Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: Lovelystory    21/03/2016    0 recensioni
-Cosa significa il testo di "The Night Before"? È dedicato alla signorina Asher?-
Paul non ci fece caso a quella domanda, era troppo occupato a sorvegliare John; in quel momento una ragazza lo afferrò per un braccio e con un sorriso malizioso lo fece allontanare dalla folla.
Chi era ora quella donna? E perché John accettó? Allora quello che gli disse la notte prima erano tutte bugie... Che stronzo.
[McLennon]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon, Paul McCartney
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella sera sarebbe stata una delle tante sere a cui i Beatles erano soliti partecipare: paparazzi, fotografi, donne, alcol e qualche spinello.
Era uscito il loro quinto album, Help!, e nelle sale di tutti i cinema del mondo era uscito il film omonimo e i Beatles erano stati invitati a quella festa in loro onore.
Ormai loro non ci facevano più caso a quegli eventi perché erano sempre gli stessi: ti facevano tantissime domande alla quale dovevi rispondere con un sorriso falso, ti facevano foto di continuo e non ti lasciavano neanche il tempo di respirare o di dare un morso a uno stuzzichino; l'unica cosa che cambiava erano le donne che i Fab Four si portavano al letto. 

"Pronti al suicidio" pensó Paul prima di varcare la soglia della lussuosa porta. Tutto era elegante, anche lui lo era: vestito con uno smoking nero e una camicia bianco splendente e una cravatta nerissima, capelli in ordine e sorriso falso dipinto in volto.

Appena aprirono la porta, un'ondata di paparazzi si fiondò sui quattro ragazzi e iniziarono a fare domande del tipo :" Com'è quest'ultimo album?", "A cosa vi siete ispirati per scrivere le canzoni?", "È stato faticoso recitare per il film?".
Paul non ce la faceva più, non erano trascorsi neanche due minuti che già si sentiva mancare l'aria, voleva andarsene ma non poteva, purtroppo.
Paul si guardò intorno, notó che George e Ringo erano già scomparsi in quella massa di pettegoli; poi cercó ti trovare John.
Eccolo lì, accerchiato da un gruppo di paparazzi e di donne mezze svestite che lo provocavano e Dio solo sa come reagisce John in tutto quel ben di Dio. Sembrava felice, anche se i suoi occhi erano spenti, si vedeva, e il suo volto era stanco.
Paul ebbe un crampo allo stomaco, odiava vedere John circondato da tutte quelle ragazze.

-Signor McCartney, una domanda-chiese un giornalista un po' troppo invadente che spinse il povero Paul contro un divano in pelle rossa. 

-Cosa significa il testo di "The Night Before"? È dedicato alla signorina Asher?-
 
Paul non ci fece caso a quella domanda, era troppo occupato a sorvegliare John; in quel momento una ragazza lo afferrò per un braccio e con un sorriso malizioso lo fece allontanare dalla folla. 
Chi era ora quella donna? E perché John accettó? Allora quello che gli disse la notte prima erano tutte bugie... Che stronzo.

-Signor McCartney, allora?- insistette il giornalista spingendo il microfono contro la bocca del bassista.

-Eh? Cosa? Ah, sì, si... È stata scritta per Jane, abbiamo litigato- rispose McCartney in maniera molto vaga cercando di alzare la testa per avere in buona visione della stanza.
Dov'era John?

-Ma ritornerete insieme?- gli fece un altro giornalista. 
Ma a lui cosa ne importava di lui e di Jane? Forse non avevano ancora capito che quella povera ragazza, anche lei all'oscuro di tutto, era solo una copertura? A lui non interessavano le donne, a lui interessava solo una persona, ma era costretto a nascondere il propio amore per paura dei pregiudizi della gente e per paura che la band si sciogliesse.
Ecco, vide John uscire da una porta e rientrare in sala, la ragazza non c'era più.
Era il momento buono.

-Scusate, ma devo andare- disse Paul scansando tutti i giornalisti che rimasero a bocca aperta per il comportamento di Paul.

John era libero in quel momento e ci avrebbe potuto parlare, da solo, solo lui e John.

-John!- urlò il bassista. John si voltò verso Paul e sorrise; a quel sorriso Paul si sentì sciogliere.
Paul raggiunse il maggiore, ora si trovavano naso e naso, il suo naso dritto a due millimetri da quello aquilino di John.

-Ti devo parlare-

John lo guardò incuriosito, con quei occhi nocciola che lo guardavano attraverso.

-È urgente?- rispose John, guardando con la coda dell'occhio una ragazza bionda che gli passó davanti. 
Paul lo fulminò con lo sguardo.

