Dopo mesi e mesi mi ritrovo a rileggere le tue dolci parole.
Non sei nulla per me, io nulla per te.
Non ho mai visto le tue ciglia
sbattere, mentre ti concentri sulla lettura.
Non ho mai visto le tue labbra
piegarsi in un sorriso fuggevole.
Non ho mai visto le tue mani
sfogliare pagine vecchie, dure e fragili.
I miei occhi sono incollati alle tue parole e sorrido.
Non sapendo, mi hai baciato le ferite e le hai sanate, ornando con farfalle e oro le mie catene.
Mi lego al tuo ricordo di cotone e mi sento un po' importante, un po' libera, un po' a casa.
Questa musica libera ogni pensiero e posso pensare alla tua tristezza, alla tua insoddisfazione.
Passo una mano sul tuo petto, le ferite io non posso sentire tra le dita.
Grazie, Demiurgo.