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Autore: Angel_SG    22/03/2016    2 recensioni
Spoiler 10x02
Dal testo:
- Che c'è Sammy...paura? Hai paura di me? - si avvicina alla brandina in cui sono legato, le braccia unite sopra la testa, inerme di fronte al demone che ha preso il posto di mio fratello.
Già, perchè qualsiasi cosa ne dica Crowley, per me quello non è Dean, non posso arrivare a concepire che sia davvero lui, perchè per me non esiste un universo in cui Dean non è là a difendermi, in cui lui è il carnefice ed io sono la vittima.
(Wincest. Don't like, don't read!)
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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Mi fido di te!

 

 

 

Avevo sempre amato l'odore di mio fratello, era un odore forte e dolce allo stesso tempo, sapeva di corse selvagge nei boschi, di canzoni cantate a squarciagola di fronte ad un falò; potevo sentirlo mentre strimpellava una chitarra scordata, improvvisando un motivetto stonato...Dean aveva sempre avuto orecchio per la musica; per questo, col sennò di poi, ho capito che ogni singola volta, non suonava una nota stonata per sbaglio, lo faceva di proposito, e più io ridevo di lui, più lui mandava all'aria anni di storia della musica con accordi sempre più assurdi.

 

E poi cominciava a ridere con me...

 

Mi guardava prendendosi in giro e quando smetteva di ridere, prendeva un sorso dalla bottiglia di birra lì a fianco, ma i suoi occhi...

 

Quelli non smettevano mai di sorridere ogni volta che incontravano i miei...

 

Dean è sempre stato l'unico a farmi sentire veramente vivo, felice...

 

Il sorriso di mio fratello...cerco di richiamarlo alla memoria, tengo stretto quel pensiero felice, cerco di tenerlo lontano dalla nuova immagine del ghigno malvagio che mi viene rivolto.

 

E quello che farò a te Sammy...”

 

Sento quelle parole, quelle che Dean aveva pronunciato non molto tempo fa; mi penetrano come una lama, a fondo, senza tuttavia uccidermi, perchè quello che sto per provare...è peggio della morte.

 

Beh nemmeno quello sarà pietà!”

 

Lo vedo avvicinarsi, sono troppo debole per reagire, credo di sapere cosa farà, ma non ho il coraggio di ammetterlo a me stesso, perchè nella mia mente, non riesco neanche a concepire l'idea che mio fratello possa farmi del male.

 

Anche se dovrei cominciare a farlo...questo è quello che mi dicono le costole rotte e il polso mal messo...il taglio sulla guancia e lo squarcio profondo che la prima lama ha creato nel mio fianco.

 

  • Che c'è Sammy...paura? Hai paura di me? - si avvicina alla brandina in cui sono legato, le braccia unite sopra la testa, inerme di fronte al demone che ha preso il posto di mio fratello.

 

Già, perchè qualsiasi cosa ne dica Crowley, per me quello non è Dean, non posso arrivare a concepire che sia davvero lui, perchè per me non esiste un universo in cui Dean non è là a difendermi, in cui lui è il carnefice ed io sono la vittima.

 

9 Anni

 

  • Dee – cammino verso il lavello della cucina, mentre Dean, sopra uno sgabello, lava i piatti che abbiamo usato per cena; non si volta neanche.

  • Che c'è Sammy? - mi chiede con voce calma.

  • Io...- comincio a piangere, ho 5 anni, cose come questa non dovrebbero capitare e mi vergogno tanto. Dean si volta verso di me, mentre si asciuga le mani sull'enorme felpa che usa per dormire.

 

Ed è lì che la vede, l'enorme macchia scura nei pantaloni del mio pigiama preferito.

Tutti i fratelli del mondo avrebbero urlato schifati, chiamando a gran voce la mamma, o avrebbero riso fino ad umiliarti...ma non Dean, no lui no.

Mi sorride e si avvicina a me, mi poggia una mano sulla testa e mi arruffa un po' i capelli.

 

  • Hey tigre...dai andiamo a farci una doccia e togliamoci questi pantaloni sporchi.

 

Quando vede che non mi muovo, mi prende in braccio e mi porta in bagno, mi fa togliere il pigiama sporco di pipì e mi lava con dolcezza, assicurandosi che l'acqua non sia troppo calda.

Quando finisce, mi aiuta a vestirmi, poi mi mette a letto, mi rimbocca le coperte e mi dà un bacio sulla fronte.

 

  • Va tutto bene Sammy, ci sono io con te.

 

Dean...voglio mio fratello...

 

Il demone si avvicina, lentamente. Si siede accanto a me e comincia a passare una mano sulla mia camicia, poi con quella specie di lama di mandibola, taglia i bottoni che la tengono chiusa.

Se avessi la forza credo che urlerei fino a farmi scoppiare il cervello, ma in realtà, mentre comincio a capire dove lui voglia arrivare, tutto quello che sento dentro di me è silenzio...un silenzio che sa di morte, la morte dell'anima, dell'innocenza, la morte di tutto quello che è stato e che mai più sarà.

