5. Run
Le vacanze erano arrivate e la villa di
Altezza e Bright era il massimo per passarle anche nei giorni di pioggia.
“Uffi, oggi piove!” disse Fine
guardando fuori dalla finestra del corridoio indossando la tuta da ginnastica.
“Già
veramente un peccato! E io che volevo fare i tuffi!”
si lamentò Lione pettinando i suoi lunghi capelli e indossando un
maglioncino bianco sopra una t-shirt e la gonnellina sportiva.
Di colpo Rein uscì sbattendo la porta e
sbadigliando rivolse i suoi limpidi occhi fuori dalla finestra “Uffi, ma
non è possibile!” mormorò delusa. Anche se c’era
umidità nell’aria la ragazza indossava la solita canottiera
bianca, la gonnella jeans e le infradito.
“Rein non hai freddo?” le chiese
la gemella vedendo la turchina poco vestita.
“No, no!” le rispose finalmente
con un sorriso. Le tre amiche si avviarono affamate in sala da pranzo dove si
sarebbe svolta la colazione.
Rein tentò di sedersi il più
lontano possibile da Shade. Non voleva strare a contatto con lui proprio ora
che aveva capito cosa provava.
“Cosa facciamo
Altezza? Oggi piove?” chiese Fine addentando un
pezzo di crostata ai mirtilli.
“Quando c’è questo tempo
è meglio non uscire, potrebbe venire una tempesta o un tifone!” le
rispose Bright prima che la sorella potesse aprire bocca. Il biondino era
sempre molto gentile e premuroso con Fine che era una ragazza
sbadata e poco sveglia. Le verso il tè
caldo ai frutti nella tazza e le porse un biscotto.
Rein invece guardava il piatto distrattamente.
“Ehi? Tutto bene?” le
chiese Shade interrompendo il suo stato di trance attuale.
Lei gli sorrise
tentando di non incrociare i suoi occhi glaciali ma allo stesso tempo dolci.
Perché si sentiva così vuota? Così, così strana?
“Ehi Rein!” la chiamò Fine
“Vuoi un biscotto?” e le porse uno di quelli che le aveva offerto
il ragazzo biondo seduto capo tavola.
La turchina stranamente scosse il capo e si
alzò con la scusa di andare in bagno. In realtà se ne andò
a isolarsi sui gradini della scalinata in cui lei e Shade si erano scontranti
in giorno prima.
“Ma che ha Rein?” disse Altezza
turbata dal comportamento poco educato che aveva dimostrato l’amica
allontanandosi dal tavolo.
“Io non ho mai visto mia sorella in
quello stato?” mugugnò la rossiccia sorseggiando il tè che
sapeva di fragola.
“Ehm… Ehm…!” tossì
Lione richiamando l’attenzione dell’intera tavolata. Quando tutti
gli sguardi furono puntanti su di lei, la ragazza continuò concludendo
tutto con due parole “E’ innamorata!”
Tutti si guardarono e
Fine poi rivolse un sorriso a Lione “Ma lo sapevo già! Ma di solito
è più allegra, questa volta non mi ha neanche parlato dei suoi
problemi!”
“E poi è confusa perché ha
paura di farti rimanere male!” continuò Lione.
“Ma di chi è innamorata
Rein?” chiese Bright confuso dallo strano discorso che stava facendo Lione.
“Oh fratello, certo che sei
ottuso!” urlò Altezza non potendo a non pensare che il biondo non si era mai accorto dei sentimenti di Rein verso di lui.
“Ed è qui che ti sbagli cara la
mia Altezza!” affermò la ragazza arancio facendole
l’occhiolino. Fine deglutii di colpo il tè e i
biscotti “No aspetta! Ma a mia sorella?”
domandò poi tossendo senza soffocarsi con il cibo.
D’un tratto una sedia stricco. Tutti
alzarono il viso curiosi di vedere chi si stava alzando da tavola: Shade.
Il ragazzo dai capelli corvini lasciò
la sala con sguardo freddo e distaccato. Diede un’occhiata a Fine che lo
guardava rossa in viso e poi spostò i suoi occhi su Lione che lo
squadrava con aria minacciosa. Era la prima volta che la dolce e tenera Lione
guardava in quel modo una persona; ci teneva all’amicizia delle gemelle
ed era disposta a fare qualsiasi cosa sia per l’una che per
l’altra.
Nella mattinata Fine si avvicinò Rein che
sfogliava una rivista d’abbigliamento comodamente seduta su una poltrona
del salotto mentre i ragazzi giocavano a bigliardo.
“Vedo che stai meglio Rein!” le
disse la rossiccia.
“Si, si, questa
mattina ero solo un po’ stanca perché non ho dormito bene la
notte, il materasso era molto duro!”
“Ah già!” affermò
Fine abbassando il volto.
“Tutto bene?”
“Si!” annuì la sorella
“Anzi no!” disse infine “Ho paura di ferirti con ciò
che sto per dirti, ma vedi, a me piace Shade e…”
“E allora? Io
ho occhi sono per Bright sorellina!” concluse Rein con un mega sorriso.
