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Autore: idratante    20/03/2016    0 recensioni
Malese è un'attrice che da troppo tempo non entra in un set. Quando le viene offerto il ruolo di Lucille Hudson nella serie Away from Me non perde l'occasione per rientrare nel magico mondo di Hollywood. E' proprio qua che incontra James, giovane attore in carriera, che recita nella sua stessa serie.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero in una macchina guidata dal mio autista. Stavamo andando a Los Angeles per incontrare per la prima volta il cast al completo del telefilm. Ero emozionata, non vedevo l'ora di arrivare. Quando avevo visto su quel sito Internet che erano aperte le audizioni per una parte nella seconda stagione di Away from Me partecipai quasi per gioco. Era da un po' che non entravo in un set, impegnata com'ero nella scuola, e mi mancava terribilmente. Studiai il copione che trovai nel link del sito e quando andai all'audizione sentii un'aria familiare. Quella dell'attesa, dell'ansia. Le ragazze che c'erano continuavano a leggere e rileggere il copione per essere sicure di dare il meglio di sè. Quelle ragazze erano lì per diventare qualcuno. Mi sentii fuori posto, ma non me ne andai. In qualche modo ero felice della tensione che si respirava nell'aria. Chiamarono il mio nome e recitai senza neanche metterci troppo impegno. Non credevo che mi avrebbero richiamata, per questo rimasi molto sorpresa quando circa tre mesi dopo mi annunciarono che avevo ottenuto il ruolo di Lucille Hudson. Quella notizia mi diede una tale gioia che scoppiai in lacrime e chiamai immediatamente la mia gemella Makenna.

-Pronto?- rispose.

-Hey, Mak. Sono io. Non crederai mai a quello che è successo!- dissi, cercando di non urlare.

-Ti sei trovata un fidanzato?-

Sbuffai. -Simpatica. No, me ne torno sul set!-

Per qualche secondo non sentii più nulla, tanto che pensai che Makenna avesse chiuso la telefonata.

-Pronto?- chiesi incerta.

Quello che mi giunse dall'altro capo del telefono fu quasi un urlo.

-Stai scherzando?! Oh, Mal, sono così contenta! E questa volta di cosa?-

Sorrisi. Tipico di Makenna emozionarsi così tanto.

-Away from Me. Non è una grande parte, ma è sempre qualcosa. Non perdertelo!-

Così avevamo concluso la conversazione, circa un mesetto prima. Eravamo arrivati nel ristorante nel quale avrei conosciuto i produttori e gli attori del telefilm. Fu piacevole la serata, anche se all'inizio mi trovai abbastanza a disagio. Tutti si conoscevano già dalla prima stagione e io ero la "novellina". Avevo visto Away from Me: parlava della travagliata e contrastata storia d'amore tra una studentessa di Lettere e un medico chirurgo la cui differenza d'età era di quasi 30 anni. Dovetti ammettere che la storia era abbastanza carina. Quello con cui mi trovai meglio fu James Mitchell, attore che interpretava il figlio appena ventenne del medico.

-Allora, cosa ne pensi del telefilm?- mi chiese.

-E' molto... carino- risposi.

-Interpreterai Lucille Hudson, vero?- continuò lui.

-Sì...- risposi abbastanza a disagio.

All'inizio con lui fui abbastanza fredda, anche perchè nel telefilm il suo personaggio, Bruce, era un Don Giovanni e, non so per quale motivo, ebbi la convinzione che lo fosse anche nella realtà. Ma più parlava, più la sua voce mi incantava e ben presto cominciammo a parlare dei nostri interessi e delle nostre idee. Dovetti ammettere a me stessa che era molto intelligente, al contrario del suo personaggio. Scoprii che entrambi amavamo le uova, i film horror e i cani. Gli piacevano molto i libri di letteratura, ma apprezzava anche i fantasy e la sua saga preferita era quella di Harry Potter. Anche su quel punto ci ritrovammo in completa sintonia. Entrammo così tanto in confidenza che mi sembrò naturale a un certo punto della serata chiedergli se avesse una ragazza.

