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Autore: Chio    14/03/2016    6 recensioni
Tutto quello che rimaneva di lei era solo un corpicino stanco , freddo e immobile nel bel mezzo del niente.
-Maledizione a quella dannata volpe!- Era l’unico pensiero che la sua mente ormai sfinita riusciva a formulare.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva come era arrivata lì, forse inseguendo qualcuno o qualcosa, forse un fuorilegge  o  magari solo un‘allucinazione. Un luogo abbandonato da tutto e tutti, nella penombra del mondo, al confine tra realtà e illusione, tra sanità e pazzia.                                                                                                                                               
Si trovava sola …. a chiedersi il perché di tutto ciò, di tutto quello che non era riuscita a fare e di ciò che invece aveva fatto ma in modo sbagliato andando solo a peggiorare  la situazione già critica. Azioni ormai avvenute che non davano la possibilità di tornare indietro e rimediare al tutto. Conseguenze di qualcosa che non sapeva bene come identificare, se destino o pura casualità degli eventi.

Tutto questo per colpa di chi? Quell’ignara volpe che le aveva dato la possibilità di trovarsi in quelle condizioni, a dubitare di se stessa e del mondo  in cui lei fino a quel momento aveva sperato. Quel mondo che sotto gli occhi di quel predatore appariva oscuro, pieno solo di bugie e ipocrisie.      
Si era sempre ripromessa di ignorarlo, di non dargli ascolto, di prender per scontato il fatto che stesse straparlando e volesse solo prenderla in giro. Allora perché? Perché si trovava li? Come aveva fatto a finire in un posto così freddo, umido ,buio e vuoto. Vuoto ma allo stesso tempo pieno, riempito solo dagli innumerevoli pensieri di una povera coniglietta tremante sul terreno.  Le ferite che le ricoprivano il corpo non erano nulla rispetto alla tempesta che infuriava dentro di lei.
Voleva piangere senza saperne il motivo, voleva scappare senza sapere dove andare, voleva nascondersi senza sapere da cosa o da chi , il tutto non riusciva però a far sì che il suo corpo rispondesse a qualsiasi stimolo che il suo cervello, nella piccola area ancora adibita ai pensieri ragionevoli e assennati  impartiva alle sue membra. 

Tutto quello che rimaneva di lei era solo un corpicino stanco , freddo e immobile nel bel mezzo del niente.

Sentiva che ogni su pensiero si perdeva nell’eco di quel luogo, sconsolato e abbandonato al suo destino, senza un senso compiuto che lo potesse guidare da qualche parte, attraversando pianure, immensità oceaniche e oltrepassare montagne o solo arrivare a qualcuno che potesse recepirlo.                                            
-Maledizione a quella dannata volpe!- Era l’unico pensiero che la sua mente ormai sfinita riusciva a formulare.                                                                                                                                                                          
Voleva reagire come suo solito, come aveva sempre fatto e si era ripetutamente detta di fare in futuro. 
Voleva anche solo piangere, gridare, muoversi ma tutto le sembrava così distante da raggiungere anche solo col pensiero.

L’unica cosa che rimaneva fissa nella sua testa, che la torturava ogni minuto di più e che in quel momento voleva più di tutto era rivederlo, sapere dove fosse, se fosse morto o ancora vivo.Anche se lo detestava più di ogn’altra cosa al mondo;  voleva scannarlo con le sue zampe e urlargli contro per  aver mentito proprio a lei, ma ormai, anche se fosse stato a un solo passo da lei, non ne aveva più le forze.                         
 Le aveva detto che avrebbe combattuto per lei, per mantenere in vita un forma vivente tanto piccola, indifesa e adorabile ma ora lì non c’era.
Sparito nel niente come un lontano ricordo così sbiadito da lasciar posto solo al dolore, come il sole sparisce quando piove per intere settimane, mesi, anni.                              
Ma solitamente non si dice che il sole torna sempre? Che dietro a minacciose nuvole ci sia sempre un arcobaleno? Eppure lei non lo vedeva, non ci riusciva o semplicemente non voleva , troppo presa ad arrabbiarsi per cercare, come suo solito, i lati positivi.

Era stanca anche di pensare a quella volpe, che credeva di conoscere tanto bene da non dubitare più nelle sue promesse  o  da non credere più in nessun pregiudizio legato alla sua specie. Era ormai stanca anche di chiedersi il perché lui non fosse lì con lei a dirle una delle sue solite battute che le donavano sempre quei sorrisi che l’illuminavano il volto e rendevano più bello ogni momento che passava con lui. Ma forse era proprio lui l’unica persona da cui in fondo doveva scappare; l’unico animale che aveva inciso la sua vita in modo netto senza lasciarle neanche il tempo per accorgersi di quanta importanza per lei stava acquisendo ogni giorno di più, dandogli così la possibilità di venire a tal punto delusa e ferita.
 
All’improvviso sentì come una sensazione divorarle il cuore e mandare il suo piccolo e ormai sfinito cervello in una irrefrenabile agitazione. Lo sentiva lì. Sentiva il suo calore, il suo tocco gentile. Poteva percepire sulla sua pelle un brivido, quel brivido che provava sulla sua pelliccia grigia ogni volta che lui la toccava, ogni volta che il suo pelo veniva a contatto con quello della volpe.Ma non riusciva a capire se tutto ciò fosse solo frutto della sua immaginazione, solo una dolce illusione o fosse invece una confortante realtà.
 
Un forte rumore iniziò a stagliarsi nell’oscurità, come a disintegrare quella spessa pellicola che rendeva tutto più sfocato e confuso:  la sirena della polizia.
 
 
 
La cuccetta dell’autrice
Non chiedetemi com’è venuta fuori questa….cosa perché ancora non me lo so spiegare.                                    
So solo che da tempo cercavo un’ispirazione per scrivere su di loro, e tutt’a un tratto...BOOM! E’ venuta fuori questa storia.
So bene che la figura di Judy è abbastanza forzata da ciò che conosciamo(non per altro è OOC) ma ringrazio chi  la letta comunque .
P.S Scusate gli eventuali errori.

Chio

 
   
 
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