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Autore: Mitsunari    20/03/2016    1 recensioni
[Frutto di una collaborazione con l'autrice Blackcherry2011]
[Le Pov di Akira -parti blu sono state scritte da me mentre quelle di Shion -parti azzurre- da BlackCherry2011]
Storia scritta sulle note di Pieces dei Red.
Shion e Akira; due ragazzi, due cuori "rotti" che aspettano di essere "riaggiustati".
[Dal Testo:]
Ma ora sono rotto, lo sono sempre stato, e voglio che tu mi veda così, voglio che tu ti renda conto di come sono ora; in pezzi. Guardami, sono di fronte a te e completami. Farò lo stesso con te, ma tu ora completa il vuoto che sento, completa il puzzle, ne ho bisogno, sono venuto da te per questo.{...} Ed eccoti qui che mi fissi con i tuoi occhi verdi che si specchiano nei miei azzurri. I tuoi capelli biondo platino si stanno bagnando mentre i miei neri sono ormai completamente fradici.
Vorrei chiederti cosa ci fai qui e perché, vorrei parlarti, offrirmi a te perché io sono tuo, solo tuo. Ma non riesco a dirti nulla di tutto questo, bloccato, forse, da una crescente felicità.{...}
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Speriamo di avervi incuriositi u.u
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I Pezzi Blu sono di Mitsunarimentre gli azzurri di BlackCherry2011


 Pov. Shion

 La pioggia batte violentemente contro il finestrino della mia auto. Si sta scatenando il diluvio universale, e io, invece di stare a casa mia, sotto un plaid a guardare un film, sto seduto nel posto del guidatore, sotto casa tua, protetto dal violento scroscio d'acqua.
 Sto così male, siamo sempre stati migliori amici, io e te, e ora mi sento in pezzi, sto scendendo mano mano sempre più giù, in un oblio.
 Mi sento un puzzle distrutto, un pezzo perso, mi sento vuoto, incompleto.
 Ho sempre odiato questa sensazione; sono stato costretto a viverci quando ero fidanzato con Ai, la ragazza perfetta, la bambola, la bomboniera. Ci siamo lasciati e il mio senso di incompletezza si è placato non poco, ma ogni volta che ti vedo mi sento sempre peggio.
 Ti vedo uscire, hai un ombrello in mano.
 Sfilo la cintura di sicurezza, apro la portiera e scendo.
 La pioggia inizia a bagnare la mia pelle e i miei capelli. Il vento penetra nei miei vestiti che mano mano si attaccano alla mia pelle, dato che si stanno bagnando.
 Socchiudo gli occhi quando le gocce toccano le mie palpebre, il mio labbro tremola a causa di una folata di vento che violentemente viene contro di me. Sento il freddo penetrare nella felpa, le gocce cadere dalle ciocche dei miei capelli.
 Sbatto la portiera e infilò la chiave nella serratura, mettendo la sicura. Iniziò a camminare verso di te, i miei capelli di un biondo platino ricadono sulla mia fronte.
 Ti vedo camminare velocemente e proprio quando riesco ad avvicinarmi a te ti prendo per un polso facendoti voltare.
 Ecco, il tuo viso rigato di lacrime mi fa perdere milioni di battiti, i tuoi capelli neri sono spettinati.
 Il senso di vuoto mi prende ancora una volta, ma sento, che quando vedo il tuo viso angelico, sono completamente tuo, perché è la verità, io sono tuo.
 Ma ora sono rotto, lo sono sempre stato, e voglio che tu mi veda così, voglio che tu ti renda conto di come sono ora; in pezzi. Guardami, sono di fronte a te e completami. Farò lo stesso con te, ma tu ora completa il vuoto che sento, completa il puzzle, ne ho bisogno, sono venuto da te per questo.
 Ti amo Akira, ti prego aiutami a vivere.

 Pov. Akira

 Cavolo, piove. Ho sempre odiato la pioggia, eppure oggi... oggi ho la tentazione di uscire e lasciar scorrere quelle piccole gocce sul mio corpo. Non ho altro modo con cui tentare di tirarmi su di morale. Sento un vuoto dentro, un vuoto lancinante che non posso continuare ad ignorare.
 Conosco già la causa di questo mio dolore. Sei tu, tu che sei sempre stato soltanto il mio migliore amico.
 Non mi sono mai sentito così: rotto, composto da una miriade di pezzi, come un puzzle che cerca disperatamente qualcuno che lo ricomponga.
 Tu mi parlavi di Ai, la ragazza perfetta che ti aveva rubato il cuore, non pensavi ad altro che a lei e in questo modo mi ferivi inconsapevolmente.
 Sospiro e decido di uscire, afferro un ombrello e mi trascino fuori casa con aria depressa.
 Camminando non riesco a smettere di pensare a te, sei diventato il mio centro e il costruttore del mio puzzle.
 Se mi vedessi, ti chiederesti perché cammino sotto la pioggia battente con l'ombrello chiuso, beh... è semplice: sono talmente assorto nella mia sofferenza che non mi accorgo di ciò che accade attorno a me.
 Improvvisamente sussulto, come svegliato da uno stato di trance, sentendo una macchina fermarsi e dei passi che si avvicinano a me. Accelero la mia camminata ma mi blocco quando quel qualcuno mi prende per un polso costringendomi a voltarmi.
 Ed eccoti qui che mi fissi con i tuoi occhi verdi che si specchiano nei miei azzurri. I tuoi capelli biondo platino si stanno bagnando mentre i miei neri sono ormai completamente fradici.
 Vorrei chiederti cosa ci fai qui e perché, vorrei parlarti, offrirmi a te perché io sono tuo, solo tuo. Ma non riesco a dirti nulla di tutto questo, bloccato, forse, da una crescente felicità.
 