-Al momento sono libero come l'aria. Tu?-

Pensai a Tom, il mio ragazzo. Pensai al suo sorriso e alla sua infinita dolcezza. Aprii la bocca per rispondere, ma fu come se mi accorgessi solo in quel momento della persona che avevo davanti. Lo osservai bene, era davvero un bel ragazzo: aveva due occhi stupendi e un sorriso perfetto. Mi chiesi se avesse mai portato l'apparecchio. Mi chiesi anche come mai me ne accorgessi solo in quel momento, dopo quasi due ore passate a parlare del più e del meno.

-No.- Fu la risposta che diedi. Colpì anche me. Non mi seppi spiegare bene perchè lo feci, ma la cosa strana fu che non mi sentii nemmeno in colpa. Tom non mi sembrava nemmeno all'altezza di James. Lui continuò a sorridere e mi si avvicinò ancor di più. Quella serata fu abbastanza bizzarra. Quella che era seduta accanto a James Mitchell in una panchina nascosta da sguardi indiscreti che lo stava baciando non potevo essere io. Io non racconto tutto su di me a un perfetto sconosciuto. Io non bacio il primo che capita. Io non tradisco il mio fidanzato. Eppure fu proprio quello che feci. Da quel giorno sino all'inizio delle riprese io e James cominciammo a sentirci sempre più frequentemente. Affittai un appartamento a Los Angeles, abbastanza vicino alla sua casa. Ci vedevamo quasi ogni giorno con la scusa di provare le battute, anche se puntualmente finivamo per parlare d'altro. Del bacio non ne parlammo più e per me fu un sollievo. Cominciarono le riprese della seconda stagione di Away from Me. La stagione prevedeva 20 episodi e il mio personaggio compariva solo in tre. Lucille Hudson era una giovane infermiera che lavorava nell'ospedale nel quale lavorava anche il dottor Greenier, il protagonista maschile. Passarono circa due mesi prima che dovetti comparire pure io sul telefilm. L'unico con cui ero rimasta in contatto era James, perciò fu un piacere rivedere anche gli altri attori. Non sapevo perchè, ma avevo l'impressione che James non avesse detto niente a nessuno della nostra... amicizia? La definii così, anche se teoricamente la nostra era più di una semplice amicizia. In una settimana finirono le mie riprese. Tornai a casa mia, a San Francisco. Io e James cominciammo a sentirci sempre più di rado, ma in compenso rimasi in contatto con Erin Roberts e Savannah Hills, che interpretavano rispettivamente Franziska Fewman e Jennifer Taylor, amiche di Sandy Kleerman, la protagonista. Qualche volta sentivo pure il resto del cast della serie. Quattro mesi dopo fui invitata a una festa organizzata dai produttori di Away from Me in occasione della prima visione della seconda stagione sul canale della Fox. L'idea di rivedere James non mi entusiasmava particolarmente, anche perchè in un certo senso mi sentivo tradita da lui. Ci andai solo perchè mi aveva convinto Savannah. Non l'avessi mai fatto. Alla festa James aveva invitato la sua nuova ragazza, la bionda e bellissima Halston Stone. Appena mi vide mi venne incontro con un sorriso a 32 denti. Si era tagliato i capelli dall'ultima volta che l'avevo visto e probabilmente era anche andato in palestra. Mi salutò contento, come se non fosse passato neanche un giorno da quando stava registrando la seconda stagione di Away from Me. Mi presentò la sua ragazza, che a quanto pareva era pure una modella. Non mi dimenticherò mai il modo in cui la guardava. La guardava con una tale intensità che sembrava volesse metterle un marchio sulla pelle, come per dire "Lei è mia, guai a chi la tocca". Mi sentii un'idiota. Io ero sola, avevo lasciato Tom durante il periodo in cui io e James eravamo "amiconi". A metà serata non ce la feci più e me ne andai.

