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Autore: Charlie Winchester    28/03/2016    2 recensioni
La storia è una Greek mythology AU, è stata ispirata da un'immagine che ho trovato su Facebook di cui poi vi linkerò l'autrice.
Riprende il mito di Ade e Persefone e nella mia storia Magnus è Ade, mentre Alec è Persefone.
Ovviamente ho dovuto cambiare alcuni elementi del mito perché Alec che viene rapito mentre raccoglie fiori mi sembrava un po' ridicolo.
Buona lettura!
***
–Vedo che hai conosciuto Chairman Meow.
Alec lo guardò stupito. La vipera si arrampicò sulla gamba del dio e gli salì sulla spalla.
–Quello è tuo?
–Sì. È la mia vipera.
–Perché Meow?
–Ho sempre desiderato un gatto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice:
Salve ragazze!
Giusto qualche giorno fa ho visto su facebook una foto su una pagina Malec che poi vi posterò, si trattava di Alec in versione Persefone e Magnus in versione Ade.
Vi lascio immaginare… ho fangirlato troppo e ho pensato che qualcuno avesse già scritto una storia così, invece apparentemente no.
Ovviamente se così non fosse e io avessi copiato l’dea di qualcuno vi prego di farmelo sapere immediatamente e provvederò a cancellare la storia.
Cambierò un po’ la figura di Persefone in quanto Alec non ce lo vedo proprio ad essere rapito mentre raccoglie fiori, credo lo farò diventare un cacciatore (sappiamo tutti che gli dei rapivano ninfe e ragazze di cui si infatuavano, quindi perché non un ragazzo?)
In più Magnus/Ade non immaginatelo cattivo e tenebroso, per me sarà più come Ade nella versione Disney, un po' sassy e simpatico.
(preparatevi adoro le gif)
Inizialmente era una one shot ma stava diventando troppo lunga perciò ho deciso di dividere la storia in capitoli, sono già al quarto quindi aggiornerò il prima possibile, questo che leggerete ora è davvero il più corto, consideratela come un'introduzione.
Lasciatemi recensioni e fatemi sapere se la storia vi piace, anche le critiche sono ben accette.
Ecco il link dell'autrice dell'imagine a cui mi sono ispirata: 
http://itsladyhawke.tumblr.com

 
 You'll come to me
 
 
 
–Non sarò mai tuo!
Sbraitò Alec contro Magnus. La reazione a questa frase fu un sorrisino malizioso.
Il dio dell’Ade sapeva perfettamente che prima o poi avrebbe ceduto, aveva tutto il tempo del mondo, non poteva spostarsi dagli inferi ma in ogni caso non si sarebbe perso quello spettacolo nemmeno se avesse potuto.
–Ti credo sulla parola Alexander.
Il modo in cui Magnus pronunciava il suo nome lo fece rabbrividire, quel posto lo faceva rabbrividire.
Non c’era luce del giorno e tutto era illuminato dalla tenue luce delle fiaccole appese alle pareti.
La sala del trono era una grande caverna, Alec si aspettava di vedere scheletri e anime di morti ovunque, non  un tavolo imbandito con frutta e carne fresca. Questa strana normalità lo spaventava.
–Dove hai nascosto il mio arco e le mie frecce? Non hai nessun diritto di prenderli.
–Senti zuccherino, ascoltami attentamente. –Magnus si alzò dal suo imponente trono di velluto blu in pendant con la sua camicia, sorseggiando una strana bevanda aranciognola. Probabilmente è ambrosia*, pensò Alec.
Si diresse con passo lento ma deciso verso il ragazzo. –Non te li darò fino a quando non ti sarai volontariamente donato a me. Sarai tu stesso a cercarmi.
Si avvicinò pericolosamente a lui e gli sfiorò il mento con due dita. –Il tuo orgoglio ti impedirà di venire da me ma il desiderio ti consumerà così tanto che non potrai più opporti.
Alec deglutì nervoso ma riprese immediatamente il suo autocontrollo e scansò la mano di Magnus.
–Preferirei morire piuttosto.
Magnus scoppiò a ridere.
–Non ti converrebbe. Ricordati che sono il dio degli Inferi, la tua anima verrebbe comunque mandata qui e a quel punto non ci sarebbe più divertimento né per me né per te.
Il dio si allontanò con passo felino e con uno schiocco di dita aprì una porta davanti a se, prima di varcarla si voltò verso il ragazzo e gli disse: –Mangia qualcosa Alexander, magari cambierai idea.
Gli fece l’occhiolino e prima che Alec potesse ribattere qualcosa svanì nel nulla.




*AmbrosiaNella mitologia l'ambrosia (in greco anticoἀμβροσίαambrosia) è a volte il cibo o la bevanda degli dèi. La parola deriva dal greco a- (il cosiddetto "alfa privativo") e(μ)βρότος, ου (m)brotos ("mortale", rad. mrot-, cfr. latino mors, mortis) ovvero il cibo o la bevanda che solo gli immortali potevano consumare.
  
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