Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Fujiko_Matsui97    23/03/2016    7 recensioni
[SPECIALE/SPIN-OFF “Need you like a drug”]
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È il giorno di Pasqua e, approfittando di quel giorno di vacanza, Alois Trancy non vede l'ora di poter passare un po' di tempo con il suo tenente preferito.
Peccato che qualcosa va irrimediabilmente storto, facendo trascorrere a lui e all'ignaro amico Snake, coinvolto nel suo folle piano di conquista, una domenica decisamente... poco rilassante!
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Snake/Alois/Claude
- (WARNING: presenza di Linguaggio Scurrile)
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alois Trancy, Claude Faustas, Hannah Anafeloz, Snake
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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N.B.: Per coloro che non ne hanno mai sentito parlare, gli Speciali e/o Spin-off di una storia sono delle parentesi di eventi che fanno riferimento all'opera originale ma non sono presenti nella trama.

Ne ho in mente tanti con tante coppie per questa storia e, se saranno apprezzati, sarò lieta di farli^^

 

N.B.2: Questi miei special non contengono spoilers per chi sta seguendo la fic originale (o perlomeno non dovrebbero lol) ma sono pezzi ed eventi di vita quotidiana che sarebbero anche potuti essere presenti nella storia.

Ricordo inoltre, dato che è da un po' che non compare nella fic, che Hannah è il capo della gang rivale dei nostri ragazzuoli, e ha una cotta per Claude.

Buona lettura! <3

 

 

 

 

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(( https://www.youtube.com/watch?v=e9SeJIgWRPk ))

 

 

 

 

Domenica.

Un giorno come tanti, noioso come pochi.

Una giornata dedicata al riposo e al silenzio, dove finalmente tutti, specialmente chi lavora durante la settimana, può godersi la meritata siesta... o, perlomeno, quasi tutti.

Snake si godeva nel pieno del sonno il fresco delle lenzuola, il torace nudo e dai muscoli ben definiti appoggiato a quella superficie morbida e accogliente, sperando -pregando i santi- che quella che sentiva suonare insistentemente a prima mattina non fosse la suoneria del suo cellulare.

Purtroppo per lui, tuttavia, i santi dovevano essere più impegnati del previsto nell'ascoltare le sue preghiere, e questo lo capì quando, il mal di testa che faceva capolino per quel bip insopportabile, si costrinse ad aprire piano gli occhi.

Un paio di iridi chiarissime e stanche puntarono l'aggeggio infernale sopra il legno del comodino, focalizzando proprio la luce del suo display illuminato a scatti e la vibrazione che faceva spostare di qualche millimetro l'iphone.

Sbuffando dal naso allungò stancamente una mano per afferrarlo e farla finita con quella tortura:

-Chi è?- biascicò irritato una volta che se lo fu portato all'orecchio, ma fu costretto ad allontanarlo di botto quando una vocina rabbiosa quasi gli fece perdere un timpano:

-Snake, devi venire subito qui!-

-Alois.- affermò, mettendo a fuoco l'interlocutore e, sospirando, si passò una mano lungo il viso, strofinandoselo con l'intento di svegliarsi:

-È domenica, non devo esibirmi al Blue Ring oggi.- gli fece notare, strizzando gli occhi per abituarsi ai fasci di luce che iniziavano ad entrare decisi attraverso le tapparelle semi abbassate.

Era da poco che aveva preso a suonare tramite contratto per gli eventi del Blue Ring e, fino a quel momento, poteva dirsi contento di essere entrato in quel giro.

I clienti erano tanti e soddisfacenti, aveva trovato nuovi e assurdi amici e la paga era buona.

Si', decisamente si trovava bene... se non fosse stato per i colpi di testa stupefacenti di Alois, tipo quello di quella mattina: la domenica era l'unico giorno in cui anche il Blue Ring chiudeva le tapparelle, dedicandosi al riposo più assoluto... come poteva quel folle non rispettarlo?!

-Lo so, ma è una questione di vita o di morte e devi venire subito al bar del Blue Ring ad aiutarmi, ho bisogno di te!-

-Ma...- fece per ribattere perplesso l'albino, le gambe comodamente incrociate sul letto di casa sua, avendo voglia di fare tutto tranne che di gestire un tornado biondo:

-Oh andiamo, tanto che hai di meglio da fare?!- sbraitò seccato l'altro per telefono, come se quello che stava dicendo fosse qualcosa di evidente e scontato: -Muoviti!-

Senza nemmeno attendere risposta, il biondo riagganciò, lasciando il povero ragazzo a fissare basito lo schermo del cellulare, ancora leggermente intontito.

I nervi a fior di pelle, Snake aggrottò la fronte, tentando di non farsi prendere dalla rabbia mentre, seccato, si alzava con flemma da li' per infilarsi una maglia pulita e raggiungere Alois come gli aveva chiesto.

Giurò che si sarebbe vendicato atrocemente, un giorno, fosse pure con una maratona di solletico.