Non molto tempo dopo mi arrivò una telefonata. Era un produttore che mi informò che la serie aveva riscosso un buon successo e mi chiese se volevo partecipare alla terza stagione di Away from Me. Evidentemente Lucille era piaciuta molto e c'era stata una grande richiesta da parte dei fan del mio personaggio. Sul momento dissi che dovevo pensarci e il produttore mi rispose che avevo una settimana per decidere, altrimenti avrebbero dovuto trovare una nuova Lucille a cui far imparare la parte. Ci riflettei molto. Non avevo intenzione di rivedere James che parlava della sua splendida ragazza. Solo l'idea mi dava il volta stomaco. Ma il mio amore per la recitazione si fece risentire e allo scadere della settimana accettai il ruolo. Questa volta Lucille appariva già dal primo episodio, perciò non dovetti aspettare molto prima di tornare sul set. Il mio rapporto con James era di pura cordialità, non c'era più traccia della complicità che avevamo avuto nella seconda stagione. Nella terza stagione il personaggio di Lucille aveva più spessore. Scoprii ben presto che Lucille avrebbe dovuto baciare Kevin, il fratello di Bruce. Si sarebbero messi insieme per un periodo di tempo molto limitato e poi Jo, l'ex di Kevin, appena tornata da un lungo viaggio, si sarebbe messa in mezzo rovinando tutto. Non sapevo perchè, ma mi sembrava che questa storia rispecchiasse perfettamente quella mia e di James. Ebbi l'occasione di conoscere meglio Katleen Sanders, Jo nella serie, che avevo visto solo alle due feste visto che negli ultimi episodi della seconda stagione il suo personaggio non era presente. Era una ragazza riservata, completamente diversa da Erin Roberts, che invece era un uragano di energia. Mi ci trovai bene. Grazie al copione legai molto anche con Kendall Lamber, attore che interpretava Kevin. Era simpatico, certo, ma la sensazione che provavo con lui non era la stessa che avevo provato con James. Ma si potrebbe dire che eravamo diventati quasi migliori amici. L'ultimo giorno in cui sarei dovuta apparire nella serie salutai tutti, nessuno escluso, anche James. Lo lasciai per ultimo. Dopo averlo abbracciato e augurato buona fortuna per la sua carriera me ne andai. Lentamente, così se mi avesse richiamata l'avrei sentito, ma non lo fece. E non lo fece neanche per i tre mesi successivi. Mi invitarono alla festa per la prima visione della terza stagione, ma non ci andai. Leggevo su Internet le notizie riguardanti James, ma trovavo sempre la solita roba: film in cui aveva preso parte, eventi a cui era invitato, interviste... Non sapevo cosa esattamente speravo di trovare, o perchè lo facevo, ma non potevo farne a meno. E un giorno trovai una notizia, forse quella che speravo di trovare e che mi spingeva a cercare sempre su Internet. Halston e James si erano mollati. A quanto pareva quella l'aveva tradito e James non ci aveva pensato due volte a mollarla. Non seppi contenere la felicità e in un momento di pura follia presi il cellulare e chiamai James. Mi rispose quasi subito.

-Allie...-

Appena sentii la sua voce mi resi conto di quello che avevo fatto. Avrei voluto sprofondare dalla vergogna.

-Jamie.-

Erano i nostri diminutivi quelli. Non ci chiamavamo così da quasi tre anni ormai. Per un periodo che mi sembrò interminabile rimanemmo in silenzio ad ascoltare i nostri respiri. Fu lui ad interrompere quella specie di trance in cui ero caduta.

-Ti serviva qualcosa?- "Sì, Jamie. Mi serviresti tu", pensai. Mi morsi il labbro.

-Volevo solo sapere se eri vivo- dissi alla fine.

-Beh, adesso lo sai.-

Il suo tono freddo mi fece male. Cercai di convincermi che fosse normale, visto che non c'eravamo sentiti per molto tempo, ma non potei impedire alle lacrime di rigarmi il volto.

