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Autore: Relie Diadamat    11/03/2016    5 recensioni
Addison gli fa venire la nausea, ma le sue curve lisce e candide sono il luogo ideale per espiare le sue colpe.
[Addek, col cuore infranto] [Ispirata alla 3x01]
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd, Derek Sheperd
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Nda: Buon salve a tutti!
Vi confesso che stavolta faccio ritorno in questo fandom un po' a testa bassa... 
Queste settimane sono davvero state traumatiche per me; sono stata totalmente in sintonia con l'atmosfera Greysiana (?): mai una gioia!
Qualche oretta fa riascoltavo la canzone di Cocciante "Bella senz'anima" e bho, mi sono tornati in mente loro e della volta in cui Derek ha cacciato Addison fuori di casa. Dunque mi son chiesta: e se non fosse finita davvero così? Se Derek avesse reagito in modo diverso?
Beh, vi lascio scoprire da soli!
Vorrei ringraziare in particolar modo FloxWeasley - che sicuramente deluderò con questa shot, sorry! - e ne approfitto anche per consigliarvi la lettura delle sue fanfiction: sono davvero da "awww" collettivo, passateci!
Detto questo, vi lascio, dedicandovi anche un piccolissimo banner fatto da me. (Oggi ho voglia di pomodori in faccia! LOL)
Buona, - mai come questa volta - spero, lettura!


 
DONNA SENZ'ANIMA



 
 
Ha le mani contro il vetro freddo della porta, così gelido che a momenti gli brucia la pelle. Se ne sta zitto e, se chiude gli occhi con forza, riesce addirittura a percepire le urla del cielo sovrapporsi a quelle singhiozzate di Addison.
È successo così in fretta… ma Derek lo sapeva. Lo sapeva ancor prima di vederlo che sarebbe capitato. Derek voleva che capitasse.
Sposta fulmineo le braccia verso il basso, notando che per un breve lasso di tempo la sua mano e quella di Addison erano state separate solo dal gelido vetro della porta d’ingresso, quella che Derek stesso ha spalancato, spintonando fuori casa una tremante e impaurita moglie adultera.
Dà le spalle alla porta, agli scongiuri della donna, alla pioggia che violenta colpisce tutta New York senza tregua, illuminandola con i suoi fulmini accecanti.

Sapeva che sarebbe successo.
L’aveva ignorata. Non aveva risposto alle sue domande alla sera, quando con un sorriso tirato gli chiedeva se avesse fame.
Aveva smesso di ascoltare le sue paure dopo un intervento. Aveva smesso di baciarla la mattina. Dimenticava persino una carezza sulle gote fresche, quando tra un consulto e un altro si ritrovavano faccia a faccia tra i corridoi dell’ospedale.

Derek serra gli occhi con tutta la forza di cui è capace.

È stata colpa sua? È questo che gli fa più male?

L’ha cacciata via di casa come uno squilibrato farebbe col proprio cane, ignorando il suo mento tremolante e il suo viso bagnato dalle lacrime salate. Le ha circondato un braccio snello con la propria mano affusolata e l’ha gettata via. Sotto la pioggia.
Fuori dalla sua casa.

Cos’è che fa più male?

Risolleva le palpebre di scatto, come riemerso dalle acque oscure di un oceano immenso.

Cos’è che lo ferisce così tanto?
L’essere stato tradito o l’essere stato tradito da lei?

Inspira, come se dovesse restare senz’ossigeno per altri minuti. Quando Derek apre la porta, Addison è ancora lì che piange. Si getta tra le sue braccia continuando a chiedere il suo perdono, continuando a scusarsi, ma il neurochirurgo prova solo una sensazione: fastidio.
«Dammi un’altra possibilità», le sente dire.
 
Cos’è che rode le interiora?
Le sue scuse o il fatto che sia realmente pentita di ciò che fatto?
 
«Se ti guardo… Se ti guardo mi viene la nausea.» Le parole di Derek sono affannose. Faticano ad uscire dalle sue labbra e l’uomo non la smette di toccarsi i capelli a causa del nervosismo.
Evita la sua bocca. Evita il suo fiato.
Addison è una donna senz’anima, pensa, mentre esce da quella che aveva considerato la sua dimora stabile fino a qualche minuto addietro, restando sordo alle suppliche della moglie, indifferente dinanzi al suo pentimento.
Addison è una donna senz’anima, si ripete, ed è per questo che dopo un tempo a lui indecifrabile si ritrova a toglierle il respiro con le labbra, prendendo tra le mani il suo viso freddo e umido come la notte.
Senza dolcezza, senza grazia.
Senz’anima.
Perché Derek sarebbe scomparso presto da quella casa soffocante, da quella città opprimente e dalle braccia di quella donna che una volta aveva pensato essere quella giusta, ma che sarebbe riuscita a sopravvivere senza di lui. Tra altre lenzuola, su un altro corpo con un sapore diverso.
Derek avrebbe detto addio a tutti i suoi sbagli, ma prima, proprio mentre la maglia larga della moglie cade al suolo come la pioggia sulle case, si sarebbe concesso un ultimo errore.
Addison gli fa venire la nausea, ma le sue curve lisce e candide sono il luogo ideale per espiare le sue colpe. 








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