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Autore: AmorJortini    01/04/2016    2 recensioni
Martina Stoessel è una ragazza solare e allegra con una brutta esperienza alle spalle: infatti, due anni prima, il suo ragazzo Tomas Heredia la tradiva. Martina ne ha sofferto molto e ne soffre ancora. Nella sua scuola, si iscrivono un gruppo di ragazzi...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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NOTA AUTORE: D'ORA IN POI USERÒ I "POV", OVVERO I PUNTI DI VISTA DEI PERSONAGGI, COSÌ VIVREMO PIÙ A FONDO LE ALTRE STORIE. SPERO VI FACILITI LA LETTURA. POI USO I — PER SEPARARE UN PO', IN MODO DA ESSERE PIÙ ORDINATI (QUANDO NON USO L'HTML). --------- POV MARTINA: Ci troviamo ancora viso a viso, corpo a corpo. Ci scrutiamo con gl'occhi. Jorge si avvicina a me, alle mie labbra. Con una spinta mi allontano, alzandomi in piedi. « Basta... » riesco a dire, delusa un po' dalla mia reazione, ma non potevo. « Quando smetterai di pensare con la testa e non con il cuore? » mi chiede nervoso. « Jorge come fai a dirlo? Cazzo, ma ti vedi? Tu sei ubriaco! » rispondo, mentre lui si alza. Seguo ogni suo movimento. « Sono abbastanza lucido per dire quello che penso! » controbatte. Secondi di silenzio scorrono nervosamente. « Perché fai tutto questo dopo quello che è successo, dopo quel maledetto bacio? » peggioro ancora di più la situazione. « Era necessario ricordarlo? » predica alquanto arrabbiato. « Smettila di rendere le cose così complicate! » continua. « Sei tu che le rendi complicate... » riesco a controbattere, correndo via da quella situazione che mi stava logorando. Non volevo ricevere un bacio dalla persona che amo di più quando sapevo che non sarebbe stato "vero", che Jorge era sotto l'effetto dell'alcool, che era ubriaco. Per me anche l'ennesimo deve essere speciale, unico. Ritorno a letto, pensandolo per il resto di tutta la notte, senza chiudere occhio. ---------- Mi risveglio. Non so cosa ci sia di peggiore al mondo delle mie occhiaie. Mi osservo allo specchio, ho gl'occhi rossi, gonfi ed il viso stanco. Faccio tutto quello che solitamente la mattina faccio, dopo scendo le scale. Sono sicurissima che Jorge stia ancora dormendo, lo conosco... Arrivo in cucina, preparando la caffettiera. Non sono così cattiva, nemmeno voglio discutere con Jorge, così ne preparo un po' di più anche per lui. Stranamente dopo dieci minuti fa capolino in cucina. Non gli rivolgo nemmeno lo sguardo, tanto meno la parola. Solo ora noto il suo outfit: indossa un paio di pantaloni scuri, una maglietta bianca semplice sopra cui è slacciata una camicia a quadri azzurri. Ovviamente è vestito come ieri sera, solo che non avevo notato com'era abbinato perché avrei passato la serata più bella di tutta la mia vita, ma non è andata secondo i miei piani. Lo squadro ancora e, senza accorgemene, mi mordo il labbro inferiore. "Sì, Tini. È stupendo!" parla la mia coscienza, che subito faccio tacere. Lui ride, io nervosa (non so il motivo) sbotto: « Cosa ridi?! » . Lui beve un sorso del suo caffè, poi risponde: « Cosa? Non stavo ridendo! » continua a ridere. Mi sta prendendo in giro? "Pare di si" mi rispondo da sola. « Guarda, non scherzare con me! Dimmi perché ridevi! » lo minaccio. « Perché ti scaldi tanto? ... Comunque, sono sexy, lo so... » . A quell'ultima frase sbarro gl'occhi. Cos'è? Mi ha letto nel pensiero. Oddio quanto mi conosce bene questo ragazzo! Rimango in silenzio, continuando a bere il mio caffè, idem lui. « Andiamo? » chiede ad un certo punto. Io lo guardo malo. « Come "andiamo"? Ognuno per la sua strada! » rispondo mettendomi la