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Autore: Lalogorroica    19/03/2016    2 recensioni
Ed è esattamente come sembra, la mia più grande fantasia sul primo bacio che non ho mai ricevuto.
Dal testo:
“Annabeth”
La bottiglia puntò sulla ragazza dall’altra parte del cerchio che mi trovavo di fronte, Annabeth una delle mie più recenti amiche, con un viso dolce ma cattivo, i capelli infinitamente lunghi e scuri e con quel poco di trucco che la rendeva splendida quel giorno.
E io come tutti gli altri non sapevo cosa fare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era iniziato tutto come un gioco, ve lo giuro, 

Sapete quando con i vostri amichetti di scuola vi incontrate a casa di uno di loro e non sapendo cosa fare iniziate quei giochi idioti tipo obbligo o verità o il gioco della bottiglia?

 

“Annabeth”

La bottiglia puntò sulla ragazza dall’altra parte del cerchio che mi trovavo di fronte, Annabeth una delle mie più recenti amiche, con un viso dolce ma cattivo, i capelli infinitamente lunghi e scuri e con quel poco di trucco che la rendeva splendida quel giorno.

E io come tutti gli altri non sapevo cosa fare.

 

Era calato un silenzio imbarazzante tra tutti noi perché nessuno aveva pensato all’eventualità di essere beccati dalla bottiglia con una persona del tuo stesso sesso.

 “Beh io dico che non cambia niente” 

“Si dai, siete due ragazze, potete baciarvi benissimo, che cosa vi cambia?” dicevano i più temerari

“Oddio, ma che schifo! State scherzando? Provate voi maschi a baciarvi, se pensate che vada così tanto bene” commentavano  gli altri.

 

Non ci potevo credere,ormai da minuti tutti stavano discutendo su questa storia del bacio saffico e ad un certo punto mi ritrovai al centro dell’attenzione, i miei amici mi stavano guardando come per dire “beh tocca a te decidere”.

Sentivo i maschi che già erano pronti a sbavare pensando a scene surreali tra me e Annabeth.

Mentre le ragazze non cercavano nemmeno apposta a nascondere il loro fastidio e disprezzo.

Annabeth intanto continuava a guardare un punto indefinito per terra cercando di non incrociare lo sguardo con il mio.

Io invece ero l’opposto, non sopportavo di essere ignorata, se dovevamo farlo allora meglio farlo per bene, giusto?

beh non so cosa successe ma di punto in bianco, mi alzai e notando che tutti avevano smesso di discutere sulla questione mi sedetti di fronte ad Annabeth.

Dovete sapere una cosa prima su di lei, è sempre stata la ragazza più solare del gruppo, con un fisico per niente male e il caratterizzo da ragazza forte e determinata che la caratterizza, ma in quel momento, vi giuro, era come se mi odiasse dal profondo del cuore, mi stava letteralmente incendiando con gli occhi e io non ero tanto sicura della scelta che avevo appena fatto.

Insomma volevo solo finirla velocemente e lei mi stava guardando come se stessi per ucciderla e non per baciarla.

A quel punto il mio imbarazzo fu tale che arrossii in modo esageratamente evidente e Annabeth fece un sorrisetto di quelli provocatori che durò quei due secondi prima che io fossi riuscita almeno a scorgerlo del tutto.

Poi riprese la sua facciata d’indifferenza e quindi pensai che proprio non c’era motivo di continuare quella buffonata, allora provai a spostarmi per uscire da quel gioco stupido che mi metteva solo in ridicolo e in imbarazzo di fronte agli altri.

Ma non feci nemmeno in tempo a scostarmi che Annabeth si mise in ginocchio, superandomi di altezza, e mi prese per mano per farmi avvicinare.

Ero estremamente a disagio, e intorno a noi non volava una mosca,tutti stavano guardando Annabeth a bocca aperta mentre lei teneva ancora una mano sulla mia come per non farmi scappare un’altra volta e i suoi occhi erano puntati perennemente sui miei.

Allora presa da chissà quale determinazione mi avvicinai un po’ di più e mi misi nella sua stessa posizione in modo che le nostre ginocchia si toccassero, avevo il suo viso a qualche centimetro dal mio e potevo sentire il suo respiro caldo e un po’ accelerato sulla pelle.

Stavo seriamente per scoppiare, anche perché i nostri occhi non si erano mai staccati dagli altri e il mio cuore batteva in un modo assurdo, mi sentivo quasi per svenire dalla quantità di pressione che sentivo alla testa e non ci eravamo ancora baciate quindi vi potete immaginare la mia agitazione.

 

Fatto sta che, la mano che prima era appoggiata sulla mia fece un giretto sfiorandomi il braccio creandomi mille brividi e arrivando fino alla guancia sfiorandomi delicatamente con i polpastrelli le labbra.

Chiusi gli occhi respirando a fondo, non avevo mai baciato nessuno e più sotto pressione di così, davanti a tutti i miei amici, proprio non potevo esserlo.

Quando riaprì gli occhi lei mi stava ancora guardando con il viso inclinato verso l’alto, eravamo vicinissime e potevo vedere come tutto il suo schifarsi di prima fosse svanito, forse aveva capito che era la mia prima volta o forse voleva solo aiutarmi o semplicemente voleva farla finita velocemente, ma in ogni caso nel suo sguardo vidi come aveva intenzione di arrivare fino in fondo e la sua forza d’animo a spingerla a baciarmi.

E a quel punto non mi importava più nulla, misi le mie mani sui suoi fianchi leggermente smussati e abbassai lo sguardo sulle sue labbra, lei fece lo stesso, sentì le mie guance prendere un colore intenso proprio come le sue mentre mi avvicinavo sempre di più aprendo la bocca senza volerlo, poi fu come immergersi sott’acqua, ricordo indistintamente come le orecchie si tapparono e come ogni suono esterno fu ovattato quando chiusi gli occhi e lasciai che mi baciasse.

All’inizio fu piuttosto strano, non sapevo cosa fare, quindi restai per qualche secondo con le labbra premute contro le sue pensando ad un modo per non sbattere i denti o il naso contro di lei finchè Annabeth non inziò a baciarmi più seriamente, muovendosi verso di me e aprendo di più le labbra e io la seguì dandole anche l’accesso alle mie quando finì per sfiorarmi con la lingua il labbro superiore.

Sentivo il suo respiro farsi sempre più veloce e pesante mentre io con le mani salivo dai fianchi toccando ogni punto che potessi mentre lei mi tirava un po’ i capelli con entrambe le mani per attirarmi di più a lei.

Il bacio si fece sempre più profondo, ogni tanto si staccava per respirare o mi dava dei leggeri morsi al labbro, ormai non pensavo più a nulla, sentivo solo il suo sapore indistinto sulla lingua e sentivo montare questa voglia di non smettere più dentro di me. Ad un certo punto mi scappò pure un gemito senza volerlo, quando spostò le sue braccia sulla mia schiena e spinse la lingua più affondo come per volersi appropriare per sempre della mia bocca, sentivo che faceva capolino il suo sorriso provocatorio che prima mi ha aveva tanto innervosito, solo che ora che era premuto sulle mie labbra non mi dava più tanto fastidio.

Le tirai su anche la maglietta senza volerlo, ma quando si accorse che la mia mano saliva sempre di più si staccò subito da me.

Io ci mesi quei tre o quattro secondi buoni per accorgermi dov’ero e che cosa avevo appena fatto, quando realizzai aprì gli occhi e mi scansai subito da Annabeth con il respiro ancora affannato e le labbra umide.

Non ci potevo credere, avevo appena dato il mio primo bacio.

Ad una ragazza.

   
 
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