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Autore: CCDreamer    12/03/2016    0 recensioni
Daddy Klaine
Kurt e Blaine sono sposati da anni ormai e vivono la loro quotidianità con i loro bambini Hepburn ed Alfie.
Un piccolo scorcio su quello che non abbiamo visto dei Klaine.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                               A Costy, 
                                                                                               questa piccola Daddy Klaine è                              
                                                                                                solo per te <3
                                                                                                Buon Compleanno!




Era incredibile quanto affollata fosse la metropolitana anche di pomeriggio, ma d'altra parte New York è davvero una città che non si ferma mai, pensò Kurt mentre saliva sulle scale mobile. Si calò gli occhiali da sole non appena si ritrovò sulla strada: non aveva tempo per gli autografi o per le chiacchierate con i fans quel giorno. Così, prese a camminare a passo svelto lungo il marciapiede, nonostante la sua meta non distasse  molto. Svoltò l'angolo e vide le ,ormai, familiari pareti colorate dell'asilo di sua figlia. Alcune mamme all'ingresso lo salutarono, e lui ricambiò con un cenno educato, prima di bussare alla porta della classe della sua bambina.

"Papà!" , Hepburn si precipitò tra le sue braccia non appena sentì la sua voce. 

"Ciao tesoro mio!" Kurt la sollevò stringendola a sé. Hepburn era arrivata nella sua vita da più di tre anni ormai, ma lui ancora si emozionava come un bambino davanti a quei grandi occhioni blu e quel sorriso caldo ed innocente. Le diede un bacio sulla guancia e poi la fece scendere per aiutarla a mettersi il giubbotto, la sciarpa ed il cappellino, e mentre la piccola salutava i suoi amichetti e le maestre, lui recuperò il suo zainetto nell'armadietto a lei riservato, quello contrassegnato dal simbolo di un canarino giallo, ovviamente ribattezzato Pavarotti. Kurt la raggiunse subito e ne approfittò per ringraziare le sue insegnanti, impegnate con gli altri genitori venuti a prendere i propri figli.

"Tesoro hai preso tutto?", Hepburn annuì in risposta prendendo la mano che il padre le stava porgendo, e trotterellò verso l'uscita. Una voce, però, li richiamò:

"Ciao Kurt!"

"Salve Miss Corcoran!"

Shelby si avvicinò loro e si inchinò brevemente per lasciare una carezza ad Hepburn. Si era molto affezionata a lei, avendola vista praticamente nascere: quando Rachel aveva messo al mondo la figlia di Kurt e Blaine, infatti, lei era lì, nella sala d'attesa della clinica, ed era stata un supporto eccezionale anche durante tutta la gravidanza. Per questo quando Kurt e Blaine dovettero iscrivere la piccola all'asilo non esitarono a scegliere proprio il suo asilo privato: non solo offriva dei programmi davvero interessanti e costruttivi, ma dava loro anche la certezza che la loro bambina lì sarebbe stata al sicuro. 

"Allora, so che stai provando per lo spettacolo. A quando il debutto?"


"La settimana prossima. Siamo nel pieno delle prove!"


"Immagino che Blaine sia a casa con il piccolo"


"Sì, adesso porto Hepburn con me in teatro, poi torniamo a casa insieme. Vero tesoro?" La bambina annuì, appoggiandosi alla gamba di suo padre, mentre lui le accarezzava piano la testa.

"Per qualsiasi evenienza, potete contare su di me. Potrei riaccompagnarla a casa io quando tu e Blaine avete qualche impedimento, non mi costa nulla!"

"Grazie Shelby! Al momento non ce n'è bisogno, ma lo terrò a mente!"

"Bene, vi lascio andare allora!  Ci vediamo alla tua prima"

"A presto! Hepburn saluta la Signorina Corcoran!"

La piccola agitò la manina e disse "Ciao!", prima di saltellare impaziente verso l'uscita.

***
Una volta arrivati alla stazione della metropolitana, Kurt prese Hepburn in braccio e  andarono in ascensore insieme ad alcune signore anziane: la stazione era molto affollata e voleva evitare che sua figlia si facesse male in mezzo a tutte quelle persone che andavano di fretta. Entrarono a fatica in metropolitana,  visto che Kurt era praticamente bloccato con la bambina in braccio, la sua tracolla su una spalla e lo zainetto delle principesse sull'altra, ma, per sua fortuna, una ragazza gli cedette il posto. Hepburn non parlò molto durante il viaggio, che comunque non durò più di una ventina di minuti, semplicemente si accoccolò al petto del padre. Kurt, dal canto suo, la cullò leggermente, posandole qualche bacio sulle tempie ed accarezzandola pigramente. 

