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Autore: Mikirise    23/03/2016    2 recensioni
Masterchef!AU: In cui ridendo e scherzando è Leo a stravincere su tutti gli altri concorrenti.
(Unitevi allo #SpringShower del campmezzosangue alla settimana del #LeoAppreciation!)
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Annabeth Chase, Calipso, Leo Valdez, Piper McLean
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La storia è stata scritta per la settimana del #LeoAppreciation dell'iniziativa #SpringShower del campmezzosangue al quale vi invito caldamente a partecipare. (Io ho i libri che mi guardano male *sigh* ma voi… vi potete ancora salvare! Io me lo sento nelle ossa!)
Il prompt è di kuma_cla. E la storia è meh, ma non potevo lasciare Leo senza neanche una ff a dirgli che gli voglio bene. TI VOGLIO BENE LEO! *piange*
Ormai sono esaurita.







Il soufflé non è il soufflé

(Il soufflé è la ricetta)





Leo si stropiccia gli occhi, prima di guardare prima verso l'altro, dove un tabellone mostrava fieramente il suo nome, poi intorno a lui, dove un tavolo rotondo di pietra lucida teneva in bella vista fornelli e tanto cibo. A Leo piace il cibo. Ah, e sì. C'è anche Calypso che continua a dirgli, senza neanche muovere le labbra: “Giuro che ti distruggo, Valdez.” E la cosa sembra anche abbastanza giusta.

Anche sul suo grembiule c'è scritto il suo nome, sia mai che poi lo dimentichi e se ne vada in giro a dire che si chiama Alfredo. Da piccolo diceva di chiamarsi Leonidas de Marco. Jason crede ancora che quello sia il suo nome per intero. Eh.

Ridacchia all'ennesima minaccia della castana vicino a lui e vorrebbe farle notare che il nome sul suo grembiule è sbagliato (due L, che dilettanti), ma non vorrebbe che, per la grande finale, lei decidesse di cucinare proprio lui a fuoco lento e media cottura. No, grazie. Ma sarebbe delizioso.

Le luci diventano un po' più luminose (e calde) e finalmente la sala da cucina è completamente visibile. Piper, sul banconcino di legno, vestita come un boscaiolo anche quando sa di star per apparire in TV, accanto a Nyssa, si sbraccia e sembra così tanto fiera di lui da mettere in imbarazzo Leo, che comunque sorride. Perché tra poco lei smetterà di sbracciarsi. Scommesso?

In effetti, Gordon Ramsey nemmeno dà la buonasera a tutti (anche se è a malapena mattina e tengono Leo sveglio dalle quattro del mattino, per il grande evento), che la scritta sul tabellone dalla parte di Leo cambia. Il ragazzo alza gli occhi per sorridere della propria creazione, perché cuoco amatoriale e tutto quello che volete, ma Leo Valdez ha anche studiato a MIT e queste cose le può fare e lo fanno sempre ridere.

Anche Graham ride, dietro il suo papillon, cercando di nascondersi, dovrebbe darsi un tono e smetterla di sghignazzare ad ogni bravata di Leo. Così come Gordon.

HOT STAFF, JOIN TEAM LEO

Le persone ridono e ride anche lui, sistemandosi il grembiule, dopo aver visto Piper sbattere la mano sulla fronte e sospirare. Anche Annabeth lo fa, ma non sembra più disperata di Pip. Sorride, anzi.

“Come hai fatto, Leo?” chiede Christina, scuotendo la testa. Sempre detto che tutte le ragazze lo amano.

“Se non chiederai, non mentirò.” Alza le mani e passa il dorso della mano tra le labbra e il naso. Sente ancora le minacce di morte di Calypso, a proposito. Come quella ragazza faccia a non muovere nemmeno le labbra sarà il prossimo mistero che svelerà, promesso.

“Ma come hai fatto ad arrivare fino a qui?” Se c'è una cosa che non esiste in questa frase di Graham, è cattiveria. Quel bonaccione. C'è solo una regola da rispettare a Masterchef: non giocare col cibo. E Leo non lo aveva mai fatto, tanto è bastato per conquistare la simpatia dei giudici (e del pubblico, a quanto pare). Quindi Graham ride, mentre parla e il papillon colorato di inclina a destra. Così come la testa del concorrente.

