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Autore: Ederson50    25/03/2016    0 recensioni
Collasso sociale.
Movimenti contrapposti.
Tentativi di mediazione.
Inganni, intrighi, verità.
Bugie, spionaggio, fantascienza.
Questo e altro è: 2031: Guerra civile polacca
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache dell'Est Europa'
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2031: Guerra civile polacca
 
Capitolo 7: Fine o nuovo inizio? (Parte 1)
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Tutto è pronto per la resa dei conti.
 
Non si torna più indietro.
 
I popoli sono preparati a darsi battaglia senza esclusione di colpi.
 
Si combatte ad armi pari.
 
Si combatte ovunque.
 
La miccia è stata accesa, ora tocca al mondo cambiare le sorti di se stesso.
 
Ma bisogna fare guerra, anche se molte nazioni sono contrarie a ciò.
 
Almeno c’è un piano.
 
Quantomeno per salvare vite innocenti dalla morsa della guerra.
 
La Polonia e il mondo sono sul filo di lana.
 
E quel filo è molto sottile.
 
Dicono che sia l’attacco la miglior difesa.
 
Ma se in questa situazione seguissimo quella frase, sarebbe il suicidio.
 
Quindi si difende il più possibile, poi si contrattaccherà quando il nemico diverrà debole.
 
 
 
I diversi pensieri di diverse persone si intersecano in situazioni delicate come questa per trovare un punto d’incontro.
 
Ma non sarà affatto semplice, dato che ISIS, LPAP, Boko Haram, Al-Qaeda, il CAPP e altre fazioni jihadiste si sono messe in testa di conquistare il mondo.
 
Ma stavolta hanno la tecnologia sufficiente per tentare.
 
Però dovranno fare i conti con la maggior preparazione logistica e tecnologica dell’alleanza WOF (Wings Of Freedom, Ali Di Libertà) che comprende il mondo al di fuori delle fazioni jihadiste.
 
Infatti questa guerra non sarà combattuta solo sulla Terra; ma nello spazio ci saranno almeno 4 LCM (3 dell’ISIS e 1 dell’LPAP) e 6 WOT (War Orbit Thunder, Tuono Orbitante da Guerra; 2 USA, 1 Russia, Cina, Italia, Francia)
 
I WOT a differenza degli LCM sono più precisi e soprattutto possono distruggere obiettivi nemici nello spazio, mentre gli LCM sono satelliti prettamente da bombardamento, anche se vi è equipaggiata qualche arma d’assalto, ma più debole di quelli dei WOT.
 
Fatto sta che in Polonia le difese dei WOF sono complete, e sono pronte a fronteggiare qualsiasi avanzata a viso aperto.
 
La Pomerania è completamente murata, le torrette automatiche sono state posizionate sottoterra per tendere imboscate; tutto è pronto per i veri attacchi dell’alleanza APM (Allah Per il Mondo, jihadisti) comandata dall’ISIS.
 
Anche nel resto del mondo le zone confinanti ai territori APM sono stati murati (Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Etiopia, Eritrea, etc…), e si preparano ad eseguire la stessa tattica del fronte polacco.
 
La prima vera offensiva dell’APM inizia il 6 dicembre, in direzione della Pomerania; in contemporanea iniziano le offensive verso l’Algeria e l’Eritrea, mentre gli LCM cominciavano già a calcolare i bersagli da colpire per indebolire i paesi WOF.
 
Ma questi erano sempre all’erta, ed erano pronti ad attivare i WOT in caso di emergenza.
 
Fatto sta che le prime offensive jihadiste si conclusero in un disastro, infatti persero decine di migliaia di uomini nella sola Pomerania per via delle torrette automatiche da imboscata; peggio ancora andò in Algeria, dove addirittura l’esercito algerino sconfina nelle zone nord-ovest del CAPIL, malgrado le indicazioni da Roma fossero quelle di aspettare ad attaccare.
 
Per fortuna gli algerini assieme ai tunisini spostarono tutte le barriere e fortificazioni sulla zona conquistata mentre avanzavano.
 
Ma il momento per l’ISIS è giunto.
 
Quello di sfoderare le armi pesanti.
 
Attivarono uno degli LCM in orbita geo-stazionaria ed erano riusciti a trovare un buon target da colpire per indebolire i WOF; ma non era un target di guerra, troppo scontato.
 
Il 13 dicembre l’LCM colpì in pieno Shanghai, distruggendo tutto il centro città e lasciando 4 milioni di morti.
 
La Cina intera pianse alla loro morte, ma essa reagì attivando il suo WOT e bombardando prima Sirte, poi la base polacca sotto il controllo dell’ISIS di Wszova, in una zona isolata vicino Cracovia, lasciando in totale lo stesso numero di morti dell’attentato a Shanghai.
Approfittando di ciò, Boko Haram conquista Nigeria e Niger, Al-Shabab l’intera Somalia e la parte sud dell’Eritrea, e l’ISIS riuscì a scardinare le difese algerino-tunisine.
 
Ma questo è solo l’inizio di quello che accadrà dopo.
 
I Pomrocenko, che stavano seguendo l’evolversi della guerra dalla loro nuova casa a Torino, non potevano far altro che parlarne con Michalina, l’unica figlia abbastanza grande da capire la brutalità della guerra.
 
Milan, nella speranza che Hasil abbia detto il falso, ripetè quello che ormai ripeté da giorni ogni sera prima di andare a dormire:- Quattro secondi. Inspira. Quattro secondi. Espira.
 
Hasil era arrivato a Malpensa con un carico di C4 spacciato per alimenti da portare al Presidente del Consiglio italiano, mentre lui si dirigeva verso Torino per cercare la famiglia da sterminare, e nel frattempo doveva comandare le forze dell’LPAP in Polonia.
 
Aveva molto da fare, e poco tempo per farlo.
 
Il mondo è sul filo di lana.
 
Più il tempo passa, più si assottiglia.
 
E questo assottigliarsi del filo non fa altro che creare più tensione; in attesa del giorno del giudizio, o del giorno in cui ci sarà finalmente pace e un futuro per l’umanità.
 
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTORE: Spero che questo semi-capitolo vi sia piaciuto, se ci sono problemi, errori, incomprensioni, ditelo che mi saranno utili per nuove storie e ci vediamo alla prossima! ^^
   
 
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