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Autore: jacksmannequin    18/03/2016    1 recensioni
Secondo Frank, lavorare in un ufficio era incredibilmente noioso.
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Attenzione: questa storia non è mia, ma una traduzione dell'utente @PenceyPr3p di Wattpad, che mi ha dato il permesso di tradurla.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di avere una qualsiasi opportunità per uscire, furono entrambi impegnati con i preparativi per una festa che una band avrebbe tenuto di lì a poco per festeggiare l'uscita del loro primo album. Frank doveva precipitarsi di qua e di là per essere sicuro che i suoi calcoli fossero corretti, mentre Gerard non faceva altro che girare per l'edificio cercando di aiutare con le decorazioni e Mr. Parish controllava che tutti gli impiegati svolgessero il loro lavoro. I loro due piani erano responsabili della supervisione di tutto ciò che riguardava la pubblicazione dell'album, e Frank non aveva idea di cosa si occupassero gli altri; non che gliene importasse molto, per la cronaca.

Passarono in questo modo almeno due mesi prima che l'album fosse pubblicato, e i due erano talmente occupati da non avere tempo da dedicare all'altro - nonostante cercassero sempre di trascorrere insieme il fine settimana.

A Frank piaceva pensare che lui e Gerard fossero una specie di coppia, e Gerard non aveva mai obiettato. La loro relazione non era complicata, era semplice, ed era una cosa che apprezzavano entrambi.

Il giorno della festa, Frank si era oberato di lavoro, cercando di perfezionare tutti i documenti, mentre Gerard aveva impegnato ogni sua energia ad aiutare la squadra dei lavori, facendo così emergere tutti i suoi talenti artistici e le sue manie di perfezionismo. Nemmeno Mr. Parish ebbe qualcosa da dire sul suo lavoro; evidentemente, aveva apprezzato lo sforzo.

Frank era finalmente tornato a casa, in tempo per tentare almeno di rendersi presentabile per la festa, cioè per qualcosa a cui non aveva nessuna voglia di partecipare. Sì, avrebbe visto Gerard vestito elegante (cazzo, sì, aveva pensato) e avrebbe avuto l'occasione di ingozzarsi di antipasti, ma in tutta onestà, avrebbe preferito di gran lunga starsene a casa davanti alla TV con Gerard, o andare a farsi una passeggiata con lui, o qualcosa del genere.

Si trovava nella sua cabina armadio, alla ricerca di una cravatta decente da abbinare al vestito, quando il suo cellulare lo avvertì di un messaggio che era appena arrivato.

hey vagina! -g.

Rise allo stupido saluto del suo ragazzo, ma preferì reggergli il gioco.

taci, scoreggia. -frnk.

oh fanculo mi sono offeso :( comunque, mi vieni a prendere o no?? ah, e non vestirti di rosso, mi ci devo già vestire io -g.

sei proprio un cretino, sono vestito di blu. e comunque non è che tu abbia una macchina haha. -frnk.

sssssssssh, non ricordarmelo. onestamente vorrei solo uscire con te, ma se non vado ted e papà mi prenderanno a calci -g.

e allora muoviti a vestirti, prima che vengano a cagarti addosso -frnk.

che schifo fai? comunque okay, ci vediamo. -g.

Frank alzò gli occhi al cielo, sorridendo mentre prendeva una cravatta blu e se la annodava al collo. Dopo essersi messo delle scarpe nere, prese la giacca, le chiavi e il telefono, poi uscì dalla porta, chiudendola dietro di sé mentre si aggiustava i capelli con una mano.

Dopo essere entrato in macchina, mandò un messaggio a Gerard dicendogli che stava arrivando. Mise in moto la macchina una volta fatto e accese lo stereo, alzando il volume per sentire la voce di Bert McCracken dei The Used invadere il veicolo.

Una volta arrivato all'appartamento di Gerard, trovò quest'ultimo in piedi sull'ingresso, i capelli neri tutti disordinati come al solito; stranamente, però, era vestito in maniera presentabile. Raggiunse la macchina di Frank e vi entrò, sporgendosi verso il suo ragazzo una volta seduto per lasciargli un bacio sulla guancia. "Mi sei mancato."

Frank arrossì. "Anche tu."

"Non voglio andare, dio."

"Sembra che io ti stia costringendo a pisciare, fai silenzio. Potremmo andarcene prima, se a Mr. Parish va bene."

"Okay. Credo che servano anche della torta.."

"Visto? Un'altra ragione per andare. Ora, fammi vedere quel tuo bel sorriso così possiamo andarcene dal tuo parcheggio."

Gerard fece un sorriso stupido, mostrando praticamente tutti i denti.

"Ti ho detto di sorridere, non di farti scoppiare una vena nel collo."