“Ho il sospetto che chef Christina abbia una cotta per me.”

E di nuovo la stanza è piena di risate.





~


Però è una buona domanda. Come sei finito qui, Leo? Anche lui se lo è chiesto quando le luci si sono accese nella stanza e ha visto per la prima volta i giudici. E gli sudavano le mani, si ripeteva a mente la ricetta delle tortillas di Esperanza e aveva preso un respiro lungo e lento.

È iniziato come uno scherzo.

Prepara sempre cibo spazzatura e vegetariana (ossimori, sì) a Piper , e Nyssa gli aveva detto che se mai avesse voluto aprire una tavola calda non sarebbe morto di fame. Il fatto che si fosse appena laureato e che passasse la maggior parte del tempo in garage, con il Wi-Fi acceso, guardando serie TV e costruendo roba inutile, aveva dato a sua sorella adottiva un movente per iscriverlo alla gara, a sua insaputa, pagando anche l'iscrizione. Ripetiamo il a sua insaputa. Ma Piper sembrava così fiduciosa e così fiera del fatto che Leo sapesse rompere due uova per una torta, che lui non aveva nemmeno avuto il coraggio di non svegliarsi all'alba e fare la fila per andare a guardare negli occhi le persone che avrebbero fatto a pezzi il suo ego. Che dire? Leo Valdez è un tipo generoso. (Anche perché ha sempre avuto la sensazione che Piper lo avesse iscritto a Masterchef solo per avere Jason tutto per sé, per qualche mese. Questa era una battuta con un fondo di verità, gli era sempre sembrato che il suo amico preferisse sua sorella, come compagnia. Un po'… a volte, non sempre, si sentiva un po' escluso quando loro due si trovavano in contemporanea nella stessa stanza con lui.)

Alla domanda: “Cosa ci prepari?” La risposta è stata: “Avevo pensato agli spaghetti-tacos di iCarly, poi mia sorella mi ha dato un colpo in testa e mi ha detto di comportarmi da adulto.” Ha riso da solo, quella volta, mentre Gordon lanciava un'occhiata preoccupata ai suoi colleghi.

Aveva preparato le tortillas Valdez, la ricetta di sua madre, perché se mai fosse entrato voleva ringraziare anche lei, non solo Piper. E per questo alla domanda: “Come possono essere le tortillas di tua madre, se le stai facendo tu?” aveva risposto con un sorriso: “Il soufflé non è un soufflé. Il soufflé è la ricetta.” E questo ha fatto sorridere Gordon, perché, davvero, non poteva sfuggirgli una citazione di Doctor Who, no? È inglese, cavolo.

Esperanza Valdez ha insegnato a suo figlio diverse cose. Come allacciarsi le scarpe, ad esempio, o parlare spagnolo. Gli aveva insegnato che lavarsi le mani prima di aver mangiato è igienico e che sporcarsi le mani di olio a causa del duro lavoro non è disdicevole. Gli ha insegnato che una donna per il proprio figlio farebbe di tutto e ad aggiustare le macchine. E a cucinare. Roba fritta, per lo più, ma anche come usare il forno e che condividere il cibo con gli altri è importante quanto un sorriso nei giorni più brutti. Quindi Esperanza gli ha insegnato tutto quello che sa, e sarebbe stato un insulto a lei e a Piper cucinare qualcosa che non fosse una sua ricetta proveniente direttamente dall'infanzia di Leo. Anche se preparata male e fritta e poco raffinata per un programma come Masterchef. L'aveva solo presa come una prova del suo amore per la sua famiglia, anche se nessuno lo aveva notato. Sono quei piccoli dettagli di cui nessuno si rende conto, a lui va bene così.

“Comunque, delle mie cugine vorrebbero sapere che dieta hai fatto, chef Graham, perché pensano che tu sia diventato davvero sexy.” Che fosse in un programma televisivo non voleva dire che avrebbe smesso di essere l'idiota che è. Comunque, Christina aveva ridacchiato, cercando di non farsi notare. “Non quanto me, eh.”