-Addio Jamie- dissi con la voce rotta dal pianto, e riattaccai prima di sentire la sua risposta. Forse fu quella notte che mi resi conto di essere perdutamente innamorata di James Mitchell. Fu un colpo al cuore quando ricevetti, circa due mesi dopo, la telefonata dei produttori per chiedermi se volevo partecipare alla quarta stagione di Away from Me. Risposi subito di sì quella volta. Anche se il solo pensare a James mi faceva male, lo volevo rivedere. Mi inviarono il copione. Ebbi il secondo colpo al cuore della giornata quando lo lessi. Nella quarta stagione Lucille Hudson e Bruce Greenier si mettevano insieme. Fortunatamente nell'ultimo episodio, perciò io e James avremmo dovuto scambiarci solo un bacio. Ero spaventata ed emozionata allo stesso tempo per quel bacio e non vedevo l'ora di partire per la terza volta a Los Angeles. I giorni non passavano mai, e quando finalmente arrivò il giorno della partenza ero terrorizzata all'idea di incontrarlo. Ripensando alla sua voce fredda e vuota mi salii un groppo alla gola che non se ne andò per tutto il viaggio. Dovetti aspettare altre due settimane prima che cominciassero le mie scene. Appena arrivai sul set la prima che salutai fu Katleen. Erin non c'era. Mi venne incontro Kendall che abbracciai, come feci anche con Savannah. E poi James. Ci guardammo per un paio di istanti, mentre gli altri andavano al tavolo-buffet. Si era tagliato ancora i capelli e, Dio, se gli stavano bene. Si leccò il labbro, come faceva sempre quando era concentrato o pensieroso, e poi mi abbracciò. L'abbraccio fu breve, ma fu come se mi avesse marchiato col fuoco nei punti in cui mi aveva toccata.

-Ciao Malese- disse. Malese, niente Allie.

-Ciao James-

Voltò lo sguardo altrove, forse se ne voleva andare. No, volevo parlargli, non volevo più quella stupida indifferenza tra noi. Io ero stata la sua Allie e lui il mio Jamie, non capivo perchè non potevamo esserlo di nuovo.

-Come stai?- chiesi. Riportò il suo sguardo su di me. Mi sentivo perforare dai suoi occhi. Non ce la feci a reggere il suo sguardo vuoto e abbassai la testa.

-Bene- disse. -E spero lo stia anche tu.- Mi voltò le spalle e se ne andò. Quella notte la passai in bianco e nei pochi minuti in cui dormii sognai i suoi occhi che mi fissavano facendomi capire che per lui non ero abbastanza e mai lo sarei stata. Finchè una notte non sentii bussare alla porta dell'appartamento che avevo affittato. Ormai passavo continuamente le notti in bianco, perciò me ne accorsi subito, ma non mi mossi. Sentii bussare più insistentemente. Poi sentii qualcuno sferrare calci e pugni alla porta.

-Malese, giuro che se non apri questa porta la sfondo!-

Mi mancò un battito. Era James. La voce di James. Non me l'ero sognata, era proprio la sua. Corsi ad aprire. Non mi sbagliavo, era proprio lui.

-Ti odio!- urlò spostandomi ed entrando dentro casa mia. -Ti odio, Allie! Cosa ti ho fatto?! Cos'hai contro di me? Voglio saperlo. Adesso.-

Sulle prime rimasi sconvolta. Poi mi accorsi della sua voce impastata e dell'odore di alcool che emanava la sua giacca di pelle.

-James...- provai a dire. -No, tu adesso ascolti me. Sei un'idiota, non capisci proprio niente. E sei anche parecchio stronza a farmi questo. Cos'è cambiato, eh? Preferisci Kendall, non è così? Dio, quanto ti odio.- Le parole che disse non avevano molto senso, ma mi ferirono. Cominciai ad urlare pure io.

-James, sei ubriaco. Esci da casa mia!-

Incrociò le braccia al petto. -Costringimi.- Pensai di farlo davvero, avrei potuto chiamare la polizia. Ma cosa andavo pensando? Lui era James. Feci un sospiro per calmarmi.

-Allora, James, come sei arrivato fino a qui?-

-Non ti importa.-

Mi sforzai di non prenderlo a schiaffi.

-Almeno posso sapere perchè sei venuto?-

Si avvicinò a me e mi prese per la vita alzandomi fino ad arrivare al suo viso. Non feci neanche in tempo ad urlare di sorpresa che subito sentii le labbra di James sulle mie. Erano buone, come me le ricordavo, ma avevano il retrogusto dell'alcool. Avrei potuto scacciarlo, ma non lo feci. Misi le mani tra i suoi capelli e lui mi sbattè al muro. L'indomani probabilmente se ne sarebbe pentito, e anche io, ma non mi importava. Lo volevo mio, anche se era ubriaco. Solo mio, per una volta, per una notte.

