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Autore: CaroltheRider    11/03/2016    2 recensioni
"Adesso, mi trovo qui a pensare, a riflettere, su come poter andare avanti se davvero dovessi perderlo. Se dovessimo sconfiggere Naraku, quando per lui sarà troppo tardi. Che cosa potrei fare? Non potrei di certo farcela senza di lui; non potrei di certo continuare a vivere. Ho già perso troppo. Non posso sopportare anche la perdita dell’uomo che amo. Lui ha promesso di sposarmi. Non può finire così, non deve."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miroku, Sango | Coppie: Miroku/Sango
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Spero che questa One-Shot possa piacervi. Ho voluto immedesimarmi un po' nella povera Sango, provando ad immaginare il suo dolore e i suoi pensieri. Ringrazio chi leggerà e chi lascerà una recensione.
I personaggi non mi appartengono. 

I WILL FIGHT FOR YOU

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Miroku, l’uomo che amo, è qui davanti ai me, davanti ai miei occhi. Ma il suo corpo è privo di vita in questo momento. Quel maledetto vortice me lo sta portando via giorno, dopo giorno. Maledetto Naraku. Dopo l’ultima volta in cui ha usato il suo vortice perdendo sangue persino dagli occhi, si è indebolito sempre più, finché adesso, il miasma che ha assorbito, è salito, quasi fino al cuore. I suoi occhi sono serrati, il suo respiro è debole; eppure, nonostante sia questa l’immagine reale che ho davanti, non riesco proprio a crederci. Niente e nessuno può abbattare così lo spirito libero che è in lui. La sua grinta, la sua forza interiore e soprattutto quel pizzico di idiozia, rendono Miroku l’uomo che amo e che amerò per tutta la vita. Non riesco a vederlo così, più morto che vivo, e crederci. Immagino che da un  momento all’altro possa svegliarsi per cominciare a fare lo scemo. Così poi, potrò colpirlo mostrandomi irritata per i suoi gesti da maniaco. E’ così che è accaduto molto volte, ed è così che accadrà ancora. –Vero Miroku? E’ vero che ti sveglierai presto? -; gli dico queste parole mentre accarezzo la sua mano sinistra; la stringo tra le mie per sentirne il calore. Quel calore, mi fa sperare. C’é ancora vita in lui, non sono perse tutte speranze. Basterà sconfiggere quel mostro di Naraku, ripulire il suo corpo dal miasma e tutto sarà risolto. Però è difficile farsi forza, quando di solito è sempre stato lui a darmela. Quando stavo male per Kohaku, c’era lui che veniva da me e mi risollevava il morale. Certo, ci sono Inuyasha, Kagome, Shippo e persiono Kirara, ma tutti loro soffrono quanto me; non possono aiutarmi, come io non posso aiutare loro.

Ricordo il primo giorno in cui ho incontrato Inuyasha, Kagome e Shippo; con loro c’era anche Miroku. Ammetto che inizialmente mi era sembrato davvero un Monaco maniaco e senza speranze. Non è normale chiedere a chiunque di diventare sua moglie; non lo trovavo maturo e tantomeno normale dato il suo essere. Ma, ovviamente, era palese che non lo conoscevo ancora. Non conoscevo il suo essere serio e intuitivo quando c’era qualcosa da risolvere. Lentamente ho conosciuto ogni suo lato, ed ho capito che persona fantastica è Miroku. Ha forza interiore ed una spiritualità da vendere; un’intelligenza da invidiare e tanto carisma. Un uomo perfetto, se non ci fossero anche quei piccoli difetti che mi fanno arrabbiare ogni volta. Odio quando corteggia le altre donne; anche se so che ormai lo fa per farmi ingelosire, ma mi da fastidio lo stesso. Lo odiavo anche prima, quando non c’era nulla tra di noi; probabilmente perché già sentivo qualcosa nei suoi confronti. Alle volte dice cose inopportune, alle quali potrei anche ridere, ma cerco sempre di fare la dura con lui, e forse non se lo merita. Dovrei essere più dolce nei suoi confronti; si, dovrei. Ha tanti difetti, è vero; ma anche tanti pregi. E poi... quale essere umano è senza difetti? Direi nessuno.

