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Autore: Millydr    01/04/2016    2 recensioni
É il giorno degli scherzi e a Fairy Tail tutti si stanno impegnando per fare degli scherzi indimenticabili. Riusciranno ad arrivare vivi alla fine di questa giornata?
Contenente accenni di Nalu, Gruvia e Gale.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere qualcosa per questo 1 Aprile. Inizialmente volevo fare qualcosa di breve, ma diciamo che la situazione mi è sfuggita di mano. Mi sono accorta solo ieri pomeriggio che giorno fosse, quindi scusate se non è perfetta. Appena avrò finito tutto, tornerò indietro e la sistemerò dove troverò errori.

Fatemi sapere che ne pensate!

Buona lettura!

 

Natsu P.O.V.

31 Marzo

«Natsu-san?».

Una voce mi fece alzare lo sguardo dal mio piatto appena svuotato. «Juvia.» Mi guardai attorno alla ricerca del freezer umano. Se c’era uno, l’altro non poteva essere troppo lontano, un po’ come me e Lucy… Aspetta, cosa? «Se cerchi lo stripper…».

«No, Natsu-san, Juvia stava cercando te.» mi interruppe scuotendo la testa. «Juvia vorrebbe chiederti un… favore.».

Le sorrisi e allontanai con una mano il piatto vuoto. «Che genere di favore?» Juvia non era solita parlare normalmente con me, tantomeno chiedermi favori.

«Juvia ha sentito da Cana-san che domani è il giorno dei Pesci d’Aprile e pensava di fare uno scherzo a Gray-sama. Però Juvia non sa esattamente cosa fare, quindi ha pensato di chiedere a te un consiglio.».

Rimasi bloccato per un istante. Domani era il primo d’Aprile?

Come avevo fatto a dimenticare che domani era il giorno degli scherzi?! Un sorriso maligno mi comparve sul volto e presi per un braccio Juvia avviandomi verso la porta. «Happy, andiamo!»

Il piccolo Exceed blu salutò velocemente Carla e ci raggiunse volando fuori dalla gilda, mentre lasciavamo dietro di noi i nostri compagni con degli sguardi confusi.

«Natsu-san, dove stai portando Juvia?».

Mi girai a guardarla sorridendo «Andiamo a preparare al ghiacciolo uno scherzo magnifico!».

 

Mirajane P.O.V.

1 Aprile

03.45 A.M.

Ero finalmente tornata a casa dopo aver chiuso la gilda, ma la mia serata era ben lontana dall’essere conclusa.

Mi tolsi le scarpe e andai in camera mia. Presi una busta che avevo nascosto sotto il letto e andai lentamente in camera di Lisanna, che dormiva beata. Senza far rumore, tirai fuori dalla busta un sacchetto, lo aprii e presi una manciata della polvere colorata al suo interno.

Un movimento dal letto mi fece quasi rovesciare tutto sul pavimento, spaventata che la mia sorellina si fosse svegliata, ma per mia fortuna si era solo rigirata tra le coperte. Trattenni il respiro mentre mi avvicinavo a lei e le spargevo sul viso la polvere nelle mie mani.

«Ecco, sorellina. Ora farai un sonno bello profondo.». Ridacchiai mentre svuotavo completamente la busta, prima di mettermi al lavoro per attuare il mio piano.

 

Juvia P.O.V.

07.30 A.M.

Natsu-san aveva portato Juvia in giro per tutto il giorno a fare acquisti per gli scherzi che aveva programmato. A quanto pare si era dimenticato che giorno fosse, così ne aveva approfittato per comprare l’occorrente per tutti i suoi scherzi e Juvia era contenta di non essere uno dei suoi bersagli. Juvia iniziava ad avere dei ripensamenti sull’aver coinvolto Natsu-san nello scherzo per Gray-sama, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.

La sera prima, Natsu-san aveva detto di incontrarlo davanti casa di Gray-sama alle 7.45 in punto e ora Juvia stava entrando dalla finestra con l’aiuto di Happy-san.