 Pov. Shion

 Ti volto, sei così bello Akira, i tuoi capelli neri sono così luminosi e i tuoi occhi azzurri mi fanno rabbrividire, stare sotto la pioggia non aiuta tanto, se poi ci sono quei laghi ghiacciati a fissarmi.
 Quel meraviglioso contrasto mi fa battere il cuore più del dovuto, mi fa perdere battiti su battiti, mi fa piangere lacrime di puro stupore. Ti amo così tanto.
 Sono diventato pezzi distrutti di quello che ero, vuoto, vitreo, ma quando vedo questo tuo meraviglioso viso so che finalmente potrò essere tuo. Sono venuto qui da te in pezzi perché tu possa riaggiustarmi. Possiamo farlo insieme, ma aiutami...
 Ho provato duramente, fin troppo, ma non ci riesco, ho bisogno del tuo amore. Sono spezzato, ma sono riuscito a trovare quello che pensavo avessi perso: te.
 Non ce la faccio più, troppo dolore, troppo disordine, sono un miscuglio distrutto ormai, non capisco più nulla, è indescrivibile dire come sono ora; ti scappa un singhiozzo, lo sento e dopo di che ne esce un altro e un altro ancora, finché non scoppi in un pianto liberatorio.
 Porto la mia mano a intrecciarla con la tua, ma solo dopo averti asciugato le lacrime.
 Ti abbraccio, nascondi il tuo viso nell'incavo del mio collo, stringo in due pugni la stoffa della tua maglia blu e bagno ancora un po' la tua spalla con le mie di lacrime che ininterrottamente escono. Non te ne accorgi.
 Ti prego, sono venuto qui da te spezzato: non vedi i pezzi del puzzle? Perché non li incastri per formare un nuovo quadro. Ho bisogno di te, mandami un segno di vita, aiutami a vivere, completami.
 Sento le tue braccia avvolgermi e capisco che ormai l'ombrello è caduto dal leggero tonfo. Mi carezzi la schiena, mi sento male, non voglio smettere di piangere, voglio sentirmi bene, ma con te, aiutami.
 Il mio pollice e indice ti prendono il mento, i tuoi occhi celesti si specchiano nei miei verdi; ti sorridi mentre tu piangi sempre più forte e disperatamente, ,i avvicino a te e scatta la scintilla. Ti dico quelle paroline magiche e ti bacio, sento le tue labbra sulle mie. Ha un retrogusto dolce, saranno le lacrime che scacci via leccandomi il labbro inferiore. Ti chiedo il permesso e lasci far entrare la mia lingua dentro la tua bocca e tu fai lo stesso con me.
 Intrecciamo le mani e disperatamente cerchiamo un contatto fisico. Ti Amo Akira, grazie a te ora mi sento completo, grazie, grazie, grazie, potrei ripetertelo all'infinito però comunque non potrei mai ripagarti.
 Ti Amo.

 Pov. Akira

 La tua mano scivola lungo il mio polso arrivando a stringere la mia mentre porti l'altra sulla mia guancia e mi asciughi le lacrime scese, senza che io potessi rendermene conto, a rigarmi le guance.
 Senza dire una parola, mi sorridi e mi abbracci, non t'importa della pioggia o del fatto che io sia completamente bagnato.
 Nascondo il viso nell'incavo del tuo collo ricominciando a piangere, stavolta di felicità, i miei pezzi si stanno ricongiungendo ed è solo grazie a te.
 Mi prendi il mento con l'indice e il pollice e mi alzi la testa in modo che io possa guardarti.
 Mi sussurri quelle due magiche paroline che riescono a ricompormi completamente e mi baci.
 Non so da quanto tempo aspetto questo momento. Finalmente il puzzle è completo ed io sono definitivamente tuo.

 Ti Amo.


Note dell'autrice
Innanzitutto grazie mille per aver letto e il grazie più grande va a Blackcherry2011 per aver collaborato pazientemente con me, è stato davvero un piacere scrivere con lei che è fantastica! 
Speriamo che questa storia vi sia piaciuta e fateci sapere con una piccola recensioncina cosa ne pensate.
A presto, ciau ciau!


 
  
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