Carattere a parte; quando ho visto Miroku per la prima volta, sono rimasta folgorata, da quei suoi bellissimi occhi blu. Sono così blu, e così profondi, che sembra ci sia il rischio di caderci dentro e di non uscirne più. Mi sarebbe piaciuto sprofondare dentro quell’oceano che sono i suoi occhi. Ma non solo sono gli occhi a renderlo bellissimo: i suoi capelli, il suo viso in generale; è meraviglioso. Ed ora che lo guardo, dormire come un angelo... delle lacrime copiose iniziano a rigarmi il viso, perché molto probabilmente non vedrò mai più questi occhi blu aprirsi, non potranno mai più fissarmi con fare malizioso. Probabilmente no.

Ho sempre amato il fatto che cerca sempre di proteggere le persone che ama. Quante volte ha protetto me? Ho perso ormai il conto. Quante volte mi ha aiutata, ed io alle volte non l’ho nemmeno ringraziato; come se fosse scontato averlo accanto. Eppure dovevo sapero; sapevo del vortice del vento sulla sua mano destra; sapevo che era un’arma letale; sapevo che molto probabilmente l’avrei perso. Forse proprio per questo, spesso faccio la dura con lui; perché è vero che lo amo, lo amo con tutta me stessa; ma come farò quando non ci sarà più? Sarebbe stato meglio non innamorarsi di lui. Ammetto di averci provato, ma senza risultati. Non si comanda il cuore, purtroppo.

Adesso, mi trovo qui a pensare, a riflettere, su come poter andare avanti se davvero dovessi perderlo. Se dovessimo sconfiggere Naraku, quando per lui sarà troppo tardi. Che cosa potrei fare? Non potrei di certo farcela senza di lui; non potrei di certo continuare a vivere. Ho già perso troppo. Non posso sopportare anche la perdita dell’uomo che amo. Lui ha promesso di sposarmi. Non può finire così, non deve.

Sono ormai in lacrime, quando, lentamente, prima di andare via e lasciarlo riposare, mi chino su di lui, delicatamente, e lo bacio. –Per favore, non morire-; gli sussurro, mentre le mie labbra poggiano sulle sue. Chissà cosa avrebbe fatto per un simile bacio, se fosse stato sveglio... Di sicuro non se ne sarebbe rimasto così immobile. La mia mano è ferma, salda sulla sua destra, quasi come se volessi tenere a bada il vortice che me lo sta portando via. Resto in questa posizione ancora un po’; come se sperassi che davvero possa risvegliarsi all’improvviso, ma non succede nulla, ovviamente.

Allora mi alzo.

Gli do un’occhiata veloce, promettendo a me stessa di uccidere Naraku, di salvarlo.
Asciugo le lacrime che scendono ancora giù lungo il mio viso, provando ad arrestarle, anche se inutilmente.

Lo guardo ancora una volta.

Un’altra ancora.

Poi esco.

Sono pronta a combattere; pronta a distruggere per sempre Naraku; pronta a salvare la vita dell’uomo che amo, ed i miei amici, sono certa la pensano come me.

Non mi resta che raggiungerli.

-Kirara!- Quasi grido ancora singhiozzando. La mia fedele amica arriva veloce. Monto su di lei, prima di esclamare decisa: -Andiamo! Raggiungiamo gli altri! Abbiamo una battaglia da vincere!- Alle mie parole, lei parte subito, come ha sempre fatto. Sto arrivando, amici; sono pronta anche io adesso. Non lascerò che il mio futuro venga distrutto da un mostro senza cuore.

Miroku riaprirà quei suoi occhi blu.

Insieme noi formeremo la nostra famiglia.

Insieme saremo felici.

Non finirà così.

Vinceremo.

Io e lui.

Noi.
   
 
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