-Si,John, è urgente-

Il maggiore fece spallucce e seguì Paul.
Non sapeva dove andare, c'era troppa gente lì e lui voleva parlare in tranquillità probabilmente perché la cosa che doveva dire era importante o perché forse era un segreto che nessuno doveva sapere. 
Poi a Paul venne un idea, afferrò la mano callosa di John e lo trascinò nel giardino posteriore di quella villa.

Era tutto buio, il cielo sopra di loro era cosparso da mille stelle, ma le sole stelle che Paul guardava erano gli occhi di John, quei fottuti occhi.
Una lieve brezza rinfrescava l'aria è scompiglió i capelli dei due cantanti.

-Cosa mi dovevi dire?- chiese improvvisamente John, interrompendo quel piacevole silenzio.
Paul solbalzó. Aveva il cuore che batteva fortissimo e le sue lunghe gambe tremavano per il nervoso; John sembrava essere tranquillo.

-É una cosa complicata da spiegare, John-

-A si? Quanto complicata?- chiese il maggiore ironizzando la situazione.
"Complicata come il nostro amore" pensó Paul. 

-Tanto- e gli occhi da cerbiatto iniziarono a lacrimare. 

-Cosa ti prede Paulie? Perché piangi?- domandó John avvolgendo il più piccolo in un suo abbraccio.
Paul stava per svenire, prese un pó di coraggio e, alzando lo sguardo, guardó dritto negli occhi John,

-John, io... Io.... - 

John lo guardó perplesso, poi capì. 

-Anch'io ti amo Paulie- sorrise.

Paul non ci credette, pensó che fosse tutto uno scherzo.

-La notte scorsa ció che ho detto era tutto vero, ti amo come ti ho amato la scorsa notte.-

-E allora perché vai ancora al letto con le ragazze?- 

John rise guardandosi la punta degli stivali.

-Perchè?- ripetere Paul con le lacrime agli occhi color bosco.

-Perché abbiamo una reputazione, Paulie.- disse serio.

-Quidi non te ne frega niente di me?-

-Paul, se ci beccassero sarebbe la nostra fine, la fine dei Beatles- 

-Sei uno stronzo!- urló Paul scattando in piedi.
John tirò una sberla al più piccolo, facendolo barcollare per un po'.
Paul era senza parole. 
Perché lo ha fatto?
Si coprì la guancia dolorante con la mano, mentre guardava impietrito John.

-Non ti azzardare mai più a toccarmi, lurido Puttaniere- urló Paul. John si avvicinò a lui.

-Altrimenti che fai?- 

Paul tirò un pugno sulla mascella di John; non riuscì a trattenere la mano.
John rise.

-Cosa cazzo ti ridi?-

John accarezzó il volto liscio di Paul.

-Allora mi ami veramente- disse sussurrando con una voce molto sexy.

-Si è non ho paura della nostra fottuta reputazione- disse serrando i pugni.

Si guardarono negli occhi, quegli occhi che facevano l'amore solo a guardarsi.

-Allora vieni con me- disse John e prese la mano del bassista e sorrise maliziosamente.
Cosa stava pensando?
Si avvicinarono alla porta da cui erano usciti prima per cercare un po' di intimità per rientrare nella confusione.
John aprì con voga la porta e tutti i parenti si girarono nella loro direzione. 
Paul si sarebbe voluto sotterrare.

-Signori e signore- urló John - io e Paul McCartney ci amiamo-

Tutti rimasero a bocca aperta e lo stesso Paul rimase scioccato.
Cosa aveva appena fatto?

-É una bugia!!- urló un signore in fondo alla stanza.

Paul vide John col quel fottutissimo sorrisi di sfida.

-Ok- disse per poi afferrare il volto di Paul e appoggiare le sue sottili labbra su quelle carnose e rosse del compagno. Le loro lingue danzarono nelle loro bocche. Fu un bacio appassionato, carico di amore, come quella notte in cui i loro corpi si erano una volta per tutti uniti.


Tutta la gente rimase in silenzio a guardare i due cantanti baciarsi senza neanche osare a dire una parola. 
Ormai era tutto palese, quei due si amavano e ora Paul aveva la certezza che anche John ricambiava il suo amore.
 
Quando i due si staccarono dalle labbra dell'altro, tutti i presenti applaudirono. 

-Pensi ancora che la nostra reputazione finisca?- disse Paul a bassa voce 

John lo guardó teneramente.

-Questo sarà un nuovo inizio...-
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Lovelystory