Un sorriso falso, falsissimo. Ma questa
falsità la capiva solo lei. Falsificava anche quello ormai, rinunciando
alla caratteristica più bella che aveva, perché la sorella era
troppo importante per lei. Pensava di aver trovato il principe in Shade, ma
invece aveva trovato un labirinto fato di specchi che rifletteva un’immagine
falsa di quella che era in realtà. La turchina odiava mentire a Fine, ma
non sopportava poi di vederla depressa.
“Sai però che forse piaci a
Bright?” disse la ragazza dai capelli blu alla gemella.
“Oh paura anche io che sia così,
ma non te lo rubo non preoccuparti!”
Rein sorrise “E io non…” ma
non finì la frase. Non poteva dirlo. Non poteva farlo. Era una bugia
troppo grande. Guardava Shade in lontananza: bello, affascinate, perfetto. I
capelli corvini un po’ scompigliati, le braccia robuste che
l’avevano salvata molte volte, la pelle diafana e gli occhi glaciali,
fissi e concentrati sulla pallina da lanciare in buca con la stecca. La luce
fioca e il verde del tavolo da biliardo si intonavano benissimo su di lui: la
camicia bianca a maniche corte un po’ aperta sul collo in modo da
intravedere una catenina argento, i jeans lunghi, tenuti leggermente bassi e
fermati da una cintura nera e le infradito bianche.
Ora non poteva più mentire a se stessa:
era veramente bellissimo!
Scosse la testa più volte e la sorella
la guardava un po’ turbata dal suo comportamento. Si alzò di
scatto lasciando cadere la rivista a terra. E si avviò verso la porta
d’uscita. Una di quelle che dava alla piscina. Aprì la parete e
uscì davanti agli occhi di tutti.
“Ehi Rein torna dentro!” le
urlò Altezza spaventata dal gesto inconscio dell’amica che si
stava bagnando sotto la pioggia. Ma perché era uscita? La ragazza non
degnò nessuno ma corse via. Sotto quella pioggia fitta e intensa.
C’era un piccolo particolare che non si notava a causa di
quest’ultima erano le lacrime che d’un tratto incominciarono a
prendere il soppravvento sugl’occhi di Rein.
Forse, per una delle rare volte, stava piangendo.
Dal salotto guardarono tutti impietriti Rein
che scappava sotto l’acquazzone.
“Oh no! Rein!”
esclamò Fine alzandosi di scatto e correndo verso la porta. Bright vide il gesto che stava per compiere la ragazza e
l’afferrò per un polso “E’ meglio che non esci!
Sta per arrivare giù un temporale” le
urlò in biondino.
“Ma? Mia sorella?”
“Più avanti c’è un
capannone adesso mando l’autista a controllare se si è rifugiata
la!” chiarì Altezza prendendo in mano il suo cellulare color oro.
“Ma che l’è preso io non
capisco?” continuò la rossiccia a fare domande
preoccupata.
Lione da lontano sospirò e alzandosi
dalla poltrona si avvicinò a Shade che intanto guadava in tavolo da
bigliardo con aria assente “Ora che intendi fare principe
misterioso?”
Però prima che
il ragazzo potesse darle una risposta Altezza “Non c’è
neanche al capannone! Sta per arrivare un tifone, e la
tempesta sta aumentando!” la ragazza urlò con quanto fiato aveva
in gola “Il cuoco l’ha vista andare verso le scogliere
attraversando la spiaggia!”
“Adesso salirà l’alta
marea!” esclamò Bright “è meglio andarla a
cercare!”
Lione intanto fissava Shade che, deciso,
corrugò la fronte e si avvicinò alla porta d’uscita. La
ragazza dai capelli arancio sorrise soddisfatta l’azione che stava per
compiere il ragazzo.
“Dove vai Shade?” lo
richiamò Bright prima che uscisse.
“Vado a cercare Rein!”
“Ma è troppo pericoloso, lascia
che vada a cercarla Bright che conosce la zona!” urlò Fine imbarazzata
ma agitata.
Il ragazzo dai capelli
corvini le sorrise dolcemente e accarezzandole la testa le disse “Mi
dispiace Fine, ma c’è una persona adatta a te! Rein non vuole farti
soffrire, ma neanche io voglio vederla soffrire!”
Detto questo il ragazzo uscì
avventurandosi sotto la pioggia densa. Un fulmine precipitò in mare,
Rein era in mezzo al bosco sopra le scogliere, spaventata e impaurita, ma non
aveva il coraggio di tornare e vedere cioè che le era proibito!
Waaa signori ci stiamo avvicinando all’ultimo
capitolo che lo sposterò domani prima che parta per Torino con la scuola…
intanto vi lascio immaginare la fine uhuh *ride
sadica perché non sa cosa vi aspetta*
Come sempre ringrazio tutti quelli che
commentano questa fic ^^ me
è fiera di essere Rein X Shade e di aver trovato tanta gente che
condivide questa passione… spero anche di leggere vostra fic… sul forum in cui io sono mod
e che è dedicato alla coppia sto anche partecipando ad un contest di fic spero di creare una bella fic
su di loro XD Cmq da domenica, quando torno da Torino vi sposto la nuova fic un po’ più piccante di questa ^^
*si inchina* grazie a tutti quelli che seguono
Blue Passion >__<
Chu - Ren