E si aspettava tre no. Perché, davvero, non ha mai studiato cucina, non ha mai preso in mano un wok, non sa cosa sia la cottura sottovuoto e roba del genere. Certo, i soldi del premio farebbero comodo, ma è per questo che si è laureato in Ingegneria Meccanica. Per poter lavorare, facendo una delle due cose che più gli piacciono (e delle quali Esperanza sarebbe stata fiera). Qualsiasi sarebbe stato il risultato la reazione sarebbe stata amen.

Per questo esce dalla stanza tranquillo, con calma, tenendo le mani dietro la schiena. Era, graficamente parlando, il contrario di Piper che, tesa, teneva i pugni chiusi e si mordeva le labbra. Forse era semplicemente più nervosa di lui. Glielo ha chiesto con gli occhi, cosa era successo, se tutto fosse andato bene e lui aveva alzato le spalle.

L'aveva già vista pronta a consolarlo. Si stava avvicinando a lui, con Annabeth alle spalle che controllava la situazione, muovendo soltanto gli occhi. Ai tempi nemmeno l'aveva notata. Pensare che sarebbe diventata sua amica in pochi mesi lo avrebbe fatto anche ridere. (Annabeth è bella e pure alta, e fa paura quasi quanto un'atleta tedesca.)

E quando stava ad un passo da lei, aveva sorriso. “Sono entrato a riparare un tubo e sono uscito con un grembiule. Mi hanno incastrato.” Le ha mostrato il grembiule di Masterchef che teneva in mano e lei gli era saltata al collo ripentendo che se lo sentiva, che lo sapeva, che era fiera di lui. “Però. Ho cotto troppo la carne. Ho sbagliato la ricetta di mia mamma… dovevo cuocerla a media cottura ma… Graham non mi voleva far entrare.” E magari non soltanto per la cottura della carne.

La sorella adottiva gli aveva dato un buffetto alla testa riccioluta e lo aveva ancora una volta abbracciato. “La prossima volta lo ricorderai. La media cottura non si scorda mai, no?”

È veramente iniziato tutto un po' per gioco.





~


“Ci preparerete un menù. Quindi un antipasto, la portata principale e il dolce. Per ogni portata avete due ore e mezza di tempo, potete sbizzarrirvi usando tutti gli ingredienti che vi verranno in mente. L'unica regola è che qualsiasi cosa ci servirete in quella sala…” Indica la stanza dietro di loro, leccandosi le labbra. “… deve essere il miglior piatto che abbiate mai cucinato. Senza scuse.” Unisce le mani, come se volesse sfregarsele, ma poi rimangono lì, ferme, avanti al suo petto. “Cos'hai pensato, Hot Stuff?”

Leo si guarda intorno e incontra lo sguardo di Piper e Annabeth, sopra il balconcino, poi guarda la sua avversaria, che, davvero, sembra agguerrita come non mai, e sorride. “Beh, si cucina per chi si ama. Quindi sicuramente vegetariano, anche se avrei tanto voluto mettere in forno uno dei deliziosi uccellini di Calypso.”

“Scarabocchio bruciacchiato” mormora lei, continuando a non guardarlo negli occhi.

“Raggio di sole” risponde lui. Che come insulto è debole, ma lei si arrabbia lo stesso, sbattendo il piede a terra e girandosi finalmente verso di lui per fulminarlo con lo sguardo. Leo sorride e si allaccia il ciuffo che gli cade davanti alla fronte in una fontanella di ricci. La cosa fa ridere sempre tutti, per lui è diventato un gesto rituale.

E poi stanno cucinando, con un orologio gigante che segna i minuti che rimangono.




~



Con Annabeth ci ha parlato la seconda settimana, per quanto sia strano. No, perché a trovarsela davanti, nel suo metro e ottanta, la bionda sembra un'amazzone che ti manderebbe a quell'altro mondo con l'aiuto di un solo dito. Leo è alto solo un metro e sessanta e sembra un folletto. Al confronto fisico, tutti sanno come sarebbe andata a finire.

In più Annabeth è anche un architetto e tutti sanno che gli ingegneri e gli architetti non vanno molto d'accordo, perché, beh, perché sì.

Beh, loro due non sono stati così.

