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Autore: Cinzia N Spurce    01/04/2016    1 recensioni
Storia partecipante alla challenge "Le situazioni di lui&lei" indetto da starhunter sul forum di efp.
Pairing: Pydia.
TimeSkip: dieci anni dopo.
Lydia Martin è alla tua porta, sguardo più affilato, capelli più corti e con rammarico noti che quel rossiccio così particolare ha lasciato il posto a una tinta più scura, che ti pizzica in maniera molesta il naso.
Ti scosti senza dire una parola. Se ha trovato il coraggio di cercarti nella Grande Mela, ha avuto la fortuna di trovarti e l’ardire di fartelo sapere, avrà anche il coraggio di prendere per prima la parola, ne sei certo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Peter Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le situazioni di Lui e Lei'
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Storia partecipante alla challenge "Le situazioni di lui&lei" di starhunter.
Prompt: TimeSkip: dieci anni dopo.
Pairing: Peter/Lydia.

Imprevedibile

 

Imprevedibile.
È la prima parola che ti viene in mente nel vederla lì, ferma davanti la tua porta, diversa eppure così uguale a quella di così tanti anni fa.
È seria, la ragazzina, perché non puoi far altro che pensarla come tale, sebbene di adolescenziale non sia rimasto più nulla, né nel fisico, né nella psiche.
Lydia Martin è alla tua porta, sguardo più affilato, capelli più corti e con rammarico noti che quel rossiccio così particolare ha lasciato il posto a una tinta più scura, che ti pizzica in maniera molesta il naso.
Ti scosti senza dire una parola. Se ha trovato il coraggio di cercarti nella Grande Mela, ha avuto la fortuna di trovarti e l’ardire di fartelo sapere, avrà anche il coraggio di prendere per prima la parola, ne sei certo.
Entra in quell’appartamento, guardandosi attorno, ammirandolo, lo vedi dal guizzo dei suoi occhi, così diverso dal loft in cui tuo nipote si crogiolava, ma tu sei sempre stato un esteta, ami circondarti di cose belle e raffinate. Lo dimostrano le litografie che ti piace mostrare e tutti quegli scatti anonimi in cui si intravedono i particolari di una ragazza sconosciuta, a volte un neo, spesso un ricciolo sfuggito, solo in una si notano delle labbra. La somiglianza non sfugge nemmeno a lei, lo percepisci dall’odore della consapevolezza condito da una punta di eccitazione che per un attimo ti stordisce.
Ma Lydia Martin è sempre stata capace di farlo. È sempre stata in grado di stupirti in ogni suo movimento, come quando ha deciso di fidarsi di te, per salvare quell’altro ragazzino, come adesso, che dopo dieci anni ti ha cercato, non sai nemmeno per cosa.
Si volta e ti guarda e il suo volto non fa trasparire nulla, anche il suo odore appare tranquillo, nessun pericolo mortale in vista, dunque.
Perché mai ti ha cercato, allora?
Vorresti chiederlo, ma tra te e lei esiste da sempre questa specie di guerriglia che vi vede coinvolti da quella sera in cui, preso da un attimo di follia, hai deciso di darle il morso e sei stato così sfortunato da ritrovarti l’unica Banshee in città.
Il vostro è un gioco in cui non ci si abbassa, non ci si arrende, a meno che non ci sia di mezzo la vita di qualcuno, ma questo non è il caso, il suo battito cardiaco è troppo regolare, esprime tranquillità e quella maledetta aria di superiorità che la contraddistingue con tutti, e soprattutto con te.
La guardi e indossi quel sorriso, e lo senti che il suo cuore perde un battito. La cosa ti solletica l’ego, ma sei bravo a nasconderlo.
«Gli scatti sono belli» ti dice con quella sua voce melodiosa e così letale. Chissà se in quei dieci anni ha capito qualcosa di come funzionano i suoi poteri, chissà se adesso è consapevole delle sue potenzialità, ti domandi.

«Lo so» le rispondi facendo un passo avanti, cerchi di avvicinarti a lei, perché quello che anche quella notte ti ha spinto a darle il morso è stata proprio quella punta di follia che ha visto dietro il terrore la forza e per un attimo hai pensato che sarebbe stato bello averla tra i piedi un po’ più simile a te.
Lei non dice nulla, continua solo a guardarti ed è incredibile come due occhi come i suoi ti tengano in pugno.
«Che ci fai qui?» cedi alla fine, perché la curiosità è troppa e le sue labbra che si muovono sono un sogno a cui ancora non vuoi rinunciare e vorresti che parlasse, ancora.
Si avvicina anche lei e nei sui occhi c’è stato un cambiamento e ti chiedi da quando da predatore sei diventato preda.
«Sembra incredibile, ma non sono molti gli Hale che risiedono a New York» e si pone proprio di fronte a te, senza alcun timore. Così diversa e così uguale, non riesci proprio a comprenderla e forse è per quello che ti ha sempre affascinato.
«Questo non risponde alla domanda, Lydia».
E la vedi sfidarti, finalmente.
Fiera in viso, di fronte a te, alza il mento per poterti guardare negli occhi e ti domanda qualcosa che cela mille altri significati, o forse lo speri, speri che contenga altri mille significati – perché solo quello sarebbe davvero troppo poco per quello che la tua mente, egoista, forse, ma non sei mai stato uno stinco di santo, ha elaborato – brami quei mille altri significati, come se in quei dieci anni tu non avessi aspettato altro che Lydia Martin, perché di donne te ne sono capitate molte ma di Banshee potenzialmente letale con quegli occhi così magnetici e con quella bocca così intelligente, come se fosse l’intelligenza ad attrarti di quelle labbra, non te ne erano mai capitate.
«Non mi offri nemmeno un caffè?».
«Vada per il caffè» dici mentre la guardi sedersi sul divano e ti chiedi cosa vi leghi, in realtà, se siano ancora le conseguenze del morso o se il fascino del proibito che la spinge verso di te. Perché chiederti che cosa sia a spingere te verso lei un po’ ti spaventa, perché lei è una ragazzina, in confronto a te, lupo tendenzialmente psicopatico, e il fatto che tu sia caduto in quella trappola vecchia di un milione di anni proprio non ti va giù, perché credevi di essere più furbo, o forse lo speravi e ti dici che in quell’ultima mezz’ora hai sperato un po’ troppe cose per un tipo pragmatico come te, e forse, senza pensarci, mentre porti il caffè a quella piccola arma di distruzione di massa, ti concedi di sperarne un’altra, leggermente più pericolosa, ti concedi la speranza che forse deciderà di restare, magari per più di un caffè.



Dunque, eccomi e magari insultatemi poco, non so da dove è uscita fuori sta robetta, fatto sta che ho trovato la challenge, ho trovato la coppia Pydia e mi è venuta in mente sta cosa. Perché Lydia va da Peter?... Boh, voi perché gliel'avreste mandata? 

Il fatto che io scriva Pydia non vuol dire che io shippi solo quello, ho notato come i meravigliosi personaggi di questo fandom si prestino alla nobile arte dello shipping in maniera molto versatile. Io shippo chiunque con chiunque.
Bando alle ciance, è il primo esperimento nel fandom, spero di continuare con gli altro prompt, a presto, cià.
Cinzia. N. Spurce. ^^
   
 
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