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Autore: _Heide    26/03/2016    4 recensioni
Stydia!AU | Best Friends | All humans |
«No. Ti ho già detto che non guarderemo di nuovo Star Wars! È il mio turno di scegliere il film, quindi prendi quello che ti dico, intesi?»
«Non voglio vedermi un pappone romantico!»
«Non ho detto che guarderemo un film d'amore!»
«Ma ci stavi pensando!»
«Ok, magari ci stavo pensando... ma non è questo il punto!»
«E allora quale sarebbe il punto, Lydia?»
«Che non guarderemo di nuovo Star Wars.»
Una serata film fra migliori amici... ma forse non tutti la pensano così.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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He only needs her


«No. Ti ho già detto che non guarderemo di nuovo Star Wars! È il mio turno di scegliere il film, quindi prendi quello che ti dico, intesi?»

«Non voglio vedermi un pappone romantico!»

«Non ho detto che guarderemo un film d'amore!»

«Ma ci stavi pensando!»

«Ok, magari ci stavo pensando... ma non è questo il punto!»

«E allora quale sarebbe il punto, Lydia?»

«Che non guarderemo di nuovo Star Wars.»

«Va bene, ho capito. Passo in negozio e chiedo al commesso di consigliarmi un film, d'accordo?»

«E prendi la pizza!» ordinò Lydia prima di premere il tasto rosso di fine chiamata.

Sempre la stessa storia ogni venerdì. La serata film di Stiles e Lydia significava sempre una Terza Guerra Mondiale. Da quando ne avevano ricordo i due ragazzi, erano migliori amici. 
Si erano incontrati in terza elementare, quando Lydia si era trasferita a Beacon Hills e aveva dovuto cambiare completamente la sua vita. Stiles aveva adocchiato fin da subito la bambina dai capelli biondo fragola e aveva deciso che le loro vite si sarebbero incrociate per sempre.

Lydia andò in camera sua e si sedette alla scrivania, pronta a leggere qualche pagina di un nuovo libro che aveva comprato qualche giorno prima, nell'attesa del suo amico, quando il telefono squillò. Osservò il display mentre prendeva il cellulare in mano e lesse “Amico Idiota” prima di accettare la chiamata ed esordire con un: «No, Stiles. Non mi importa che il commesso ti abbia consigliato Star Wars, tu prenderai un altro film. L'abbiamo già visto tre volte la settimana scorsa, non lo guarderò mai più per i prossimi settant'anni.»

«Va bene, va bene.» sbuffò affranto. «Che ne dici allora di Now You See Me – I Maghi del Crimine?» Lydia si illuminò, era la prima volta nella sua vita che Stiles si arrendeva così facilmente dal vedere Star Wars. «Uh, non ho idea di cosa sia ma mi ispira... Approvato!» esclamò contenta. «Perfetto. Dieci minuti e sono da te!» e attaccò.

Lydia sorrise, come solo Stiles era in grado di farle fare. Uno di quei sorrisi veri, puri. 
Nessuno, a parte lui, era in grado di farla sorridere sul serio, apertamente. Era uno di quei sorrisi che arrivavano fino agli occhi, riservati solo a lui e solo per questo, Stiles, era la persona più fecile del mondo

Si alzò dalla sedia su cui era seduta e andò in bagno per rinfrescarsi il viso. Non si truccò: Stiles l'aveva vista nei momenti peggiori, quando era morto suo padre, sua nonna, vederla senza trucco era niente in confronto allo stato in cui si era trovata in quelle terribili situazioni. Tornò in camera sua si sdraiò sul letto in attesa dell'arrivo dell'amico. Quando sentì il rumore del motore della Jeep di Stiles, ormai troppo familiare, si diresse al piano inferiore. Aprì la porta mentre Stiles percorreva il vialetto, due pizze fra le braccia e un DVD sopra di esse. «Sono alquanto sorpresa della tua resa... Non è che se apro quella scatola ci ritrovo quel maledetto film, vero?» Stiles ridacchiò e scosse la testa in segno di negazione «Non sono così fissato!» Lydia rispose con un “Oh certo” seguito da una risata e l'amico continuò «In tutti questi anni ne abbiamo fatte di serate film e non abbiamo visto sempre e solo Star Wars!»

«Questo perché la maggior parte delle volte non te l'ho permesso!»

«Ok, ok. Mi arrendo, va bene?» ridacchiò il ragazzo entrando in casa prima di lei e facendo come se fosse a casa sua. Posò i cartoni delle pizze sul tavolino di fronte al divano e andò a prendere dei bicchieri in cucina, dove sapeva che Lydia non sarebbe mai arrivata senza l'aiuto di una sedia per via della sua altezza. «Mi chiedo perché ti ostini a mettere i bicchieri lassù in cima quando vivi da sola e non ci arrivi nemmeno.» disse facendo il suo ingresso in salotto con in mano i bicchieri e una bottiglia di coca cola, mentre Lydia era abbassata davanti alla televisione per inserire il DVD nel lettore.

