NEW ORLEANS (10 gennaio 2014)
Elijah mi aveva appena chiesto se avevo una minima idea di quanto fosse raro l’amore. Non gli risposi ,forse per paura che se gli avessi risposi di sì ,lui a quel punto avrebbe voluto sapere qualcosa di più ed io avevo tutto chiaro in mente ma non lo avevo mai più raccontato a nessuno da quella terribile notte di maggio di cinque anni fa che spense tutta quella speranza che riponevo nell’amore .
NEW YORK(10 settembre 2009)
“Hayley!Hayley! Svegliati o faremo tardi a scuola!!”- sento urlare dal piano di sotto mia sorella Hilary. Come pretendeva che avessi voglia di svegliarmi così presto per andare a scuola , soprattutto sapendo quello che avevo passato per tutta l’estate?
Dall’altra parte aveva ragione: era il primo giorno,non potevo già arrivare in ritardo! Così ancora una volta lei aveva ragione ed io l’ascoltai. Mi alzai, mi feci una doccia veloce, misi l’uniforme, un filo di trucco giusto per non sembrare una che era stata investita da tre camion di seguito e per lo stesso motivo feci una treccia il quanto più possibile decente con i miei lunghissimi capelli castani. Ero pronta.
Ovviamente non avrei avuto il tempo di fare colazione seduta intorno ad un tavolo come una persona normale visto che già sentivo il motore dell’auto di Francis ,il fidanzato di Hilary che veniva ogni mattina a prenderci per andare a scuola.
“Io vado”- dissi a mia madre e mio padre che stavano facendo colazione in cucina con gli occhi intenti ognuno a guardare il proprio pc,come sempre.
***
“Buongiorno Ally” – mi disse Francis
“Finalmente ce l’hai fatta”- aggiunse mia sorella
“Ciao”-risposi freddamente. Non avevo un buon rapporto con lui,soprattutto dopo che ci aveva provato con me durante uno dei tanti viaggi studio di sorella. Non avevo mai avuto il coraggio di dirle tutta la verità ma ogni volta che lo vedevo mettevo in dubbio la mia scelta. Volevo proteggerla da un dolore che prima o poi le sarebbe toccato: ne ero sicura.
Per tutto il tragitto casa- scuola non fiatai , così pensai a quello che mi sarebbe toccato appena ritornata a scuola.

1. Evitare il mio ex fidanzato Nate. L’ultima cosa che volevo era che lui venisse a pregarmi in ginocchio di tornare insieme.
2. Trovare qualcosa di decoroso da rispondere a tutti quelli che mi chiederanno cosa ho fatto durante le vacanze. Di certo non potevo dire che ero distrutta per la rottura e per questo ero partita con le mie due amiche di una vita per una vacanza di tre mesi ad Ibiza immerse tra musica, alcool e qualche serata in compagnia di bei ragazzi. Passere per una poco di buono  non è il massimo. Soprattutto perché quelli che frequentano i miei corsi sono tutti figli dei colleghi e impiegati di mio padre. Pessima mossa perciò.
3. Ritrovare le miei amiche con cui non avrei nulla da raccontare che loro non sappiano già tranne che spettegolare su quello che gli altri hanno fatto durante le vacanze realmente
4. Inventarmi una scusa per i libri che non avevo letto e che ci erano stati assegnati

***
Dopo qualche minuto di riflessione mentale , eccoci arrivati davanti alla scuola.  Grazie al cielo mi mancavano solo due anni contando quello che stava per cominciare.
“Ally!!!”- sento chiamare alle mie spalle e , a giudica dalla voce , sono più che sicura che si tratti di Roxy.
“Roxy!!” – rispondo voltandomi verso di lei e vedendo che con lei c’era anche Sasha-“ Quanto tempo che non ci si vede?”
“Ma in realtà siamo tornare insieme ieri sera?!”- dice Roxy apparendo confusa
“è un modo di dire , per amor del cielo Roxy”- interviene Sasha
Così ci incamminiamo verso la nostra aula e lungo i corridoi, tra sguardi fugaci ai cartelloni con le nuove attività e saluti con gente di cui a mala pena ricordo il nome ecco che vedo arrivare verso di me Nate, come previsto!
“Fa che suoni. Fa che suoni!”-penso tra me e me
DRIN!!
“Grazie al cielo”-esclamo
“Cosa?”- mi domanda incuriosita Sasha
“Nate! Stava venendo verso di noi ma visto che è suonata per lo meno non potrà fermarmi”
“Con quale coraggio potrebbe fermarti?”