"Appena arriviamo in teatro farai merenda cucciola mia" , le promise sottovoce, ed Hepburn gli diede un bacio appiccicoso sulla guancia in segno di riconoscimento. Subito dopo l'altoparlante annunciò la loro fermata e Kurt si premurò di coprirla bene, rimettendole il cappellino ed abbottonandole il giubbino, l'autunno newyorkese era davvero freddo e sia lui che suo marito erano attentissimi ad evitare che i loro figli si prendessero un malanno a causa di qualche spiffero d'aria. Hepburn si strinse forte al suo papà, aggrappandosi al suo collo, mentre lui si alzò in piedi all'apertura delle porte. 
Kurt adorava queste piccole cose: adorava il modo in cui Hepburn cercasse le loro coccole dopo aver passato la giornata a scuola, la sua abitudine di raccontargli tutto quello che faceva con i suoi amichetti....Kurt adorava semplicemente tutto di sua figlia, persino quando faceva i capricci lui la trovava tenera e dolce. Per questo motivo, non fece una piega quando Hepburn, una volta arrivati nel suo camerino, chiese di potersi lavare:

"Papi, doccia!"

"Sì amore, questa è la doccia dove mi lavo prima di tornare a casa. Dai , adesso fatti togliere il giubbino, così puoi fare merenda"

"Papi io mi lavo!"

"Sì amore, adesso ti lavi le mani"

"No! Io doccia"

Hepburn quasi urlò, per far capire a suo padre che cosa intendeva. Kurt provò a proporle un'alternativa:

"Tesoro, non vuoi fare il bagnetto a casa? Lì c'è la tua paperella, ci sono le bolle...."

"No, Papi. Io voglio doccia . Ora. Guadda, sono tutta spocca!" , la piccola tirò su la manica del maglioncino , rivelando delle piccole sbavature di pennarello. Sorrise soddisfatta quando il suo papà vide quei piccoli segni, e allora chi era Kurt  per negarle la gioia di una doccia? Ovviamente , dopo aver sospirato rassegnato, fece esattamente quello che sua figlia gli aveva chiesto. Così chiamò la sua assistente Meredith e le chiese di recuperare dalla sua macchina la "borsa delle emergenze bimbi", come l'avevano definita lui e Blaine: era una borsa da viaggio  piena di prodotti ed oggetti che potevano tornare utili, da un cambio completo di vestiti, al kit da bagno, passando per pannolini, ciucci, creme, spray...e chi più ne ha, più ne metta. Anche suo marito ne aveva una identica nel suo suv. Meredith tornò in pochi minuti e Kurt tirò subito fuori il bagnoschiuma di sua figlia ed un asciugamani e, mentre aspettava che l'acqua fosse abbastanza calda, l'aiutò a togliersi i vestititini e le raccolse i capelli mossi in uno chignon. Meredith li guardò intenerita: Hepburn agitava le mani sul suo pancino, mentre Kurt le passava il bagnoschiuma dietro la schiena e la risciacquava delicatamente. La ragazza gli passò il morbido telo di spugna e in pochi minuti Hepburn fu asciugata, profumata e vestita.

"Tesoro, adesso facciamo merenda"

La bimba esultò vedendo il suo adorato Papi tirare fuori dalla sua tracolla un succo alla pera ed un piccolo contenitore, per poi poggiare tutto sul tavolo di fronte a lei. Così ,mentre lei si godeva il suo ciambellone allo yogurt, Merdith aggiornò Kurt su come erano andate le prove in sua assenza.

"Puoi stare un po' tu con lei? Sai nel caso volesse schiacciare un pisolino...oppure gioocare: nella borsa ci sono alcune bambole, il suo peluche, l'album da colorare e l'astuccio con i pastelli"

Hepburn però, fu più veloce di loro a trovare una soluzione:

"Mededith, vuoi giocare con me a prendere il tè?"

"Con molto piacere signorina!"

Kurt mandò un breve messaggio a Blaine 

"La nostra principessa è nel mio camerino con Meredith! Un bacio ai nostri ometti <3"

La risposta di Blaine gli arrivò pochi secondi dopo, mentre lui si metteva in abiti più comodi per affrontare le prove, e gli diceva  che più tardi avrebbe chiamato la piccola per tenerle compagnia. Subito dopo gli inviò anche un video del piccolo Alfie, seduto nel suo seggiolone che pasticciava con un panetto di pasta di pizza ed aveva le guanciotte leggermente sporche di farina. Sorrise alla tenerezza del suo bambino, e alla folle fantasia di suo marito. 
Lasciò una serie di bacetti ad Hepburn, fino a quando un assistente di scena non venne a chiamarlo.