Nella prima sfida a squadre sono capitati coi grembiuli rossi e tanti poliziotti affamati. Nel momento di panico, quando Miranda aveva bruciato metà del pollo, lui ed Annabeth erano entrati in gioco per salvare il salvabile, dandosi man forte a vicenda. Sembra che si conoscano da anni, avevano commentato i giudici, ma la verità è che Annabeth è così logica da aver trovato la logica di Leo. E si sono ritrovati entrambi sulla stessa pagina. Grazie al cielo, perché Hazel li avrebbe uccisi se fosse andata al pressure test alla seconda puntata.

“Come sei finita qui?” le aveva chiesto una volta il messicano, grattandosi la guancia, nell'area comune dell'albergo in cui dovevano soggiornare. “No, davvero. Sembri tutto, tranne una cuoca.”

Annabeth era seduta accanto a lui e si era stirata sul divano davanti alla televisione, per poi abbracciare un cuscinetto. “Un mio amico dice la stessa cosa. Ma, vedi, io posso essere quello che voglio. Devo solo dimostrarlo.”

“Io sono qui perché volevo assaggiare la bistecca Kobe.” Leo aveva annuito, facendo ridere la ragazza. Si stava guardando intorno, quando Annabeth gli mette qualcosa trai capelli. Se ne accorge solo per il clic dietro l'orecchio. Era tropp preso a guardatele storie di Alta Infedeltà (la cosa più simile ad una telenovela nella TV non a pagamento).

“Quando cucinerai la carne più buona in questo mondo, e la più prelibata, ricordati di allacciarti i capelli. Non vogliamo presentare peli Valdez ai giudici, eh.” Gli aveva appena messo una molletta trai capelli, solo per poi scompigliarli e dargli una pacca sulla spalla. “E la cottura media. Non bruciare le bistecche, per favore.”

Quanto vuole bene ad Annabeth! Hanno progettato insieme la torta più pazza del mondo, più teatrale di quella del Boss delle Torte e anche più elegante. E lei gli ha insegnato come usare gli strumenti da cucina più impegnativi, anche se sapeva bene di essere sua rivale nella gara e che questo era un gesto controproducente. Ma a chi importa? Ha detto che un amico vale più del suo orgoglio, e Leo non ha capito molto bene, ma non ha smesso di sorridere un momento, perché lei lo ha definito come suo amico. E questo è importante. Lo è per lui.

Quindi, se non fosse stato per Annabeth che lo ha introdotto all'alta cucina, probabilmente in finale non ci sarebbe mai arrivato (o forse sì, chi lo sa?), il suo percorso è stato costellato di alti e bassi e, per quanto il suo senso dell'umorismo facesse audience (beh, più o meno), c'erano state volte in cui Ramsey e Toisi si mettevano le mani in testa e chiedevano perché. Quindi se n'è fatti di pressure test, ma è anche vero che montare della panna non ha mai fatto male a nessuno. E lì ha superati tutti.

Le notti in albergo sono state esilaranti e avventurose… beh, più o meno. Leo le ha passate facendo maratone di serie TV e costruendo oggetti inutili (quello che poi stava facendo nel suo garage di casa sua. Uhm, scusa Pip), perché in cattività non sapeva cos'altro fare. E, per caso, ha anche dato fuoco a due o tre tende… mai le sue. Mica voleva mettersi nei guai! Per caso ha anche distrutto una collana a Calypso, ma, in sua discolpa, la catenina era veramente troppo fragile ed è riuscito a salvare il ciondolo. E non lo ha fatto apposta! Forse per questo la ragazza ce l'ha con lui così tanto, ultimamente. Uhm.

Non ci ha pensato molto fino a poco prima della finale. E perché Calypso continuava a tirare frecciatine. Quindi…

Continuava a esercitarsi con le pentole e guardare Marco Polo.

Poi Annabeth è stata eliminata.

Nel senso. Lei era stata scelta come caposquadra della squadra blu e aveva voluto Leo al suo fianco, come sempre. Insieme erano potenzialmente invincibili. Peccato che Leo fosse stato già scelto dalla squadra rossa, capitanata da Calypso e che lei lo avesse fatto anche di proposito. Sai come si dice: tieni stretti i tuoi amici e più stretti i tuoi nemici. Lui pensava soltanto che avrebbe dovuto fare di tutto per non mettersi contro Graham. (Anche se Drew, sua cugina, al riceve la dieta dello chef, è stata così contenta che lo ha anche chiamato per nome, e veramente ha iniziato a pensare che Graham sia un figo. Ma queste sono altre storie.)

