Fairy Tail, 'Hold On, Natsu ' di H a n a e su EFP Fanfiction

*[La parte in corsivo rappresenta l'unica scena del film che ho riportato in questa One, mentre tutto il resto si rifersisce agli altri capitoli]*

Le mie dita strette nelle tue, sono calde; come sempre del resto.

Tu sei sempre stato caldo, hai sempre emanato calore infondendo gioia e speranza anche dove non c’era.
Il tuo sorriso è sempre stato la chiave delle tue vittorie, e il tuo innato e stupido senso del sacrificio la tua caratteristica più grande, ma anche la tua condanna.
Metti la vita degli altri davanti alla tua, nella speranza che quelle persone capiscano quanto tu le ami.
La pelle delle tue mani è ruvida e quasi squamosa, proprio come quella di un drago, ma liscia e piacevole al tatto.
Questa volta però c’è qualcosa di strano, qualcosa che non ti appartiene. Il calore che scalda il tuo corpo è diverso, non è il solito caldo confortante, che ricorda l’estate o un bel camino acceso in una fredda giornata d’inverno. No, questa volta è un caldo che potrebbe bruciare anche le persone che ami, a partire dai tuoi amici, e da me.
Sono giorni ormai che passo le ore seduta su quella maledettissima sedia di legno accanto al tuo letto, nella speranza che nel cuore della notte, mentre io sono crollata dalla stanchezza con la testa appoggiata sul materasso e i capelli sparsi sul lenzuolo, tu mi chiami come fai sempre ogni volta che dobbiamo partire per una nuova avventura “Ehi, Lu. Abbiamo un incarico, forza vieni con noi!” e mi dici che stavi solo dormendo per recuperare energie e che sei tutto un fuoco.
Le notti ho passato a guardarti, illuminato dalla flebile luce della luna, pregando di rivederti aprire quei meravigliosi e solari occhi verdi.
Ho versato tante lacrime nel vederti ridotto in quel modo, pensando con quanta brutalità tutta la tua determinazione e la tua forza vitale ti siano state strappate via.
Anche Happy piange, cerca di non farlo vedere perché tu non vorresti che versassimo lacrime per te.
Tutti quanti stanno perdendo la speranza, ho sentito il Master e Mirajane parlare di quanto sia basso il molare sapendo che tu sei ridotto qui, a un misero e sterile lettino di ospedale. Cercano di ridurre le informazioni allo stretto necessario per non far angosciare anche quei pochi che hanno ancora un barlume di speranza; a quei pochi che sperano ancora in te, in tuo salvataggio all’ultimo minuto.
Perché tu sei Natsu Dragneel, il Dragon Slayer del Fuoco, figlio di Igneel.
Perché tu sei il nostro eroe, Natsu.
Tu sei la nostra speranza e la nostra scintilla di coraggio, quella che ci porta sempre alla vittoria.
Io prego che tu ce la faccia, anche se non ti ho mai visto così male. Spero che tu ti svegli, però so benissimo che cosa succede alle persone malate.
Ho visto mia madre morire sotto i miei occhi, portata via dalla malattia causata dal prezzo da pagare per aver salvato il mondo.
E a questo punto mi torna in mente una domanda, una domanda che ho cercato di nascondere nel più profondo del mio cuore perché sapevo di non volere una risposta.

