Certe donne non sono fatte per essere domate, forse hanno bisogno di restare libere finché non trovano qualcuno altrettanto selvaggio con cui correre.

(Carrie Bradshaw - Sex and the City)

 
 
 
Rouge the Bat non si faceva sottomettere da nessuno, non era divertente; divertente era dimostrarlo, però.
Quanti ne aveva conosciuti, finti duri che credevano di avere il controllo su tutto e tutti, sciocchi che giudicavano la vita da un punto di vista troppo superficiale per capirla davvero; ridimensionarli era sempre un piacere, far crollare le loro illusorie convinzioni era soddisfacente quasi quanto entrare in possesso (illegalmente, ovvio) di un gioiello nuovo.
Rideva ancora se ripensava alle loro facce al realizzare di essere stati fregati da una “stupida donna”.
E poi era capitata per caso ad Angel Island, per caso aveva scoperto il Master Emerald e sempre per caso (e anche per disgrazia, avrebbe detto lei) aveva conosciuto lui.
-Il Master Emerald non deve essere profanato. Sparisci, prima che mi arrabbi, donna!-
Aveva fatto la conoscenza di Knuckles the Echidna, un concentrato di eleganza e buone maniere, senza dubbio.
L’offesa fu solo questione di un attimo, prima che giungesse la malizia; era giunto il momento di lavorarselo come tutti gli altri: due belle paroline, qualche movimento sinuoso e alla prima distrazione un bel calcio in testa e via con quello stupendo smeraldo gigantesco.
Quello che non avrebbe mai immaginato era che il dolore alla testa lo avrebbe sentito lei.
-E SE TI FAI RIVEDERE QUI DI NUOVO CI ANDRO’ ANCORA PIU’ PESANTE!- l’echidna, sul ciglio dell’isola galleggiante, le urlava contro, rosso in volto per l’esserle corso dietro e per l’imbarazzo… quasi esclusivamente per l’imbarazzo, aveva un’ingenuità così bambinesca che avrebbe anche potuto far tenerezza se non fosse stata sbilanciata da quel pessimo carattere.
E mentre si massaggiava il bernoccolo sul capo (“Le donne non si toccano neanche con un fiore”; evidentemente si erano scordati di insegnarglielo) volando a distanza di sicurezza, gli volle lanciare l’amo.
-“Se ti fai rivedere”?! Mi conosci da così poco e già ti sei affezionato?! Oh, che tenero.-
-VA A QUEL PAESE!- notando che aveva appena staccato letteralmente un pezzo di terra col solo ausilio delle mani, Rouge pensò bene di dileguarsi, un sorriso nuovo ad abbellirle il volto, diverso da quello che adoperava quando imbrogliava, quando rubava o cose simili; le nacque spontaneo e lo sentì come suo.
Quel Knuckles era decisamente diverso dagli altri maschi: più ingenuo, più spontaneo, più violento… e nel complesso più sincero. E con quel “se ti fai rivedere” aveva osato sfidarla.
Sarebbe stato molto interessante tornarlo a trovare.