giacca. « La smetti? Qua quello arrabbiato dovrei essere io! » si auto-vittima. « E perché non lo sei? Io sono stanca di ripeterti che è stato lui a baciarmi! » controbatto. « Sai che c'è? Non ti credo... Se no, perché mi parli così? » agita le braccia nervoso. « Perché ti amo, coglione... » parlo più a bassa voce, come se fossi stanca di stare male, ed in effetti è proprio così. ---------- « Che? Ti voleva baciare? » chiede incredula Mercedes. « S-si... » rispondo ricordando il momento. « E tu? Che hai fatto? Hai ricambiato, vero? » il suo viso si spegne alla mia espressione, indescrivibile: un misto di tristezza e dolore mi attraversano gl'occhi, rendendomi più fragile, immune del solito. Perché stare lontana da Jorge mi fa questo effetto. Scuoto il capo. « Tini... » dice dispiaciuta, avvicinandosi per abbracciarmi. « Prova: vai da lui, parlagli, digli quello che senti... » scioglie l'abbraccio, guardandomi con dolcezza infinita. ---------- POV MERCEDES: Busso alla porta di casa Stoessel, quando è Francisco ad aprirmi. « Amore, non mi avevi avvertito che venivi! » esclama contento, invitandomi ad entrare. « Ero venuta per Tini, c'è? » chiedo preoccupata. « Ah, quindi io non conto più niente? » domanda facendo finta di offendersi. « Ovvio che no. È solo che sono molto preoccupata per lei e Jorge... » mi interrompo davanti alla consapevolezza di ciò che stavo per dirgli. « CHE JORGE COSA?! » chiede curioso. Ahia, ha sentito tutto... E ora? « Mechi dimmelo! » in un certo modo mi "ordina", vedendo che io rimango in silenzio. Perché non imparo a tapparmi la bocca? « Se non me lo dici sarà peggio! » predica. I suoi occhi sono infuocati, le labbra serrate. Tutti effetti che mi dicono che il mio ragazzo è furioso sul serio. « Jorge e Tini si sono lasciati... » mi arrendo, sperando si volesse fermare qui, e che da un certo punto di vista gl'avrei fatto credere fosse tutto quello che io sapevo, che avevo da dire. « Ma questo lo so! Mia sorella sta male, non mi parla da stamattina, anzi se ci penso bene, non la vedo da tutto il giorno. » afferma, io ormai mi arrendo e decido di dirgli tutto. Si sta preoccupando sul serio, ha tutto il diritto di sapere la verità, anche se forse Martina non la prenderà bene. « Ieri Jorge ha bevuto un po' troppo, Martina lo ha visto e lo ha portato qui a casa vostra. Così poi... » lui mi interrompe bruscamente. Sapevo non l'avrebbe presa bene! « È VENUTO QUA?! Oggi è la giornata giusta che gli spacchi la faccia! » urla arrabbiato avvicinandosi alla porta d'ingresso, quando entra proprio da lì Martina. Menomale! ---------- POV MARTINA: Entro trovando una confusione terribile. Vedo Mechi e mio fratello Francisco, quando per me viene spontaneo chieder loro: « Cos'è questo casino? » « Martina perché non mi hai detto che Jorge è venuto qua ieri? » mi interroga alterato. « Non ne ho avuto il tempo! » mi difendo, chiudendomi la porta alle spalle. « Hai un ragazzo ubriaco in casa e non hai il tempo di avvertirmi? » continua lui arrabbiato. « Ti stai comportando da idiota! » predico iniziandomi ad agitare. « È pericoloso! Ti avrebbe potuto fare del male! » « Jorge è buono, non lo farebbe mai! Smettila, di padre ne ho già uno, basta e avanza! » lo sorpasso arrabbiata, andandomi a rifugiare in camera mia. ------------ POV FRANCISCO: Perché Martina non mi dà mai ascolto? Io cerco solo di proteggerla... « Hai sbagliato! » mi affronta Mercedes con un'aria seria che non avevo mai visto pervaderla. « Mechi, io cerco solo di tenerla al sicuro! » controbatto. « Ma vedo che qui nessuno mi capisce... » mi rattristico, girandomi per andarmene, quando la biondina mi