-Mmhh... buongiorno...-

Una voce impastata e aggraziata provenne da dietro di lui, che ancora stava armeggiando con la zip dei jeans neri, che adesso gli fasciavano le gambe leggermente muscolose per l'età. Una delle due bionde presenti sul suo letto sbadigliò, mentre l'altra gli sorrideva pacata, stiracchiando esausta le lunghe e nude gambe: entrambe poi si fissarono perplesse, notando l'evidente fretta del ragazzo che le aveva salutate solo con un mugugno stizzito, per poi ignorarle completamente.

-... ma devi già andare?- domandò dispiaciuta una delle due gemelle, un dolce broncio sul viso a cui Snake rispose neutro:

-Si, era un mio amico e sembra ci siano problemi.-

-Oh...- sospirarono deluse entrambe, osservando quel prestante ragazzo nei suoi movimenti quotidiani: era un vero peccato.

Era stato estremamente bravo la scorsa notte, dopo che le aveva conquistate al concerto e portate a casa sua, e avrebbero di certo voluto un secondo round per inaugurare quella, altrimenti, noiosissima domenica... fosse solo per l'abilità incredibile del cantante sotto le lenzuola.

-... ma ci rivedremo, vero?-

-Se non imparo a silenziare il mio telefono credo proprio di no...- sbuffò con le guance leggermente gonfie l'albino in una smorfia adorabile, prima di afferrare le chiavi della macchina e dirigersi pesantemente verso la porta d'ingresso:

-... ma tanto non è un problema, giusto?- sibilò nervoso fra i denti, scimmiottando le parole di Alois che in momenti come quello avrebbe volentieri ucciso senza rimorsi:

-Tanto non ho mica di meglio da fare..!!-

 

 

 

 

Alois osservava con disappunto lo spettacolo che si stava presentando davanti ai suoi occhi, il corpo nascosto dalla grossa tenda scura che separava quel bar alternativo e particolare dai privè e i bagni.

Ringhiò leggermente quando una risatina melliflua e a lui familiare gli arrivò alle orecchie, portandolo a stringere talmente forte quelle tende fra le dita da fargli venire l'impulso di stracciarle barbaramente.

Improvvisamente, tuttavia, un rumore di passi catturò la sua attenzione, portandolo a voltarsi dietro di sé:

-Ho anche parcheggiato in quarta fila e spero per te che nessuna testa di cazzo abbia la splendida idea di mettermi una multa.-

Snake gli si avvicinò, le occhiaie ben evidenti, in volto un'espressione talmente omicida da fargli mordere un labbro con forza per non ridere: doveva odiarlo davvero tanto...

-Quarta fila?- domandò sorpreso, sbattendo un paio di volte le adorabili ciglia, sorridendo poi malizioso non appena gli fu davanti: -Che trasgressivo... con un posto del genere la multa è il minimo che rischi.- commentò sarcastico e, quando l'altro ebbe alzato esaurito gli occhi al cielo, si decise a spiegargli la situazione.

-Comunque eccoti finalmente, guarda la'.- gli fece segno con l'indice di avvicinarsi e, non appena il suo capo fu all'altezza della spalla destra del biondo, il respiro tiepido di Snake gli solleticò la guancia:

-Claude? Che ci fa qui?- domandò, notando a chi Alois si stesse riferendo; quest'ultimo sospirò.

-E non è solo... guarda un po' chi ha di fronte.-

Snake si prese qualche secondo per rispondere, gli occhi che vagavano, perplessi, sulla figura procace che sedeva allo stesso tavolino dell'affascinante poliziotto.

-Hannah.-

-Io la uccido, le srotolo l'intestino tenue e lo uso come sciarpa. Ti rendi conto che quella zoccola l'ha invitato per colazione?!- pronunciò tutto d'un fiato il biondo, sfogandosi con le nocche bianche dalla furia, il tono di voce alto e squillante come se stesse recitando in un film comico.

Aveva aspettato con ansia quelle vacanze pasquali per trascorrere un giorno indimenticabile con quell'affascinante tenente ma, non appena l'aveva visto quella mattina entrare tranquillamente con Hannah che gli si strusciava addosso, era rimasto a dir poco furioso.

Anche se Claude non sembrava minimamente preso da quella, la gelosia lo stava divorando dall'interno e questo, aggiunto al fatto che la sua rivalità con la ragazza era stata sempre ben nota all'interno del Blue Ring fin dal principio, l'aveva spinto a lavorare di mente per mettere in atto un bel piano, liberarsene e avere finalmente il poliziotto tutto per se'.

Snake rimase a fissarlo con un'espressione indecifrabile, basito, le labbra leggermente dischiuse e il nervosismo che danzava nel suo corpo assieme all'esaurimento.