Nelle cucine di un famoso ristorante, Calypso si era resa conto che una sola molletta non riusciva più a tenere a bada i ricci Made in Valdez. È stata lei a dargli il laccio e allacciarglieli a fontanella, la prima volta. “Non voglio perdere una sfida perché i giudici troveranno i tuoi capelli unti nel piatto!”

“I miei capelli non sono unti!”

“Ah-ha.”

“Mi stai tirando i capelli.”

“Zitto.”

Quando hanno vinto e Annabeth stava lì, trai fornelli, cercando di sfornare una tortina col cuore di cioccolato, un soufflé (al cioccolato) e una mousse (rigorosamente al cioccolato), lo ha capito prima degli altri che qualcosa sarebbe andato storto. Non perché Annabeth non fosse brava, ma perché Annabeth Chase ha come secondo nome Perfezionista e il tempo stava scadendo.

Guardava la bionda, con la coda alta saltellare di qua e di là, tirare fuori il soufflé e sbuffare, guardare la tortina sconsolata e posare la mousse, scuotendo la testa. Lei odia i dolci perché non le sembra che abbiano una scienza esatta, non solo perché rendono Leo più iperattivo di quanto già non fosse.

Le hanno chiesto di togliersi il grembiule e lei ha sorriso.

Leo giura, giura ci tutto se stesso che è stato veramente molto virile e non ha versato una sola lacrima, quando Annabeth ha detto davanti a tutto il mondo che la persona che più merita di stare in quel programma e di vincere è lui, Leo Valdez, un suo amico. Non lo ha fatto.

A questo punto, vincere è un dovere morale.



~



Leo taglia le verdure e guarda l'orologio. È così concentrato che nemmeno lo vede Gordon che gli compare davanti con un “Ehi!”, quindi salta sull'attenti, lasciando andare la pasta tra le dita.

Lo chef alza le mani e il texano sorride imbarazzato. Sono già al piatto principale e non può sbagliare, anche perché se lui è agguerrito, Calypso sembra essere molto molto ma molto più affamata di vittoria. Questa cosa gli fa venire più voglia di farle uno sgambetto e vederla arrabbiata, ma sarebbe troppo cattivo. Aspetterà un altro momento per farlo.

Le domande sono le stesse di sempre. Cosa cucinerai. Sei sicuro. A chi pensi mentre cucini. Ricordati di cuocere la pasta al punto giusto. Buona fortuna. Una cosa cambia, però. Gordon si ferma davanti a lui, mentre stende la pasta e sembra star pensando a qualcosa di molto importante, anche se non ferma Leo dal chiudere i ravioli e guardare in continuazione l'orologio.

“Posso dirti una cosa?” Gordon si muove sempre in modo molto strano. A volte lo fa a scatti, quasi stia ancora ripensando a quello che sta per dire. Leo alza gli occhi per qualche secondo, poi torna con lo sguardo ai fornelli.

“Se vuoi un consiglio sulle donne, sei venuto dall'uomo giusto. Sono il bad boy supremo. Mi muoiono tutte dietro.” Sorride mentre continua a girare la crema nel pentolino. La loro conversazione è coperta dal rumore delle pentole di Calypso, che cadono a terra, mentre Christina ride, coprendosi la bocca. Niente è andato perduto, comunque, e la ragazza sembra soltanto essersi arrabbiata di più. Adesso sì che prenderà Leo per cucinarlo fritto in padella.

“Fammi un piacere. Quando uno di voi due vincerà, prendi quella ragazza e datevi finalmente quel bacio che stiamo aspettando da settimane.” Ride e gli dà una pacca sulla spalla. “Non ti chiamerai Hot Stuff per nulla, no?”

Leo non è nemmeno sicuro che quello sia il momento giusto di parlare di queste cose. Starebbe cercando di non deludere due (tre) donne della sua vita qua, ehi!

Alza una spalla e continua a cucinare. “Noi ci odiamo.” E nemmeno lui crede alle sue parole. “E non ho ancora chiesto allo chef se, visto che è inglese, per spaventare i suoi figli fa finta di essere un Dalek.”

Indovinate un po' cosa è andato in onda e cosa no.