«Juvia metti tutti i vestiti della principessa dei ghiacci nel borsone che ho messo sul tavolo.» Indicò la borsa nera, già mezza piena di vestiti.

«Gray-sama…?» Juvia si guardò attorno cercando di capire se lui fosse da qualche parte.

«É sotto la doccia, abbiamo ancora un po’ tempo.» Natsu-san, dopo aver lasciato sul letto di Gray-sama dei boxer bianchi ricoperti di cuori rossi, iniziò a distribuire delle trappole per topi sul pavimento.

«Ehm… Natsu-san» Dopo essere sicura di aver catturato la sua attenzione, Juvia riprese a parlare. «Sei sicuro che le trappole siano necessarie?».

«Assolutamente» rispose con un sorriso malefico.

A Juvia venne la pelle d’oca e ricominciò a mettere i vestiti di Gray-sama nella borsa insieme a Happy-san.

Perdona Juvia, Gray-sama.

 

Lucy P.O.V.

07.45 A.M.

Mi ero svegliata con i nervi a fior di pelle. Era il primo d’Aprile, quindi voleva dire che ci sarebbero stati dei Pesci d’Aprile. Sospirai mentre un brivido mi scendeva lungo la schiena. Natsu adorava questo giorno e si divertiva a fare scherzi a tutti, io però non ero altrettanto entusiasta. E il fatto che né Natsu né Happy fossero a casa mia quando mi ero svegliata, era un brutto segno.

Mi svestii e buttai nella vasca già calda una bath bomb che colorò l’acqua di rosa ciliegio. Ha lo stesso colore dei capelli di Natsu… Pensai arrossendo prima di scuotere la testa e di immergermi nell’acqua profumata. Avrei fatto tardi quella mattina alla gilda, ma volevo rilassarmi un po’ prima di dover affrontare una giornata del genere.

Sbadigliai e appoggiai la testa contro la parete chiudendo gli occhi.

«Un po’ di relax, prima dell’apocalisse».

 

Natsu P.O.V.

Io ed Happy osservammo da fuori la finestra Lucy che entrava spensierata in bagno. Aspettammo altri due minuti prima di intrufolarci in casa.

«Happy non fare rumore e tieniti pronto fuori dal bagno con questa.» Diedi al mio piccolo amico una busta e sogghignai. «Io vado dentro.».

Happy ridacchiò piano e volò sopra la porta «Natsu sei così coraggioso! Se Lucy si dovesse accorgere che sei lì dentro di proposito, diventerebbe una minaccia più spaventosa di Erza. Però a te non importa perché a te piaaaaaaaace Lucy!» sussurrò arricciando la lingua.

«Zitto Happy!» cercai di zittirlo ignorando il rossore sulle mie guance e avvicinai l’orecchio alla porta per sentire il respiro regolare di Lucy. «Allora vado dentro, tu stai pronto.».

Detto questo aprii lentamente la porta e sbirciai all’interno, mentre venivo investito dal profumo di tutti i saponi. Lucy era immersa nella vasca con solo la testa fuori, appoggiata al muro. Sembrava che si fosse addormentata, ma conveniva comunque che mi sbrigassi.

Mi infilai nel bagno chiudendo lentamente la porta senza fare rumore, poi mi avvicinai alla vasca e mi rilassai vedendo che l’acqua colorata e le bolle di sapone coprivano la vista. Lucy mi avrebbe ucciso se avessi visto troppo…

Arrossii improvvisamente quando mi resi conto che l’acqua che la circondava era lo stesso colore dei miei capelli, come anche lo stesso della boccetta che avevo in mano. Osservai come l’acqua color ciliegio riempiva la vasca, comprendo il suo corpo lasciando fuori solo la testa, il collo e l’inizio del busto, che si alzava ed abbassava lentamente. Deglutii a fatica. Che diamine sto facendo? Ho visto Lucy nuda un sacco di volte! E per di più è la mia partner! Stappai la boccetta che avevo tra le mani e ne versai il contenuto nella vasca, mentre un sorrisetto compiaciuto si faceva largo sul mio volto. Poi alzai di nuovo lo sguardo sul viso di Lucy, per essere sicuro che non si fosse accorta di nulla. Stava ancora dormendo. Le sorrisi e per poco non mi sporsi a toglierle un ciuffo di capelli che le ricadeva sulla fronte.