"Maddie, se comincia a stufarsi o a fare capricci, portala da me.....nella borsa c'è tutto quello di cui ha bisogno. Ah, se dovesse avere bisogno di andare in bagno , nella pochette con gli orsacchiotti ci sono i copri-"

"Kurt! Lo so, non preoccuparti!"


"Ok, scusa! Tesoro, dammi un altro bacio"

Hepburn non se lo fece ripetere due volte: si aggrappò al collo del padre e gli lasciò un lungo bacio bagnato sulla guancia. Dopo quello, Meredith dovette letteralmente staccarli, per permettere a Kurt di tornare alle prove.

***

Hepburn resistette solo mezz'ora, dopo aver parlato al telefono con il suo Papino che le aveva promesso che, una volta arrivata a casa, avrebbe potuto giocare con la pasta di sale che lui stesso le aveva preparato. Meredith era simpatica, e aveva giocato con lei a prendere il tè, ma avevano dovuto usare dei bicchieri di plastica perché le sue tazzine erano a casa, poi avevano pettinato i capelli delle bambole. Ma Hepburn si stava annoiando. Così, quando sentì la voce di suo padre intonare qualche nota, insistette per andare a sentirlo.
Kurt stava era sul palco, completamente immedesimato nel suo personaggio, quando sua figlia e la sua assistente arrivarono in platea. 

"Zio Artieee!" 

La bambina si precipitò tra le sue braccia. Artie la coccolò e la sollevò sulle sue gambe, permettendole di assistere alle prove. Hepburn non fiatò e si rivelò una perfetta spettatrice, ma quando gli artisti terminarono la coreografia del finale, saltò in piedi ad applaudire. 

"Allora Principessa? Sono stato bravo?" , le chiese suo padre, dopo averla raggiunta .

"Bravissimo Papi!" , la bimba saltellò entusiasta.

"E me lo merito un bacio?" Hepburn gliene posò subito uno sulla guancia.

***

Kurt decise di farsi una veloce doccia nel camerino, mentre Artie e Meredith tenevano d'occhio Hepburn.
Dopo venti minuti lasciarono insieme il teatro. La macchina di Kurt era parcheggiata lì vicino, ed Hepburn, ben coperta ed avvolta nel suo plaid, venne sistemata nel suo seggiolone mentre Meredith e Kurt aiutavano Artie a salire nel posto del passeggero.
Il teatro non era molto lontano da casa Hummel-Anderson, sebbene vivessero fuori dal centro, perciò il viaggio durò più o meno mezz'ora. Artie e Meredith furono accompagnati ciascuno a casa propria, e Kurt guidò in silenzio, fino alla sua villetta: Hepburn stava sonnecchiando  nel seggiolino e lui non voleva svegliarla.
Blaine andò loro incontro prendendo la piccolina dalle braccia di suo marito ed appoggiandola sul divano. Le tolse il giubbotto e la coprì con il plaid. Kurt si tolse le scarpe e li raggiunse sul divano, fiondandosi tra le braccia del suo amore. Blaine lo strinse e lo baciò sulle labbra.

"Giornata pesante?"

Kurt strofinò il naso nell'incavo del suo collo:

"Piena ma soddisfacente. E tu ed Alfie? Ho visto che vi siete dati alla pazza gioia!"

"Abbiamo preparato la pizza per tutti!"

Al sentir parlare di pizza, Hepburn si risvegliò dal suo stato di dormiveglia. Si stropicciò gli occhi e sorrise innamorata alla vista dei suoi genitori.

"Papino!" Allungò le mani per farsi sollevare da Blaine, che prontamente la fece accoccolare sul suo petto.

"Ciao principessina! Ti sei divertita con Papà oggi ?"

"Si!  Ho giocato con Mededith, e poi ho fatto la regina con Zio Artie "

Blaine ridacchiò leggermente: "Volevi dire 'regia' , tesoro?"

"Sì! Proprio quello! Ho urlato 'STOOOOP' e tutti le persone sono andate via!"

"Bravissima, la mia bambina! Si merita un bel bacio!" 

E così dicendo, prese a riempirla di bacetti. 