Ero distrutta dal dolore, avevo appena perso una persona che volevo salvare a tutti i costi. Nessuno di noi era riuscito a fare niente per salvarla, nonostante ognuno di noi possedesse dei poteri straordinari, capaci di compiere imprese meravigliose.
Ero scossa dai singhiozzi e tenevo la testa bassa, le lacrime scendevano copiose lungo le mie guance, lasciando dei solchi invisibili che però corrodevano me. Sentivo anche Wendy piangere e potevo immaginare che Mira stesse cercando di consolarla, senza però molti risultati perché anche lei non riusciva a vedere nessun motivo per essere felici nonostante avessimo vinto quella battaglia.
Erza si era scusata in tutti i modi e si sentiva in colpa per essere stata lei, inconsciamente, a ucciderla, credendo di fare la cosa giusta. Anche Juvia e Gray erano abbattuti, erano l’uno accanto all’altra e la mia amica cercava un sostegno a cui aggrapparsi e Gray tutto ciò che poteva fare era stringerle la mano. Gajeel, che avevo sempre visto con un ghigno sul volto anche nelle situazioni più catastrofiche in quel momento gli angoli delle sue labbra volgevano verso il basso, incapaci di assumere nessun’altra forma. Levy molto probabilmente sapeva ciò che sarebbe successo, lo aveva letto di sicuro da qualche parte o ci era arrivata prima di noi, come sempre del resto.
L’unica cosa che riuscivo a fare era piangere tutte le lacrime che avevo in corpo, senza mai avere il coraggio di alzare la testa e guardare il caos che regnava intorno a me. Come era possibile che, una Fenice, animale leggendario capace di ridare la vita con le sue lacrime tutto ciò che aveva fatto era stato portarne altre ancora più amare e salate?
Ti sento arrivare, sento che mi stai venendo incontro e so, che tu sei perfettamente a conoscenza del mio dolore.
Alzo di poco la testa, giusto per vederti percorrere gli ultimi passi e poi fermarti, a guardarmi, con i capelli rosa scompigliati e alcune ciocche che ti ricadono sul volto e gli occhi, accentuando sempre di più quella tua espressione triste, che mai ti avevo visto sul viso. Happy ormai è in lacrime e prova in tutti i modi ad asciugarsi quei goccioloni che gli escono dagli occhi e dal naso con le sue zampette blu, inzuppando completamente il pelo; ma delle nuove rimpiazzano quelle vecchie rendendo vani tutti i suoi tentativi di non mostrare la sua sofferenza.
“Natsu… La magia, è buona o malvagia?” domando con voce spezzata, sempre più incapace di ragionare. Il dolore per un’altra perdita mi sta distruggendo e non riesco più a sopportarlo.
Tu mi guardi senza rispondere, forse perché neanche tu sai qual è la risposta. E poi scuoti impercettibilmente il capo. Anche Happy ti guarda e come me, tutto ciò che riesce a fare è continuare a versare lacrime.
“Buona o malvagia… Vorrei che la magia fermasse queste lacrime!” grido, sapendo già che è impossibile farlo.
So perfettamente che la magia dà, e la magia toglie.
L’ho imparato a mie spese anni prima.
Muovo un passo barcollante e indeciso verso di te, so che se non mi appoggio a qualcosa o a qualcuno cadrò, e allora non sarò più in grado di rialzarmi.
Tu però sai, capisci ciò che provo e aprì immediatamente le braccia, nonostante so che ti facciano malissimo tutti i muscoli e le ossa che hai in corpo. Però lo fai, lo fai pur di darmi un sostegno, una spalla su cui piangere.
Ancora non dici niente e questo mi preoccupa, non è da te e io ho bisogno di sentire la tua voce confortante dirmi che andrà tutto bene, però non vuoi mentirmi.
A volte tutto ciò che serve è uno sguardo, che vale più di mille parole, così mi afferri delicatamente le braccia e mi scosti dal tuo petto, divenuto ormai mio indispensabile rifugio.
Mi guardi negli occhi, intensamente e mi dici:
“Alla fine, Eclair stava sorridendo.”
Io piango ancora di più perché so che Eclair stava sorridendo per noi, per farci capire che ora lei poteva finalmente riposare in pace, però tutta quella distruzione attorno a noi dimostrava l’esatto contrario. Eclair ne era la prova contraria, tutta la sua vita era stata rovinata dalla magia.
“Natsu!” È tutto ciò che riesco a pronunciare.
“Andrà tutto bene. Siamo con te!” mi dici accennando a un sorriso debole “Io, sono con te.”
Intanto continuo a piangere e mi sento così impotente che mi viene da versare ancora più lacrime.
Tu però sai di cosa ho bisogno, e infatti metti una mano dietro la mia nuca e l’altra dietro la schiena per spingermi delicatamente verso il tuo caldo petto, permettendomi di piangere tutte quelle lacrime amare che infestano il mio cuore.