-Ti amo così tanto- mi sussurrò.

Oh, Jamie, quanto avrei voluto che fosse vero. Ti avrei seguito fino in capo al mondo se solo fosse stato vero.

-Ti amo anch'io, Jamie.-

Il giorno dopo mi svegliai con lui accanto. Al ricordo della notte precedente mi si strinse il cuore. Rimasi a guardarlo dormire finchè lui non si svegliò. Si alzò a sedere di scatto, guardandosi attorno, e i suoi occhi si spancarono quando si posarono su di me, coperta solo da un lenzuolo e con i capelli scompigliati.

-Oddio... - disse alzandosi e cercando i suoi vestiti. I miei occhi si riempirono di lacrime.

-Oddio, ma cosa è successo? - chiese, più a sè stesso che a me.

-Sei venuto a casa mia... - dissi, sforzandomi di mantenere la voce ferma. Il suo sguardo si posò su di me. All'improvviso mi vergognai di essere nuda, ma non mi mossi.

-Ti prego, dimmi che non ti ho... -

-Stuprato?- finii io la frase per lui. -No, non l'hai fatto. -

Vidi i muscoli delle sue spalle rilassarsi. Annuì e si rimise a cercare i suoi pantaloni, poi riposò il suo sguardo su di me, colto da un nuovo dubbio.

-Allora perchè siamo... - Non finì neanche questa frase.

-Jamie, io e te abbiamo fatto l'amore. Tu hai detto di amarmi. - Arrossì visibilmente. Le lacrime cominciarono a scorrermi sul viso.

-No, Allie, no. Senti, ascoltami, non piangere... - disse cercando di calmarmi. Ma ormai ero scoppiata in lacrime. Uscii dal letto e pescai la mia roba.

-Allie... - mi bloccò James.

-Jamie, io non ce la faccio più. Io ti amo, okay? Ti prego, smettila di prendermi in giro. Dimmi chiaro e tondo se ti interesso oppure no. -

James mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo. Aveva uno sguardo critico, come se stesse esaminando il peso delle mie parole. Ma quella volta non abbassai lo sguardo.

-Mi dispiace... -

Era troppo. Raccolsi la sua camicia e la sua giacca, glieli porsi e lo sbattei fuori di casa, senza neanche guardarlo un'ultima volta. Fu veramente difficile girare le scene successive, ma mai difficile come quella del bacio. La provammo tre volte prima che il regista ci dicesse che andava bene. In quegli ultimi tre baci che mi furono concessi ci misi tutto l'amore che provavo per lui. Speravo che rimanesse attaccato alle sue labbra e mi avrebbe liberato da quella tortura. Ma così non fu. Al momento degli addii salutai tutti, tranne James. Mi dissero che ci sarebbe stato un evento per "festeggiare" la fine delle riprese e mi invitarono. Promettei che avrei provato ad esserci, ma non ci sarei andata. Vidi James che si stava dirigendo verso la sua macchina. Riflettei che probabilmente quella era l'ultima volta che lo avrei visto e al solo pensarci mi salirono le lacrime agli occhi. Senza sapere quello che facevo, corsi verso di lui e lo bloccai poco prima che salisse in macchina.

-Allie! - esclamò lui sorpreso.

Lo presi per la camicia e lo baciai. Un'ultima volta lo dovevo fare. Non oppose resistenza e lasciò che le nostre lingue si incontrassero.

-Addio James-

-Addio Malese-

Salì in macchina e partì. Me ne andai, non volevo vederlo andare via. La quarta stagione non ebbe particolare successo, perciò si decise che non valeva la pena continuarla. Quella, quindi, fu l'ultima volta che ci parlammo. Lo vidi qualche volta in televisione e lo incrociai a qualche evento, ma tutto quello che facemmo fu guardarci da lontano quando pensavamo che l'altro non poteva vederci.

Oh, Jamie, avrei potuto darti tutto, se solo me lo avessi chiesto. Eppure tu non hai voluto. Hai preferito stare lontano. Lontano da me.


 

 

   
 
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