Alois, vedendolo completamente immobile ad osservarlo in quel modo, si stava quasi per chiedere se per caso non avesse qualcosa in faccia, quando l'altro si decise a parlare con un tono sinistramente minaccioso:

-Ti do' tre secondi di tempo...- iniziò, trattenendosi dal prenderlo a pugni mentre gli sorrideva inquietante, quasi circondato da un'aurea nera tanto era il malumore: -... per dirmi che stai scherzando e che non mi hai chiamato qui solo per questo.-

Alois sembrò rimanere per qualche istante in stato di trance, fissandolo a dir poco perplesso:

-Cos-? Certo che no, ma che hai capito..!- si sbrigò a negare, il tono estremamente offeso per quelle insinuazioni, e Snake potè tirare finalmente un sospiro di sollievo:

-Oh, meno male, è rimasto ancora un pizzico di normalità in te...-

-Che razza di persona sarei a farti venire qui di corsa solo per quello?!-

-Ottimo. No, perchè sai, va bene essere psicopatici ma a tutto c'è un limit..!-

-Il piano è molto semplice. Hannah ha intenzione di mettere un costume pasquale per conquistarlo: appena lei si allontana tu vai al tavolo a distrarlo e io intanto lo indosso al posto di quella e lo seduco.- concluse con convinzione Alois senza nemmeno farlo finire di parlare, un ghigno soddisfatto dipinto sul volto degno dei migliori bastardi.

Non vi erano parole per descrivere l'espressione di Snake in quel momento, né per tradurre il suo silenzio. La sua era una lotta interiore abbastanza complessa che, già dalla sua poca pazienza di quella mattina, l'albino sapeva che si sarebbe conclusa soltanto in un modo: con la morte atroce di Alois.

-Hai detto a telefono...- sibilò fra i denti, tentando di mantenere la calma il più possibile, anche se l'espressione confusa dell'amico non aiutava per niente: -... che era una questione di vita o di morte!-

-Ma lo è, infatti!-

-Alois...- gemette esasperato, passandosi stancamente una mano sul volto e chiedendosi chi diamine gli avesse fatto fare di assecondarlo: -... erano gemelle. Due fottutissime gemelle straniere, alte e bionde, che come minimo mi facevano tenere le loro mutandine come ricordo.-

Il più piccolo alzò le sopracciglia con un borbottìo vanitoso, le braccia conserte, e stavolta Snake non trattenne più il tono di voce pericolosamente isterico dalla rabbia:

-Anche io sono alto e biondo, non vedo proprio quale sia il punto.-

-CAZZO, ALOIS!-

-Senti, ma tu hai proprio un'ossessione per i gemelli, neh?- sorrise divertito, vedendo come l'altro stesse iniziando a camminare in tondo, completamente sconvolto.

-Le sette di domenica mattina, ma che cazzo...-

-Andiamo...- sbuffò incitandolo il minore, trattenendolo per la manica della giacca in pelle nera, catturando la sua attenzione, facendogli incontrare i suoi occhi azzurri più del cielo in estate e facendolo restare senza respiro per un attimo:

-... fai questa cosa, falla per me e poi sarai libero di andare. Intesi?-

Snake gli lanciò un'occhiata in tralice, focalizzandosi sul suo sorrisetto persuasivo e la mano ora tesa come se volesse stringere un patto con lui: per un istante un mesto bagliore di consapevolezza attraversò le sue pupille. Per quanto si sforzasse era più forte di lui, non sapeva perchè diamine gli succedesse qualcosa del genere: forse era la luce felice che attraversava le sue iridi chiare quando vinceva, oppure la sua risata maliziosa, forse ancora l'idea di vederlo triste e sconsolato se solo si fosse rifiutato.

Non sapeva per cosa fosse esattamente, ma non riusciva a dire di no ad Alois in nessun modo... e, per inciso, quello rappresentava un grosso problema date le richieste sempre assurde e fuori di testa dell'amico biondo.

Anche in quel momento, arrendendosi al fatto che alla fine avrebbe perso, come sempre, l'albino aspettò solo qualche secondo di silenzio, osservando dubbioso la tensione di Alois, che nell'attesa di una sentenza aveva preso a mordicchiarsi le labbra.

Poi, quando con la coda nell'occhio vide Hannah alzarsi dal tavolo per andare in bagno, probabilmente per rifarsi il trucco, sia lui che Snake compresero all'istante: adesso o mai più.

Quest'ultimo sospirò, infine:

-Dopo di questa mi procuri almeno quattro gemelle sexy e disponibili ventiquattrore su ventiquattro.-

-Non sarà semplice, ma si può fare.- rispose sollevato Alois, trattenendosi dal saltellare impaziente, una luce felice negli occhi che piacque particolarmente all'amico, che gli rivolse un sorriso spontaneo mentre gli stringeva la mano, accettando l'accordo.

-E, ovviamente, se ti mando in porto anche l'omicidio di Hannah come minimo mi fai un pompino.- ghignò poi, smorzando l'atmosfera troppo dolce che si era creata, nascondendo la dolcezza che aveva avvertito nel petto quando l'aveva visto sorridere.

-Nei tuoi sogni.- Alois alzò gli occhi al cielo, spintonandolo per farlo andare al tavolo, sperando che sarebbe andato tutto bene mentre l'altro rideva strafottente:

-Forse volevi dire nei miei incubi..?-

 

 

 

 

“Accidenti, già si sta rovinando tutto il trucco...”

Furono questi i pensieri infastiditi di Hanna Anafeloz che, provocatoriamente seduta al tavolo con le gambe accavallate sotto la gonna molto più che mini, attendeva che il cameriere portasse anche a lei il caffè macchiato che aveva ordinato: il mascara rischiava di colarle lungo le guance per il caldo di quel giorno e questo, unito al voler essere perfetta per il prestante cavaliere che aveva davanti a lei, la convinse che era meglio andare in bagno ad aggiustarsi prima che anche lui lo notasse.

