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Autore: Little Wings    17/03/2016    6 recensioni
[Solangelo]
Il cinema è lo stesso, ma sono cambiate tante cose da quel giorno tra di loro. Una di queste è il fatto che adesso il biondo può stringere la mano dell'altro ragazzo senza temere un'amputazione.
Mentre Nico è ancora intento a osservare il cinema, pensando chissà cosa, Will tira verso di sé la mano che stringe quella dell’altro, facendolo così finire tra le sue braccia, per poi stampargli un bacio a fior di labbra.
[...]
Will non ascolta le parole dell'officiante, l'unica cosa che vuole in quel momento è godersi il suo fidanzato - che a breve diventerà suo marito - nel suo abito bianco. Si sta ancora chiedendo come abbiano fatto Bianca e Hazel a convincerlo ad indossare un completo di quel colore, sa solo che le ringrazierà per il resto dei suoi giorni. Nico è assolutamente stupendo e il biondo è sicuro che dopo quella visone potrà morire felice.

Quattro volte in cui Will dice a Nico che lo ama e una in cui non può farlo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quattro volte in cui Will dice a Nico che lo
 ama e una in cui non può farlo
 
 
 
 











 
 
Dedicato a tutti quelli che mi seguono
Grazie di cuore
 
 




 
 
(se vi va, leggete ascoltando 7 Years, che bho mi ispira)
 
 
 






 
 
 
 
I
 
 
 
 
Will afferra la mano di Nico, che sussulta a quel contatto, ma non si scosta, non lo fai più, orami. Il biondino sorride, mentre le guancie dell'altro ragazzo assumono una lieve tonalità di rosso. Non è la prima volta che escono insieme e non è nemmeno la prima volta che Will compie un gesto affettuoso nei suoi confronti, ma Nico non è mai stato  una persona espansiva e le effusioni in pubblico lo imbarazzano estremamente. Però ormai si è abituato a tutte quelle piccole attenzioni da parte del suo ragazzo - non lo ammetterà mai, ma se Will dovesse smettere di compierle, ci rimarrebbe malissimo.
Stanno camminando per le strade di New York, senza una meta ben precisa in mente, a loro basta passare del tempo insieme per essere felici.
Così camminando a zonzo per la città, fino a quando non arrivano davanti al cinema Olympus, che è stato teatro del loro primo appuntamento. Nico lo riconosce e rallenta la sua andatura, voltandosi versa l'entrata dell'edificio appena ci passano davanti. Sono passati quasi due anni dalla loro prima uscita come qualcosa di più che fidanzati e in questo lasso di tempo il cinema non è cambiato di una virgola, eccezion fatta per le locandine dei film proiettati – a Nico ancora non piace, perché è un edificio troppo colorato per i suoi gusti, ma Will ci andava da piccolo con sua madre e ci è affezionato.
Il biondo sa che Nico sta ripensando a quell’uscita e all'imbarazzo che aleggiava tra loro quel giorno. Il cinema è lo stesso, ma sono cambiate tante cose da quel giorno tra di loro. Una di queste è il fatto che adesso il biondo può stringere la mano dell'altro ragazzo senza temere un'amputazione.
Mentre Nico è ancora intento a osservare il cinema, pensando chissà cosa, Will tira verso di sé la mano che stringe quella dell’altro, facendolo così finire tra le sue braccia, per poi stampargli un bacio a fior di labbra.
"Ti amo" gli sussurra appena si staccano, guardando negli occhi il ragazzo che, ne è certo, vuole accanto per il resto della sua vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
II
 
 
 
