Ich Bin Da
Caro Tom,
perdonami
se ora non sono con te, perdonami per aver opposto resistenza… scusa: per
averti detto quelle cose, per averti rinfacciato le bugie, per averti
allontanato.
Tom,
credo che qualcosa si sia spezzato dentro… qualcosa che non so riaggiustare.
Per diciannove anni abbiamo corso attraverso il Monsone da soli, mano nella
mano, perché io avevo te e tu avevi me: sempre e comunque. Sempre insieme… fino
a questa mattina.
Perdonami
Tomy… non ho neanche il coraggio di dirtelo di persona.
Ora
sono sull’orlo di un precipizio, sarà l’impatto con l’acqua ad uccidermi e
quando leggerai queste righe, sarà troppo tardi.
Vorrei
che tu ora fossi qui a cantarmi Don’t Jump…... l’ultima cosa che ci siamo detti
é : “Ti odio” “Mi hai deluso Bill”.
Vorrei
solo sentire un ultima volta la tua voce, e nascondermi tra le tue braccia, ma
probabilmente ora no mi vuoi neanche più vedere. Perdonami e ricorda… ich bin
da für immer
Tuo
per sempre
Bill
7
mesi dopo
Tom,
come orami da un po’ di tempo, era steso sul letto: al buio. Quel giorno,
quando tròvo la lettera avrebbe voluto uccidersi, ma Andreas lo fermò. I Tokio Hotel non esistevamo più, non
senza Bill… il suo gemello. Improvvisamente un lampo gli attraversò gli occhi,
apri la finastra e si sporse: troppo, forse un po’ troppo.
La
aura del dolore lo fermò ancora, ancora una volta rimaneva in bilico come su un
filo.
“Ich will
da nicht allein sein
Lass uns
gemeinsam
In die
Nacht
Irgendwann
wird er Zeit sein
Lass uns
gemeinsam
In die Nacht“
Era
la voce del gemello, la voce di Bill. Si
girò ed ebbe un tuffo al cuore quando lo vide tendergli la mano.
-
Tomy?
Che fai?
La
sua voce era dolce, lo guardava sorridendo
-
Salto
-
No
no
Disse
muovendo l’indice desto come faceva di solito, ora gli teneva la mano
-
Bill,
io non volevo davvero dirti quelle cose
Scese
e mentre migliaia di lacrime gli solcavano il viso andò in contro al gemello.
-
Lo
so Tom, ora lo so
-
Perché
lo hai fatto?
-
Credevo
di averti perso per sempre
-
Sei
un coglione
-
Oh…
detto da te
Fece
quasi ridendo il moro
-
Bill,
lasciami saltare… ti prego. Io non vivo più senza di te, è finito tutto…
ricordi, lo scrivesti tu “Tu sei tutto ciò che sono io e tutto ciò che scorre
nelle mie vene”
-
No,
Tom vivi per me… prendi il mio posto nella band e continuate il nostro mondo
Tom, i Tokio Hotel
-
Non
posso, non senza di te, non senza i tuoi testi che parlavano di noi
-
Si
che puoi, abbiamo accompagnato i sogni di migliaia di persone, non mollare tutto,
non ora che sei nel fiore degli anni… non ti voglio lassù per almeno altri
70’anni e voglio due nipotini: un maschio e una femmina… hai la vita da vanti,
vai oltre i limiti: fallo per me e per te, perché siamo una cosa sola e neanche
la morte può niente
-
Ma
tu non ci sei più, non sei più al mio fianco, non sentirò mai più la tua voce,
e le prediche che mi facevi su come tratto le ragazze e la tua mania di
chiamarmi borghese cacasotto per come mi vesto….. tranne i testi non è rimasto
più niente, vivi solo nei miei ricordi… mi avevi promesso che saremo morti
insieme
-
……………Scusa,
io…io credevo… credevo di averti perso
-
Ma
sono io che ho perso te
Tom
si gettò tra le braccia del fratello, poteva sentirlo, poteva sentire quel
contatto che tanto gli era mancato… il calore del corpo del fratello, il suo
profumo: gli passò davanti tutta la vita, dai ricordi più lontani a quelli più
recenti: tutti i concerti, i fan, le ragazze con cui era stato, le interviste,
i premi, tutto di tutto….
Rimpianse
di non aver mai provato ad amare nessuna come gli diceva il fratello, ma che
non importava, il sex gott non era mai esistito e lui
lo sapeva, e anche Bill.
Ormai
non importava più, non esisteva più niente.
-
Tom,
fermati… stai morendo…. resisti ti prego
Tom
sentì un vento gelido scolpirgli il viso, abbassò lo sguardo e si accorse che
stava precipitando
-
No,
ora ti ho ritrovato e non ti lascio più, Bill te ne sei andato e ti sei portato
la mia anima, il mio cuore , il mio essere e non ce la faccio più, non mi
importa quel che succederà voglio solo rimanere con te….. non l’avrei mai detto
ma mi manca la tua parlantina spiccata, tutte le volte che ti ho visto
truccarti e metterti lo smalto…
-
Tom,
vivi ti prego!
-
No,
ich bin da Bill
Prima
che potessero arrivare al suolo si dissolsero nel nulla, uniti per sempre.
Le
urla strazianti delle fan, i corpi mai ritrovati, nessun superstite, non restò
nulla del loro passaggio se non la gloria avuta e una piuma sotto la finestra
della stanza che li aveva visti crescere e che narrava la loro storia con la
voce del silenzio.
NB: i tokio
hotel non mi appartengono e tutto quello che ho scritto è solo frutto della mia
fantasia,e soprattutto non è a scopo di lucro. Ora, scusate se ho modificato il
testo, ma vedendola non potevo lasciarla così. Wi lowwo