-Vado un attimo a rinfrescarmi...- sorrise maliziosa, posando la mano su quella di Claude, assorto nei suoi pensieri: -... torno fra un attimo.-

Non appena fu sparita assieme al suo ancheggiare, il tenente tirò un sospiro liberatorio, portandosi la tazza di cappuccino alle labbra: tutto si sarebbe aspettato da quella domenica di Pasqua, fuorchè il passarla in quel modo.

-Ehilà, buongiorno amico!-

Non fece in tempo a bere nemmeno un sorso che una voce vivace e adolescente lo interruppe, portandolo a sollevare lo sguardo curioso: non appena mise a fuoco la figura, subito il suo cervello riconobbe quell'albino come uno degli amici più stretti di quel biondino che ormai occupava, suo malgrado, l'intera sua mente.

-Tu sei quello che ho visto assieme ad Alois e gli altri.- asserì, un sopracciglio alzato.

Che ci faceva lui li'?

-Snake.- gli ricordò il ragazzo, sorridendo sghembo per poi sedersi senza alcun permesso al posto per il momento vuoto di Hannah: lo show poteva finalmente avere inizio.

 

 

 

 

 

-Rossetto, rossetto...- canticchiava Hannah mentre, muovendo abilmente le labbra davanti allo specchio dei bagni, si stendeva quel lilla' su di esse, volendo essere perfetta ad ogni costo.

-Con questo sarò uno schianto, è una fortuna essere amica delle ballerine del Blue Ring...- sghignazzò poi, ammirando quel provocante costume da coniglietta sexy e posandolo vicino al lavabo, volendo prima andare in bagno.

Si ravvivò i capelli lisci lungo le spalle, osservando il suo riflesso nello specchio e, dopo aver lasciato la manopola aperta del rubinetto per far riscaldare un minimo l'acqua corrente e lavarsi poi le mani, si voltò chiudendosi in uno dei piccoli spazi con i wc per essere finalmente pronta.

Non appena ebbe la certezza che non sarebbe più uscita, una figura aggraziata e malevola uscì da dietro la parete dietro cui si era nascosta, entrando in quello spazio igienizzato.

Alois sentiva Hannah canticchiare soddisfatta da dentro il bagno e, non sapendo quanto ci avrebbe messo, adocchiò subito il costume che gli serviva, lasciando che le sue labbra di distendessero in un ghigno.

-Bingo...-

Lo afferrò e fece per uscire ma, come dopo un fulmine a ciel sereno, interruppe a metà i suoi passi, voltandosi riflessivo verso la porta dietro cui l'altra era chiusa: non sapeva quanto tempo avrebbe avuto per mettere in atto il suo piano, e se Hannah fosse uscita prima del previsto?

Sorrise crudele, avvicinandosi abbastanza alla porta da allungare una mano verso la maniglia e, lentamente e silenziosamente, far scattare la serratura da fuori.

-Buona permanenza..!- sussurrò con falsa gentilezza, sentendo ancora la ragazza canticchiare, ignara di tutto.

 

 

 

 

-Come butta? Non sapevo che la polizia frequentasse certi posti...- ammiccò Snake, e l'altro alzò le spalle, iniziando a bere il caffè caldo.

-Nemmeno io.- si pulì la bocca col tovagliolo, lasciando l'albino pensieroso: non aveva mai avuto niente contro quelli della polizia, e se era li' era soltanto per quel testone di Alois, anche se non comprendeva assolutamente, nonostante fosse un bell'uomo, come potesse uno del genere piacere così tanto all'amico.

-A dire la verità, volevo stare lontano da questo inferno il più possibile. Ma Hannah è arrivata come un tornado nel mio ufficio, incitandomi ad accompagnarla davanti a tutti i miei colleghi, e non ho potuto rifiutare.- spiegò, e Snake annuì comprensivo, sentendosi un po' più felice per l'amico e il suo avere speranze, anche se era convinto che lui sapesse bene di essere il fulcro principale dei pensieri di Claude Faustus: se così non fosse stato, non ci sarebbe stato modo di spiegare la sua testardaggine nel farlo suo.

-Hmm, brutta faccenda.- riflettè, beccandosi un'occhiata perplessa dall'altro che si affrettò a cancellare, nervoso:

-Le ragazze, intendo!- sorrise, portandosi alle labbra la tazza di cappuccino appena arrivata, non importandosene che non fosse sua.

-Già. Beh, effettivamente noi non abbiamo tutti questi problemi.-

-Ah, di certo Alois ha un sacco di problemi..!- borbottò sarcastico prima di potersi trattenere, bevendo un sorso della bevanda: -Prego?- gli domandò Claude con un sopracciglio alzato, convinto di aver capito male, e stavolta l'altro ridacchiò isterico nel rimediare:

-... di digestione!- terminò la frase e ridacchiò, dandosi un contegno ed imponendo di stare zitto prima combinare per davvero un bel guaio: -Ovviamente, ehm... sta davvero male con la pancia, sai, con tutte queste uova di cioccolata...-

-Oh.- si limitò a rispondere Claude, a disagio nel pensare ad un Alois in piena agonia pasquale dentro al letto, non sapendo cos'altro aggiungere: -Mi dispiace...-

-Ah, tranquillo, sta cercando di non prendere freddo, è coperto da maglioni fino al collo!- assicurò per avvalorare la sua bugia, grattandosi nervoso la nuca, pronto a continuare a bere il suo caffè.