Prima di commettere qualcosa di molto stupido mi affrettai a uscire da lì dentro. Mentre chiudevo la porta, lanciai un ultimo sguardo alla mia migliore amica, ignara di quello che avrebbe trovato al suo risveglio.

 

Lucy P.O.V.

Tump.

Strinsi gli occhi e poi li aprii. Mi dovevo essere addormentata. Guardai verso la porta del bagno e mi chiesi che cosa poteva avermi svegliato.«Saranno Natsu ed Happy che sono arrivati…» Parlai tra me e me. 

Inspirai profondamente ed espirai. Una volta uscita ci sarebbero stati degli scherzi, era ovvio. Come avrei voluto rimanere lì dentro tutto il giorno. Mi passai le mani sul viso per cercare di svegliarmi con il contatto con l’acqua. Aprii gli occhi e guardai davanti a me mentre immergevo di nuovo le braccia… Aspetta.

Mi paralizzai per quello che avevo visto con la coda dell’occhio e abbassai lo sguardo verso la vasca. Dovevo essermi sbagliata. La vasca era piena di acqua color ciliegio e non era entrato nessuno… Spalancai improvvisamente gli occhi mentre tiravo di scatto fuori dall’acqua le mie braccia. «O mio Dio…» sussurrai con un fil di voce ancora incredula. Mi alzai in piedi e mentre l’acqua scendeva lungo il mio corpo, mi resi conto che avrei ucciso Natsu. Ero rosa. Anzi se vogliamo essere più precisi, il mio corpo era color ciliegio, lo stesso colore degli stramaledettissimi capelli di quell’idiota.

Uscii dalla vasca gocciolando acqua rosa dappertutto e mi guardai allo specchio. Persino la mia faccia era di quel colore! Perché mi ero passata le mani sul viso! Solo il mio collo e il busto al di sopra dei seni era di un colore normale.

Mentre continuavo ad osservarmi sconcertata realizzai una cosa fondamentale. La bath bomb l’avevo comprata io stessa e l’avevo tirata fuori dalla confezione intatta quando avevo riempito la vasca. Prima che mi addormentassi, stava andando tutto bene, quindi voleva dire che mentre stavo dormendo qualcuno era entrato nel mio bagno e aveva compromesso tutto. Mentre io ero nuda nella vasca! Con solo della maledetta acqua a coprirmi!

Snap.

«Natsuuuuuuu!» Presi al volo un’asciugamano per coprirmi senza curarmi di asciugarmi e spalancai la porta. «Natsu, considerati un uomo…»

Puff

 

Natsu P.O.V.

Scoppiai a ridere non appena Happy le buttò addosso la farina  da sopra la porta. Lucy era quasi completamente color ciliegio e ora era anche ricoperta di farina bianca, che formava attorno a lei una nuvola. Si reggeva con una mano l’asciugamano e l’altra era ancora sul pomello della porta. Si riusciva anche a vedere che sotto tutta quella farina e colorante, il suo viso era arrossato dalla rabbia.

Happy venne al mio fianco per ammirare il nostro lavoro e mi diede il cinque prima di cadere a terra dalle risate. «Pesce d’Aprile, Luce!» urlammo in coro.

Mentre noi continuavamo a ridere, la farina cominciava ad adagiarsi sul pavimento. Lucy però era rimasta immobile, con gli occhi chiusi. «Luce?» Riuscii a dire tra una risata e un’altra.

«Correte.» Sussurrò aprendo gli occhi, talmente spaventosi che ci fece rabbrividire. «Se vi riesco a prendere, possono anche iniziare a scavarvi la tomba.» Poi mi guardò dritto negli occhi. «Specialmente tu, Dragneel.».

Deglutii a fatica e iniziai ad arretrare, mentre Happy si catapultava fuori dalla finestra. Bell’amico. «Oh, andiamo, Luce, volevamo farti uno scherzo…».

