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Autore: Sansy_Girl    27/03/2016    2 recensioni
Chara e Sans, lo scontro finale. Lei è determinata ad ucciderlo, lui a vendicare suo fratello. Ma in realtà, entrambi hanno solo bisogno di capire che si vogliono ancora bene. E quale modo migliore di un abbraccio per ritrovarsi più amici di prima?
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chara, Sans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hug it out
 
Chara rimase a fissare la sala, illuminata da una luce giallastra. Strinse gli occhi dalle iridi del colore del sangue, la luce non era mai stata il suo elemento, lei apparteneva al buio.
Strinse il coltello tra le dita. Era il momento.
Ormai aveva ucciso quasi tutti, rimanevano gli ultimi ostacoli sul percorso. E, nonostante fosse diventata più violenta e sadica ogni secondo, stavolta sentiva qualcosa che da tempo non le apparteneva più. E questo qualcosa crebbe ancora di più quando lo vide.
Lui era lì, appoggiato ad una colonna, una mano nella tasca della felpa oversize, l’altra che faceva rimbalzare con noncuranza un piccolo ossicino azzurro fluorescente sulla punta dell’indice. Spostò le sua pupille bianche sulla ragazzina.
Dalla sua espressione, Chara capì che per lui non era una sorpresa vederla con un coltello insanguinato in mano e il maglione a righe, i capelli e il viso imbrattati di sangue.
 
-Ciao, piccola- disse, con quel suo tono perennemente giocoso, che però stavolta aveva un qualcosa di inquietante.
 
-Sans...- Chara indietreggiò involontariamente di un passo -Che ci fai qui?-.
 
-Pensavi di passarla liscia, mh?- lo scheletro si scostò dalla colonna, infilando anche l’altra mano ossuta nella tasca -Pensavi che non sarei venuto a sapere chi è stato ad uccidere mio fratello?- i suoi occhi per un attimo si spostarono verso il pavimento, ma tornarono subito a fissare la giovane ragazza.
 
-No- disse semplicemente lei -Prima o poi sarebbe dovuto succedere- anche se le fece male ammetterlo.
 
-Succedere cosa, piccola?- Sans strinse gli occhi, il suo sorriso era tirato e aveva un che di crudele.
 
-Avrei dovuto ucciderti-.
 
Sans incrociò le braccia, lasciandosi sfuggire una risata forzata. Il suo occhio sinistro si illuminò di azzurro:-Uccidermi? Pensi che sarà così facile?-.
 
Chara scosse la testa, i corti capelli castani le coprirono il viso per un attimo.
Quel sentimento che non era riuscita ad identificare qualche minuto prima ritornò, ma flebile come una voce soffocata.
“È il tuo migliore amico” le disse qualcosa nella sua testa “Come puoi fare questo? Hai davvero il coraggio di farlo?”.
Abbassò la testa, tornando a fissare il coltello, come indecisa, per poi rialzarla.
I suoi occhi erano completamente neri, eccetto per le pupille, di un rosso scuro. La sua bocca si incurvò in un ghigno sadico. Sentiva di nuovo quella sensazione: un’energia che fluiva, alimentando i suoi movimenti e il suo odio. Si sentiva sicura, protetta da quell’aura nera che aveva tinto dello stesso colore la sua anima.
 
-No- rispose, la sua voce suonava distorta, quasi moltiplicata in un coro stridulo -Ma sono determinata-.
 
-Bene- Sans sospirò -È per questo che non faccio mai promesse-.
 
Sollevò una mano e strinse il pugno, che venne circondato da una fiamma azzurra. Due enormi draghi di ossa apparirono alla sue spalle, spalancando le loro fauci in direzione di Chara, la quale sentì un brivido correrle lungo la schiena.
Sistemò il coltello in una posizione più comoda e lo tenne saldamente. Sentì il cuore che batteva a mille, ma non si lasciò scoraggiare.
 
La prima mossa spettava a lei, come sempre. Tentò di colpire il suo avversario, ma lui fu più rapido e la schivò, facendola scivolare.
La ragazzina si lasciò sfuggire un gemito di dolore quando le sue ginocchia incontrarono il freddo pavimento.
 
-Come? Pensavi che sarei rimasto lì a farmi infilzare come un idiota?- Sans sogghignò, ma a Chara sembrò di cogliere qualcosa di diverso nel suo sguardo.
 
Prima che potesse reagire però, una serie di gigantesche ossa appuntite spuntarono dal nulla, facendo tremare l’intera sala e dirigendosi verso di lei ad una velocità spaventosa. Cercò di schivarle, ma una la colpì al braccio, aprendo un taglio nella sua pelle chiara e lasciando intravedere il muscolo sottostante. Chara non urlò. Il dolore era ancora sopportabile, ma le fece salire le lacrime agli occhi. Si riprese in pochi istanti e tornò all’attacco.
Anche il colpo seguente andò a vuoto.
Anche quello successivo.
Al contrario degli attacchi dello scheletro, grazie ai quali si era guadagnata un taglio sulla tempia destra e uno sulla guancia.
 