Peccato che il destino non glielo permise.

-Chi è che sarebbe coperto fino al collo?-

Snake fece appena in tempo ad ingoiare un sorso di quel nettare energetico che ci pensò qualcos'altro a svegliarlo del tutto... anzi, qualcun altro.

Notando la figura che era comparsa al fianco di Claude e il suo sorrisetto malizioso, i suoi occhi si sgranarono prima che potesse impedirselo, sputando mezzo caffè davanti a sé, iniziando a tossire con foga:

-Oh signore...- gemette con voce strozzata quando un Alois mezzo nudo, più del solito almeno, era comparso davanti a lui e al tenente che, al sentire quella voce ben conosciuta, si era girato a sua volta, rimanendo senza respiro per quella visione che gli fece salire in un attimo il sangue al cervello.

Il biondo aveva una mano adagiata su un fianco come la prima volta che si erano incontrati, le palpebre languidamente socchiuse e addosso un costume da coniglietto ben poco casto, che lasciava all'immaginazione di Claude ben poco spazio: le calze a rete fasciavano le gambe e terminavano con shorts di pelle ancora più corti del solito, un corpetto pieno di lacci viola che fasciava magnificamente il suo busto.

-Trancy..?- sussurrò, completamente sconvolto.

-Bum! Ecco, sorpresa pasquale per te, Claude...- intervenne con una risata nervosa Snake, chiedendosi che diamine avesse in mente quel folle del suo amico, nonostante dovesse ammettere che non stava affatto male con quegli abiti addosso.

-Ora posso andare? Avrei due gemelle che...-

-In persona.- lo interruppe Alois con un sorriso seducente, portando l'indice a sfiorare le labbra di Claude per farlo tremare dall'eccitazione, approfittando dell'effetto sorpresa per lasciarsi scivolare sulle sue ginocchia: -E devo dire che sono molto incazzato con te, Claude... ti attendevo per Pasqua, e invece tu ti presenti qui con quella zoccola siliconata...-

Se solo non fosse così preso dall'osservare i dolci movimenti delle sue labbra, probabilmente il tenente avrebbe reputato quell'insulto, nonché l'intera situazione, così fuori dall'ordinario che una sola risata non sarebbe bastata per commentarli.

Tuttavia, avvertiva il corpo completamente irrigidito per la troppa vicinanza del ragazzino, di cui adesso avvertiva le ciocche bionde solleticargli gli zigomi, e inspirò a fondo il suo profumo inebriante, desiderando di baciarlo più di ogni altra cosa.

-... meriti proprio una punizione.- concluse Alois con una luce lussuriosa negli occhi che lo fece fremere di impazienza, facendogli stringere di più le dita attorno alle sue cosce per non farlo cadere dalle sue ginocchia.

-Credo proprio che quello che mi sta risalendo dallo stomaco sia la colazione.- commentò disinteressato Snake, che nel frattempo si era arreso a quei due, nonché al resto dei clienti del bar che fissava eccitato Alois, e aveva iniziato a mangiare i cornetti che gli venivano serviti.

-Alois.- sospirò Claude, deglutendo appena per darsi un contegno, ringraziando mentalmente quell'albino che lo aveva distratto: -Siamo in un bar pubblico, tutto questo è assurd...-

-... amente eccitante? Si, lo credo anch'io.- sghignazzò soddisfatto il biondo, portando una mano sul petto muscoloso dell'altro per accarezzarlo in punta di dita lascivamente.

-Ah-ha, non barare, stava per dire “assurdo”. Devo ammettere che questo tipo mi piace...- negò con l'indice Snake, ammiccando al modo di fare del corvino ancora confuso, ma che a differenza sua aveva imparato una cosa in cui lui temeva di non riuscire mai: non assecondare Alois.

Masticò la pasta del cornetto con gusto, facendo sorridere divertito l'amico, che si voltò verso di lui:

-Snake, taci, o devo dire a tutti che a vedermi vestito in questo modo sei arrossito come una verginella alla prima cotta?-

-Ah?!- esclamò l'altro, le guance paonazze, tentando di ingoiare il boccone per cantargliene quattro e difendersi nonostante la palese verità: -La colpa è del caffè troppo caldo, non farti strane idee! E poi che fai, sfotti? Guarda che mi hai chiesto tu di aiutarti a liberarti di Hannah!-

-Come..?- domandò a quel punto il tenente, stupito come non mai da quella confessione, e stavolta il biondino decise di spiegargli ogni cosa:

-Ha ragione, ho chiuso Hannah in bagno per non permetterle di infastidirci e perchè non ho intenzione di condividerti con nessun altro, Claude.- quest'ultimo rimase senza parole nell'osservare il dolce sorriso di quel ragazzino, che adesso era arrivato con le dita ai suoi occhiali, intenzionato a sfilarglieli per annegare in quelle pozze dorate più del sole.

