“portami
a casa” gli dissi guardandolo negli occhi.
Era
infuriato, le sue labbra quasi tremavano,il labbro di sotto,
leggermente più
sottile di quello di sopra tremava incredibilmente, i suoi occhi erano
di
fuoco.
Sam
guardò Dean e lo portò con sé lontano
da me.
“Dean
calma, non hai visto come si è sentita prima? Ha qualcosa
che non va quella
ragazza, aiutiamola, fidati di me, fammi parlare con lei, e tu parla
con Juan e
cerca di cavarne qualcosa”
“Sam
non mi interessa, non MI riguarda, quella ragazza ci porterà
solo guai,
andiamocene via” gli disse fissandolo.
“Dean
fidati di me, una volta tanto” gli disse con quella solita
aria da cane
bastonato, e quando finalmente Dean sospirò, Sam si
rilassò, e gli diede un
colpo sulle spalle.
Sam
si
avvicinò e mi prese una mano.
“scusa
Dean, è troppo impulsivo e è abituato ad avere
sempre ragione” mi disse
sorridendo.
La
sua
stazza era tutt’altro sintomo della sua durezza. Alto e
terribilmente dolce.
“scusa
anche io lo sono, forse un po’ troppo “ dissi
ricambiando il sorriso.
Il
mal
di testa che avevo era quasi insostenibile. All’improvviso
vidi tutto girarmi
attorno e non sentii più le gambe. Sam mi prese in tempo per
non farmi crollare
diritta a terra. Sentivo ancora le voci e vedevo tutto sfocato, ma non
rispondevo del mio corpo.
Sentii
Sam gridare “DEEEEAN” e prendermi le braccia.
E
poi
sentii il terreno abbassarsi dai miei piedi, e due braccia che mi
presero come
pesassi niente . alzando lo sguardo vidi una giacca di pelle marrone e
mettendo
a fuoco mi resi conto che non era più Sam, ma Dean a tenermi
in braccio e a
portarmi sul bancone del locale, dove mi poggiò, si tolse la
giacca e me la
mise sulle spalle, facendomi riscaldare.
“Alex,
Alex ti senti bene?” non riuscivo a rispondere, sentivo
tutto, ma non mi sentivo
in grado di rispondere.
“Juan
acqua per piacere” la sua voce era rigida, ma sentivo nella
sua intonazione
qualcosa che assomigliava a preoccupazione, forse?
“sei
forse preoccupato? “ dissi con un po’ di voce?
Vidi
il
viso di Dean soffermarsi sul mio viso e vidi Sam correre verso di me.
“come
stai” quasi urlò Sam.
“bene,
bene, calmi” e cercai di rialzarmi, ma trovai un ostacolo
durante il movimento.
Era la mano di Dean ferma sul mio stomaco.
“rimettiti
stesa, riposati ancora 5 minuti” disse serio.
“se
dico che mi alzo, mi alzo” e dicendolo mi alzai di botto. Mi
girò di nuovo la
testa e stavo di nuovo per perdere i sensi.
Le
sue
mani, pronte mi presero di nuovo e mi costrinse a farmi stendere.
“e
se
ti dico che stai stesa DEVI farlo” disse sorridendo, la sua
espressione era la
tipica di chi diceva “ah, ah io te l’avevo detto,
ora pigliati le conseguenze“
Girai
lo
sguardo e mi voltai verso Sam.
“per
piacere diresti a tuo fratello di smettere di fare quella faccia da
saputello?”
gli dissi sorridendo e alzandomi sulle braccia.
Sam
sorrise e riferì il messaggio a Dean. Lui mi
guardò, sorrise e mi disse che era
meglio per me starlo a sentire, e poi mi disse con sguardo sprezzante
“in
fondo sei solo una ragazzina” lo guardai, e sentii prudere le
mani, avrei
voluto picchiarlo davvero.
Mi
alzai
di botto, gli lanciai la giacca e andai fuori a respirare aria per
calmarmi.
Mi
raggiunse
ancora una volta Sam.
“scusalo,
davvero, è una persona strana, e ha troppi
pregiudizi” mi disse sorridendo.
“
devo
solo calmarmi, ora mi passa” gli dissi chiudendo gli occhi e
inspirando .
Quando
all’improvviso
Sam mi stupì e iniziò a parlare di cose che non
credevo nessuno potesse capire.
“
ti ho
vista accasciarti e quella faccia di dolore, quel mal di testa, da
quanto hai
le visioni?” mi chiese d’un fiato.
Lo
guardai
cercando di capire chi fosse e come facesse a sapere quelle cose.
“
io
non ho nessuna visione” gli dissi acida.
“io
si,
vedo le persone che stanno per morire, e quando mi succede ho atroci
mal di
testa e mi sento venire meno, proprio come è successo a te,
è iniziato circa 6
mesi fa …” lasciò il discorso aperto,
sapeva che avrei cominciato a parlare.
“io
non
ho visioni, non prevedo niente, vedo solo i pensieri dei demoni,
all’inizio
leggevo anche quello che le persone pensavano, ora ho bloccato quella
parte, ma
riesco a vedere ancora i pensieri dei demoni, e a anticipare le loro
mosse “
dissi abbassando lo sguardo.
Sentì
la
mano di Sam prendere la mia, e poi mi guardò e mi disse
“la
affronteremo assieme, io però, ho le visioni solo quando si
tratta del demone
dagli occhi gialli e … “ non lo feci finire di
parlare, ero stupita.
“quale
demone dagli occhi gialli?” gli chiesi in ansia.
“lo
conosci? Lo hai mai visto? Ti ha parlato? Dimmi tutto “ mi
disse anche lui
preoccupato.
“non
l’ho
mai visto, se non ne pensieri dei demoni, lui ha dei piani, ma non so
quali,
sono ben attenti a non pensarci, anche perché nel momento in
cui entro nella
testa di qualche demone potente loro entrano nella mia, e non posso
permetterlo”
“aspetta,
aspetta, hai detto puoi entrare nella loro testa?” mi disse
Sam strizzando gli
occhi.
Abbassai
di nuovo lo sguardo.
“si,
posso entrare nella loro testa, e capire ciò che vogliono,
ciò che pensano, ma
nel caso di un demone furbo una volta che entra nella mia testa,
può fare di
tutto.” Dissi quasi senza voce.
Intanto
non avevo visto che nella conversazione era entrato un'altra persona.
“bene,
la cosa si fa interessante”. Dean si avvicinò a me
e mi guardò.