"Haha, molto simpatico."

***

Frank odiava quella stupida festa. Era magnifica, era stato tutto pianificato alla perfezione grazie a lui e a tutti i suoi colleghi. La band era okay, erano bravi, ma non li ascoltava molto volentieri. Gli mancavano i Pencey Prep, gli mancava essere in una band. Gli mancava esibirsi e cercare di fregare una sigaretta o una canna a qualcuno. Sentiva la mancanza della sensazione che provava stando sul palco, contribuendo ad aumentare l'energia della folla; lo voleva di nuovo, lo desiderava ardentemente. Vedere tutte quelle band firmare contratti e vivere le loro vite lo faceva sentire di merda, ma non amava soffermarsi troppo su quell'argomento, dal momento in cui, apparentemente, i suoi giorni con i Pencey Prep sembravano essere finiti.

"Perché quel muso lungo?" mormorò una voce delicata nell'orecchio di Frank, facendolo sussultare. Lanciò un'occhiataccia a Gerard per averlo spaventato, ma rispose comunque.

"Voglio andare a casa e stare con te, sai?"

Gerard annuì, ridendo. "Già, anch'io."

"Vieni con me in bagno, mi devo dare una sistemata ai capelli."

"Sei proprio strano." Gerard scoppiò a ridere, ma lasciò che Frank lo trascinasse verso il bagno sul retro.

"Sono il tuo strano." urlò Frank oltre la musica, spingendo poi Gerard nel bagno, che stava borbottando qualcosa sulle stupide, ma allo stesso tempo carine, frasi del suo ragazzo, mentre veniva spinto dentro una cabina vuota.

"Sei serio?" Gerard sbuffò, sollevando un sopracciglio.

"Cosa?"

"In un bagno?"

Frank arrossì. "Dai, stai zitto."

"Pensavo che ti volessi sistemare i capelli." Gerard rise nuovamente, toccando con un dito una delle guance arrossate di Frank.

"Beh, avevo altro in mente."

Gerard ridacchiò, ma si sporse per sussurrare nell'orecchio del più basso. "Se proprio vuoi."

"Esatto, voglio."

Frank portò una mano alla vita dell'altro, facendo un sorrisetto mentre seguiva un percorso immaginario con la sua mano, prima di venire fermato velocemente dalla mano di Gerard.

"Io no, stanno servendo il dolce."

La mandibola di Frank cadde letteralmente a terra mentre fissava l'altro ragazzo, che lo spinse semplicemente via da sé mentre gli lasciava un bacio sulle labbra, prima di uscire e mandare un bacio volante all'idiota perplesso e ancora voglioso nella cabina; alla fine uscì dal bagno e si diresse verso dove stavano servendo la torta.

"Non vorrei essere nei tuoi panni, amico. Gettato via per della torta." Sentì Brian esclamare dalla cabina di fianco a lui. Frank sussultò nel sentire la voce dell'uomo, preso alla sprovvista dalla sua presenza, per poi sospirare e mormorare un "Sono innamorato di un idiota."

"Frank, tu sei un idiota."

"Brian, continua a cagare e non parlarmi mentre lo fai, è disgustoso."

Udì Brian scoppiare a ridere mentre usciva dal bagno e andava a cercare il cretino che rispondeva al nome di Gerard.

Dopo qualche minuto, lo trovò in piedi in un angolo a affondare letteralmente la faccia in un dolce alla crema e fragole, sporcandosela tutta di bianco (e non in quel modo) e assomigliando parecchio a un ragazzino di sei anni. Aveva delle fragole ancora sul bordo del piatto, probabilmente lasciate lì per mangiarle per ultime, e un sacco di crema lasciata da un lato, che invece non avrebbe mangiato.

"Sembri un bambino." Frank ridacchiò mentre si avvicinava all'altro, che ora stava recuperando una fragola fra quelle che aveva lasciato in disparte.

"Quindi questo ti rende un pedofilo?"

"Haha, divertente."

Gerard tirò fuori la lingua, prendendo subito dopo una fragola per sventolarla davanti a Frank.

"Vuoi?"

Frank fece un piccolo sorriso e aprì la bocca, permettendo a Gerard di mettergli la fragola dentro. Masticò il frutto, schiacciandolo fra i denti.

"Ha il tuo stesso sapore, solo più dolce."*

Pensava che Gerard avrebbe riso, sarebbe arrossito, che avrebbe fatto qualcos'altro che non fosse strozzarsi con la torta, facendosela uscire quasi dal naso, mentre la sua risata era diventata una mezza tosse. Frank dovette colpirlo un paio di volte sulla schiena per farlo respirare. "Gesù, stai bene?"

