Principessa Luna accese le luci dell' anticamera della base RED, abbassando la grossa leva rossa con uno zoccolo.
Non era solita usare i suoi arti per interagire con il mondo, di solito preferiva utilizzare la magia, ma ultimamente si sentiva così stanca, dopo la sua enorme perdita...
Dall' altro lato della stanza erano presenti un microfono e uno schermo, mentre sul fianco destro di esso, racchiusa in una vasca della sua misura, c' era Lei.
A dire il vero non c' era Lei, nel comune senso della parola: tutto quello che rimaneva nella vasca di colore verde-giallastro erano un cervello e alcuni altri organi interni che galleggiavano nella cella di sospensione, distorti dalla curvatura del vetro antiproiettile.
Erano passati sei mesi da quando il monte Canterlot era crollato; i colpevoli non erano ancora stati trovati, e la Mann Co. aveva preso il controllo dell' amministrazione politica Equestre, relegando Luna nella sua abitazione provvisoria a TrottingHam, a nord. Non le capitava spesso di venire a Ponyville a trovarLa, le misure di sicurezza erano così strette, e al minimo segno di allerta tutta la struttura si chiudeva a riccio.
Premette il pulsantino davanti al microfono, e avvicinò le labbra all' estremità ricettiva.
"C'è nessuno?" al suo sussurro, sullo schermo iniziarono a comparire dei caratteri:
Analisi dell' input vocale...
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Riconoscimento completato. Inizializzazione del programma di sintesi telepatica...
'Ciao, Sorellina'
Vedendo le parole di Celestia generate sullo schermo, la principessa ebbe un tonfo al cuore. Dopo tutti questi mesi, poteva finalmente avere un contatto con sua sorella.
"Come stai?" mormorò nel microfono.
'Non sento nulla, lo sai. Ma mentalmente, mi sento tranquilla; finalmente mi è passato quel mal di schiena di cui mi lamentavo'
Luna accennò un sorriso triste. Una lacrima colò giù dalla sua guancia, mentre si sforzava di non cedere. Premette di nuovo il pulsante.
"Mi manchi così tanto..."
'Abbiamo passato di peggio, ricordi? Sei stata sulla luna per più di mille anni, e ti crucci per sei mesi?'
"E' diverso" rispose lei, le lacrime che premevano per sgorgare dai suoi occhi "Non ero in me, ero... diversa" luna iniziò a lacrimare copiosamente, aggrappandosi al microfono per non accasciarsi a terra "E ho sprecato mille anni, per una stupida giornata di luna" singhiozzò lei.
'Certe cose devono succedere. E' come una forza universale, superiore persino al nostro potere di Alicorni. Guardati intorno; senza la frana del monte Canterlot, non saremmo mai venute a conoscenza della Corporazione, e non saremmo state in grado di difendere Equestria dai terroristi'
"NON MI IMPORTA DEI TERRORISTI!" scattò Luna, gli occhi gonfi di lacrime "Io ti voglio al mio fianco, Sorellona: nonostante tutto, siamo sempre state vicine" l' Alicorno color della notte si asciugò gli occhi, tirando su col naso "Ma immagino di essermelo meritato. Tu hai pianto per me per mille anni; adesso io piangerò per te, per sempre"
'Non devi darti la colpa di quello che è successo. Quanti pony hai salvato dalla valanga, sacrificando me?'
"Il popolo intero di Equestria, me compresa, per me non vale una sola goccia del tuo sangue, sorellona" Casualmente, Luna puntò gli occhi al suo orologio da zoccolo; era quasi la Quarta Lunare, e il suo coprifuoco di solitudine stava per scadere "Adesso devo andare; mi mancherai, Celestia"
'Mancherai anche a me, sorellina' , rispose lo schermo 'Buona notte'
"Buona notte" mormorò lei; la sua ultima lacrima colò bruciante lungo la sua guancia scura, già fradicia della tristezza di pochi istanti prima, mentre ordinava lo spegnimento dello schermo.
Ordine di arresto ricevuto. Arresto della sintesi telepatica...
"Buona notte"