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Autore: Jichan    11/03/2016    11 recensioni
"Era un complotto, tutti d’accordo a organizzargli “L’appuntamento al buio del secolo”, come lo aveva definito Namjoon. Sì, del secolo, ovvio.
Dio, ma dov’era finito, in una soap opera? Appuntamento al buio, seriamente?"
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YoonSeok
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Blind Date.
 


 
Si sta iniziando a chiedere a chi per primo sia venuta quest’idea geniale. Anche se la risposta effettivamente la sa, ma chiedersi perché lui abbia accettato è troppo difficile, non sa la risposta e le ipotesi che si è fatto di quest’ultima feriscono il suo orgoglio.
Quindi no grazie.
Però Yoongi è davanti a quella pizzeria del cazzo, ha freddo, gli si è addormentato un piede e sta morendo di fame. E oggi i suoi capelli non vogliono stare a posto.
E il mondo lo odia, ma mai quanto i suoi amici.
 
 
È venerdì. E il venerdì, come di consueto, ci si ritrova a casa di Namjoon e Jin, perché sono gli unici che hanno un appartamento tutto loro. E un rifornimento di alcolici da far invidia a un’enoteca.
Jimin e Jungkook litigano per qualche stronzata, Taehyung sta guardando con sommo interesse qualcosa sul pavimento (Yoongi preferisce non chiedersi nulla a riguardo), Namjoon fa il barman della serata, rovesciando ogni tanto qualche drink sul tappeto mandando in escandescenze Jin, Hoseok complotta qualcosa con Jin (probabilmente parlano di prodotti per bellezza. Ugh) e Jin coordina il tutto, mantenendo l’ordine e ogni tanto diventando un po’ dittatoriale.
Yoongi non capisce perché passa il suo tempo con loro, davvero.
Quindi è venerdì, sono nel salotto di Namjoon e Jin, ognuno stravaccato da qualche parte tra il divano e il pavimento (Yoongi cerca di ignorare con tutte le sue forze Jimin e Jungkook che litigano per una poltrona, ma sono fottutamente e rumorosamente molesti) con una lattina di birra in mano.
Di solito si cazzeggia, si parla di cose inutili, del college di merda e si gioca ai videogiochi. È così da quando si sono conosciuti. Jin e Namjoon già stavano insieme da prima e poi hanno conosciuto gli altri, ma fa poca differenza, davvero.
Il punto è che quello stronzo di Namjoon decide che sarebbe divertente giocare a “Io non ho mai”. Certo, divertente. Dipende dal tuo concetto di divertimento. Anche tagliarsi le vene potrebbe essere divertente.
A quanto pare comunque è il concetto di divertimento di tutti meno che il suo.
Quindi giocano a quello stupido gioco che serve solo a raccontare cose imbarazzanti.
Grazie a questo però scopre che Namjoon è stato in un night club (ne è seguito uno scappellotto dalla sua mogliettina e un “Non ci conoscevamo ancora Hyung! Giuro!”) e che Jin si è scattato una foto da nudo (“Me l’ha chiesto Namjoon!” strilla con le guance rosse.)
Il gioco prosegue abbastanza tranquillo, Namjoon inizia a tracannare drink anche quando non dovrebbe e Yoongi si rilassa ridendo dei suoi amici.
«Io non ho mai… fatto sesso!» esordisce al suo turno Jungkook per poi ridacchiare. Tutti, meno che i più giovani, sollevano la loro lattina.
Yoongi vorrebbe sprofondare nel pavimento sotto di lui e rimanerci a vita.

Potrebbe pur sempre mentire, è un ottimo bugiardo (forse), ma si sentirebbe una persona orribile a mentire ai suoi amici più cari. Comunque spera che nessuno noti che la sua lattina non si sposta di un millimetro.
Ma li conosce, quindi dovrebbe sapere che le sue speranze sono inesorabilmente vane.
«Hyung… tu non…» Jimin comincia a dire e Yoongi vorrebbe tappargli quella boccaccia «…hai mai fatto sesso!!! E sei uno dei più vecchi qui Hyung!»

