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Autore: stardust94    21/03/2016    2 recensioni
( STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO)
K RETURN OF KINGS - La Principessa Bianca e il Re Rosso
Questa storia prende il via subito dopo la prima serie.
Dal risveglio di Mikoto Suoh
Il Re rosso, che tutti credevano morto è vivo.
Davanti a lui però si prospettano nuove minacce.
Ce chi mira ad ucciderlo e stavolta per sempre
....
Chi è la ragazza che si para di fronte al Re rosso?
E perché ogni volta che incrocia il suo sguardo...Souh Mikoto resta paralizzato?
Alice un nome per una miriade di segreti.
I Re sono veramente solo sette?
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'K anime project: serie'
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Cap. 9 Kimi e Alice
 


Kimi

 
Scesi dall'aereo con uno strano senso di nausea, ma non avevo tempo da perdere avevo una missione è dovevo portarla a termine. Ero giunto alla conclusione che mi ero perso.
Sbuffai ricordando le parole di mio padre.

Dovevo trovare quel suo amico in fretta. Strinsi i pugni mordendo appena io bavero azzurro davanti alle mie labbra.
Papà non mi aveva dato indizi, solo il colore dei capelli di quel suo amico.

Ma era come cercare un ago in un pagliaio. Mi rimisi in marcia nonostante non sapessi dove andare quando sbattei contro qualcuno che proveniva dal lato opposto.

-Oh mio dio scusa - affermai tendendo la mano ad una giovane dai capelli biondi e gli occhi azzurri vestita di rosso
Era davvero bella, gli occhi erano luminosi e devo dire che sentivo il cuore che batteva all'impazzata, temevo mi sfasciasse la cassa toracica.
Non ne avevo viste di ragazze così in Finlandia.

-Ops scusa - sorrisi aiutandola ad alzarsi.
-Niente, oh ciao - lei mi guardò interessata come se fosse la prima volta che vedeva uno straniero.
-Sono Alice e tu? -
-Kimi - risposi con un leggero inchino
-Sembri sconvolto - affermò lei mentre si avvicinava.

Io scossi le spalle mentre mi passavo una mano tra i capelli madidi di sudore. Ammetto che la corsa mi aveva sfiancato faceva troppo caldo per me.
-Mi sono perso - affermai poi
-Chi cerchi? - domando avvicinando il viso al mio sorridendo.
-Il re rosso - dissi io sospirando
- Ti porto da lui -  rispose lei mentre mi faceva segno di seguirla.

Mi condusse davanti ad un bar dall'aria vecchia, che però ricordavo di aver visto in uno dei disegni di papà.

"Homra" fu l'insegna che lessi.
Quel nome! La ragazza mi guardò e io sorrisi appena.

Entrammo a Homra e vidi un uomo dai capelli biondi dietro il bancone.
-Ciao Izumo - sorrise Alice.

Il ragazzo la salutò poi quando mi vide sgranò gli occhi come se avesse visto un fantasma.
-N-Non è possibile! - affermò lui avvicinandosi e togliendosi gli occhiali scuri.
-Izumo kun?- Alice lo guardò stranita
-Rami? Sei tu? - domandò il biondo guardandomi
-No sono suo figlio Kimi - risposi.

Izumo parve guardarmi ancora come se mi avesse riconosciuto quest' uomo sapeva molto di me.
-Mikoto sama non c'è - disse poi Izumo con un leggero sorriso.
Alice gonfiò le guance
-È andato via prima che tornassi? - domandò la ragazza.

Izumo annuì. In quel momento un uomo dai capelli rossi e gli occhi ambra entrò dalla porta con una sigaretta in bocca e L'aria annoiata.
-Izumo cosa succede? - domandò il rosso.
-Te ne vai e non mi dici niente? - Alice intervenne in quel momento avvicinandosi all'uomo.
Il rosso parve sorriderle appena e poi l'abbracciò facendola arrossire, dovevano essere parecchio in confidenza.

Izumo rise facendomi segno con un dito sulle labbra di non dire nulla.

-Scusami ma ho avuto un problema - affermò il Re con un sorriso.
-Sono arrabbiata comunque - disse la ragazza.
Lui a quel punto si girò dalla mia parte e mi guardò anche lui sgranò gli occhi.
-R-Rami kun?- la voce era spezzata dall'emozione.
-l'ho detto anch'io ma non è lui è suo figlio -

Rispose Izumo, mentre cercava di far alzare Alice, che si era tranquillamente seduta sul bancone, facendo penzolare i piedi.
-Kimi - disse il rosso

Il Re rosso aveva detto il mio nome? Si mi aveva chiamato per nome.
-Mikoto Suoh - affermai mentre lui annuiva
-Vi conoscete? - Chiese la ragazza a quel punto.