 
Will torna spesso a casa tardi, da qualche mese a questa parte, a causa del lavoro in ospedale e degli strani orari che è costretto a fare in quanto ultimo arrivato. Quando rincasa è sfinito e il più delle volte non ha nemmeno la forza di cucinare. Oramai lui e Nico hanno provato tutti i Take Away della zona - perché ovviamente Nico e la sottile arte culinaria sono agli antipodi e Will non è che smani proprio per beccarsi un’intossicazione alimentare, grazie tante.
Perciò anche quella sera sta pensando a cosa ordinare. Ha già scartato il cinese, visto che l'ultima volta che l'hanno mangiato è stato male per giorni - Nico invece, col suo stomaco d'acciaio, non ha fatto una piega -, come pure il messicano, che è troppo piccante per i suoi gusti. La scelta si è ristretta a Thailandese e Giapponese quando inserisce la chiave nella toppa. Appena apre la porta, però, tutti i suoi piani vanno in fumo. Letteralmente. Dall'ingresso vede del fumo uscire dalla cucina, accompagnato da un cattivo odore.
Si precipita a vedere cosa è successo, preoccupato per Nico, e quello che si ritrova davanti lo lascia senza parole.
In piedi, al centro della cucina, c'è un esemplare di Nico Di Angelo imbarazzato, con del sugo sulla maglietta e della farina tra i capelli. Potrebbero esserci anche dei resti di quello che in origine doveva essere un uovo e un altro paio di alimenti che non riesce ad identificare addosso al ragazzo, ma è il resto della cucina che lo preoccupa. Dal forno esce il fumo che l'ha tanto spaventato prima, il ripiano da lavoro e il tavolo sono pieni di alimenti - dal formaggio alla frutta - sparpagliati e sul pavimento c'è qualcosa. Qualcosa di viscido e non meglio identificato - Will non sa se sia saggio fare domande.
L'unica cosa sensata da fare in quel momento sarebbe rimproverare quell'idiota del suo fidanzato, che non è nemmeno stato in grado di limitare i danni. Poi però realizza che il suddetto idiota ha cercato, una volta tanto, di fare una cosa carina e romantica per lui, che torna stanco da lavoro - e Will non riesce nemmeno ad immaginare quanto gli sia costato un atto del genere, conoscendo il soggetto. Quindi dice la prima cosa che gli passa per la testa.
"Ti amo"
E Nico sgrana gli occhi, perché non se l'aspettava, non dopo aver quasi distrutto la cucina, luogo sacro a Will. Poi lascia che le braccia del suo fidanzato lo avvolgano e decide che la prossima volta che gli viene in mente di compiere un gesto romantico deve pianificare meglio la cosa.
E magari chiamare Piper.
 
 
 
 
 
 
 
 
III
 
 
 
 
Will non ascolta le parole dell'officiante, l'unica cosa che vuole in quel momento è godersi il suo fidanzato - che a breve diventerà suo marito - nel suo abito bianco. Si sta ancora chiedendo come abbiano fatto Bianca e Hazel a convincerlo ad indossare un completo di quel colore, sa solo che le ringrazierà per il resto dei suoi giorni. Nico è assolutamente stupendo e il biondo è sicuro che dopo quella visone potrà morire felice. Lo sta fissando con un sorriso ebete, innamorato, da quando ha fatto la sua entrata nell’edificio accompagnato da suo padre e non crede di riuscire a smettere. Non vede l'ora di poterlo rapire dopo il ricevimento per portarlo nell'isoletta del Pacifico dove ha organizzato la loro luna di miele. Per tre settimane, non faranno altro che stare insieme, tutti i giorni, tutto il giorno. Potrebbe risultare monotono e noioso, detto così, ma Will ha già un paio di idee su come ammazzare il tempo.
É così perso nelle sue elucubrazioni mentali che non si accorge nemmeno che è arrivato il momento dello scambio delle fedi. Nico gli afferra la mano e gli infila l'anello, dopo aver recitato la sua promessa. É così agitato che sta tremando.
Will gli prende le mani tra le sue, porta alle labbra la sinistra - a questo gesto Nico non è assolutamente arrossito, nossignore - e poi anche lui compie il rituale, promettendo al suo amato amore eterno, in qualsiasi situazione si troveranno a vivere d’ora in avanti.
L'uomo che li sta sposando recita ancora qualche battuta prima di concludere e pronunciare la frase che Will aspetta di sentire da quando ha conosciuto Nico, da quando ha iniziato a vivere.
"Vi dichiaro marito e marito. Può baciare lo sposo"
Will non aspetta oltre e si sporge per baciare quello che è, a tutti gli effetti, suo marito. Si stacca solo quando i suoi polmoni gli impongono di respirare. Ma a cosa gli serve poter respirare se ora ha la felicità a portata di mano?
"Ti amo"
Un bacio.
"Ti amo"
Altro bacio.
"Ti amo, ti amo, ti amo!"
E continua così, intervallando baci a dichiarazioni, incurante del fatto che tutti i loro amici e parenti li stanno guardando, che è il loro giorno e devono festeggiare, perché per lui in quel momento c'è solo Nico.
 
