Rincorro volatili rosa chiaro, che di reale non hanno nient'altro che le funeree ali.
Uno, precipitato al suolo, si scioglie come ghiaccio nella mia mano esangue.
E intuisco che non v'è silenzio per un'anima tormentata.
Per quanto essa sia profana, la stolta Bambina non può che restarne disgustata.
Sa che la Morte è un presagio certo, ambita salvezza per colui che persevera esitante.
Ma io continuo a rincorrere volatili rosa chiaro.
Lui stride le corde della coscienza senza remore, affondando la lama in profondità.
Lacerando, distruggendo, disintegrando.
Mi disse: sai, io cerco la libertà.
Quale mera utopia, che triste afflizione!
Non v'è niente di peggio che affannarsi per la Verità, contorta signora ch'io soglio chiamare Menzogna.
Mentre lui vomita parole dissennate, continuo a rincorrere volatili rosa chiaro.
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Assurdamente nonsense, ovviamente, giusto un cumulo di pensieri che mi tormentano da un po'.