Era un pomeriggio qualsiasi di un giorno qualsiasi di quel viaggio che li avrebbe condotti alla Montagna Solitaria. Thorin stava seduto su una roccia a guardare lo hobbit mentre fumava la pipa. Non pensava a nulla se non a com'era meraviglioso lo sguardo del suo amore; credeva che anche l’altro lo ricambiasse, ma non ne era certo. 
Ad un certo punto, Gandalf gli disse: “Stai attento, perché potrebbe scivolarti via dalle mani come se fosse la coda di un gatto!” 
Thorin rimase un attimo interdetto e poi: “Dici la pipa?” 
Dentro di sé , dopo averlo chiesto, si disse che non poteva essere altro che quello... ma Gandalf rispose: “No, mio caro nano, io intendevo Bilbo! Sai, è uno hobbit ed è molto veloce , se non l’afferri in tempo ti scivolerà lontano. Devi prendere coraggio, andare da lui e dirgli cosa provi. Così vedrai quanto affetto può donarti, mio re!” 
Detto questo se ne andò canticchiando.
Il nano rimase lì, a bocca aperta come uno stupido. Si continuava a chiedere come quello stregone potesse saperlo: nessuno lo sapeva! O, comunque, nessuno lo avrebbe immaginato tranne lui e Bilbo, quindi come poteva essere? Ma non si diede mai una spiegazione. O almeno, non una sensata.
Gli anni sono passati, tutte le guerre sono state vinte e ora lì, sul trono, c’era un vecchio Thorin affiancato da un anziano Bilbo. 
Ad un certo punto il nano vide Gandalf da lontano e gli venne in mente la frase di quel giorno ormai lontano, si rivolse al suo consorte dicendo: ”Sai , fu Gandalf a spronarmi per confessarti l'amore che provo nei tuoi confronti! E sai come? Dicendomi che tu eri come la coda di un gatto.” E continuò a raccontare tutto di quella sera così lontana e strana. Bilbo ad un certo punto, appena il suo amore finì di parlare, disse: "E tu vuoi ancora una spiegazione? Sei uno stupido nano, ahahah! Comunque, l’unica che mi viene in mente, è che gli stregoni sono strani!” Thorin lo guardò e scoppiò in una risata, annuendo. Dopodiché disse: “Si, hai ragione, ma è grazie a lui se ora siamo qui, insieme come all'allora, mio caro amato. Quindi si, lui è strano, ma è anche stato un buon amico!”
Finirono per baciarsi e ridere insieme.



Angolo autrice:
*ringrazia la sua gatta* e tutti coloro che la stanno ancora leggendo e a chi a lasciato o lascia una recensione! Grazie :* Fuji