-E tu, perchè hai fatto di tutto per evitarmi?-

-Non l'ho fatto.- rispose l'uomo a quella domanda, tentando di apparire distaccato per salvarsi da quell'incresciosa situazione, e distolse lo sguardo: -Semplicemente non mi interessi, Trancy.-

Snake aggrottò rabbioso la fronte, e giurò di provare sulle nocche il prurito caratteristico di chi non vede l'ora di prendere a pugni qualcuno: come poteva Alois continuare a perdere tempo dietro a quel pezzo di ghiaccio?

Anche se assolutamente folle e scassacazzo, Alois rimaneva sempre suo amico, e come tale sperò davvero che Claude avesse mentito su ciò che davvero voleva, o avrebbe portato via il biondo di corsa prima che accadesse il peggio e lui non riuscisse più a trattenersi.

-E allora perchè mi stai stringendo..?-

La voce comprensiva e bassa di Alois interruppe i suoi pensieri omicidi, ed egli si voltò ad occhieggiare la situazione: Claude sobbalzò appena, preso in fallo, notando che le sue dita erano ghermite senza nemmeno volerlo sulle gambe di Alois, volendo proteggerlo dal farsi male.

Mentre Snake sorrideva ad occhi chiusi, sollevato che tutto si fosse risolto per il meglio, Claude assaporò il respiro emozionato del più piccolo che si infrangeva sulle sue stesse labbra, quelle dita piccole e affusolate che accarezzavano i suoi ciuffi scuri, e non trovò risposta per contrastarlo.

-Mi sei mancato così tanto...- sospirò Alois impaziente, avvicinandosi alle sue labbra sottili fino a lambirle con le proprie in un bacio colmo di dolcezza.

Claude socchiuse gli occhi leggermente lucidi, gustando sulla lingua il suo sapore fruttato mentre, completamente estasiato, riusciva a studiare le guance del piccolo leggermente rosse, così come i suoi occhi chiusi per assecondare quell'incredibile passione.

La lingua del maggiore catturò la sua, facendosi strada fino al suo palato, vorticando in una danza proibita che li voleva come partners indissolubili, e Snake si alzò senza far rumore, pronto a levare il disturbo e lasciare l'amico a godersi il suo momento speciale con l'amato.

Tuttavia, qualcosa andò decisamente storto.

-TU!-

Una voce rabbiosa e improvvisa fece sobbalzare i presenti, e Alois e Claude interruppero quel bacio così sentito per voltarsi alla loro sinistra, sorpresi: -LO SAPEVO CHE C'ENTRAVI TU CON TUTTO QUESTO, ALOIS!-

Quest'ultimo quasi si morse un labbro per non ridere quando una Hannah sconvolta e furibonda, i capelli scombinati e i tacchi che lottavano per liberarsi dei pezzi di carta igienica che si erano attaccati alle suole, comparve davanti a loro.

-Hannah.- la salutò divertito il biondo, vedendo come stesse procedendo a grandi falcate verso di lui: -Calmati, che se ti escono le rughe poi dovrai pagare un altro intervento...-

La procace ragazza ringhiò, artigliando per un polso il biondino per farlo alzare dall'uomo, fronteggiandolo: -Questo è il mio appuntamento!!-

-E questo è il mio uomo!- rispose prontamente Alois, l'espressione altrettanto omicida mentre i loro respiri, a pochi millimetri l'uno dall'altro, si sfidavano.

-Okkeyyy...- esordì Snake con un sorriso nervoso, intuendo che quella volta la faccenda era seria, presentandosi davanti a loro con tutte le buone intenzioni: -... adesso vediamo di darci tutti una bella calmata e...-

-TU STA' ZITTO, SNAKE!!- Esclamarono i due combattenti all'unisono, folgorandolo con lo sguardo, e l'altro arretrò spontaneamente, sinceramente spaventato:

-Come non detto. Almeno ci ho provato...- si difese, tornando al suo posto per godersi lo spettacolo.

-Da quando ti ho conosciuta, non hai mai smesso di crearmi problemi!- la accusò Alois, l'indice che spingeva sul suo petto, la rabbia che montava veloce assieme alla gelosia: -Puoi fare quello che ti pare, non mi importa di te, ma non metterai le tue grinfie su Claude!-

-Io prendo ciò che voglio, come ho sempre fatto!- ribattè con forza la donna, il tenente che osservava sconvolto la scena, non sapendo cosa fare per calmare le acque, mentre numerosi clienti del bar si fermavano ad osservare, curiosi: -Mi hai chiuso in bagno, rubato il mio costume e tentato di sedurre Claude al posto mio! Non credere di passarla liscia, brutta troia che non sei altro!-

-HA!- sbottò il biondino, un sorriso malevolo dipinto sul volto che non fece altro che innervosire l'altra maggiormente: -Troia, io? Detto da te sembra quasi un complimento...-

Le iridi chiare di Hannah annegarono in quelle del ragazzino, un grugnito di odio che interruppe ogni parola solo per qualche secondo:

-Non mi fai paura.-

-Vieni a prendermi.- rispose astutamente Alois, la voce bassa colma di scherno, e stavolta, contro ogni aspettativa sia di Snake che di Claude, persero il controllo.