-Chissà come mai nessuno usa i suoi attacchi più forti per primi...?- Sans mormorò come tra sé e sé.
 
Ansimò, osservando con rabbia il suo avversario, che se ne stava tranquillo ad osservarla, divertito. La rabbia la assalì. Si scaraventò contro Sans e l’impatto fu talmente violento e sorprendente che lo fece sbilanciare all’indietro e cadere sui gomiti.
Fece per puntargli il coltello alla gola, ma un flash la bloccò. Un frammento di memoria tornò a galla, come un vetro rotto che aprì un taglio nel buio del suo cuore.
 
***
-Sans! Mettimi giù!- Chara protestò, battendo i pugni sulle spalle dello scheletro che la stava sollevando in braccio.
 
-Non finché non avrai ammesso che quella battuta era divertente- ribatté lui, scompigliandole i capelli.
 
-Mai! Era orribile!-.
 
-E pensare che io mi faccio le ossa ogni giorno per cercare di farti ridere, piccola ingrata-. Chara gli rivolse un “bleah” scherzoso, fingendo di tirargli un pugno sulla spalla. Il sorriso di lui si allargò -Sai cosa succede a quelli come te?-. Senza aspettare un risposta, aveva già infilato una delle sue dita sottili sotto il mento della bambina e aveva iniziato a farle il solletico.
 
Chara scoppiò a ridere:-L-lasciami, S-sans!- si lamentò tra le risate, senza fiato -O-ok, mi arrendo!-.
 
Sans smise di farle il solletico, per poi avvolgerle un braccio intorno alle spalle e tirarla a sé. Chara non si oppose.
 
-Sans...-.
 
-Sì, piccola?-.
 
-Ti voglio bene-.
 
Sans sorrise, distogliendo lo sguardo:-Anche io ti voglio bene, piccola-.
 
***
 
Chara si rialzò, scostandosi dal suo avversario.
Sentiva gli occhi bruciarle, le lacrime le stavano annebbiando la vista e stavolta non per via del dolore fisico.
 
Sans si rialzò a sua volta, senza incontrare gli occhi rossi di lei. Abbassando lo sguardo, si accorse che le mani gli stavano tremando. Dovette prendere un respiro profondo per calmarsi.
“Ha ucciso Papyrus” una vocina gridava nella sua testa “Finiscila una volta per tutte, lo merita. Lei ti ha ingannato e ti ha lasciato da solo quando ne avevi più bisogno, anzi è stata lei la causa delle notti che hai passato insonni, a colpevolizzarti per la morte di ciò che era rimasto della tua famiglia”.
Strinse i pugni, caricando un altro colpo.
I gaster-blasters alle sue spalle puntarono un raggio laser verso Chara. La ragazzina indietreggiò. Stava per colpirla, ma un flash lo bloccò, emergendo come una piccola isola immersa nel mare della rabbia e dell’odio.
 
***
 
-Sans...- una vocina lo riportò alla realtà.
 
Lo scheletro aprì gli occhi, stropicciandoseli. Scrutò nel buio della sua stanza, cercando la fonte del debole suono.
 
-Chara?- domandò.
 
-Sans...- la voce della ragazzina era incrinata, come se avesse pianto -Posso dormire con te?-.
 
-Piccola- Sans mugolò, con la voce ancora impastata dal sonno -Sono le due del mattino... Che è successo?-.
 
-Ho... Ho avuto un i-incubo...- piagnucolò Chara -T-tu eri sparito e-e i-io n-non sapevo dove t-trovarti... Papyrus e gli-gli a-altri si e-er-erano trasf-f-formati in fantasmi terrificanti e-e i-i-io non sapevo c-cosa f-fare...- prima che potesse finire di parlare, scoppiò in lacrime.
 
A Sans si spezzò il cuore nel sentirla piangere. Ormai si era affezionato a lei e la sentiva quasi come una sorellina minore.
 
Le fece cenno di andare a stendersi vicino a lui:-Forza, vieni qui...-.
 
La ragazza non se lo fece ripetere due volte. Si sistemò di fianco al suo amico, rannicchiandosi contro la sua maglietta bianca. Sans le accarezzò i capelli.
 
-Non ti lascerò mai, piccola- sussurrò -Devo badare a te, lo sai, sei sotto la mia responsabilità e Toriel mi ucciderebbe se ti succedesse qualcosa- le parole che seguirono uscirono da sole, senza che lui potesse fermarle -E neanche io me lo perdonerei mai- la voce gli tremò mentre lo diceva.
La strinse in un abbraccio e lei ricambiò.
 
