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Autore: TheStrangeCaseOfCass    10/03/2016    2 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Doveva esserci lo zampino di Darcy e Stormy. Non c'era altra spiegazione. Solo loro sapevano quanto le piacesse la musica. Icy sorrise alla stanza vuota. Non le dispiaceva uscire da quella prigione dipinta di rosa. Aveva capito benissimo perchè Stella non l'aveva nemmeno lasciata iniziare a protestare, il messaggio era lampante: devi darti una mossa. Un concerto (o meglio, un "Rock Show" come aveva sottolineato Bloom facendo l'occhiolino all'amica) sarebbe stato l'occasione perfetta per svegliarsi. Era stanca di quell'immobilità, ma non era riuscita ad allontanarsene perchè sentiva di non avere nient'altro a cui aggrapparsi. Oh sì, le sue sorelle erano importanti per lei e le dispiaceva ferirle in quel modo, ma le ricordavano troppo gli errori che voleva dimenticare e che non era pronta ad affrontare, non in quel momento. Un giorno si sarebbe voltata indietro e avrebbe fatto i conti col passato. Fino ad allora, decise in quel preciso istante, avrebbe dovuto ricostruire la Icy che affrontava i problemi di petto anche quando erano immensamente più grandi di lei. Si alzò di scatto e si diresse verso la porta. Avrebbe iniziato a ricostruire sè stessa partendo dalle fondamenta.
Si fermò un istante prima di aprire la porta. Aveva letto tempo prima che la struttura essere umano ha bisogno di un diverso numero di pilastri in ogni sua età: da bambini due, cioè le figure dei genitori; questi venivano poi affiancati dai primi amici stretti e nella pubertà venivano spesso sostituiti da questi. Si arrivava ai vent'anni con almeno quattro pilastri: un parente o una figura affine, due amici e una passione. Icy sapeva di non avere il primo, ma aveva Darcy e Stormy. Il suo primo obiettivo sarebbe stato riallacciare il rapporto con loro e capire qual'era (se c'era) il suo attuale pilastro della passione. Annuì e aprì la porta.
Le ragazze erano nella camera di Stella e la stavano aiutando a disfare le sue valigie. Un compito immane, dato che la fata ne aveva riempite sei, che peraltro erano state sottoposte a degli incantesimi di espansione. 
Stormy la vide.

- Tò, hai deciso di esistere finalmente?- 
Icy si strinse nelle spalle.
- Se mi faccio dare ordini perfino dal raggio di sole significa che ho toccato il fondo.-
Darcy ridacchiò mentre piegava una maglietta:
-Guarda che un po' di polso ce l'ha anche lei- poi la guardò negli occhi -Bentornata-
Icy non rispose, ma le prese la maglia dalle mani e la ripose nel cassetto.
*** ***
Tre settimane dopo, la sera del concerto

-Ci sei Icy?- chiese Bloom.
La strega inarcò un sopracciglio.
-Credevo stessimo aspettando Stella a dire il vero...-
Bloom incrociò le braccia.
-Non...-
-...usare la magia davanti ai terrestri perchè non saremo a Gardenia ma in non so che città dall'altra parte dell'oceano. Ho capito.- la interruppe la strega.
Bloom sorrise e partì alla ricerca di Stella, che sembrava essersi persa nelle profondità del suo armadio.
"Neanche fosse collegato ai sotterranei come quello del nostro appartamento a Torrenuvola" pensò Icy scuotendo la testa. Sentì una fitta di dolore ricordando il primo anno alla scuola per streghe. Era stato quasi normale nei primi mesi, lei era solo una ragazza brillante che poteva tranquillamente fare un giro in città senza vedere la gente scansarsi per non incrociarla. Qualche anno prima suscitare questa reazione nelle persone l'avrebbe inorgoglita, ma adesso le faceva solo venire voglia di sparire.
Bloom uscì dalla camera, seguita da Stella stavolta. La fata del sole indossava dei jeans scuri e aderenti, una maglia arancione brillante senza maniche e una giacchina di jeans a giromanica. I capelli erano sciolti, ed era ancora scalza.
-Graziegraziegrazie Bloom sei un tesoro! Credevo di avere delle scarpe adatte a questo completo e invece...- il resto della frase si perse nella camera della rossa.
Darcy, che aveva assistito alla scena, alzò gli occhi al cielo. Le fate uscirono dalla stanza di Bloom (Stella con dei sandali dorati ai piedi).
-Bloom, sei sicura di voler mettere quella collana? Forse starebbe meglio...-
"Ah no, ora basta!" pensò Icy, quindi si alzò di scatto dal divano e, afferrata Stella per un braccio, si diresse a passo veloce verso la porta.
-Ci vediamo!- salutò uscendo dall'appartamento.
Bloom rise e le seguì.

 
§§
 
Lzzy stava controllando per l'ultima volta la chitarra che avrebbe usato quella sera, dopodichè avrebbe dovuto arrendersi alla sua hairstylist che la cercava da secoli perchè "doveva assolutamente provare una nuova acconciatura". Non che le dispiacesse cambiare, ma questo genere di cose preferiva provarlo prima della sera del concerto. Josh, il bassista, le passò accanto. Lui aveva i capelli cortissimi, poteva passare tutto il tempo che voleva a preparare i suoi strumenti...
Lzzy rimise a posto la chitarra. Forse sarebbe riuscita a convincere l'hairstylist a desistere. Sarebbe stata una ginnastica sfiancante, ma avrebbe vinto. Voleva una serata fantastica, e in quel momento per "fantastica" intendeva "non ho voglia di preoccuparmi dei miei capelli perchè sono già abbastanza tesa a causa degli scherzetti che la voce mi sta giocando negli ultimi giorni". Infatti il cambiamento di voce che stava affrontando da mesi e che sembrava un problema risolto era tornato a farsi sentire, per la sua felicità. Per fortuna quella sera era l'ultima del tour, dopo la aspettava un mese quasi privo di impegni durante il quale avrebbe finalmente potuto dedicarsi un po' a sè stessa.
Quel pensiero la rilassò. Sarebbe andato tutto bene quella sera. Nessun imprevisto. I fans avrebbero avuto il loro Rock Show e lei avrebbe accolto a braccia aperte tutta l'energia che le avrebbero trasmesso, e che sarebbe andata a riempire quello strano senso di vuoto che sentiva crescere sempre più nel suo petto.


Spazio dell'autrice
E vai col secondoooo!
Ho fatto il conto alla rovescia dei giorni che mancavano all'aggiornamento, rendetevi conto... Ma passiamo alla storia.

Innanzitutto, la teoria dei pilastri me la sono inventata di sana pianta, non so se esiste qualcosa di simile che mi ha condizionata (è probabile).
E finalmente iniziano a comparire gli Halestorm. ^^   Qui vediamo Lzzy Hale, la cantante/chitarrista, e di sfuggita Josh Smith, il bassista. 
Grazie a Tressa per aver recensito la storia e a _LestrangeMills_ per aver recensito e aver inserito la storia tra le seguite e naturalmente grazie anche ai lettori silenziosi :)
Se volete lasciare un commento, anche solo per dire quanto la storia sia pesante (spero di no ma va bene lo stesso lol) accomodatevi.
Alla prossima :)
Cass <3

 

   
 
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