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Autore: willsolace_leovaldez    24/03/2016    1 recensioni
|STALIA| |MISSING MOMENTS| |POSSIBILI SPOILER 5 STAGIONE|
Una maglietta bianca, dei ricordi, una questione in sospeso. Questi sono i pensieri che occupano e tormentano il cuore di Malia Hale. Pensieri e domande che non troveranno risposta fino ad una fortunata mattina, in cui Malia avrà occasione di parlare con la causa di questi pensieri. Da quella mattina tutto cambierà per Malia.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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You. Me. Against the World.
 
La guardi. Quella semplice maglia bianca con i bordi blu. Non sapevi nemmeno di averla ancora. Passi distrattamente una mano sulla stoffa chiara. Odora di te. Odora di lui. Odora di voi, del vostro amore. Fai un sorriso malinconico mentre i ricordi riaffiorano nella tua mente. Un pomeriggio di sole, una passeggiata mano nella mano, un gelato al cioccolato, una notte passata abbracciati... Senza che te ne rendi conto, una lacrima sfugge al tuo controllo, scivolando lungo il tuo volto stanco andando a bagnare la stoffa linda. Sbatti le palpebre un paio di volte, per scacciare ulteriori lacrime. Tu non piangi mai, soprattutto per un ragazzo. Tu sei una Hale. Sei figlia di due assassini. Sei una tosta ed hai un certo orgoglio. Scacci quei pensieri dalla testa e ti infili la maglia. Un senso di calore ti avvolge quando la stoffa aderisce al tuo corpo e sei costretta a trattenere altre lacrime, perché sai bene che la persona che scaturiva quel calore non tornerà più. “Che mi succede?” ti domandi, anche se sai benissimo la risposta. Ti sei innamorata. Tu, Malia Hale, cinica e menefreghista, ti sei innamorata di Stilies Stilinski, simpatico e premuroso. E non di quell’amore di  cui si va tanto parlando in giro. Ma di un amore vero, puro e genuino, quasi inimmaginabile per una ragazza come te. Prendi la tua borsa e fai un bel respiro chiudendo per un attimo gli occhi e preparandoti ad un’ennesima lunga giornata. Una giornata di parole non dette e di sguardi freddi e sfuggenti. Ti ricomponi e apri la porta della tua stanza, bloccandoti sul posto non appena visto chi ti aspettava dall’altro lato. Non era previsto. Non era previsto che venisse lui da te. Eppure sapevi benissimo che questo momento sarebbe arrivato, ma speravi anche che non sarebbe mai accaduto. Continuavi a rimandare, ignorando i suoi sguardi, non sai neanche tu perché. Ma ora non puoi più scappare, perché Stiles Stilinski è di fronte a te, e tu non hi altra scelta che quella di confrontarti con lui. Vi guardate negli occhi per qualche istante, poi lui fa scivolare lo sguardo sulla tua(sua) maglietta, accennando un sorriso.
-Che ci fai qui?- chiedi con tono indifferente, cercando di convincerlo che non ti interessa più niente di lui, ma le occhiaie profonde e quella dannatissima maglietta ti tradiscono. Lui ti guarda colpito dal tuo tono, odora di sorpresa e di qualcos’altro, forse dolore. Lo stesso che senti provenire da te.
-Mi ha fatto entrare tuo padre- si giustifica senza risponderti. Tu sospiri, perché non arriva al punto?
-Stiles… sto facendo tardi. Se devi dirmi qualcosa fallo alla svelta- dici. Lui rimane quasi interdetto sentendo quelle parole uscire dalle tue labbra –Cosa vuoi?- domandi ancora.
-Parlarti.- dice lui. Tu abbassi la testa mordendoti il labbro inferiore, gesto che compi normalmente in caso di nervosismo.
-Beh, io no invece- mormori sentendo una fitta a cuore. Pronunciare quelle parole ti costa veramente tanto. Vorresti solo parlargli, piangere e farti consolare dalle sue braccia forti, ma sei troppo orgogliosa per ammetterlo. Lui ti afferra il mento con due dita e ti alza il capo guardandoti, ma il tuo sguardo è sfuggente –Io non voglio più parlare con te- dici sicura di te, sfuggendo alla sua presa. Sai benissimo anche tu di aver mentito spudoratamente, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Lo senti già, il pungente odore della menzogna e quello straziante di un cuore spezzato. Entrambi vengono da te. Lui serra la mascella
-Malia- dice e tu stringi forte i pugni. Il tuo nome pronunciato da lui ti appare incredibilmente dolce e persuasivo. –Malia… ti prego…- continua, ma tu lo interrompi con un cenno della mano evitando accuratamente il suo sguardo.
-Stiles, non parlare.. per favore…- dici tu, con la voce rotta dal pianto imminente. Speri con tutta te stessa che lui non se ne sia accorto, ma sai bene che sarebbe impossibile non notarlo.