“Quello là si è fumato pure la dignità , ascolta a me!”
***
Mi ero dimenticata di come era fossero strazianti le ore di storia. Ma almeno tutto sembrava essere uguale: la classe, la disposizione dei banchi e addirittura come eravamo posizionati, il mormorio proveniente dagli ultimi banchi e gli ossessionati dal fatto di scrivere ogni singola parola che fuori usciva dall’insegnante dei primi invece.
Ad un tratto sento vibrare il cellulare nella tasca della mia tracolla. Senza che nessuno se ne accorga, lo estraggo e leggo il messaggio che mi era arrivato: era da parte di Sasha.
“Stasera c’è la festa del rientro. Dobbiamo assolutamente andarci e non azzardarti a tirarmi pacco. Sono sicura che Nate ci andrà e devi fargli vedere quelle che si è perso ;-) “
“ok”- le rispondo
***
Appena finita l’ora , mi volto verso Sasha
“A cosa serve scrivermi se sono il banco davanti a te?”- le chiedo
“Se te lo avessi detto a voce ci avrebbero beccate sicuro”-mi risponde lei
“ Si , va bene comunque! Devo scappare ora, riesci ad avvisare tu Roxy?”
“Si certo”
“Ciao”
“Ciao”
Esco dall’aula e mi avvio verso l’uscita e non appena solco la porta principale mi sento prendere per un braccio da qualcuno dietro
“Ei Hayley , hai un secondo?”- ero Nate che molla quasi subito la presa notando il mio sguardo fulminante
“In realtà sono di fretta”- gli rispondo continuando ad andare avanti
“Beh si tratta di soli due minuti”- mi dice continuando ad inseguirmi
“ok”
“Senti volevo parlarti di noi!”
“Non c’è nessun noi, non più”
“Lo so che ho rovinato tutto, lo so! Ma sono seriamente pentito e vorrei che tu mi dessi l’opportunità per lo più di farmi perdonare , non pretendo nulla di più…”
“Anche perché non saresti nella posizione di pretendere “
“Lo so! Non posso però vivere sapendo che mi odi!”
“Ah ora sono io quella cattiva? Quella che ti spezza il cuore? E del mio cuore ,Nate? Te lo eri dimenticato quando eri a letto con quella là eh?”
“Mi dispiace”
“Anche a me ,Nate. Ma tu non puoi più stare nella mia vita. Chiamami egoista o come ti pare , ma ho fin troppi problemi per la testa: i mie che sono praticamente inesistenti, mio fratello che si è arruolato nell’esercito, mia sorella che mi mette ansia ogni singolo giorno per via della scuola e del collage ,per non parlare dei miei …. Problemi personali! Io non ho bisogno di altre preoccupazioni nella mia vita! Mi dispiace, non ti odio ma non ti amo più nemmeno.”
“Capisco”
“Ciao Nate”
Vado via, prima che mi penta di quello che gli ho urlato contro! Mi odio per fargli del male . Lo conosco da una vita: andava all’asilo con mio fratello Daniel, sono stati migliori amici per tutta la vita, poi io e lui ci siamo messi insieme. Cavolo! È stato il mio primo amore, il mio primo bacio, la mia prima volta. Ci siamo amati e sostenuti . L’ho aiutato con i suoi problemi di droga e quelli familiari. Ma ora , ora non posso più essere forte per entrambi, non ce la faccio. E mi dispiace da morire.
// mentre Hayley camminava verso caso qualcuno da una macchina la stava guardando. Erano mesi che la studiavano e ora sarebbero entrati in azione//
#NoteD’Autore
Eccoci con una nuova fan fiction. Sono entusiasta e piena di idee.  Nel prossimo capitolo vedremo la festa e soprattutto l’introduzione di uno dei personaggi più importati. Spero che la storyline vi piaccia davvero , perciò scrivetemi i vostri commenti (belli o brutti) qui sotto.
Inoltre se vi va, passate a leggere le altre due mie fan fiction
“Le parole che non ci siamo mai detti” sulla coppia formata da Hayley ed Elijah
LINK: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3072674&i=1
e quella “Non sono una tua proprietà “ su Klaus e Hayley(+Hope)
LINK: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3161634&i=1
Vi lascio inoltre il link alla mia pagina face book per aggiornamenti
https://www.facebook.com/goddess1998
E vi ricordo che mi trovate anche su watt pad come “Goddess98_”
 Un bacio,
Goddess98 :-*