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Autore: yourfightisover    06/03/2016    0 recensioni
SPOILER
Dopo la 3x07 la devastazione della mia anima incombe, quindi per distrarmi dalla morte di Lexa, cercherò di tenermi occupata portando avanti la storia delle Clexa. -Più mi avvicinavo, più sentivo il suo corpo tremare. Mi avvicinai fino a sentire il suo respiro sul mio viso, la guardai negli occhi e sussurrai:"Heda, dov'è finito il tuo coraggio adesso?" Il suo sguardo si spostò sulle mie labbra, mi prese i fianchi spingendomi contro il muro e schiacciando il suo corpo contro il mio.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Mi hai fatto chiamare?" Dissi entrando nella stanza. Non faceva molto freddo, anzi. Fuori era buio e dentro la luce fioca delle candele trasmetteva un ben accolto senso di tranquillità. Lexa si alzò dal letto e venne verso di me:"Domani partirai, sarai lontana, volevo salutarti." L'indomani avrei dovuto raggiungere il mio popolo all'Arkadia, lì avevano bisogno di me, ma non avrei mai voluto lasciarla:"Non voglio partire Lexa, non voglio andarmene." Lexa mi guardò, sorrise per rassicurarmi, mi accarezzò delicatamente una guancia:"Lo so, ma la tua gente ha bisogno di te Clarke." Abbassai lo sguardo, purtroppo aveva ragione:"Lo so, facciamo in modo che questo non sia un addio allora." Mi sorrise ancora:"Te lo prometto." Avrei voluto abbracciarla e perdermi nel suo profumo, tra le sue braccia che mi rassicuravano sempre. Mi ricordai di quella volta in cui mi aveva baciata, sentii il cuore salirmi in gola, battere sempre più forte. Forse la amavo, o forse avevo solo bisogno di qualcuno che sapesse come sostenermi, ma in ogni caso io avevo bisogno di lei. Continuava a guardarmi, in quello sguardo si perdevano le più belle sfumature di colori, quando la guardavo sentivo che in lei c'era troppo, era troppo, per me e per chiunque. Quando mi incantavo guardando il suo viso provavo le stesse sensazioni che avevo provato la prima volta in cui avevo messo piede sulla terra. Anche lei faceva parte di quella natura spettacolare. Sentivo che sarei esplosa da un momento all'altro. Avevo una sensazione strana, mai provata prima, non riuscivo a contenermi, il desiderio di abbracciarla, di baciarla, di toccarla, era troppo forte. Mi avvicinai a lei, ancora e ancora. Più mi avvicinavo, più sentivo il suo corpo tremare. Mi avvicinai fino a sentire il suo respiro sul mio viso, la guardai negli occhi e sussurrai:"Heda, dov'è finito il tuo coraggio adesso?" Il suo sguardo si spostò sulle mie labbra, mi prese i fianchi spingendomi contro il muro e schiacciando il suo corpo contro il mio. Un brivido mi percorse la schiena, era così decisa e sicura e così vulnerabile nello stesso momento. Una mano era sul mio viso e mi accarezzava i capelli. Avvicinò sempre di più le sue labbra alle mie:"Eccolo." Disse e mi baciò. E dal quel momento non smisi di baciarla un attimo, le sue labbra erano più morbide di quanto potessi immaginare, le sue mani mi toccavano e mi stringevano a lei, se avessi potuto sarei rimasta imprigionata in quel momento per sempre. Ci fermammo per riprendere fiato, era così bella, non riuscivo a capacitarmene, più aspettavamo più il desiderio aumentava. Mi spinse sul letto e si sdraiò sopra di me, mi strappò di dosso i vestiti, le sue mani, le sue labbra, percorrevano la mia pelle che fremeva quando mi sfiorava. Fu senza dubbio una delle notti più belle della mia vita. Era riuscita a farmi dimenticare di tutto, tutto quello che stava accadendo, tutte le mie responsabilità, tutti i problemi erano scivolati via da me. In quel momento ebbi la risposta, non avevo bisogno di qualcuno che riuscisse a supportarmi, avevo bisogno di lei, perché la amavo. Mi strinsi a lei, la sua schiena nuda premeva contro di me:"Lexa..." Si voltò per guardarmi:"Clarke io... Mi mancherai." Feci un respiro profondo per trattenere le lacrime, Lexa non amava la debolezza:"Anche tu, comandante." Mi baciò e si voltò di nuovo. La abbracciai, sentii il suo cuore battere ancora più forte:"Clarke, ti amo, lo sai vero?" "Lo so, anch'io ti amo." Così ci addormentammo. Quando mi svegliai la mattina seguente non era più accanto a me. Nessuno sapeva dove fosse in realtà. Non tornò mai, non era lì quando partii, non era lì negli anni seguenti. Molti pensavano fosse morta, ma io conoscevo il motivo per cui se n'era andata, sapeva che quello sarebbe stato un addio, ma non avrebbe mai potuto guardarmi andare via da lei, sapendo che non avrebbe potuto mantenere la sua promessa.

   
 
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