Di sicuro non hai saputo rispondere alla mia domanda, ma solo con le tue parole, con il tuo sguardo determinato, con la tua fiducia in noi e nell’amore che lega tutti i maghi del continente e la Gilda di Fairy Tail, sei stato capace di ridarci la forza di andare avanti e lottare.
“La magia è buona o malvagia?” Ormai non lo so più neanche io, l’unica cosa di cui sono sicura però è che la magia può fare del bene se usata in modo giusto e per proteggere e rendere felici gli altri. Allo stesso modo però la magia può nuocere al suo utilizzatore e alle sue vittime se usata per scopi malvagi.
Allora perché, tu adesso stai lottando per sopravvivere? Perché c’è solamente un sottilissimo filo che divide la tua vita dalla morte nonostante tu abbia sacrificato tutto per noi, eh?
Questa è una battaglia che non possiamo vincere da soli.
Ci hai già abbandonati una volta per diventare più forte e tornare poi, sicuro di poterci proteggere.
Hai già abbandonato me una volta e una seconda non potrei sopportarla, soprattutto perché questo potrebbe essere un viaggio di non ritorno.
Perciò ti prego, Natsu, resisti! Anche se sono sicura che quando ti sveglierai sarai diverso.
Abbiamo tutti bisogno di te. Io ho bisogno di te.

[1.496]

Angolo autrice:
Buonasera carissime e carissimi!
Buona festa delle Donne a tutti voi!
Pubblico questa One nella speranza di ritrovare l'ispirazione persa per il nuovo capitolo di Natsu no hoshi.
Ho scritto questa storia ieri sera verso le 23:00, presa dall'ispirazione improvvisa - che avrei dovuto dedicare alla long - dopo aver letto il nuovo capitolo uscito.
Non so nemmeno io da dove e come questa storia sia nata, posso solo dire che sono abbastanza soddisfatta del risultato ^.^
Come avrete notato - spero si sia capito visto che non l'ho mai specificato - che la storia è narrata dal punto di vista di Lucy, riguardo alla malattia di Natsu e del fatto che non sembra migliorare.
Come abbiamo potuto vedere Lucy al momento non è sul campo di battaglia insieme ai suoi compagni, ma bensì è accanto a Natsu, sperando e pregando che si svegli da quella specie di coma in cui è caduto.
Io sono sicura che Lucy abbia alcuni sospetti su cosa stia accadendo, perché sono sicurissima che lei sa, che qualcosa cambierà quando Natsu riaprirà di nuovo gli occhi. È consapevole del fatto che non sarà più lo stesso, e proprio per questo le torna in mente quella famosa domanda che mi ha fatto rifelletere molto dopo aver visto il film.
Alcuni di voi forse si chiederanno perché ho voluto ricollegare gli avvenimenti del film con questi due capitoli e la mia risposta sarà questa: non lo so nemmeno io. Okay, forse sì, però è complicato da spiegare perché è stato un collegamento nato nella mia testa sul momento, anche perché soprattutto ora ci viene da chiedere se la magia è buona o cattiva e credo che Zeref ne sia la prova lampante; lui ha cercato di riportare in vita il fratellino morto e alla fine è stato maledetto per questo. Natsu ha cercato di usare la magia di Igneel e ci ha quasi rimesso la pelle, lo stesso vale per Laxus, Lucy stessa e tanti altri.
Ho scritto questa storia anche perché trovo un pochino ingiusto che Mashima abbia messo da parte Lucy e Nastu per il momento, ingorando così i momenti palesemente Nalu che si sono venuti a creare! Spero che più avanti, dopo aver lasciato il campo di battaglia si concentri su di loro ^.^
Non ho nient'altro da dire sulla storia, visto che ho appena scritto un papiro -.-
Spero vi sia piaciuto questo mio piccolo sclero serale e che mi facciate sapere se siete d'accordo con me su qualche punto che - ho cercato fallendo però miseramente - di spiegarvi.
Per qualunque errore, incongruenza o punto non chiaro non esitate a farmelo presente.
Ah, mi scuso per la continua ripetizione delle parole piangere, lacrime, pelle, calore e qualunque altra cosa si ripeta XD
Un bacio,

Hanae, che ha mandato a far fare un giro alla punteggiatura nelle sue NdA.