~


Se c'è una cosa che Leo odia veramente tanto, è non sentirsi all'altezza e che gli altri non lo facciano sentire all'altezza. Ed è così che lo faceva sentire Calypso: come se tutto quello che ha fatto i quei mesi non valesse niente e, quando rimangono in otto, fa di tutto per non finire nella sala comune dell'albergo da solo con lei. Senza riuscirci, perché quando mai un piano di Leo è andato a buon fine? Spoiler: la risposta è mai. Beh, tranne quella volta che ha vinto un orsacchiotto gigante per Chione alla fiera di paese. Però poi Chione l'ha mollato, quindi…

Ma.

Quando finivano nella sala comune da soli, magari perché tutti volevano fare una passeggiata per chissà dove e bersi un goccio e invece a Leo basta una coperta calda e i popcorn per essere felice, Calypso entrava in una fase di mutismo. Non parlava. Forse per questo a Leo piace tanto infastidirla. Faceva la bella statuina ed era divertente farle avere una reazione, una qualsiasi. Giusto per essere sicuro che fosse viva.

Poi i concorrenti hanno iniziato a diventare sempre di meno. Sette. Sei. Cinque. Sembrava veramente che scomparissero con la stessa velocità in cui vengono uccise le vittime in Dieci piccoli indiani. E nessun voleva essere la prossima vittima. Grazie ma no grazie.

Una cosa che aveva notato Leo, però, era che, per quanto fosse arrivato alla top five dei migliori concorrenti dell'edizione, nessuno lo prendeva veramente sul serio. Era il tipo delle battute e del sorriso facile, quello che più che un concorrente è un pagliaccio. La cosa poteva anche dargli fastidio… e lo ha fatto. Lo hanno fatto sentire inadeguato. L'ultimo degli ultimi. E allora a cosa servono le ricette i sua madre e del papà di Piper, se poi nessuno se le gusta?

“Mi piace come cucini” aveva mormorato di malavoglia dal nulla Calypso abbassando un libro di racconti. “Sembra che ci metti… tutto te stesso. Che non è tanto perché sei uno scarabocchio piccoletto, ma ehi, è già un inizio.”

Quello era sembrato a Leo un complimento a doppio taglio. Quindi un compli-insulto. Doveva rispondere per le rime. Dove a pensare in fretta. “A te sta bene il rosso.” Uhm. Deve ancora lavorarci su. Non sa coprire complimenti con un insulto. Al massimo insulta e basta. A volte senza neanche volere. (Scusa Frank). Ma fare cose più complicate… no, meglio di no. “La cosa è comunque irrilevante” ha aggiunto. Uhm. Fortuna che ha un pezzo di carta che attesta la sua intelligenza, altrimenti la gente lo prenderebbe per stupido. Forse dovrebbe veramente iniziare a pensare un po' di più prima di parlare.

Calypso aveva solo roteato gli occhi.

E da quella volta sono successe cose strane. Chiacchierate. Risate (“Vedi? Ti faccio ridere. Sono simpatico.”) Confessioni, addirittura. Lui si ritrova a parlare della sua mamma senza nemmeno rendersene conto. Non era mai successo. E lei parla delle sue sorelle e di come a volte la famiglia l'ha portata a fare scelte sbagliate per lei. Sono discorsi importanti, alleggeriti dal suono della musica e dall'odore di una omelette sul fuoco. A lei piace davvero come lui cucina i piatti tipici messicani. A lui piace soprattutto lo spezzatino di lei. Ed il fatto che canticchi la ricetta, mentre cucina, ma di questo se n'è reso conto ultimamente, prima non le faceva caso, questo è il problema.

Calypso, invece, lo tiene d'occhio da quando le ha rotto la collana (che era un regalo di suo padre, finito in prigione a vita), ossia da sempre e lo trova un avversario temibile. Leo aveva aggrottato le sopracciglia e sentiva il cuore battere all'impazzata. Perché era questo quello che cercava.

Lo ha praticamente riconosciuto. È stata l'unica a farlo. Lo ha visto come cuoco e come persona. E non lo ha fatto sentire inadeguato, o di troppo. (Questo è importante)

“E me lo dici perché…?”