Da come guardava Mikoto-sama sembrava un pò gelosa

-Suoh!- la ragazza abbracciò il rosso con aria infantile e io sorrisi.

Mikoto sama sorrise mentre mi fissava scrollando le spalle, per poi soffiarle sul naso un po di fumo.
-La somiglianza è incredibile - affermò mentre mi squadrava dalla testa ai piedi.

-Immagino tu abbia molto da raccontare - disse poi.

Io annuii serio Alice scese con un balzo e sbuffò andandosene offesa.
Ci sedemmo ad un tavolino e Mikoto si accese una sigaretta.

- Mio padre mi ha tirato su da solo, mi ha mandato qui per cercare te- dissi sedendomi davanti a lui.
-Cercare me?- il rosso mi guardò serio come se non se lo aspettasse.
-Mi ha detto di trovare il re rosso - dissi serio
Mikoto mi guardò e poi si alzò  -Avremmo tempo di parlare ma ora...- Mikoto mi guardò e fece per uscire.

Io non lo fermai, non dovevo. Lui uscì cercando Alice, notai che aveva l'aria preoccupata e tesa.

Mikoto-sama e Alice-chan dovevano avere un rapporto diverso, da quello che cera tra un Re e la sua sottoposta.


Mikoto


Ero uscito da Homra cercando Alice. Probabilmente era offesa. Non era comunque mia intenzione. Kimi... L'ultima volta che l'avevo visto non camminava nemmeno.

-AIUTO! -

La voce di Alice mi fece sobbalzare. Feci appena in tempo prima che cadesse nel fiume in piena.

Mi tuffai La corrente era davvero forte non sapevo se sarei riuscito a resistere. Ma dovevo Afferrai Alice che stava per affogare.
-Mikoto sama! -mi chiamò.

Io annuii mentre nuotavo velocemente verso la riva, La corrente rischiava di strappare Alice dalle mie braccia.

Ma alla fine con uno sforzo enorme riuscimmo a uscire. Alice tremava dal freddo e io la strinsi, La strinsi forte mentre lei continuava a tremare.
-Scusami per prima - dissi

Lei non rispose batteva troppo i denti sapevo che era stanca e molto spaventata.

Non sapevo cosa sarebbe successo ma il ritorno di Kimi era coincidente con la profezia di Rami.

Tornammo a Homra bagnati fradici e subito sparimmo di sopra senza che Izumo e gli altri ci vedessero.

Quando uscii dalla mia stanza passai davanti a quella di Kimi che aveva lasciato la porta leggermente aperta lo sentii sussurrare

-Papà c'è l'ho fatta l'ho trovato -
Bussai alla porta e entrai. Stava piangendo. Appena mi vide si asciugò le lacrime e mi sorrise.

Proprio come Rami a suo tempo, anche Kimi cercava di reprimere il dolore e la sofferenza. Era uno scemo ma uno scemo sincero.

-Ti manca? - Chiesi. Lui annuì ma poi tornò serio
-Anche a me sai. Era un fratello per me- sorrisi sincero
-Cosa c'è tra te e Alice Mikoto sama? - Disse lui e potei notare un sorriso sotto il bavero cremisi.
-Diciamo che stiamo insieme - risposi guardandolo.

Lui annuì come se lo avesse sospettato. feci un colpo di tosse guardandolo serio

- Devo chiederti un favore - lui mi guardò annuendo.
-Dimmi - la voce di Kimi era fredda, ma tradiva l'incoscenza che un tempo avevo anche io.
-Se dovessi morire prenditi cura di lei- era una richiesta sconvolgente lo so ma lui annuì.
-Conta su di me-
Uscii dalla stanza di Kimi con un sorriso Sentii un aura forte. Ma senza colore.

Ichigen Miwa! Corsi verso la stanza di Alice ma lei dormiva Miwa non era lì allora perché io lo sentivo?
Sentii una risata folle e vidi comparire uno spirito di volpe che mi guardò ghignando.

Attivai L'aura rossa mentre la volpe cercava di colpirmi. Lo evitai ma non mi accorsi che c'è né era un altro alle mie spalle.

In quel momento sentii il rumore dei denti del mostro sull'acciaio mi girai e vidi Kimi che brandiva una spada, Aveva protetto la mia schiena.

Le volpi lo guardavano in modo strano come se lo conoscessero e tornarono all attacco ancora più furiose.

Riuscimmo a metterle in fuga solo unendo l'abilità di spadaccino di Kimi, alla potenza delle mie fiamme.