 

  • Che c'è Sammy, non dirmi che non ti piace, andiamo...so essere molto bravo – la sua mano scende ad aprire il bottone che chiude i jeans e s'infila nei miei boxer.

 

Vorrei urlare, ma sono convinto che a lui piacerebbe, quindi mi limito a stringere gli occhi più che posso e a mordermi a sangue il labbro, perchè non posso vedere mio fratello, non posso guardarlo mentre mi tocca, non posso pensare che non ho nessuno che mi posso salvare, perchè l'unico in grado di farlo è proprio colui che mi sta per uccidere...e non fisicamente, perchè uccidermi fisicamente sarebbe un atto di pietà...e lui questo non può permetterlo.

 

16 Anni

 

Non riesco a crederci, la ragazza che Dean si è portato a casa fa degli urletti idioti, mi verrebbe voglia di prenderla a schiaffi; l'ho vista mentre andavano in soggiorno, a sbaciucchiarsi sul divano...non è neanche questa gran cosa...non capisco cosa Dean ci trovi in una come lei.

Cerco di rimettermi a dormire quando la ragazza comincia a gemere e ad ansimare...

 

Dio, che schifo.

 

Alzo gli occhi al cielo, e quasi sorrido della stupidità di quell'oca giuliva; quando un altro suono ferisce le mie orecchie.

E' più basso, roco, sensuale, virile, il gemito di un ragazzo, il gemito di uomo...il gemito di Dean.

Sento come se mi avessero dato un pugno alla stomaco, e prego che la smetta subito, ma nessuno ascolta le mie preghiere. Il nuovo gemito è più alto e ne seguono subito altri due.

Mi schiaccio il cuscino sulle orecchie, ma i gemiti non cessano, anzi aumentano di intensità e volume...o forse sono io che continuo a sentirli nella mia testa.

Butto a terra il cuscino e le coperte e corro verso la porta del salotto, busso con forza e urgenza, non voglio che Dean stia con quella ragazza, non riesco a sopportarlo.

 

-Dean! - non riesco quasi a riconoscere la mia voce, piena di panico e paura, come se un mostro m'inseguisse...non volevo giocare quella carta, ma non riesco a controllarmi. - Dee!

 

Passano pochi secondi, prima che Dean venga ad aprire la porta, i pantaloni non sono abbottonati e la maglia è stata infilata di corsa, me ne accorgo perchè è al rovescio, ma Dean sembra non farci caso. E' sudato e quando noto il rigonfiamento nel cavallo dei jeans, vorrei correre via.

 

-Hey Sammy...che succede? - mi scruta indagatore. Ho 12 anni, non dovrei andare a chiedere conforto a mio fratello mentre lui è impegnato a fare sesso, ma non riesco a farne a meno.

 

-Io..- il problema è che non so come spiegarglielo, non so come giustificare quell'interruzione, non so come dirgli che non riesco a pensare che lui stia facendo sesso con una ragazza nella stanza accanto.

 

  • Allora dobbiamo continuare o no? - dice la troia infastidita.

 

Dean non si volta neanche, guarda me e mi sorride, dolce, comprensivo, come se potesse leggermi nell'anima e capire questo strano sentimento che mi lega a lui.

 

  • Senti, manda a fanculo il moccioso e torna qui, abbiamo qualcosa da finire.

 

Ed è lì che il sorriso di mio fratello sparisce, si volta verso di lei e, con una voce tagliente che ho sentito poche volte in vita mia, sibila:

 

  • Hai 10 secondi per portare il tuo culo da puttana fuori da casa mia.- lei all'inizio lo guarda spaesata, ma di fronte al suo sguardo, si alza, si riveste e se ne va, non prima di aver bisbigliato un “finocchio”.

 

Dean finge di non averla sentita, si volta verso di me e dice:

 

  • Bè credo che abbia appena vinto il titolo di Miss Finezza!- e mi fa un ampio sorriso.

Io scoppio a ridere, in maniera quasi isterica, perchè è troppo il sollievo di averlo di nuovo con me, è troppa la gioia di sapere che qualunque fosse mai stata l'alternativa, Dean avrebbe sempre scelto me.

 

  • Allora tigre...film e gelato? - dice che il suo sorrido da casanova.

 

Io non posso fare a meno di sorridere e accetto subito.

 

Lo rivedo ancora come se l'avessi davanti agli occhi, il sorriso dolce e allo stesso tempo spaccone di mio fratello.

 

Dove sei Dean?

 

Sento le sue mani addosso, mi fa voltare, mentre i miei pantaloni volano giù da letto, lo sento dietro di me, mi bacia il collo con fare lascivo, mi dà un morso e d'un tratto sento la sue erezione premere contro di me.

Cerco di mantenere la calma, ma lui comincia a spingere dentro di me e fa male.

 

Fa male al corpo.

Fa male all'anima.

Fa male al cuore.

 

Una spinta.

 

  • Sammy qualunque cosa accada io sarà qui a proteggerti.