Sei paia di occhi lo puntano, fissandolo e scrutandogli l’anima. E non può fuggire dalle loro risate. Già gli sembra di sentirle…
Solo che… non arrivano le risate.
Oh no… quelle sarebbero state DECISAMENTE meglio.
Arrivano delle occhiate maliziose e la voce di Namjoon, più lenta e bassa del solito, un ghigno in faccia mentre gli occhi brillano di malignità.

«Beh, allora… dovremmo rimediare» il ghigno si fa più largo, arrivando alle orecchie.
(Ok, va bene, in realtà non c’era nessun ghigno, tono basso e lento o malvagità. Solo tanta stronzaggine da quello che dovrebbe essere il suo migliore amico)



E quindi eccolo qui. Aveva tentato di sfuggire a quelle arpie che si definivano suoi amici, ma non era servito a nulla.
Nemmeno Taehyung era stato dalla sua parte, esordendo con un “Hyung, è ora che ti dai da fare”. E se lo diceva Taehyung probabilmente era più grave di quanto pensasse.
Era un complotto, tutti d’accordo a organizzargli “L’appuntamento al buio del secolo”, come lo aveva definito Namjoon. Sì, del secolo, ovvio.
Dio, ma dov’era finito, in una soap opera? Appuntamenti al buio, seriamente?
E se Namjoon si fosse sentito in vena di scherzi e gli avesse mandato un vecchio pervertito ciccione?
Si fissò i piedi riconoscendo delle scarpe di tela.
Beh, con queste non sarà un problema correre.
Una mano gentile picchietta sulla sua spalla ridestandolo dai suoi pensieri.
È lui. Oddio. Fachesiafigofachesiafigo…
Si gira con gli occhi chiusi, spaventato da qualsiasi cosa quei maledetti avessero pensato per lui.
Sei più forte di così, Min Yoongi.
Così apre prima uno e poi l’altro occhio, mettendo a fuoco la figura di…
«Hoseok!?»
«In carne ed ossa» risponde sorridendo.
Yoongi inizia a riflettere. Hoseok? Lo stanno prendendo in giro?
Hoseok era l’ultimo arrivato nel loro gruppo. Lo aveva portato Jin e subito il ragazzo si era integrato tra gli altri stringendo amicizia con tutti.
Tranne che con lui.
Jin lo aveva supplicato di tentare di parlargli e Yoongi lo aveva fatto, davvero.
Solo che ogni volta che si avvicinava per farlo l’altro fuggiva.
Probabilmente l’odiava a pelle e a Yoongi non è che importasse molto, alla fine. Era lui che ci perdeva.
Però… perché lui?
«Entriamo?» gli chiese facendogli cenno di seguirlo.
Yoongi ancora stordito segue l’altro ragazzo, che apre la porta e lo fa passare avanti.
Fa anche il galantuomo?
Si siedono ad un tavolo un po’ isolato, ordinano e iniziano a mangiare in silenzio.
Dopo la prima fetta di pizza Hoseok parla.
«Presumo non ti aspettassi me, a quest’appuntamento» sorride.
«Effettivamente no. Avrei dovuto immaginare Namjoon mi stesse facendo uno scherzo» borbotta.
Hoseok a quello ridacchia abbassando la testa.
«Che c’è!?» si arrabbia Yoongi.
«Niente, è che è esattamente il contrario. Namjoon effettivamente mi ha fatto un favore» confessa «Mi piaci. Trovo tu sia molto simpatico, dolce e bello»
Yoongi sbarra gli occhi a quello.
Che cazzo sta succedendo? Dolce? Bello??
«Ehm… grazie?» borbotta «Anche tu non sei da buttare»
Hoseok ride a quello, divertito dal suo comportamento.
Ora però Yoongi aveva un dubbio.
«Scusa, ma se io ti piaccio perché mi eviti?»
«Non so, hai un’aria che mi intimidisce un po’»
«Io non intimidisco» dice assottigliando gli occhi.
Hoseok alza le sopracciglia a fargli notare che lo sta facendo proprio adesso.
«Ok, forse adesso, ma di solito no!»
«Te l’hanno mai detto che sei adorabile?»
Yoongi ruota gli occhi verso l’alto.
«Io non sono adorabile. Sono un macho virile» si atteggia come un galletto.
«A me sembri più un gattino» ridacchia Hoseok.
«E allora tu sei un cavallo»
Lo dice con un tono talmente infantile che Hoseok pensa gli stia per fare la linguaccia.
«E va bene, mio macho virile» lo prende in giro ancora.
«Sei proprio un cretino» borbotta Yoongi «Chissà perché sono venuto a questo stupido appuntamento»
«In realtà ti stai divertendo da morire, confessa» gli dice con un sorriso.
«Io? Con uno come te?» alza un sopracciglio l’altro.
«Oh, mi scusi Altezza, non volevo di certo annoiarla con i miei scherzi da villico» dice abbozzando un inchino.
Yoongi sta per ribattere quando all’improvviso richiude la bocca.