Guardai il Finlandese che ansimava bocheggiando per lo sforzo. Le volpi erano sconfitte ma Alice aveva rischiato di essere ferita.

La guardai. Non poteva rischiare la vita, non poteva morire...
Non lei non come Totsuka.

Il ricordo del mio amico, della sua morte ad opera della stessa persona, che ora metteva in pericolo la ragazza che amavo. mi lasciò l'amaro in bocca.


"Ho rischiato di perderti stasera, ti devo allontanare da me. Ferirò me stesso e anche te, sto male al solo pensiero, ma devo"

La guardai come se fosse l'ultima volta che la vedevo.
Probabilmente lo era perché se davvero l'avessi ferita lei mi avrebbe odiato. Nel peggiore dei casi sarebbe andata via da Homra.

Guardai Kimi che stava rinfoderando la spada. Scambiammo un rapido sguardo. Lui fece un cenno di saluto e usci

***
Erano passati alcuni giorni e Alice sembrava stare molto bene a differenza mia che proprio non riuscivo a guardarla in faccia.

Ogni volta, mi tornava in mente quella scena. E al volto sorridente di lei si sovrapponeva quello di Tatara.

Strinsi i pugni vedendola accanto ad  Izumo. Si girò prndendomi il braccio e apoggiò la testa alla mia spalla.

-Senti usciamo? - Mi chiese allegra. Temevo quel momento perché l'avrei ferita

- Voglio stare con te tutto il giorno! - affermò strofinando la testa alla mia spalla.
-No - i miei occhi erano freddi scrollai le spalle liberandomi da lei e la guardai

- Non ho tempo per correrti dietro ragazzina - dissi guardandola severo.
-M-ma...Suoh...- non riuscì a finire la frase perché corse via in lacrime.

Io mi sforzai di rimanere freddo ma dentro stavo malissimo. Guardai Kimi appoggiato ad una parete mi guardò e scosse la testa.

A differenza di Rami che mi capiva ad uno sguardo, Kimi non mi conosceva così bene e non sapeva che l'avevo fatto solo per proteggere Alice.

La seguì sapendo che sarebbe stato cacciato via.

Kimi

Non capivo perché Mikoto sama avesse mandato via così Alice.
Lei era corsa via. Lontano da Homra e questo poteva essere un problema perché era pericoloso.

Correvo per le vie della città non sapevo dove fosse ma dovevo trovarla.

In quel momento vidi una scia azzurra. La Scepter 4!
E Alice era là da sola. Corsi ancora più forte. Quando arrivai al punto la vidi combattere contro Saruhiko

La scimmia scattò verso di lei e la ragazza parò a mala pena il colpo con l'aura rossa.

Poi fui io a scattare verso di lei Saruhiko mi vide e ghgnò facendo per colpire me,ma io parai il colpo con la spada.

Alice attaccò con una fiammata,scaturita da un potentissimo calcio e Saruhiko fu costretto a svignarsela.

-Cosa ci fai qui? - Mi chiese arrabbiata ansimando per lo sforzo,del combattimento.
-Ti cercavo - risposi.

Lei mi guardò seria cercando di trattenere le lacrime. Le parole di Mikoto sama l'avevano ferita nel profondo

-Ti ha mandato lui? - domandò fredda porgendomi la spada,che mi era scivolata, nel combattimento con Saruhiko
Scossi il capo. Lei sembrò delusa, mentre le lacrime venivano mandate indietro.
Mi guardò seria cercando di sembrare forte, ma sapevo che stava male.

-Perchè ha detto quelle cose? andava tutto bene...- Scossi la testa non potevo saperlo.

Tuttavia potevo immaginare che centrasse con il pericolo del Re incolore.

-Sono certo che ci sarà un motivo se ti ha trattata così - tentai di dire ma lei scosse il capo.

-Il motivo è semplice: Lui non mi ama ha solo giocato - strinse i pugni e io l'abbracciai.

Lei mi strinse forte iniziando a piangere. Non sapevo cosa fare né cosa dire. Qualunque mia parola sarebbe stata inutile. Mi limitai ad accarezzarle i capelli.

-Io lo amo Kimi! Non so se riuscirò a sopportare una simile delusione - affermò Alice stringendo il tessuto della maglietta In quel momento la sentii irrigidrisi.
Davanti ai nostri occhi si materializzò una visione, forse del futuro.

Mikoto-sama ha terra immerso in una pozza di sangue. Probabilmente il suo.
Ero incredulo, davanti al Re rosso un uomo dai capelli ordinati blu scuro e occhiali.