Quando lei iniziò ad avanzare verso di me, iniziai a tremare percependo l’aura malefica che l’avvolgeva. «Sei entrato nel bagno mentre mi stavo lavando! Mi hai colorato del colore dei tuoi capelli!» Non riuscii a trattenere il sangue che mi salì sulle guance e un sorrisetto sghembo sulle labbra. «Mi hai versato della farina addosso!».

«Tecnicamente la farina l’ha versata Happy.» Provai a distrarla senza buoni risultati. «Bhè, Luce… Io credo che sia meglio se… ci vediamo alla gilda! A dopo!» E detto questo saltai fuori dalla finestra e corsi veloce alla gilda, ignorando le grida della maga.

 

Lucy P.O.V.

Ero arrivata davanti la gilda e mi stavo preparando mentalmente. Avevo perso un sacco di tempo cercando di eliminare le tracce della farina e del colorante dalla mia pelle. Ero riuscita a lavare via la farina, ma il colorante… non c’era stato nulla da fare. Avevo provato con il sapone, delle lozioni, lo scrub, ma niente. Era ancora completamente visibile! Poi avevo trovato la boccetta che quell’idiota aveva lasciato a casa mia e c’era scritto che il colore sarebbe rimasto per almeno 24 ore prima di scomparire. Gliela avrei fatta pagare a quei due. Avevo già sistemato degli “scherzetti” in giro per l’appartamento, pronti per loro.

E adesso mi trovavo fuori dalla gilda, preparandomi ai commenti, pronta a uccidere Natsu e Happy e con il rosa che ancora si vedeva sulla pelle lasciata scoperta dai vestiti.

Chiusi forte gli occhi e aprii di botto le porte della gilda per entrare. Se non lo facevo, sarei rimasta tutto il giorno fuori a pensare.

Calò un improvviso silenzio nella gilda, mentre io con lo sguardo basso mi dirigevo verso il bar. Dopo pochi istanti ci furono risatine e tanta confusione.

«Ehi Lucy, troppo tempo al sole?»

«Ti potresti mimetizzare con i capelli di Natsu»

«Natsu, sei stato tu, vero?»

«Sembra quasi che tu abbia marcato il territorio»

Affondai nel mio solito posto e scoccai uno sguardo furioso al Dragon Slayer. «Natsu, dopo ti ammazzo.» Oh, la sua morte sarebbe stata lunga e dolorosa. Non potevo attaccarlo così ovviamente davanti a tutti quando se lo aspettava. No, troppo comodo.

Di tutta risposta mi sorrise e tornò a parlare con gli altri ridendo soddisfatto.

«Ehi Lu-chan!».

«Ehi Levy-chan…» mi girai a guardarla e notando che la maga dai capelli blu stava ridacchiando inarcai un sopracciglio. «Commenta pure sul mio nuovo colorito, so che lo vuoi fare.» Appoggiai la testa sul bancone sconsolata.

«No, Lu-chan, non è per quello che sto ridendo. Anche se devo ammettere che Natsu ha fatto un ottimo lavoro…».

La sua voce venne interrotta dalle porte della gilda che sbattevano e da un ruggito. «Gamberetto! Lily!».

Tutti si girarono a guardare il Dragon Slayer che era appena arrivato e calò di nuovo un silenzio improvviso. Fissai a bocca aperta Gajeel che scandagliava la sala con lo sguardo in cerca dei due compagni. I suoi capelli erano perfettamente arricciati e raccolti in due codine che si muovevano a ogni suo minimo movimento. Levy al mio fianco scoppiò a ridere e cadde dalla sedia. «Pesce d’Aprile, Gajeel!» riuscì a dire tra una risata e un’altra.

La gilda venne trasportata dalla risata della piccola maga e scoppiarono tutti a ridere, prima di essere zittiti violentemente da uno sguardo furioso di Gajeel. Quest’ultimo si avvicinò lentamente a Levy, che stava ancora ridendo a crepapelle sul pavimento della gilda, mentre tutti, me compresa, lo osservavamo. Si fermò solo quando era praticamente addosso a Levy e tirò fuori un pacchetto che le porse con un sorriso sghembo in volto.