«Oh, ma quanto sei rompiscatole!» disse Lydia trattenendo a stento una risata mentre cercava di suonare seria – cosa alquanto impossibile quando stava con Stiles – «Non puoi semplicemente sederti, mangiare in silenzio e goderti il film?» Stiles sorrise e a capo chino si sedette sul divano. Aprì i cartoni della pizza e versò la bibita nei bicchieri mentre Lydia lo affiancava. Iniziarono a mangiare la pizza – che era stata precedentemente tagliata dal loro pizzaiolo di fiducia per le serate cinema – mentre il film iniziava.

Stiles finì quasi immediatamente di mangiare e fu seguito dopo poco da Lydia che mangiava come un lupo affamato ed era sempre magra. Il film scorreva liscio con rapine in banca da parte dei maghi del crimine e distribuzione dei soldi al pubblico dei loro spettacoli. Lydia si era avvicinata a Stiles e aveva la testa appoggiata sulla spalla e le gambe stese su quelle di lui. Erano migliori amici da sempre, avevano dormito milioni di volte nello stesso letto quando facevano le serate cinema – proprio come quella – e uno rimaneva a dormire a casa dell'altra o viceversa, ma Stiles ancora non riusciva a rimanere impassibile con tutta quella vicinanza: aveva una cotta per la sua migliore da quando frequentavano la terza elementare, all'inizio la assillava un po' troppo ma poi crescendo aveva provato a darle più aria nonostante l'immensa gelosia e dolore che provava nel vederla con un altro. Ormai Stiles ci aveva fatto quasi l'abitudine a guardare la ragazza mentre baciava le sue numerose prede nei corridoi, diceva che ormai aveva superato quella cotta, che appunto era una cosa passeggera, di quelle che vengono ai bambini piccoli, ma a volte ne dubitava un po' anche lui. Ok, forse un bel po'. Ad esempio quando sentiva delle scosse lungo le braccia e la schiena non appena lei gli afferrava la mano per un qualsiasi motivo, o quando sentiva quella morsa nello stomaco a vederla con qualcuno. Ogni sguardo, ogni gesto, ogni parola per lui erano sempre quelle piccole cose che lo facevano sentire così bene. Bastava starle vicino, vederla sorridere e saperla felice: gli bastava quello per poter essere sereno a sua volta. Non si era nemmeno accorto che il film stava per finire, tanto era concentrato sui suoi pensieri. Si sentiva spesso una ragazzina delle medie alle prese con la prima cottarella, quando stava con Lydia: gli tremavano le gambe, gli batteva il cuore a velocità sovrumana e sentiva le farfalle nello stomaco.

Si concentrò sul film, cercando di scacciare via i pensieri, rimanendo a bocca aperta nel vedere il finale inaspettato.

«Devo ammetterlo, Stilinski, hai fatto una bella scelta.» esordì Lydia sorridendogli.

«Che ti aspettavi, da uno come me?» ridacchiò lui, scuotendo la testa. «Guarda che lo so che non hai seguito.» insinuò la rossa, guardandolo con un finto sguardo di rimprovero. «Come fai a dirlo che non mi guardavi nemmeno in faccia?»

«Oh, sì che ti ho guardato in faccia. Mi sono girata circa cinque volte e non te ne sei nemmeno accorto!» esclamò lei.

«Beh, perché ti sei girata mentre mi distraevo!» cercò di inventarsi una scusa, Stiles, agitando freneticamente le mani come faceva ogni vola che cercava di inventarsi qualcosa su due piedi, nei momenti di imbarazzo. A quella vista lo sguardo di Lydia si addolcì e gli diede un bacino sul naso, scherzosamente, e strapazzandogli le guance come avrebbe fatto una nonna al proprio nipotino preferito.

«Su, è ora della nanna, andiamo!» disse la rossa, dopo aver buttato i cartoni delle pizze e aver portato tutto in cucina. «Vatti a lavare i denti però, prima.»

«Sì, mamma.» la prese in giro il ragazzo.

Mezz'ora dopo erano entrambi stesi nel letto a due piazze di Lydia, con le coperte viola. Stiles se ne stava a fissare il soffitto, un braccio che circondava le braccia della rossa al suo fianco che dormiva beatamente con la testa appoggiata sul petto del ragazzo.

Forse lei non provava le stesse cose che provava lui, forse non era innamorata di Stiles dalla terza elementare proprio come lui, forse non si rendeva conto dell'amore del suo migliore che ogni giorno cresceva sempre di più nei suoi confronti, ma Stiles era felice così.

Aveva una migliore amica fantastica, un amore – forse – non corrisposto come un gran numero di adolescenti e lui stava benissimo così. Non aveva bisogno di ufficializzare tutto con cerimonie pompose o un “ti amo” da parte della bella Lydia. Poteva stare al suo fianco ogni giorno della sua sua vita, forse non nel modo in cui desiderava, ma andava bene così: lui la amava più di ogni altra cosa al mondo, poteva negarlo, nasconderlo – inutilmente – e tutto quello che voleva, ma tutti lo sapevano. Mancava solo farlo sapere a Lydia. 

 


La volevo scrivere da tanto ma pensavo che venisse completamente diversa da questa. Boh. 
Che ne pensate? Fatemi sapere che sono curiosa, su ♥
Alla prossima, perché io torno sempre, per vostra fortuna!
Baci, 
Ginevra

   
 
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