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Autore: dany chan    31/03/2009    7 recensioni
Capita a tutti di avere una giornata storta... Kagome ne ha avuta una terribile! Quindi perchè non risollevarsi con un bel taglio di capelli? E poi può capitare che proprio dalla parrucchiera la giornata prenda una "piega" diversa...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questa è la prima operetta sfornata dal mio piccolo cervello quindi non aspettatevi niente di che ma spero che apprezziate lo stesso. Tutte le critiche sono ben accette, sia positive che negative, così posso capire se è il caso di continuare a cimentarmi nella scrittura o se sono davvero un caso perso ^_^ . Bé, ora vi lascio alla lettura… besitos!

N.B.  Volevo metterla come one-shot ma veniva troppo lunga quindi penso verrà 2 capitoli al massimo.





*BASTA! Sono stufa di questa situazione! Non ne posso più! Qualcuno mi può spiegare che male ho fatto per meritarmi tutto questo?!? Sicuramente ci sarà qualche divinità che mi è altamente ostile o nella mia vita precedente devo essere stata un dittatore sanguinario e ora sto scontando la mia pena…si dev’essere per forza così, altrimenti non si spiega! *
Questi erano i pensieri “tranquilli” di una bellissima ragazza diciottenne che camminava con passo pesante per le vie di Tokyo. Da notare il suo bel caratterino anche se dall’aspetto non si direbbe. Lunghi e mossi capelli corvini le arrivavano a metà schiena e che ora svolazzavano disordinati per il leggero vento le incorniciavano perfettamente il viso a forma di cuore; grandi, seducenti e luminosi occhi cioccolatosi le davano un’aria dolce, quasi infantile; un tenero nasino all’insù e delle belle e sensuali labbra carnose. Per non parlare del fisico… non che praticasse qualche sport in particolare se non quello del fare shopping o zapping in tv! Eppure era davvero in forma: aveva, come si suol dire, tutte le forme al punto giusto e naturalmente i ragazzi impazzivano per lei perché quell’aria dolce e seducente allo stesso tempo li intrigava, era come il miele. Ma lei non era solo questo, no no: Kagome Higurashi era dotata anche di una bella parlantina, era testarda e aveva pochi peli sulla lingua ma nonostante questo era sempre solare, allegra e possedeva un’energia tale che avrebbe coinvolto chiunque e per questo era anche ammirata dalle ragazze.
Quel giorno però non era decisamente uno dei migliori, visto i pensieri poco tranquilli di Kagome.
* Allora, riassumiamo i fatti salienti di questa MAGINIFICA giornata:
 1)ho lasciato Koga perché è diventato a dir poco appiccicoso e insopportabile e lui che fa per ripicca??? Va dicendo in giro che mi ha lasciata LUI perché la rompipalle ero IO??? Mah… i maschi e il loro stupido orgoglio… brava è chi li capisce!! Purtroppo per lui la mia mente diabolica sta elaborando un piano per fargliela pagare in modo che per un po’ di giorni non si farà vivo;
2) non avevo studiato granché per oggi e quindi ho pregato per tutto il giorno i Kami di risparmiarmi dall’interrogazione di storia arrivando anche a fare sacrifici umani se fossero stati necessari! E il corpo in questione sarebbe stato quello di quella stronza di Kikyo! La signorina ha SICURAMENTE capito che non sapevo niente e lei cosa fa?? “Professore, sa Higurashi è molto preparata! È stata fino ad ora ad assillarmi che voleva essere interrogata così si toglieva il pensiero!” Inutile dire che in quel momento il mio cuore ha smesso di battere e sono diventata di pietra e che naturalmente ho lanciato a quell’arpia un’occhiata talmente truce che avrebbe reso vero il detto “Se lo sguardo potesse uccidere”.  Mi sono anche presa la ramanzina dal prof che mi ha detto di non prenderlo in giro la prossima volta visto il bel 4 che mi ha messo oggi!
3) mia madre e mio padre una notte di 8 anni fa non potevano giocare a carte, guardare la tv, ascoltare musica invece di concepire quell’essere che vaga per casa mia e che si spaccia per mio fratello??? Il carissimo Sota la pagherà per essere entrato in camera mia e aver sporcato la metà dei miei vestiti con il mio rossetto! E dopo avergli urlato di tutto giustamente a chi dà ragione mia madre? Ma a LUI naturalmente! “Kagome ma devi capirlo… è piccolo,neanche lo sapeva che ti saresti arrabbiata così tanto”. E intanto quell’essere immondo se la rideva dietro mia madre… Oh si, la pagherà anche lui, come Koga!*
Kagome si era fermata un attimo in un parco nel tentativo di calmarsi e riprendere un po’ di lucidità ma purtroppo troppe cose erano accadute perché potesse non arrabbiarsi. Si sdraiò su una panchina e cominciò a meditare e riflettere.
