20/03/2016
1 recensioniPrologo
È strano come una sola persona possa stravolgere la nostra vita. T’immagini che con lui (o lei) la tua vita diventerà perfetta, e niente potrà andare storto. Ma quando ti accorgi che non è così, che quella persona è soltanto una falsa che ti sta prendendo in giro e sta giocando con i tuoi sentimenti, ormai è troppo tardi, e ti spezzerà il cuore. È strano come la vita a volte è ingiusta, ti ferisce, ti uccide. E le persone fanno lo stesso, ti feriscono e ti uccidono dentro. E tu, in quel momento, non vuoi altro che morire. È strano come la vita stessa ci prenda in giro e si diverta a farci soffrire, qualcuno in particolare. Perché sì, a volte, la vita se la prende con delle persone in particolare, e nessuno sa il perché.E guarda caso, io sono una di quelle persone. La vita mi odia, mi fa soffrire, mi toglie le persone care e ne manda altre che mi distruggono dentro.
Il tutto, è iniziato con la morte di mia madre, quando avevo dodici anni. Io e mio padre eravamo distrutti per la sua morte, causata da uno stupidissimo cancro ai polmoni, che l’ha consumata fino a prendersi ogni briciolo di forza vitale.
Perdere una madre a dodici anni è una cosa straziante. Insomma, fino al giorno prima sono felice con una mamma e un papà che mi amano, e poi…puf! Mia madre muore di cancro e mio padre si risposa con una donna che mi odia e che non fa altro che condizionarlo. È una donna spregevole, odiosa e maligna. Non fa altro che criticare tutto quello che faccio e dirmi cosa devo o non devo fare, dandomi ordini a destra e a manca. I miei fratellastri, sono gli unici che mi vogliono bene, e mi sono sempre stati vicino nei momenti peggiori. Sono stati come due angeli custodi.
Sì, sono stati. Sono andata via di casa a diciassette anni. Io e la mia matrigna abbiamo avuto un litigio peggiore del solito, e lei ha voluto cacciarmi di casa. Ovviamente mio padre non ha protestato: si da il caso che la sua nuova moglie sia più importante della sua unica vera figlia. Mi sono rifugiata a New York, dove ho ottenuto una borsa di studio per il college di Hardvar e ho trovato un lavoro per le spese extra. Insomma, mi sono resa indipendente, mi sono fatta una nuova vita. Qui ho conosciuto i miei attuali migliori amici, che sanno tutto della mia precedente vita, e mi aiutano a superare i momenti di crisi, in cui il mio cervello non vuole più collaborare.
Sono diventati le persone più importanti al mondo, almeno, fino ad adesso.
Sono partita qualche giorno fa, per questa vacanza-studio in Inghilterra, su consiglio della mia professoressa di inglese, e anche grazie a una buona dose di insistenze da parte dei miei amici. Ed ora, eccomi qui, nella casa della famiglia che ha accettato di ospitarmi per quest’anno.
Note dell'Autrice:
Ciao a tutti popolo di efp!
Dunque, questa è la mia prima fanfiction e, sinceramente, non so come sia venuta.
Vorrei ringraziare tantissimo OurChildhood perchè è stata lei a darmi diversi consigli per questo prologo.
Ebbene sì! Questo è solo un prologo, e infatti non si capisce molto della storia in se. Quest'idea mi è venuta in classe, mentre facevamo il tema, e ho pensato che non sarebbe stato male provare a realizzarla. L'ho riscritta una quarantina di volte non sapendo bene come impostarla ma poi si è formata da sè. Spero tanto che vi piaccia, e anche se è il contrario, mi andrà bene lo stesso e apprezzerò molto qualche consiglio.
Bacioni
La vostra Giuly