-Malia, guardami- ordina e tu, non sai neanche perché, lo ascolti, guardandolo fugacemente.
-Malia, perché mi hai tenuto all’oscuro di tutto? Perché hai preferito dar retta a Theo piuttosto che venire da me… e da Scott. Avremmo potuto aiutarti con tua madre, perché non mi hai detto che la stavi ancora cercando?- ti sputa addosso tutte queste domande e tu prendi a giocherellare nervosamente con i lembi sfilacciati dei pantaloncini jeans.
-Non volevo coinvolgere… il branco… sarebbe stato pericoloso- dici e per un attimo ci credi pure te alla storia del branco. La verità, però, è che del branco non ti importa nulla. Tu volevi salvare solo lui. Lo guardi di sottecchi e ripensi alle parole di tua madre: chi vuoi salvare? Un manipolo di persone qualunque? I tuoi amici del liceo? O è lui, non è così? È per lui. Ti ha detto riferendosi a Stiles e tu non puoi fare altro che darle ragione. È tutto per lui.
-Malia. Avresti dovuto chiamarci. Avresti dovuto chiamare me. Ti avrei aiutato, avremmo trovato una soluzione. Insieme.- dice, come se chiamarlo fosse un tuo obbligo. Stringi i pugni, voi non state insieme non può dirti cosa fare. Inoltre continua a ripetere il tuo nome, sa bene che la sua voce è il tuo punto debole. Lui è il tuo punto debole.
-No invece!- esplodi alzando di scatto il capo ed incatenando i vostri sguardi. Finalmente vi guardate veramente, con diverse emozioni contrastanti negli occhi. –Non dovevo chiamare Scott ne tantomeno te. Non dopo che mi hai lasciata sola, non dopo che te ne sei andato. Tu non hai più alcun diritto di dirmi cosa devo o non devo fare e certamente non puoi venire qui da un giorno all’altro a dirmi queste cose. Io non voglio sentirle. Io non voglio vederti.- continui con gli occhi lucidi e la voce sempre più segnata dal pianto trattenuto.
-Hai finito?- chiede. Tu lo guardi per un secondo leggermente stupita.
-No, non ho finito. Ho ancora molto da dirti.- annunci ricominciando ad inveire contro di lui, sputando tutte le emozioni represse in questi giorni. Lui subisce in silenzio finché non finisci, stringendo le labbra per controllarti. Lui ti prende per un polso e ti attira a se, abbracciandoti. Tu ti dimeni, ma poi ti lasci andare, liberando finalmente quel pianto a lungo trattenuto. Lui ti stringe al suo corpo accarezzandoti i capelli con fare protettivo.
-Malia, mi dispiace. Io ero stressato ed ho fatto tante stupidaggini. C’era Theo, le chimere e poi quella storia con Donovan… non sapevo con chi prendermela e allora ho deciso di scaricare le mie colpe su di te. Perdonami ti prego, non avrei dovuto, Malia ti prego… so che non me lo merito, ma ho qualche speranza di avere di nuovo la tua fiducia?- ti chiede. Tu, che hai ascoltato tutto con le lacrime che continuavano a scendere silenziose, alzi di poco il capo e lo guardi. Uno sguardo che vale più di mille parole. Lui accenna un sorriso dolce e ti accarezza con un pollice la guancia, asciugando le tue lacrime.
-Tu. Me. Contro il mondo- dice e tu non puoi fare a meno di sorridere, pensando alla prima volta che ti ha detto quella frase. Era stata una giornata durissima per tutti. Volevate solo stare per conto vostro a riflettere sull’accaduto. Eppure lui era venuto prima da te, ti aveva preso la mano tra le sue riscaldandola e ti aveva sussurrato dolcemente quella frase.
-Contro il mondo.- rispondi sorridendo tra le lacrime, mentre anche l’ultimo tassello del puzzle torna al proprio posto e mentre il tuo cuore si libera da un enorme peso. Vi guardate negli occhi a lungo, senza parlare, perché i vostri sguardi parlano al vostro posto. Poi lui ti prende il viso con una mano, accarezzando lentamente la tua guancia, e ti lascia un leggero bacio a fior di labbra. Un bacio che trasmette tutto l’amore che provate l’uno per l’altra. Un bacio che può significar niente, ma che per voi significa tutto.

*ANGOLO AUTRICE*
 
Ciao a tutti! Ho notato che in giro ci sono pochissime Stalia e quindi ho voluto “rimediare” con questa breve storia. È collocata in un punto imprecisato della 5 stagione, dopo la partita di lacrosse ma prima del finale di stagione. Ho voluto descrivere un momento che, secondo me, ci sarebbe dovuto essere. Jeff non li ha fatti chiarire esplicitamente e invece, per molti Stalia shipper me compresa, sarebbe stato più giusto un chiarimento a parole. Voi cosa ne pensate? Non so se mi sono espressa bene ahahahah
Spero che la storia vi sia piaciuta e che non vi sia parsa noiosa. Un bacio e un abbraccio
Willie
   
 
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