 *Uffa ma perché è successo tutto questo e per di più in un giorno solo? Bè non voglio, non posso e non devo fare che questo mi tiri giù il morale! Devo reagire! Dai Kagome! Sei sempre stata una ragazza forte! Non è da te lamentarsi!* Si tirò su a sedere con uno sguardo deciso. * Non devo abbattermi! Devo trovare qualcosa che mi distragga e perché no…anche un cambiamento non sarebbe male!*
 Si mise a pensare concentrandosi al massimo facendo anche delle strane espressioni  mentre le persone che passavano per il parco la guardavano curiosi e alcuni anche perplessi. Ad un certo punto balzò sopra la panchina spaventando qualche passante. *IDEA!!!! Ma si, perché no? Un bel taglio alla mia vita ci vuole e perché non dare un nuovo taglio ai miei capelli? Si si…è quello che mi ci vuole! Li voglio tagliare cortissimi! A caschetto! Certo che sarà un cambiamento drastico… no Kagome, non ti far prendere da queste insicurezze… REAGIRE, ricordi?*
Cosi Kagome, a spasso spedito, sfrecciava per le strade della città come una furia alla cerca di un parrucchiere. Ne aveva adocchiati tanti ma nessuno l’aveva colpita particolarmente. Quando aveva cominciato a perdere la speranza ecco che un’insegna luminosa attirò la sua attenzione… su di essa era scritto “Yura’s Style” con luci neon tutte colorate intorno. La facciata del negozio era a dir poco… bizzarra! Si distingueva dagli altri edifici per i colori accesi… infatti i muri erano dipinti di fuxia che sfumava verso il giallo. * Appariscente direi… quasi esagerato… FA PER ME!!! *. Kagome entrò attraverso la porta girevole con un grande sorriso e quando giunse dentro rimase a bocca aperta! Non pensava fosse cosi grande… in fondo al negozio c’erano i lavandini per lavare i capelli e dietro di questi una miriade di prodotti fra lacche, shampoo, balsami, colori per tinte, mesche, extencions… c’era di TUTTO!! Al centro del negozio c’erano tutta una fila di sedie a poltroncine rosse con di fronte specchi di tutte le forme più bizzarre. Anche lì quello che spiccava di più erano i colori… le pareti erano rosse e i pavimenti  di un rosa acceso. Nel salone era tutto un via vai di gente… era pienissimo e l’atmosfera era molto piacevole grazie alla musica che proveniva dalle casse dello stereo messe in alto.
* Forse avrei dovuto prenotare…ci sono un sacco di persone! Non so nemmeno dove sedermi!* Mentre si guardava in giro spaesata e un po’ a disagio le si avvicinò una giovane ragazza, sui 25 anni, molto carina con i capelli neri a caschetto, occhi di un verde molto scuro; quello che colpiva di più erano le sue labbra scarlatte e il suo eccentrico abbigliamento. Infatti indossava dei pantacollant fuxia con sopra una maglia lunga gialla, il tutto completato con delle ballerine rosse abbinate ad una collana dello stesso colore. * Sicuramente dev’essere la proprietaria! Sembra simpatica… * pensava Kagome.
“Ciao cara” la salutò la ragazza."Mi pare di non averti mai vista prima nel mio negozio. Io sono Yura, la proprietaria di questo negozio. Spero ti piaccia e non farci caso a tutti questi colori… sono una persona molto particolare in fatto di gusti, come avrai potuto notare.” Le aveva parlato sorridendole e ora la stava guardando dalla testa ai piedi “Ma sai che sei davvero una bella ragazza? Avrai la fila sottocasa!” Le fece l’occhiolino e Kagome non poté fare a meno di sorriderle imbarazzata …si, le era simpatica. “Comunque, come posso esserti utile?”