In un attimo la ragazza fu addosso a lui, strattonandolo fino a lacerare in parte quello che doveva essere il corpetto del suo costume: tuttavia, si ritrovò ad urlare di dolore e rabbia quando avvertì le unghie di Alois ferire la sua nuca, aggrappandosi a quella chioma argentea di cui andava tanto fiera, tentando di strapparle i capelli.

-Non ti permetterò di rubarmi il mio Claude!- fece lo stesso dell'altro, e presto si ritrovarono a rovesciare tavoli e a gridare minacce poco velate, nessuno dei due intenzionato a perdere.

-L'unica cosa tua qui dentro sono quegli enormi palloni da calcio che hai al posto delle tette e che osi spacciare per naturali!!-

Il locale andò in delirio, i due non avevano intenzione di fermarsi e presto si ritrovarono a calpestare pezzi di dolci, pozzanghere di caffè e a distruggere uova di pasqua deliziosamente incartate e usate per decorazione.

Claude e Snake si lanciarono un'occhiata allarmata e, vedendo che la situazione stava diventando a dir poco insostenibile, si alzarono quasi in contemporanea per allontanarli l'uno dall'altra:

-Oh, ma che cazzo fai!!- l'albino prese per le braccia Alois, facendo aderire la schiena al suo petto, completamente fuori di sé, mentre Claude faceva lo stesso con Hannah:

-Sei completamente impazzito?!-

-Lasciami, Snake, lasciami!! Io la uccido!- si dimenava come un folle il biondo, ringhiando dinanzi alla faccia odiosa dell'altra. Snake sbuffò dal naso, furioso, e stavolta non si tirò indietro, afferrandolo per le braccia per sbatterlo contro il muro retrostante.

-Ho detto basta.- sibilò fra i denti, le iridi sottili come quelle di un serpente o di un predatore capace di spezzarti le ossa in un secondo e Alois, ancora ansimante, tacque per la paura.

Il silenzio calò su di loro pesante come una cappa e, mentre entrambi si studiavano, l'albino inspirò a fondo per calmarsi, rilassando i tratti del suo volto: tuttavia, proprio mentre stava portando un paio di dita a scostare gentilmente un paio di ciuffi dal volto di Alois, quest'ultimo interruppe il suo silenzio.

-Sei davvero uno stronzo.-

Quella voce sibilata e così colma d'odio lo spiazzò, portandolo a fissarlo con le labbra leggermente dischiuse: il biondo alzò di scatto il viso, dandogli modo di affrontare quegli occhi sempre così felici adesso più lucidi che mai, la furia che li dominava.

-Ti ho chiesto aiuto e tutto quello che sai fare...- un magone in gola lo costrinse ad interrompersi, lasciando l'albino completamente basito: -...è portarmi via mentre quella mi ruba il mio Claude?!-

L'amico rimase in silenzio, quelle accuse che lo colpivano con forza.

Con sguardo serio si focalizzò sull'altro, i pugni stretti lungo i fianchi, la consapevolezza che forse stava sbagliando tutto con lui ancora una volta, che forse con lui non aveva mai smesso di sbagliare.

Fu quando udì la vocetta stridula ma soddisfatta di Hannah dietro di lui, contenta di poter avere finalmente una scusa per stringere a sé Claude, però, che comprese che poteva ancora fare qualcosa per lui.

Qualcosa che, da vero amico, avrebbe dovuto fare fin dall'inizio.

Si avvicinò sospirando appena, sotto lo sguardo confuso del biondo quasi in lacrime, facendo scivolare le mani sui suoi fianchi, la fronte che si appoggiava delicatamente alla sua.

-Snake, ma cosa..?- domandò flebilmente l'altro, sollevando un sopracciglio nel vederlo così vicino, il suo volto serio a pochi millimetri dal suo.

-Ti amo.- lo interruppe l'altro, e Alois sgranò gli occhi, completamente sconvolto.

Quella situazione era assurda, e lui completamente pietrificato... tuttavia, le labbra di Snake si allungarono in un sorriso strafottente, insospettendolo.

Il biondo avvertì il silenzio che era calato dopo le sue parole e, quando notò che Claude si era irrigidito completamente sconvolto e nervoso, e il tono di voce di Snake era stato abbastanza alto da farsi sentire da lui...

Alois trattenne l'impulso di saltare con le braccia al collo dell'amico per quell'idea a dir poco geniale, sentendosi felice come non mai mentre sorrideva a sua volta a Snake, mordicchiandosi le labbra per non ridere.

-Improvvisamente ho voglia di sposarti.- continuò il più grande, intuendo che Alois aveva compreso il suo piano di far ingelosire Claude; con una faccia di bronzo portò le dita al mento in una finta aria pensierosa.

-Pensavo a Parigi per la luna di miele, mi sembra una meta perfetta per noi due...-

Fu solo dopo quella proposta, tuttavia, che Snake iniziò a divertirsi davvero.

