Dedicata a Napee^^ Niente di speciale, sono una piccola scena che si è materializzata nella mia mente...^^ E spero sia di vostro gradimento! :)




 
-Spero tu stia scherzando, Sesshomaru!- esplose Rin, squadrando da capo a piedi l'abbigliamento del fidanzato.
Lui alzò un sopracciglio e rispose alla sua domanda con una gelida occhiata.
-Ebbene, cosa c'è che non va?- domandò.
Rin lo fulminò con i suoi occhi neri.
-Tutto! Sopratutto.. quelli!- borbottò indicando i pinocchietti grigi che aveva indosso.
Sesshomaru sbuffò infastidito, massaggiandosi una tempia.
Quando Rin faceva queste scenate gli veniva sempre un gran mal di testa.
-Cosa diavolo hanno i miei pinocchietti che non vanno?- chiese con una smorfia di frustrazione.
La ragazza si pose davanti a lui con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
-Tu... hai intenzione di venire al ristorante, con i nostri più cari amici... per dirgli che ci sposiamo... con indosso una maglietta mezza sgualcita e dei pinocchietti?- sibilò quasi prossima al pianto.
Sesshomaru non si scompose.
-Stiamo parlando di una cena con le tue amiche e i loro fidanzati... tra cui quell'emerito idiota di mio fratello Inuyasha. Non di un gran galà- rispose atono, ma quando vide gli occhi di Rin riempirsi di lacrime e poi la giovane voltarsi di scatto per impedirgli di vederle, si avviò versa la camera con un' imprecazione soffocata.
Rin si asciugò le lacrime. Che diamine, a volte era davvero un deficiente. Era una cena importante, per tutti i Kami, e lui voleva presentarsi come se stesse andando a fare un giro sul lungo mare!
-Dunque, va meglio così?-
La voce del fidanzato alle sue spalle la fece sobbalzare.
Si voltò riluttante, ma quando i suoi occhi lo inquadrarono la bocca si aprì in cerca d'aria.
"Accidenti..."
Si era cambiato, ed indossava dei pantaloni neri abbinati ad una camicia bianca, lasciata aperta nei primi bottoni. I lunghi capelli d'argento scivolavano sulle sue spalle come seta.
Sesshomaru si avvicinò a lei senza distogliere gli occhi ambrati dai suoi.
Arrossì per quella vicinanza. Kami, quanto era bello.
-Non hai risposto- constatò lui.
Lei annuì inebetita, beandosi di quella figura, consapevole che tra pochi mesi sarebbe stato suo... suo e di nessun'altra.
Lui sbuffò.
-Femmine- borbottò, prendendola per mano e trascinandola verso la porta.
-Andiamo, donna, o faremo tardi- le disse accompagnandola fuori casa.
Chiuse la porta, poi si incamminarono verso il vialetto in cui era parcheggiata l'auto.
Rin, rimasta pochi passi dietro di lui, affrettò il passo per raggiungerlo, poi lo afferrò a braccetto con un sospiro di felicità.
Sesshomaru si voltò appena verso di lei, ma la ragazza fu sicura di aver visto sulle sue labbra la parvenza di un sorriso.
Sorrise a sua volta e strinse più forte la presa.
"Mio per sempre"