 
 
 
 
 
 
 
IV
 
 
 
 
Se qualche anno prima qualcuno gli avesse detto che Nico se la cavava bene coi bambini, gli avrebbe riso in faccia. Eppure è proprio così. E adesso si ritrova appoggiato allo stipite della cameretta della loro figlia, Mary, mentre guarda suo marito - marito, a Will piace questa parola, soprattutto se accostata al nome di Nico - che culla la loro bimba. Gli scoppia il cuore di gioia, a quella visione, perché se c'è qualcosa che ama di più di Nico sono Nico e Mary insieme. Il moro le sta cantando una ninna nanna in italiano, una di quelle che sua madre era solita recitargli anni addietro per farlo addormentare, Will lo sa perché il moro gliene ha parlato. La piccola protende le sue manine verso di lui e non sembra intenzionata ad addormentarsi presto. Anzi, è fin troppo sveglia.
Ha poco più di un anno, l'hanno adottata quando non aveva che qualche mese, dopo due anni di matrimonio. E per Will è stata una delle migliori decisioni della sua vita, perché Mary li rende tremendamente felici - quando non sputa il cibo in faccia a uno dei due, chiaro – e orami gli è impossibile immaginarsi la sua vita senza quel piccolo esserino.
"Mary, chiudi gli occhietti, dai. Fallo per papà" Nico cerca di convincere la bimba a riposarsi, anche se in realtà è lui quello che ha bisogno di dormire, visto che è stanco morto e vuole solo buttarsi sul divano e rimanerci per il resto dei suoi giorni.
La piccola non dà segni di aver compreso le parole del genitore e continua a muoversi e a emettere versetti, facendo sbuffare il moro.
Will allora decide di avvicinarsi a loro, perché a stare lì sulla soglia non risolverà niente.
"Ehy, piccolina" mormora, carezzando la fronte della bambina, scostando i capelli castani che le stanno crescendo "vuoi proprio far dannare i tuoi papà, eh?"
Mary in tutta risposta prende a sbavare, facendolo ridacchiare.
"Non coalizzarti con lei, adesso. Deve dormire" gli fa presente il suo bellissimo marito.
In tutta risposta, Will alza le mani in segno di innocenza e poi lo coinvolge in un dolce bacio.
"Lo sai che ti amo, vero?"
Nico rotea gli occhi, fingendosi infastidito, ma l'altro lo conosce troppo bene e non ci casca - e comunque il suo sorriso lo tradisce.
Un gorgheggio di Mary fa tornare l'attenzione di entrambi su di lei.
"Si, amore, amo anche te" le dice, prima di lasciarle un bacio sulla fronte. "Vi amo entrambi"
 
 
 
 
 
 
 
 
V
 
 
 