Kurt approfittò di quel momento per andare nella nursery: voleva vedere il suo piccolo ometto che gli era mancato tantissimo. 
Si avvicinò alla culla e suo figlio era lì, già sveglio, intento ad agitare le gambette e le mani, in un gioco tutto suo. Appena lo vide, gli sorrise, con le sue guanciotte rosee e tonde ed i suoi occhioni verdi. Kurt lo prese subito in braccio, stringendolo forte e commuovendosi. Gli baciò piano una tempia, indugiando a lungo sulla sua pelle.

" Cucciolo mio, mi sei mancato tanto", gli disse quasi in un sussurro, mentre ritornava in sala, portandolo con sé. 
Blaine stava apparecchiando la tavola, mentre Hepburn, ormai completamente sveglia, giocava con la cucina che Nonno Burt e Nonna Carole le avevano regalato per il suo compleanno. Stava sfornando dei biscotti fatti con la pasta di sale che Blaine le aveva premurosamente preparato, le sue bambole erano già sedute al tavolino delle principesse, con i piattini pronti davanti a loro. 
E così, mentre Kurt faceva mangiare al piccolo Alfie la sua pappina con l'omogeneizzato, Hepburn e Blaine facevano fare merenda alle sue bambole Lily e Stacy.

***

Kurt dondolò cullò Alfie sussurrando una dolce ninna nanna. I suoi occhi blu erano fissi in quelli verdi del figlio, in un'atmosfera profonda e delicata, il suo mignolo, stretto nel pugnetto di Alfie per dargli sicurezza. Il piccolo era ipnotizzato dalla voce del suo papà, tanto che gli cadde il ciuccio dalla bocca e lui non fiatò.
Kurt intanto continuò a riempirlo di dolci moine, e tra un "cucciolo mio"  ed un "dolce principino" Alfie si addormentò tra le sue braccia. Lo cullò ancora qualche minuto, poi lo adagiò nella sua culla , facendo attenzione a non fare alcun rumore, lo coprì con cura e gli lasciò un bacio a fior di labbra sulla fronte. 
Rimase ad osservarlo mentre dormiva, sorridendo alla tenerezza delle sue gote paffute che, ogni tanto, si muovevano in qualche buffa smorfia. 
Quando uscì dalla nursery, il cuore di Kurt non poteva essere più colmo d'amore.

***
"I due principi si sposarono ed ebbero tanti figli. Fondarono il Regno di Klaine e vissero sempre felici e contenti"

Hepburn si stropicciò gli occhi assonnata e Blaine le rimboccò le coperte, sperando che sua figlia non gli chiedesse di raccontarle un'altra favola. Suo marito se ne stava sulla soglia della porta, guardandoli con un caldo sorriso.

"Papino, ho sonno "

"È ora della nanna, mia dolce principessa"

Blaine si chinò a baciarle una fronte: "Buonanotte, piccola mia". 
Kurt si avvicinò al lettino di Hepburn, ed imitò suo marito.

"Sogni d'oro, tesoro mio"

La bambina strinse forte a sé il suo inseparabile peluche, e si addormentò con un'espressione serena.

***

Kurt e Blaine si ritirarono nella loro camera, camminando mano nella mano. Quando si chiusero la porta alle spalle, si buttarono l'uno sulle labbra dell'altro, con passione. Si spogliarono, incastrandosi con i loro stessi vestiti e scoppiando a ridere subito dopo, e senza smettere di baciarsi raggiunsero il loro bagno privato. Blaine riuscì ad aprire alla cieca la fontana della loro vasca idromassaggio.
Si godettero un lungo bagno rilassante, facendo l'amore prendendosi il loro tempo per venerarsi come solo loro sapevano fare.
Il mattino successivo Kurt aprì gli occhi, svegliato dalla risata contagiosa dei suoi figli. Hepburn era accoccolata al fianco di Blaine, dal suo lato opposto, e il piccolo Alfie era seduto sulla pancia di suo marito, appoggiato con la schiena contro le gambe piegate.

"Finalmente ti sei svegliato dormiglione! Aspettavamo solo te!" 

Blaine gli fece un occhiolino e Kurt semplicemente lo baciò.
Erano diventati famosi, e ricchi. Avevano una casa molto grande e bella, una carriera invidiabile, entrambi avevano collezionato successi, su successi, ma il loro tesoro più grande era proprio lì, in quel letto. La loro famiglia. Kurt avrebbe volentieri barattato tutte le standing ovation ricevute con un semplice abbraccio di Hepburn ,un sorriso sdentato di Alfie ed un bacio di Blaine.

"E allora? Io vi ho aspettato per tutta la vita!"





  
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