***
 
Sans si rese conto di avere un groppo alla gola nel ricordare quell’episodio.
Realizzò che era il turno di Chara. Si era distratto, si era lasciato sopraffare dalle emozioni e adesso ne avrebbe pagato le conseguenze.
Ma Chara premette il pulsante “risparmia”.
Sans sbatté le palpebre, sorpreso. Perché lo stava risparmiando? Perché stava lasciando scivolare via così l’occasione di infliggergli un danno serio.
Si preparò ad attaccarla, ma si accorse che le mani gli stavano tremando così tanto che non riusciva a prendere la mira. Non riusciva a concentrarsi. Non poteva farcela.
“Andiamo, Sans. Cosa fai? Papyrus sarebbe così deluso...” la vocina malefica del suo subconscio gli suggerì “Sappiamo entrambi che lo vuoi. Uccidila”.
Sferrò il suo attacco.
Chara lo schivò, ma uno dei raggi la colpì al piede, facendola crollare sulle ginocchia.
Sorrise. Stava per vincere. La ragazzina aveva pochissimi HP rimasti.
Attese il suo attacco. Ma non arrivò. No, non arrivò.
Osservandola meglio, si accorse che Chara stava singhiozzando. Le sue spalle esili tremavano, lacrime di dolore le rotolavano lungo le guance, disegnando righe lucide sul suo visino tondo. Le dita avevano perso la presa sul coltello, scivolato in un angolo della sala.
Sans per poco non si precipitò ad abbracciarla. Quella vocina lo tratteneva ancora.
“Uccidila ora! Cosa aspetti, Sans! Uccidila e Papyrus sarà fiero di te!”. Lo scheletro scosse la testa, come per cacciare quel suggerimento. Sapeva cosa fare.
Sollevò una mano, pronto a scagliare un altro colpo, la fiamma azzurra che già iniziava a brillare nel palmo.
 
Click.
 
Chara lo stava risparmiando, realizzò. Teneva la manina fissa sul quel dannato pulsante e la vista della sua ex amica in quello stato lo faceva sentire terribilmente in colpa.
La ragazzina sollevò la testa, la fiamma azzurra si spense.
 
-Mi dispiace...- sussurrò lei, tra i singhiozzi -Mi dispiace, mi dispiace... perdonami... perdonami, Sans... I-Io non volevo...-.
 
Sans si coprì la bocca con le mani, ricacciando indietro un singhiozzo.
 
-I-Io...- balbettò, a corto di parole, la voce rotta.
 
Chara si rialzò e gli si avvicinò, il visino stanco e gli occhi gonfi per il pianto. Prima che lui potesse fare qualsiasi cosa, lo strinse in un abbraccio. Un abbraccio debole, triste, pieno di rimorso e di colpa, un abbraccio freddo, ma sincero.
Bastò solo quell’abbraccio per farlo cedere.
Sans crollò sulle ginocchia e ricambiò l’abbraccio, scoppiando in lacrime. Strinse a sé la piccola Chara come non aveva mai fatto, dimenticando per un attimo che aveva ucciso tutti quelli che conosceva e a cui teneva. Lui teneva anche a lei. E lei era lì.
Avrebbero potuto resettare il gioco e ricominciare insieme, come migliori amici fino alla fine. Perché era questo che entrambi volevano essere. Non volevano combattersi, non volevano ferirsi.
Volevano essere amici come prima. Ma stavolta per sempre.
 
-C-certo che ti p-perdono, p-piccola- riuscì ad articolare Sans, con la voce spezzata dal pianto, ma un sorriso, stavolta sincero, che stava iniziando a formarsi sotto le lacrime che non riusciva a trattenere.
 
-Resetterò il gioco, lo prometto, ma ti prego... promettimi che ci sarai e che mi vorrai ancora bene...- Chara implorò.
 
-Non c’è bisogno di dirlo, piccolina- disse Sans, stringendola a sé con un braccio e asciugandosi le lacrime con la manica della felpa -Io ci sarò sempre per te-.
 
Chara sorrise e si rialzarono insieme, tenendosi per mano.
 
E premettero il pulsante RESET.

 
Angolo autrice
 
Ciao a tutti e scusate l’ora della pubblicazione, ma ho finito da poco di scrivere! Questa è la mia prima fanfiction quindi non siate troppo severi con me, non ho mai scritto nulla prima.
Ad ogni modo, spero non sia stata tanto male, se vi va lasciate un recensioncina, anche negativa per darmi consigli su come migliorare.
 
Buona Pasqua e Stay Determined!
 
Sansy_Girl
 
 
   
 
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