Levy si fermò bruscamente, la vista catturata da quel pacchetto, dimentica ormai della situazione e, dopo averglielo strappato dalle mani, iniziò a scartarlo. Un gridolino le sfuggì dalle labbra quando vide che quello che aveva tra le mani era un libro. «Allora non sei arrabbiato con me!» Saltò in piedi e lo abbracciò velocemente, prima di tornare a sedersi al mio fianco.

«Perché non lo apri, gamberetto?».

Levy gli lanciò uno sguardo interrogativo e tornò a guardare il libro sospettosa. La copertina portava scritto il titolo e l’autore, ma null’altro. Aprì una pagina a caso e si bloccò immediatamente. Sbirciai da sopra la sua spalla per vedere che cosa l’avesse sconvolta e riuscii a intravedere che all’interno vi erano delle immagini di… coppie… in… ehm… situazioni private. Levy chiuse di scatto il libro e guardò Gajeel con il viso più rosso dei capelli di Erza. «GAJEEL!».

«Pesce d’Aprile! Gihi.».

 

Natsu P.O.V.

Lucy era diventata di nuovo completamente rossa dopo aver visto il contenuto del libro di Levy. Mi avvicinai a lei e mi sedetti al suo fianco con Juvia che mi seguiva come un’ombra. Quest’ultima diceva di voler aspettare Gray con me, visto che lo scherzo lo avevamo fatto insieme. Iniziavo a pensare che volesse far ricadere la maggior parte della colpa su di me e la cosa mi stava bene.

«Ehi Luce» Le misi un braccio attorno alle spalle e la osservai. «Che cosa c’era nel libro di Levy?».

Il suo viso diventò se possibile ancora più infiammato e scoccò un’occhiata a Levy e Gajeel che ormai si erano allontanati. «N-Nulla! E-Era s-solo un libro!» Mi diede una spinta per farmi allentare la presa e io la liberai un istante, giusto il tempo per farla girare verso il bancone e per fare io lo stesso. Poi le rimisi un braccio sulle spalle, alzando gli occhi al cielo. «Volevo solo fare conversazione.».

Sbuffò ma non commentò oltre. «Mira-chan!» Chiamò la maga dai capelli bianchi con un sorriso. «Posso avere un bicchiere d’acqua?».

«Certo, Lucy.» Mira prese un bicchiere da dietro di lei e verso dell’acqua cristallina al suo interno prima di passarlo a Lucy.

All’improvviso un barile volò accanto a noi e per un soffio non colpì Mirajane.

«MIRAJANE STRAUSS!» Il ringhio di Cana rimbombò per tutta la gilda.

«Sì, Cana?» La maga del Take Over incominciò a pulire con calma uno dei bicchieri sul ripiano, come se non fosse stata quasi colpita da un barile in testa.

«Che ne hai fatto del mio alcol?! E che cosa hai messo nei barili?!» Cana si stava avvicinando minacciosa al bancone, mentre io, Lucy e Juvia osservavamo la scena senza proferire parola.

«Oh.» Mira guardò il pavimento, poi Cana. Un sorriso spuntò sul suo volto. «L’ho sostituito con della camomilla. Pesce d’Aprile!» Iniziò a ridacchiare. «Per oggi niente alcolici, non ne troverai nessuno nella gilda.» Sorrise soddisfatta e se ne andò per andare a servire ai tavoli.

Cana rimase per qualche istante a fissare il posto vuoto dove poco prima c’era stata Mira, ancora sconvolta, poi il barile distrutto. «Mirajane, non pensarla di poterla passare liscia così!» E detto questo iniziò a rincorrerla per tutta la gilda.

«Certo che oggi sarà una giornata faticosa.».

Mi girai a guardare Lucy che stava bevendo tranquillamente, cercando di trattenere un sorriso.

«Anche Juvia lo pensa, rivale in amore.».

