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Autore: Milkcioco    31/03/2016    0 recensioni
Dirigendomi in cucina,per aprire la busta,sento un rumore in camera da letto,il cuore comincia a battere velocemente,é possibile che sia tornato?avevo già le lacrime agli occhi,prendo la pistola dalla borsa e senza fare rumore poso la busta.
Avvicinandomi alla porta della camera da letto cerco di udire rumori,ma nulla,il silenzio,eppure avevo quella sensazione,sapevo di non essere sola,tolgo la sicura alla pistola,prendo forza e spalanco la porta.
La finestra era aperta,metto la mano sulla bocca per trattenere quell'urlo di paura che pervade il corpo,era tornato per me e voleva finire il suo lavoro.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero appena tornata da lavoro stanca morta come al solito,poggiai le chiavi sul mobile dell'entrata e mi tolsi quei fastidiosi decolté neri "Dio santo che dolore!" Mi tolsi la lunga giacca nera e la gettai svogliata sul sofà di pelle color panna. In punta di piedi mi dirigo in cucina dove proveniva un forte odore di salsa e basilico. -"finalmente sei arrivata sai che ore sono?" -"si lo so benissimo,in ufficio guardavo costantemente l'orologio contando i secondi per tornare finalmente a casa"- -"bhé il tuo capo poteva lasciarti evadere un po' prima,no?"- -"si certo mamma,come no"- -"vuoi gli spaghetti?"- -"si,anche se alle 10.00 di sera la pasta..."- -"ahh smettila..."- Mi squilla improvvisamente il cellulare della borsa,avevo quasi dimenticato di averne uno "Pronto?" "buonasera parlo con la signora Melinda?" "signorina ,prego mi dica" "salve la contattavo dalla GP so che ha mandato un curriculum" "ahh,finalmente!aspettavo una vostra telefonata da non so quando..." "ci perdoni la società ha avuto seri problemi...sarebbe disposta a fare un colloquio con noi?" "un colloquio??" "si...Venerdì sarebbe disponibile"? "venerdì?non posso sto lavorando e ho solo il sabato pomeriggio a disposizione" "capisco quindi non é interessata?" "no no sono interessata e come!ma le ripeto sono impegnata" "signorina se vuole ne parlo con il direttore e le faccio sapere" "gliene sarei grata " "allora la ricontatterò nei prossimi giorni la ringrazio" "grazie mille ,le auguro buona serata" Caspita che gentilezza,magari lo fosse anche il mio capo. "chi era al telefono" disse mia madre con il suo solito tono curioso "un impiegato della GP a cui inviai un curriculum tempo fa" "ah capisco" disse con tono stanco. Subito dopo mangiato feci una doccia veloce,caspita che occhiaie,dovrei iscrivermi anche in palestra ,spengo la luce prendo il portatile e lo porto sul letto mi siedo e comincio a leggere le e-mail ,nulla di nuovo le solite pubblicità penso tra me poi qualcosa attira la mia attenzione non potevo credici avevo ancora il batti cuore solo a leggere il suo nome sullo schermo,direi un Misto tra gioia e rabbia decido finalmente di aprire e leggere "Buongiorno,lo so é da tempo che non ci sentiamo ma volevo sapere come stavi. Buona giornata. Andrea. Incredibile la faccia tosta,dopo avermi lasciata continuava a scrivermi e questo non faceva altro che alimentare uno strano desiderio in me...lo volevo ancora. Decido di non risponderlo spengo il portatile e mi metto a dormire. Suona la sveglia e mi alzo a malincuore, sarà un'altra giornata storta,vado in bagno con la speranza che non sia occupato da mia sorella...la porta é aperta,ho campo libero,mi guardo allo specchio e cerco di pensare al futuro ma l'unica cosa che vedevo era la matassa di capelli. Cerco di pettinarli con scarsi risultati,lavo i denti e mi trucco. Vado in cucina preparo il caffè e prendo dei biscotti al cioccolato. A metà colazione guardo l'orologio al polso é tardissimo,infilo le scarpe nere "malefiche" e corro in ufficio. È una giornata calda ma cupa tipica di marzo,accendo la radio in macchina e comincio,senza accorgermene a canticchiare,distogliendo lo sguardo dalla strada. Arrivata sotto l'ufficio prendo i documenti gettati sul sedile del passeggero,apro lo sportello e nella fretta di chiudere l'auto con la mia solita goffaggine faccio cadere tutto. "Dannazione!anche questa ci mancava" "se vuole le dò una mano" Dice una voce maschile mentre sono china "grazie ripeto" senza voltarmi e guardarlo "ecco a lei" mi alzo e noto i suoi occhi verdi intensi. "grazie,sono abbastanza imbranata" "si ho notato" dice portando la mano sulle labbra per nascondere la risata. Per un attimo mi ero distratta da quello sguardo