Teneva in mano una spada, che scintillava del sangue rosso del Re.

Lei si staccò di colpo tremando, come se quella scena l'avesse riportata indietro nel tempo.
-Io conosco Suoh da molto tempo Kimi, ho conosciuto anche tuo padre- disse la ragazza.

Questo mi lasciò spiazzato.
Lei dimostrava la mia età ma in realtà era molto più grande di me.
-Come il re d'argento io non invecchio - affermò, conoscevo bene la leggenda dei Re.

E sopratutto del Re d'argento. Mio padre mene aveva parlato. Il Re immortale che non poteva invecchiare ne muorire...

In quel momento un colpo ci costrinse a separarci. Dei tizi in verde ci furono subito addosso. Io ne affrontai due con la spada quando vidi una strana aura bianca alzarsi da Alice.

Mi girai e vidi una guardia a terra che in un attimo divenne polvere Alice era a terra scioccata che guardava.
Le guardie la guardarono a loro volta terrorizzate e batterono in ritirata.

Mentre io mi avvicinavo ma lei allungava la mano come per fermarmi.

-Aspetta non avvicinarti non voglio farti del male - disse lei ancora scioccata.
-Non lo farai tranquilla - le sorrisi mentre lei si calmava appena, Vidi alle sue spalle librarsi una meravigliosa fenice bianca.

Era qualcosa che c'entrava con il suo potere ne ero certo.
-Non dire nulla agli altri Kimi - disse lei quasi ordinandolo.

Io annuii. Si stava facendo tardi era meglio rientrare. Lei parve leggermi il pensiero e affermò

-Torniamo a Homra gli altri saranno preoccupati -
-Certo - annuii io mentre tornavamo al bar di Izumo


Mikoto

Ero ancora fermo su uno dei divanetti del bar quando vidi Kimi e Alice tornare.

Lei sembrava stare meglio, mi scoprii un pò geloso del fatto che parlava tranquillamente con Kimi e lui non sembrava provare imbarazzo.
Uffa! Mi aveva già dimenticato?
Sperai con tutto me stesso che non fosse così. Ne ebbi la conferma quando gli occhi di Alice si posarono su di me.

Era ancora ferita dal mio comportamento eppure sembrava dolce come sempre,nonostante evitasse il mio sguardo.
Aveva trovato appoggio nel finlandese. Sbuffai

-Posso parlarti? - Le domandai mentre lei annuiva appena. Kimi ci lasciò soli, capiva che dovevamo parlare.

- Cosa devi dirmi? Mi pare che sei stato molto...Convincente mio Re - disse lei incrociando le braccia sul petto.
-Alice io ti amo non ti ho allontanato perché non provo più niente, ma per proteggerti! - affermai tutto d'un fiato.
-Cosa?- Lei era sbalordita ma non le detti il tempo di parlare che la baciai.

Lei ricambiò il bacio mentre io la stringevo forte rendendo ancora più profondo quel contatto tra di noi. Non volevo perderla.

La amavo e niente me la avrebbe portata via.

Lei mi accarezzò il viso quando fummo costretti a staccarci perché Izumo aveva finto di starnutire.
-Izumo?- domandai cercando di riprendere il controllo di me stesso.

Il barista sospirò e poi mi spiegò che Kimi era uscito da solo e fuori il sole era tramontato.
Alice sembrò rabbuiarsi e uscì di corsa.
Io la seguii. Eravamo preoccupati, sapevo che Kimi era abituato a cavarsela da solo ma non volevo che gli accadesse qualcosa di brutto.

Lo incrociammo a metà strada Kimi stava tornando indietro e io lo afferrai per un braccio

-Cosa ti è saltato in mente? - domandai leggermente arrabbiato.
-Scusami - furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
Tornammo indietro e vidi Reishi e Saruhiko che combattevano contro Izumo davanti alla stazione, il nostro compagno si muoveva bene, dopo tutto era uno dei miei vasalli più forti. Ma nemmeno lui reggeva il confronto con un Re.
Kimi sguainò la spada e colpì alle spalle Saruhiko. Sapevo benissimo che non avrebbe dovuto farlo ma stavolta aveva avuto ragione.

A Reishi ci avrei pensato io come al solito.

Scattai verso di lui mentre le nostre aure si attivavano. Inutile dirsi che tra noi c'era parità assoluta. In quel momento sentii un urlo.
ALICE!

Mi girai e vidi un ragazzo con una maschera afferrarla.

Kimi scattò cercando di liberare Alice ma fu inutile il ragazzo era già scomparso e con lui il resto Della Scepter.

  
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