 

Due spinte

 

  • Fratellino, ti assicuro che non sento per niente la mancanza di una ragazza..ci sei già tu che fai abbastanza la fidanzatina...al massimo posso cercarmi un'amante.

 

Tre spinte.

 

  • Come puoi Sam? Come puoi andartene così?! Papà ha bisogno di te, IO ho bisogno di te...

 

Quattro spinte...poi ancora e ancora...una lacrima mi scivola lungo la guancia, una sola, ma brucia sulla pelle come fuoco, proprio nel momento in cui lui viene.

 

  • I love you Dean...

 

E subito tutto si blocca, Dean si ferma, sembra quasi non sapere cosa fare.

Sento il suo peso scomparire dal materasso, ho paura di voltarmi e vedere cosa sta facendo, ma mi obbligo a farlo.

 

Alza la lama e penso stia per uccidermi, ma quando cala su di me, sento solo le braccia finalmente libere.

 

Lo guardo e improvvisamente sembra invecchiato di 10 anni, finisce in ginocchio a terra con le mani sul volto, è disperato e quando alza lo sguardo su di me, non vedo il nero del demone, vedo gli occhi verdi e puri che tanto amo, velati di lacrime.

 

  • Mi dispiace Sammy...scusami...- le mani tra i capelli.

     

    Sta soffrendo e io, nonostante quello che mi ha appena fatto, non riesco a non avvicinarmi.

 

Provo ad abbracciarlo ma lui si scansa subito.

 

  • Vattene Sammy. Non so per quanto riuscirò ad essere ancora me stesso.

 

Ma non gli do ascolto, mi butto a terra accanto a lui e lo abbraccio.

Sento il peso di quello che è successo, sento la bile salirmi dallo stomaco mentre realizzo che, in un' altra situazione, quello che era appena successo, mi avrebbe reso la persona più felice di questo mondo.

Sì, perchè io per primo non ho mai capito se quelle parole, quelle tre parole che dicevo spesso a Dean, volessero dire “ti voglio bene” o “ti amo”.

 

  • Io non ti lascio solo – ed è un solo un secondo, Dean poggia delicatamente le sue labbra sulle mie, tenue, delicato, puro, niente a che vedere con la foga selvaggia di poco prima.

 

Guardo i suoi occhi e sono ancora verdi, puri...prende le manette che servono per bloccarlo e se le mette. La chiusura scatta un secondo prima che i suoi occhi tornino ad essere del colore della pece.

 

Il mio cuore si rompe...ancora una volta, mentre realizzo che è di nuovo andato via, lasciando il posto ad un demone, che ha il suo volto, i suoi capelli, le sue labbra, la sua voce...ma non è Dean.

 

Lo prendo per un braccio e lo porto fuori da lì. Un volta a bordo dell'Impala nessuno di noi due fiata. Qualcosa è cambiato in lui, anche se è tornato ad essere il demone della prima lama, qualcosa in lui profuma di umano, qualcosa che mi fa sperare che un giorno, potrò ancora rivedere mio fratello.

 

La radio manda una canzone che conosco fin troppo bene: Wanted Dead or Alive.

La stessa canzone che avevamo cantato insieme, la sera prima che scadesse il suo patto, la sera prima che i segugi infernali venissero a riprendersi ciò che lui aveva donato senza remore per salvarmi la vita.

 

E mentre guido mi vengono in mente le sue parole, quel giorno in chiesa...

 

"Lo so che in passato noi abbiamo avuto dei problemi e che ti ho detto delle stronzate che ti hanno fatto stare male...ma Sam, andiamo...ho ucciso Benny per salvare te, sono pronto a lasciare andare questo bastardo e tutti quelli che hanno ucciso la mamma,per te! Quindi non ti azzardare a credere...che possa esistere qualcosa, passata o presente, che metterei prima di te!"

 

E mi chiedo se davvero fosse mai esistita qualcosa al mondo che Dean non si sarebbe strappato di dosso per salvarmi.

Sto sorridendo adesso, perchè sono sicuro che troverò il modo di riportare mio fratello da me...e mentre penso ciò, guardo nello specchietto retrovisore.

Lui mi sta guardando e sorride, non un sorriso malvagio, ma tranquillo e, anche se i suoi occhi hanno ancora un ombra nera, so cosa vuol dire il suo sorriso.

 

“Mi fido di te”.

 

E non ho nessuna intenzione di tradirlo.


N.d.A.
Qualcuno è arrivato vivo alla fine di questa storia? Ritenetevi fortunati xD
Primo esperimento sui Winchester e prima storia pubblicata su Efp, in realtà non è colpa mia; questa storia è strata partorita dalla mia mente malata a causa di quella frase che chiude l'episodio due della decima stagione...quindi date la colpa a Dean e non a me xD
Non sono molto brava nelle note ( neanche a scrivere, se è per questo )
Fatemi sapere cosa ne pensate, ogni commento è ben accetto.
See you soon. 
Angel_SG

 

  
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