«Sembriamo Jimin e Jungkook» dice apatico.
Hoseok a quello ride talmente forte da buttare indietro la testa e Yoongi non può evitare di pensare che sia veramente bello (e potenzialmente stuprabile, ma non gli conviene farglielo sapere).
La serata prosegue tra scherzi e i racconti stupidi di Hoseok come “Una volta io e Namjoon abbiamo otturato il lavandino di casa sua e allagato la casa. Jin ci voleva uccidere” o “A otto anni a carnevale mi sono vestito da principessa. Stavo bene in rosa, sai?”.
Yoongi ride talmente tanto alle stupidaggini dell’altro ragazzo da lacrimargli gli occhi.
Parlano anche un po’ dei loro interessi, scoprendo di avere in comune quello nella musica. Yoongi viene a conoscenza del fatto che Hoseok è un ballerino (cosa fottutamente eccitante) e a sua volta gli racconta di come gli piaccia scrivere canzoni, promettendo di fargliene leggere qualcuna “A patto che mi fai vedere come agiti quel culetto, Hoseok-ah”.
Quando ormai sanno tutto l’uno dell’altro si decidono a pagare la loro cena e uscire dal locale.
Hoseok gli propone di prendere un gelato e Yoongi mentirebbe se negasse che i suoi occhi hanno brillato a quella prospettiva. Camminano un po’ fianco a fianco, le braccia che si scontrano.
Yoongi vorrebbe afferrare la mano dell’altro -e non lasciarla mai più- ma pensa di star semplicemente impazzendo. Hoseok comunque mette fine ai suoi pensieri afferrandogliela saldamente, per poi mettere le loro mani intrecciate nella tasca del giubbotto.
«Hai le mani congelate» dice come scusante.
Yoongi ridacchia sbeffeggiandolo un po’ su quanto sia smielato e romantico, quindi Hoseok lascia la sua mano augurandogli un assideramento. Il ragazzo ridacchia prima di riacciuffare la mano dell’altro.
Arrivati alla gelateria Hoseok prende un cono con cioccolato e fragola, tanto che Yoongi non riesce ad evitare di dargli del bambino.
«Allora tu sei un nonno» gli aveva risposto col broncio.
«Il pistacchio non è un gusto da nonni. È un gusto troppo raffinato per te» controbatte affondando il cucchiaino nella sua coppetta.
Dopo quello scambio di battute mangiano il gelato in silenzio, continuando a camminare lanciandosi occhiate l’un l’altro. Quando Yoongi si rende conto che Hoseok ha finito da un pezzo il suo gelato e di star mangiando il suo lentamente solo per poter stare più tempo con l’altro ragazzo, si sente un po’ un coglione. Così lo finisce il più velocemente possibile per non sembrare più cretino di quello che non è.
Quindi si gira verso Hoseok, non sapendo bene cosa dire.
«È… è stata una bella serata» riesce a tirar fuori dopo un po’ che lo fissa.
Wow, frase per nulla banale. Sono sorpreso, Min Yoongi. Con cos’altro ci stupirai?
«Già» risponde l’altro.
Si fissano, ancora.
Dovresti baciarmi adesso, brutto pezzo di idiota.
Hoseok sposta lo sguardo sulle sue labbra senza azzardare ad avvicinarsi e Yoongi gli vorrebbe tirare uno scappellotto e dirgli di muoversi a baciarlo perché, cazzo, non aspetta altro. Purtroppo questo rovinerebbe l’atmosfera, molto probabilmente.
Così Yoongi sbuffa, alza gli occhi al cielo e tira le estremità della sciarpa dell’altro per avvicinarlo e appoggiare le labbra sulle sue.
Appena queste si toccano tutta la foga di Yoongi svanisce, incapace di ragionare chiude gli occhi mentre Hoseok gli cinge molto gentilmente i fianchi. La presa sulla sciarpa dell’altro si fa talmente stretta da fargli sbiancare le nocche, le loro labbra intanto si muovono piano. Il cuore di Yoongi gli sta per esplodere nel petto quando l’altro sfiora con la lingua le sue labbra. Con un leggerissimo sospiro le apre leggermente, la lingua di Hoseok che sfiora la sua. Quello è probabilmente il fottuto bacio più bello della sua vita, cazzo.
Si separano lentamente, le braccia di Hoseok abbandonano i suoi fianchi e Yoongi vorrebbe prenderle e rimetterle dove stavano.
Hoseok gli sorride e Yoongi non riesce ad evitare di contraccambiare.
«Allora… alla prossima volta?» azzarda Hoseok.
«Col cazzo, principessina, ora vieni a casa mia e mi scopi» dice risoluto prendendogli la mano e trascinandoselo dietro.
Non si gira nemmeno a guardarlo, sapendo che troverebbe solo quello stupido sorriso da cavallo.

