- NO BETA quindi segnalatemi qualsiasi svista, errore, strafalcione.
- TUTTA COLPA DI NIGLIA E DEL CROSSOVER che mi hanno fatto ricominciare a guardare TO/TVD e riempito di feeeels e di nope, nope, nope, Plec, cosa dici?, che dovevo ficcare da qualche parte. Dove: qualche parte sta per: qui.
I capitoli non supereranno quasi mai le cinquecento parole. Uomo avvisato.
Troppo tardi
Non realizza quanto le sia mancata la sua voce, fino a quando non viene rimpiazzata dagli squilli del telefono e dal respiro lento e regolare di Josie, rannicchiata contro il suo petto.
Alaric è da qualche parte con Elizabeth, Stefan è a New Orleans, inseguito da una cacciatrice psicotica che lo vuole morto e lei è lì, in una tavola calda nel mezzo del nulla, circondata da persone che la scrutano e la giudicano, con le braccia piene di una bambina che non le appartiene e a cui non ha alcun diritto di tenere così tanto, alcun diritto di voler bene o, peggio, di voler con sé.
La voce di Klaus non le manca fino a quando l’uomo non smette di parlarle e lei si trova ad essere nuovamente e perfettamente sola e l’unica cosa che le impedisce di impazzire dal terrore è l’eco delle parole dell’ibrido originale - ed è sempre così fottutamente spaventoso come riesca a capirla, come riesca ad accettarla.
Non realizza quanto Klaus Mikaelson le sia mancato, fino a quando non mette piede a New Orleans solo per scoprire che dell’uomo non vi è più alcuna traccia.
Non si rende conto di quanto sia spaventoso un mondo in cui Klaus – in cui la possibilità di lui, di loro, di quel qualcosa a cui Caroline non pensa – non esiste; fino a quando non si reca alla sua porta solo per realizzare che non ne resta più neanche la casa.
Fino a quando Lizzie non alza il volto verso di lei e le chiede, con sguardo interrogativo:
- Dov’è il tuo amico, mamma? -