così per minuti che parvero ore, rifugiandosi in quel contatto tanto agognato che per anni li era stato negato.
Clarke si allontanò leggermente da lei, abbastanza da posare la fronte contro la sua e respirare il suo stesso fiato, come per diventare un'unica essenza.
Occhi negli occhi. Labbra che si sfiorano. Lacrime che lasciano scie salate sulla pelle e si mischiano con quelle dell’altra.
“Ai hod yu in, Lexa Kom Trikru” Clarke sussurra quelle parole quasi sulle labbra di Lexa, assaporando il gusto di quell’amore che non ha potuto vivere, donando finalmente tutta sé stessa alla sua anima gemella.
“Ti amo anche io, Clarke Kom Skaikru” Risponde Lexa, mentre il tremore delle sua labbra si estende al resto del corpo e i polpastrelli sfiorano delicatamente il viso di Clarke, bagnandosi di gocce salate.
Il bacio non è affrettato o bramoso ma dolce e pieno di parole non dette e momenti perduti. L’unione di due parti create per essere una. Clarke affonda le dita tra i capelli di lei, portandola più vicina. Lexa stringe le braccia attorno a lei e si sente completa. In quel momento non contano gli anni di attesa. Non contano le lacrime versate senza che nessun potesse vederle. Non contano le innumerevoli battaglie combattute per fa avverare il tanto bramato desiderio di pace. Non conta il proiettile che anni addietro le ha strappato la felicità. In quel momento Clarke è con Lexa. Tutte le sofferenze spariscono e il costante dolore che l’accompagnava scompare. La sua battaglia è finita, l’ultimo viaggio è compiuto e quel “Un giorno”, quel “Forse” è diventato “Oggi”, è diventato un “Si”. 


Grazie Alycia Debnam Carey per Lexa. Grazie Eliza Taylor per essere Clarke.
  
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