Kagome continuò a sorriderle imbarazzata e si mise una mano dietro la testa.“Ti ringrazio per i complimenti. Comunque vorrei farmi un taglio nuovo, qualcosa di diverso, magari un caschetto come il tuo…vorrei proprio cambiare un po’. Però ho visto che c’è molta gente…magari torno la prossima volta e prenoto, non vorrei disturbare…”
Yura la interruppe con un gesto della mano e la prese sottobraccio conducendola verso i lavandini.“Ma assolutamente no! Non ti devi minimamente preoccupare. È la prima volta che vieni qui e voglio fare uno strappo alla regola… oggi sarai servita e riverita dalla mia migliore parrucchiera… ti laverà per bene i capelli e poi ti farà una piega stupenda!! E per il taglio ci penserò io e vedremo cosa vogliamo fare a questa bella testolina! Sangooooo,  vieni qui per favore!”. Al richiamo della proprietaria una ragazza che sistemava dei prodotti sugli scaffali si girò e si diresse verso le due ragazze. *Accidenti* pensò Kagome * ma dove sono capitata? Sono ad una sfilata? Quella ragazza sembra una modella!*. Infatti Sango era una bellissima ragazza… capelli castani legati con un elastico fuxia a coda di cavallo, grandi occhi castani truccati con un po’ di ombretto rosa, labbra carnose,alta, fisico da urlo… insomma perfetta! Si avvicinava alle due sorridendo ”Dimmi tutto, Yura”.
“Cara Sango ti presento Kagome. Voleva fare un bel taglio a caschetto e quindi per il lavaggio e la piega la affido a te…sono sicura che darai il meglio di te su questa tesolina” disse Yura passando una mano sulla testa di Kagome la quale sorrideva imbarazzata. “Certo. Non c’è problema. Vieni con me” .
Sango prese Kagome sottobraccio e la condusse verso i lavandini e la fece accomodare su una poltroncina. “Certo che hai davvero dei bellissimi capelli…è un peccato tagliarli”disse Sango sistemandole un asciugamano intorno al collo e cominciando a pettinarle i capelli. “Come mai questa decisione? Oh scusa,sono proprio maleducata… parlo troppo e non mi faccio i fatti miei!!”. Kagome le sorrise “Ma no figurati…tu e la signorina Yura siete simpaticissime, mi avete accolto benissimo. E per quanto riguarda i miei capelli bè… è una lunga storia…”
Kagome sbuffò e fece una faccia avvilita ripensando a quella giornata nera. Sango ridacchiò della sua espressione. “Hai voglia di raccontarmela?”. Così mentre la ragazza lavava i capelli di Kagome quest’ultima le raccontò di Koga, di Kikyo , di suo fratello e non solo di quello. Si accorse che con Sango le veniva facile parlare di qualsiasi cosa, avevano molte cose in comune  e scoprì anche che avevano la stessa età. “Scusa la domanda Sango… come mai lavori qui? Non vai a scuola?” “No… diciamo che non faceva per me” le disse sorridendo. “Dopo che mi sono ritirata volevo trovare un lavoro anche per dare una mano alla mia famiglia che non se la passa tanto bene così eccomi qui! Yura è davvero una persona fenomenale! Mi ha aiutata molto.”
A Kagome non le era difficile crederlo. Si notava che la proprietaria era davvero una persona formidabile… bastava guardare l’atmosfera che c’era nel negozio…tutti che sorridevano, tutti che cercavano Yura per un qualsiasi consiglio e lei che rispondeva sempre con un sorriso. “Credo proprio che verrò qui spesso, Sango. Si sta troppo bene”.
Le due ragazze continuarono a chiacchierare fino a quando Sango non le mise in testa un po’ di crema. “Allora, ora devi stare con i capelli così per un po’, in questo modo li rendiamo più morbidi e lucenti. Mi piacerebbe stare qui a parlare ancora con te ma come vedi c’è molta gente e mi devo dare da fare.” Le sorrise e le porse una rivista. “Nel frattempo leggiti qualche scoop. Torno fra 10 minuti Kaggy!” le disse allontanandosi.
*Kaggy…ci conosciamo da meno di mezz’ora e già sappiamo vita morte e miracoli di entrambe… mi ha dato pure un nomignolo… adoro quella ragazza!*. Così Kagome sfogliò la rivista aspettando impazientemente il ritorno di Sango anche se comunque si lanciavano sguardi d’intesa da ogni parte del negozio. Le era pure passata l’arrabbiatura e lo stress di quella giornata! Forse forse tagliarli cosi corti era un po’ esagerato… meglio chiedere consiglio alle esperte.
I suoi pensieri furono interrotti da delle mani che le spingevano la testa verso il basso. * Sarà Sango che mi deve finire di lavare i capelli… ora chiederò a lei cosa è meglio fare*.
“Senti Sango, secondo te tagliarli a caschetto è troppo esag…???” Le parole le morirono in gola dopo aver alzato lo sguardo sulla persona che le stava sciacquando i capelli... 
  
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