finché poi come al solito ha cominciato ad aprir bocca e da lì partiva il solito egocentrismo maschile di cui noi donne siamo bene a conoscenza. Prendemmo l'ascensore insieme,strano non lo avevo mai incontrato eppure i volti riesco a imprimerli bene in mente. "mi perdoni signorina non ci siamo neppure presentati io sono Stevie" "oh giusto ero talmente presa dal suo discorso...io sono Melinda" presa un corno non ricordavo nulla della conversazione talmente la noia,sembrava un vecchio registratore rotto. "bene siamo arrivati" "mi perdoni ma qual'é il suo ruolo in azienda?" Chiesi cercando interesse verso la fine "ahh giusto...io sono il nuovo contabile" "Per un pelo pensavo volessero rimpiazzarmi" dissi ridendo "non credo che la sua goffaggine possa essere tra le note di demerito nel curriculum" Cercai di rispondere ma mi scappò solamente una risata sarcastica ed un pensiero mentale "che idiota". Scesa dall'ascensore arrivo in ufficio e sulla scrivania trovo una rosa rossa,e queste? Mi guardo intorno ma a parte me non c'è nessuno e tanto meno in questo periodo non frequento nessun uomo soprattutto per via del lavoro,non avrei tempo e minuti. Squilla il cellulare "pronto?" "ciao Melinda sono Arcangelo volevo parlarti di quell'attività che volevi aprire,allora sappi che per il finanziamento non ci sono problemi la liquidità é subito pronta poi dopo spetta a te appena riesci a liberarti un po' vorrei che venissi in ufficio da me" "ah ti ringrazio mi hai dato una bellissima notizia il problema é che ora non ho tempo allo studio stacco alle 11.00 di sera siamo impegnati al momento per una campagna pubblicitaria per un nuovo brand" "vabbene allora fammi sapere tu quando puoi,ti auguro buona giornata" "grazie,ciao ciao" chiudo velocemente prendendo osservando la segretaria del capo venire verso di me. " allora ti vuoi muovere?" "si un attimo prendo i documenti" "la vecchiaia avanza" dice con tono acido "tu invece da quando ti scopi il capo stai ringiovanendo" rispondo con un sorriso ampio. Si volta e se ne va senza fiatare,quella brutta strega mi sta più stretta delle mie scarpe. Arrivo alla riunione e comincio a spiegare il piano di lavoro ai presenti. Finito torno nel mio studio per modificare le bozze e comincio a lavorare al computer. 11:03 guardo l'orologio stasera ho fatto ancora più tardi. Sento bussare alla porta "hey" É Stevie "cosa ci fai a quest'ora?" "stavo finendo di fare dei conti,avete un bel debituccio in azienda" Sembrava strano più cupo o forse era la mia impressione sarà stata la luce da scrivania o forse il fatto che i suoi occhi chiari facevano da contrasto ai capelli e alla barba scura "Debiti? Ma se sono sempre così tirati in fatto di Money" faccio un gesto simboleggiando appunto i soldi "oh mia cara sei davvero ingenua" Entra in ufficio chiudendo la porta alle sue spalle. "cara?" Dico alzando un sopracciglio e guardandolo ridendo "scusami ti facevo più socievole" "sono socievole con chi mi fido" "Vuol dire che non ti sembro un uomo a cui dar fiducia?" "NO" dico seccata "ho capito sei una di quelle donne convinte di possedere il mondo" si siede e poggia le mani dietro la testa "se possedessi il mondo ora ti comanderei a bacchetta" Si protrae in avanti e mi guarda negli occhi "Sai da stamattina non faccio che pensarti,ho una certa dimestichezza con le persone ma tu sei diversa non riesco a capire..." " se vuoi per pasqua ti regalo un libro sulla mia vita così puoi decifrarmi come la Monna Lisa" "faccio un discorso serio e tu..." Ride "voi uomini non fate mai discorsi seri almeno che non volete portarvi una donna a letto..." "credi che sia venuto qui per questo? Bhè ti sbagli" "sai qual'é lo sbaglio più grande fatto? Pensare una determinata cosa di una persona e poi farsi convincere dalla stessa che non sia così" "mmhh..." "ho forse sbagliato?" "non posso risponderti dicendoti d'essere diverso o bla bla altrimenti affermerei la tua teoria quindi...mi alzo e ti dico che sono venuto per dirti :stacca il computer e torna a casa poi se fai il doppio lavoro di custode..." "già hai ragione" spengo tutto mi alzo e prendo la giacca nera dalla sedia. Lui si para davanti e mi apre la porta la stessa cosa fa con l'ascensore. "lo so che forse sbaglio ma il fatto della porta e dell'ascensore mi irrita" "cosa?" "mi dà fastidio quando sono gli altri a gestire le situazioni" " allora dovresti dirlo al tuo capo" " ecco lo fai anche ora"
   
 
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