“Sembra che tu abbia bisogno di sentirtelo dire.” Aveva scosso la testa e parlato come se la cosa fosse ovvia. E poi sono rimasti entrambi in silenzio, a guardarsi.

“Che carina” esordito dopo un po' lui, con un sorriso troppo divertito è troppo furbo. “Ti preoccupi per me. Ti stai intenerendo.”

Lei aveva sospirato. I concorrenti continuavano a essere eliminati peggio dei moscerini nelle bocche della gente che parla per la campagna. Quattro. Tre. E sono rimasti solo loro due.

Ma Calypso non era più muta quando erano soli, anche se è veramente troppo competitiva. O è semplicemente irritabile quando qualcuno la alza alle quattro del mattino tirandole un secchio di acqua gelata in faccia.

Beh, dipende dai punti di vista.



~

A Leo sembra che parlino per ore.

I giudici sono tutti un bla bla, lo hanno perso a piatti e Piper sta là sopra, alzando gli occhi al soffitto e mormorando parole poco carine ad una Nyssa che prova a tranquillizzarla come può. Parlano di esperienza, di passione e tanta altra roba.

Leo ha solo fame. Calypso si tortura le dita. Come ha detto all'inizio, va come deve andare. Solo che all'inizio non aveva Annabeth a sussurrare nella sua testa che ce la potrebbe fare.

Ancora bla bla di Graham. Uhm. Leo dovrebbe veramente concentrarsi sulle loro parole. Ma ha così tanta fame e soffre di ADHD degli adulti, non riesce a smettere di notare che dentro la sala sia entrato veramente un usignolo e non era un'illucinazione di Calypso. Poi nota che il rumore dei riscaldamenti si è attenuato e riesce a sentire meglio il ronzio della voce di Christina. Nel silenzio porta lo sguardo verso il trofeo e sente le parole “a media cottura” non riesce proprio a concentrarsi oltre su quello che dicono, perché pensa al fatto che la prima volta ha sbagliato la cottura della ricetta di sua mamma, ma che adesso gli è sembrato di non aver sbagliato nulla.

Il fornello non era nemmeno troppo alto e ha evitato di far alzare la fiamma, come fa sempre, più per divertimento che perché serva alla cuocere di qualcosa.

Lo stanno guardando tutti, in silenzio. Calypso gira la testa verso di lui e, proprio in quel momento, si sente uno scoppio e dei coriandoli dorati iniziano a salire per poi scendere nell'aria. L'aria si colora di rosso. E lui ancora non ha capito cosa sta succedendo, perché Calypso gli dà un bacio sulla guancia e sorride, facendo qualche passo indietro, per lasciare che Piper si butti su di lui e lo faccia quasi cadere per terra di sedere. No, aspetta, forse non ha capito bene.

“Hai vinto!” continua a gridargli nell'orecchio una sorella e Nyssa si congratula da lontano, perché va bene che sono fratelli, ma gli abbracci in pubblico non fanno parte del patto. I giudici ridono e Annabeth gli dà una pacca sulla spalla.

E allora Leo ricorda quello che ha fatto qualche tempo prima, nel caso lui avesse vinto. In realtà, nel caso chiunque avesse vinto, perché l'ultima bravata si deve fare e basta, senza scuse. Alza gli occhi verso il soffitto e vede la scritta.

ALL GIRLZ LUV LEO VALDEZ

Era in mezzo ad una competizione e ancora aveva tempo di fare queste cose. Uau. Si vede che è proprio fantastico.

“Dovevi proprio farlo?” chiede Piper quando lui si libera dall'abbraccio e guarda verso l'alto. “Non penso proprio fosse necessario.”

Leo alza le spalle. “Lasciami godere il mio momento, dai.” Ma non guarda in alto, perché quelle sono le cose da buffone che fa per distogliere l'attenzione dalle piccole cose serie che lo rendono felice.

Le guarda sorridere e sembrano così fiere di lui, da riempirgli il petto e fargli sentire di avere un posto nel mondo. Mamma. Piper. Annabeth. Anche Calypso, che strano. Sono orgogliose di lui.

E vedere quel sorriso di gioia sul viso delle sue tre (quattro, Esperanza sta nella ricetta del dolce di cocco che ha preparato per vincere) donne della sua vita, lo rende felice più del premio che ha tra le dita.



 
  
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