«Juvia, te l’ho detto un milione di volte, non provo nulla per Gray, quindi non sono…».

Ancora una volta venimmo interrotti dallo sbattere della porta della gilda.

«Oggi dovremmo lasciarla aperta, si romperà a furia di sbatterla così.».

Ci girammo tutti a guardare Mirajane che era riuscita a liberarsi di Cana ed era tornata sorridente al suo posto.

Dei passi furiosi si avviarono nella nostra direzione, mentre la gilda scoppiava a ridere. Lucy scostò il mio braccio in modo da potersi girare e vedere chi fosse appena entrato e sentii che tratteneva a stento le risate.

«Ehi, ghiacciolo!» Mi girai a guardarlo e mi appoggiai con la schiena al bancone con un sorriso divertito. «Sembra che tu abbia avuto dei problemi con il guardaroba stamattina. Che c’è, hai perso tutti gli altri vestiti per strada a furia di spogliarti?».

«Cervello di cenere, sei stato tu non è vero?!» Si indicò i piedi dove c’erano dei segni rossi. «Stavo per perdere le dita dei piedi per quelle stupide trappole! E questi!» Guardò frustrato i suoi boxer bianchi e rossi.

«Sì e no, principessa dei ghiacci.» Sorrisi divertito alla sua faccia confusa. «Ho avuto una valida aiutante in questa temibile impresa!» Indicai Juvia al mio fianco che stava sorridendo divertita, con le guance in fiamme.

L’espressione di Gray non aveva prezzo. In tutti gli anni che ci conoscevamo, non l’avevo mai visto così sconvolto. «Juvia?!».

«Scusa, Gray-sama.» Juvia gli sorrise. «Pesce d’Aprile!»

 

Gray P.O.V.

Non potevo crederci. Juvia si era alleata con il termosifone con le gambe contro di me. Mi aveva fatto uno scherzo. Era entrata in casa mia con il fiammifero mentre facevo la doccia, aveva portato via tutti i miei vestiti, lasciandomi solo questi ridicoli boxer e mi aveva cosparso la casa di trappole per topi! Passai dallo sconcerto alla delusione alla rabbia in poco tempo, almeno finché non vidi Lucy al fianco di Natsu. Il mio umore migliorò improvvisamente e scoccai un ultima occhiata a Natsu e Juvia, prima di rivolgermi alla bionda.

«Lucy?».

«Uhm?» Distolse lo sguardo dal bicchiere tra le sue mani e lo posò sul mio viso.

Un ghigno si formò sulle mie labbra. Avevo notato che la sua pelle era rosa e ovviamente era colpa di quell’idiota lì accanto. La mia idea avrebbe fatto comodo a entrambi.

«Che ne pensi se domani sera lasciamo perdere questi due» Dissi indicando con un cenno della testa ai due maghi che mi guardavano perplessi. «e ce ne andiamo a cena fuori, solo io e te?».

«GRAY-SAMA!»

«CHE COSA?! Lucy non accetterebbe mai una cosa…» Natsu si interruppe di botto non appena notò il sorriso sul viso di Lucy.

«É forse un appuntamento, Gray?» chiese alzandosi in piedi mentre mi faceva l’occhiolino.

«Certo. Un romantico appuntamento a lume di candela.» Le facce di Natsu e Juvia erano uniche. Sembrava che stessero per svenire, ma contemporaneamente volessero saltarci al collo (per ucciderci o per marcare il territorio non saprei dirlo).

«Allora la mia risposta è sì!» Mi buttò le braccia al collo e mi abbracciò, per poi lasciarmi andare girandosi divertita verso i due maghi.

«Pesce d’Aprile!» recitammo in coro ridendo soddisfatti.

Notai che Mira stava osservando tutta la scena mentre puliva ossessivamente un piatto. Sogghignai e stampai un bacio veloce sulla guancia di Lucy, che arrossì.

In quel momento accaddero diverse cose.

Juvia svenne sul pavimento.

Mira ruppe il piatto che aveva tra le mani.

E Natsu mi saltò addosso.

   
 
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