"Hai- hai davvero-" cercò di dire, tenendo il piatto stretto fra le mani per non farlo cadere. "Sei un cretino!"

Frank stava ridendo talmente forte da iniziare a lacrimare. "Oddio, non pensavo che ti saresti strozzato, che hai di sbagliato?!"

"Io- mi fa male la gola!"

Frank sbuffò, cercando di asciugarsi le lacrime che gli rigavano il viso. "Sei una testa di cazzo, giuro su Dio-"

"Non sono io quello che ha citato i Fall Out Boy!"

Frank alzò gli occhi al cielo, reprimendo un ulteriore risata. Prese un'altra fragola dal piatto e la portò alle labbra di Gerard.

"Apri." mormorò, dondolandogliela davanti agli occhi. Gerard sorrise e subito dopo aprì la bocca, aspettandosi di mangiare il frutto rosso. Invece, all'ultimo minuto, Frank ritirò la mano e lo portò alla propria bocca, facendo scappare a Gerard una risata esasperata. "Cretino!"

"Sono il tuo cretino."

"Un cretino smielato."

"Puoi dirlo forte."

***

Terminata la festa, i due si trascinarono alla macchina di Frank, scambiandosi risate e baci. Gerard stava strofinando il naso sul collo dell'altro, facendolo ridacchiare. Si sedettero sul cofano, finalmente liberi dal lavoro e con l'opportunità di rilassarsi per un po'. Gerard iniziò a lasciare svariati baci sul collo del più basso, finché non lo sfiorò per sbaglio col naso.

"Il tuo naso è freddo!"

"E tu hai un buon profumo."

"Sei il ragazzo più strano che io abbia mai avuto, e sono uscito con un tizio che collezionava preservativi usati."

Gerard si fermò all'improvviso e scoppiò a ridere così forte che dovette tenersi alla macchina da un lato mentre tentava di respirare, con il braccio destro attorno alle spalle di Frank.

"Ma cosa cazzo?!" riuscì finalmente a dire. Frank iniziò a ridere a sua volta, cercando di spiegargli la situazione.

"Sì, credici, dopo ogni scopata prendeva il preservativo-"

"Okay, ci credo, ci credo! Cristo, so di non essere nella posizione per giudicare cos'è normale e cosa no, ma questo è totalmente pazzo!"

"Pensava che Starry Night fosse una sinfonia."

"Beh, dovrebbe (A/N: la frase originale è "Gogh Bach to grade nine art", dove Gogh dovrebbe stare per "go" e Bach per "back". Arte, sinfonia, Bach... Non so come tradurlo, ma avete capito. Spero.)"

"Hai davvero detto-"

"Doppio gioco di parole, figlio di puttana!"

Gerard mise su il broncio, facendo avvicinare Frank per baciarlo delicatamente. Si separarono dopo poco e si scambiarono un sorriso, senza dire nulla e godendosi semplicemente il silenzio.

"Vuoi tornare a casa mia?" chiese Frank dopo un po'.

"Sì, ma solo se dormiremo nel letto questa volta, sai, il tuo divano è fantastico e tutto ma il mio collo chiede pietà dall'ultima volta."

"Okay, come ti pare, Gee."

Rientrarono in macchina, accendendo subito dopo la radio per mettere i Blink-182 e cantare a squarciagola insieme, con Gerard che stonava apposta e Frank che tentava di non ucciderli entrambi con le sue grandi abilità alla guida. Raggiunsero l'appartamento di Frank che parcheggiò velocemente, per poi correre in ascensore e raggiungere il decimo piano. Camminarono lungo il corridoio illuminato a giorno fino alla porta di Frank, che aprì una volta arrivati, per poi prendere l'altro per mano e tirarlo all'interno, prima di chiudere la porta dietro di sé.

Si diressero entrambi verso la camera da letto e si tolsero i vestiti, posandoli ordinatamente sulla poltrona che Frank aveva nella stanza. Rimasero entrambi in boxer e canottiera, troppo pigri per cercarsi un pigiama. Gerard si infilò in fretta sotto le lenzuola, sbadigliando e strofinandosi gli occhi. Frank non aveva ancora finito, ma il più grande gli fece notare la sua impazienza.

"Muoviti, ho freddo." si lamentò, allargando le braccia. Frank sorrise pigramente e si intrufolò nel letto qualche secondo dopo. Gerard gli circondò il corpo con le braccia, gli lasciò un bacio sulla guancia e alla fine coprì entrambi con la coperta.

"Buonanotte, Frankie."

"Notte, Gee."

"Ti amo, stronzo."

"Lo so, idiota. Ti amo anche io."
 

*"Tastes like you only sweeter" -Thnks Fr Th Mmrs, Fall Out Boy.

   
 
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