 
***

Un telefono squillante disturba il suo sonno, facendolo lamentare e rigirare nel lenzuolo, incartandosi in esso. Cerca di liberarsi dalla morsa della famigerata stoffa per agguantare il ragazzo affianco a sé come un koala. Quello, che si sta ancora stropicciando gli occhi, allunga il braccio verso il famigerato aggeggio.
«Spegnilo» mugugna Yoongi, la faccia premuta nell’incavo tra la spalla e il collo.
Hoseok comunque lo ignora, rispondendo alla chiamata.
«Pronto?» dice tra uno sbadiglio Hoseok.
«Chiunque tu sia, ti richiameremo più tardi» borbotta invece Yoongi allungandosi per premere la cornetta.
Sta per farlo quando delle urla di giubilo riconducibili a quei maledetti dei suoi amici escono fuori dal telefono stordendolo.
«L’hanno fatto! Jin, corri a prendere lo spumante!» si riconosce dalla marmaglia la voce di Namjoon.
Hoseok si mette a ridere, come suo solito, mentre Yoongi li manda gentilmente a quel paese attaccando.
Maledetti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Annyeong haseyo, Jichan imnida~ ♥
Visto che questa cosuccia non mi fa propriamente schifo e c’è seriamente bisogno di incrementare le Yoonseok nella sezione, eccomi qua.
Quindi salve a tutti, sono Jichan e mi sto vergognando tanto ^^’’
Oddio, che altro devo dire? XD
Ringrazio infinitamente YoongiYah, che è un tesoro e aspetta un mio scritto da tempo.
Spero la storia vi sia piaciuta, nonostante l’autore non sa come scrivere delle note d’autore.
Perdonatelo, è la prima volta, migliorerà.
Lasciategli un parere, qualunque esso sia, si farà perdonare lì (si spera).

Jichan ♥
  
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