Ormai non ci sei più.
Dopo tante battaglie, tanti pericoli, tante occasioni in cui avrei potuto perderti, alla fine è stato il nemico più temibile a strapparti via a me: il tempo.
Quel dannato inesorabile tempo.
Io ne ho fin troppo, tu troppo poco.
Ti ho vista crescere, divenire donna, una splendida donna, poi divenuta la mia dolce compagna, sempre fedele al mio fianco.
Sempre pronta ad amarmi ed accogliermi fra le tue braccia nonostante tutto, nonostante tutte le carneficine commesse, nonostante tutte le vite prese.
Tu eri sempre pronta a seguirmi e sostenermi.
Ancora oggi ringrazio la zanna di mio padre per avermi consentito di strapparti alla gelida morte.

Da moglie sei cambiata trasformandoti in madre, come una regale farfalla, e hai dato alla luce i frutti del nostro amore.
Quei due cuccioli candidi che eri solita chiamare "marmocchi", ma che tanto amavi con tutto il cuore.
Adesso anche i marmocchi sono cresciuti, adesso hanno pure loro una famiglia e dei cuccioli.
Ricordo ancora quanto eri felice di giocare con i nostri nipotini, il tuo sorriso era raggiante in quei momenti, più del solito.

Poi ti ho vista pian piano appassire al mio fianco.
Dapprima non sostenevi più il mio passo svelto, poi pian piano hai smesso di fare anche le cose più semplici fino a che non ti sei spenta del tutto.

È stato straziante seppellirti.
Con te, ho seppellito anche quella piccola parte "umana" di me, quella minuscola parte di me che era in grado di provare sentimenti ed emozioni.
Quella parte del mio corpo che solo tu hai fatto battere e che ,con la tua morte, ormai si è spezzata.
Dunque la rendo a te amore mio, perché solo a te appartiene.
Ecco, ti lascio questo ramo colmo di boccioli rosa profumati, quei fiori che tanto amavi incastrarti fra i capelli un tempo scori e poi candidi come i miei.
Ricordo ancora le tue parole , all'ora eri solo una bambina ma eri già avanti, più di me, già ti stavi ponendo il problema della mia troppa longevità, e già cercavi un modo di farmi accettare la tua scomparsa.. Perché tu sapevi già che ci avrei sofferto, lo sapevi già prima di me.
Rin ,mia unica compagna, mia amata sposa, mi manchi ancora come il primo giorno in cui sei scomparsa, mi manchi come manca l'aria a chi sta affogando.
Questi pochi anni senza te sono passati lentamente, con una calma snervante hanno scandito gli attimi della tua assenza rendendola fin troppo insopportabile.
Ti chiedo perdono mia amata.
Non ti ho mai dimenticata, ma proprio per questo non riesco più a vivere senza te.
Ecco Bakusaiga, la mia fedele katana, l'estensione del mio braccio che adesso ,innaturale, affonda nel mio ventre strappandomi il soffio della vita.
Perdonami Rin, non sono in grado di continuare a stare su questo mondo se tu non sei al mio fianco.. Ho provato, ci ho provato davvero, ma era solo una triste menzogna che mi raccontavo.
Perdonami amore se adesso sto imbrattando di sangue il luogo sacro in cui giaci, non era mia intenzione mancarti di rispetto.
Voglio solo poter morire vicino a te, rincontrarti nell'aldilà al più presto e bearmi della tua compagnia, riempirmi gli occhi con i tuoi sorrisi, colmare il vuoto che hai lasciato con il tuo amore ancora e ancora e ancora.