Claude, infatti, al sentire quel discorso aveva avvertito la rabbia farsi sempre più pressante, la gelosia impossibile da trattenere mentre quel tipo stringeva in quel modo Alois: con un gesto deciso scostò le mani di Hannah dal suo petto, superandola come se niente fosse per dirigersi verso quei due, lasciandola sola.

-Ma... ma... Claude, dove stai andando?!-

La ragazza, che non aveva fatto altro che miagolare lamentele con l'intento di catturare la sua attenzione, rimase sconvolta da quel trattamento, ma non c'era nulla da fare.

Improvvisamente Snake si sentì posare fermamente una mano sulla spalla e, prima che potesse anche solo reagire, fu scostato in maniera ben poco delicata da Alois, proprio come aveva previsto.

-Se permetti...- lo sguardo furente del poliziotto lo attraversò da parte a parte, quelle parole sibilate fra i denti che lo fecero quasi spaventare, se solo non fosse stato troppo divertito dalla faccenda in sé: -... c'è un'altra meta molto più urgente dove Alois deve essere portato...-

Afferrò la mano del biondo che, basito, si sentì trascinare via di malo modo fino all'ingresso del bar, a pochi metri: fissò l'uomo con aria smarrita, non intuendo dove volesse andare a parare, perdendosi in quegli occhi così particolari e affascinanti, colmi di mistero.

Da quando l'aveva incontrato per la prima volta aveva sempre voluto annegarvi, essere l'unico custode dei suoi segreti, e questa volta Claude lo accontentò.

Inaspettatamente gli sorrise malizioso, e il cuore del biondino sembrò fermarsi nel petto.

Non vedeva mai il poliziotto sorridere e quell'immagine, così rara, lo fece focalizzare estasiato sulla sua bellezza, che gli fece correre un brivido di pura eccitazione lungo la schiena.

-... il mio letto.-

Quelle parole così lussuriose rimbombarono nel suo cervello e, senza nemmeno dare il tempo ad Hannah di far cadere la sua mascella abbastanza da toccare terra, il tenente lo trascinò fuori con sé, verso la sua auto nera.

Il biondo sorrideva estasiato, il cuore che martellava nel petto per l'impazienza mentre stringeva la mano del più grande, che pure lo guidava con tanta foga: -Uh, che audacia...- commentò malizioso e, senza nemmeno dargli il tempo di respirare, Claude lo sbattè contro la portiera dell'auto, conquistando le sue labbra in un bacio che lo lasciò senza fiato.

-Sta' zitto se non vuoi che ti scopi qui, davanti a tutti.- gli sussurrò con voce roca quando si staccò, le guance del biondo rosse dall'estasi mentre nei suoi occhi passava un lampo di divertimento:

-Audace e pure illegale..!- ridacchiò mentre l'uomo alzava gli occhi al cielo, mascherando la soddisfazione di poter finalmente fare suo quel ragazzino che non gli aveva fatto altro che perdere la testa ogni volta di più.

Riuscì ad entrare al posto del guidatore, mettendo in moto il veicolo mentre il biondo saliva a sua volta al suo fianco, per niente intenzionato a mettere la cintura: Snake si era appoggiato all'ingresso del bar, un sorriso soddisfatto sul volto nel vedere l'espressione colma di desiderio che quel poliziotto aveva, sicuramente desideroso di strappare ad Alois quegli straccetti volgari -che dovevano essere di un coniglio- di dosso.

-Certo che potevi aiutare anche me!- la voce esaurita e delusa di Hannah gli arrivò da dietro le orecchie, facendogli alzare pensieroso le spalle: era vero che egli non aveva nulla contro la ragazza, la questione poteva anche avere un senso.

-Si forse avrei potuto...- ammiccò, voltandosi poi a studiare l'espressione estremamente soddisfatta di Alois, che gli rivolse un occhiolino da dietro il finestrino semi-aperto dell'auto, prima che Claude facesse manovra e che il mezzo sparisse dal parcheggio del Blue Ring.

Snake sorrise, il cuore leggero mentre si toglieva da li' per rientrare, pronto finalmente a fare una colazione decente senza alcuna interruzione:

-... ma mi dispiace, tu non sei la mia sirenetta platinata.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice

 

 

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BUONA PASQUA! *^*

 

Ringrazio innanzitutto le gemelle momentanee che si sono offerte dolorosamente (eh beh...) come tributo per la notte indimenticabile con il nostro Snake: la mia dolce twin Denden e il mio amorino cavoloso...

Chi vuole essere la prossima?! pervface

Come promesso, ecco a voi il primo special di Need you like a drug!

Ringrazio coloro che stanno continuando a seguirla/sostenerla/recensirla nonostante gli impegni.

Avevo in mente anche un finale alternativo con la coppia Snake/Alois, che alcuni avevano iniziato a shippare, ma non so ancora se farò una one-shot con questo :3

Se tutto va bene, in ogni caso, i miei lavori per Pasqua non dovrebbero essere conclusi, ne ho un altro che ho quasi finito di scrivere SebaCiel e spero di riuscire a pubblicarlo in tempo ^^

Bacetti senxxual<3

 

 

 

-FM.

 

 

   
 
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