 
Will è inginocchiato sull'erba, il vento gli scompiglia i capelli, ma lui non se ne cura e continua a guardare fisso davanti a sé. Ancora non ci crede, non è possibile che se ne sia andato, non  così presto.
Eppure la lapide bianca, che spicca sul verde dell'erba, parla chiaro. Nico è morto. Sembra quasi prenderlo in giro, quel pezzo di marmo, ricordandogli la data di nascita del suo amato e quella della sua morte. Lo sa, lo sa, maledizione! Sa che è il suo tempo è finito e che non lo riabbraccerà più.
E non è un sogno, è dannatamente reale, il funerale è stato celebrato appena due ore prima. E da quando è finito Will non ha fatto altro che starsene davanti alla sua lapide. Immobile e in silenzio.
 Fa male, fa così male che non sa come riuscirà ad andare avanti da solo, adesso. Certo, è consapevole che prima o poi sarebbe successo, ma sperava di aver ancora del tempo, degli anni, da passare con lui.
La telefonata che l'ha avvisato della morte del coniuge l'ha preso totalmente alla sprovvista, tant'è che è rimasto diversi minuti a fissare il vuoto. Poi è scoppiato a ridere. Una risata isterica che di gioioso non aveva nulla. E non ci credeva. Non poteva essere possibile.
Però ci ha pensato il medico che seguiva suo marito ad illuminarlo: Nico aveva un cancro. Gli era stato diagnosticato quasi un anno prima della sua morte, ma lui non ne aveva fatto parola con nessuno. Nessuno. Nemmeno con lui. Will non ci ha messo molto a capire che l'ha fatto per lui, per la loro figlia, per i loro amici. Come sempre, ha cercato di non far preoccupare gli altri per sé.
E adesso non c'è più.
Will poggia una mano sull’erba e sa che solo qualche metro di terra lo separa dal corpo senza vita della persona che ama con tutto se stesso. Una lacrima, la prima di molte, bagna il prato e Will spera che Nico possa sentire quanto gli manca, quanto lo ama. Perché, anche se gli sembra che gli abbiano strappato il cuore dal petto tanto è il dolore che prova, sa che non smetterà mai di amarlo, mai. E sa che non smetterà mai di pensare a lui, ai suoi occhi, ai suoi rari e stupendi sorrisi…
Una mano poggiata sulla sua spalla interrompe il suo flusso di pensieri. Si volta, incrociando così gli occhi di sua figlia.
Mary, che ormai ha 23 anni, è una donna, lo guarda con le lacrime che le solcano le guance. Nei suoi occhi riesce a vedere lo stesso dolore che prova lui. E non può fare altro che accoglierla tra le sue braccia, come quando da piccola aveva un incubo e veniva a rifugiarsi nel lettone grande, tra i suoi papà.
Sente il corpo di sua figlia scosso dai singhiozzi e la abbraccia più stretta, non ha intenzione di farla andare via. Non anche lei.
Dovranno farsi forza loro due, da adesso in poi, visto che la loro squadra ha perso un membro importante.
Will fissa ancora la pietra bianca, sebbene abbia la vista offuscata dalle lacrime, mentre un fievole sussurro esce dalle labbra.
"Ti amo"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ho una long da aggiornare, lo so, lo so. Ma sopportate questi miei sbalzi d'umore, a causa dei quali mi metto a scrivere queste cose. Questa storia chiedeva di essere scritta! E comunque in questo periodo sono parecchio incasinata con la scuola e tutto quello che voglio é buttarmi a letto e non alzarmi più non so quando riuscirò ad aggiornare.
 
Come io sia riuscita a scrivere una cosa del genere rimane un mistero. Io, che se non scrivo una storia piena di cagate e pessime battute non sono contenta, ho scritto una cosa abbastanza seria. Non ve l'aspettavate, eh? (nemmeno io lol)
Se pensate che il nome della bambina sia un omaggio alla madre di Nico, mi dispiace informarvi che è solo il mio nome inglesizzato (?) lol, perché voglio essere adottata da questi due ù.ú
 
Comunque. L'ultima parte potrebbe risultare un po' confusa, ma ho cercato di scrivere come se fossero i pensiero di Will, quindi come se fossero pensieri liberi che vagano e escono senza una logica. Quindi ecco, ditemi voi cosa è venuto fuori e se è meglio che torno alle mie storie comiche o cosa.
 
 Se mi dite cosa ne pensate, mi fate felicissima!





 
  
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