afferra il braccio, attirandomi a sé. « Tranquillo... » mi accarezza dolcemente una guancia. Io annuisco, per poi lasciarle un casto bacio sulle labbra. « Ora vado da Tini... » dice allontanandosi da me, per prima sorridermi angelicamente. ---------- POV JORGE: Io non capisco perché Martina scappi da me. Non voglio farla stare male... Ora mi trovo nella mia stanza con Ruggero, il mio migliore amico. « Quindi hai provato a... » inizia lui scioccato. Ma perché? « Sì, Ruggero. Ho provato a darle un bacio, ma lei mi ha respinto! » replico irritato, quando nella mia mente balena quel ricordo. « Beh, vedila in questo modo... Eri fuori, non ci credeva... » aggrotto la fronta confuso « non credeva a cosa? » quindi chiedo. « Al bacio che le stavi per dare, le ragazze sono così » ora tutto risulta un po' più chiaro. Quindi lei mi ha respinto non perchè non mi vuole più, bensì perché ero ubriaco. « Devo parlare con lei! Grazie! » picchietto un paio di volte la mano sulla sua spalla, per poi uscire di corsa dalla stanza. « Io vado da Cande! Ci vediamo! » urla invece Ruggero da lontano. ---------- POV MARTINA: Continuano insistentemente a bussare, ma sono troppo arrabbiata per parlare con qualcuno, tanto che potrei litigarci senza motivo. « Martina sono io, puoi aprirmi? » mi "prega" Mercedes. Mi avvicino alla porta, girando la chiave nella serratura. La spalanco, ritrovandomi la mia migliore amica davanti. « Mechi! Perché gliel'hai detto? » predico io, mentre lei avanza nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle. « Mi dispiace, perdonami. Non volevo... » « Tranquilla, ti perdono. In fondo non abbiamo fatto niente di male, o quasi... » dico io, per poi sorriderle e abbracciarla. ---------- POV CANDELARIA: « Quindi? » chiedo confusa. « Quindi vorrei organizzare un viaggio con tutti noi ragazzi... » afferma contento. « Ne dovremo parlare con gl'altri, però... Tini e Jorge non verranno... » risponde titubante. « Tranquilla, Jorge le è appena andata a parlare, si sistemerà tutto, in fondo quei due si amano! ». ---------- POV ALBA: « Facu? » lo chiamo. « Mmh? » risponde aprendo di poco gl'occhi. « Svegliati dai! » lo scuoto. « Dormo ancora un po'... » brontola. « Ma sono le 18:00! Ruggero e Cande vogliono che andiamo da loro, quindi sbrigati! » esclamo scuotendolo nuovamente. Alla fine si arrende, tirandosi su con la schiena. ---------- POV LODOVICA: « Ti ricordi quel giorno al parco, quando mi dicesti tutto d'un fiato che provavi qualcosa per me? » domando a Diego, che si gira sul lato. « Certo... » risponde carezzandomi dolcemente la guancia. Ad un certo punto suona il suo cellulare. « Pronto? » risponde. « Certo, arriviamo subito... A dopo! » riattacca, alzandosi dal letto su cui eravamo sdraiati insieme. « Dove vai? » chiedo curiosa. « Semmai "dove andiamo"... Rugge e Candelaria ci vogliono da loro, devono dirci qualcosa d'importante... » mi avverte. « Va bene... » ---------- POV FRANCISCO: 'Tock! Tock!' bussano forte alla porta. Mi avvicino e la apro, quando mi ritrovo Jorge davanti. « Che cazzo vuoi? » chiedo arrabbiato, stringendo i pugni. « Sono qui per Martina... Posso? » fa un passo in avanti lui. Mi avvicino al suo corpo, impedendogli di avanzare. « Non c'è! » continuo "nero". « Che succede qui? » arriva Martina alle mie spalle. « Jorge! » esclama poi sorpresa. « Io avrei bisogno di parlarti... » dice lui sporgendosi per vederla meglio. « NO! MARTINA TORNA IN CAMERA TUA! » continuo ad arrabbiarmi io. Sì, forse sto un po' esagerando... « BASTA! NON SEI MIO PADRE, PIANTALA! » urla lei. Lancio un'occhiata atroce al messicano, poi mi dirigo in cucina irritato al massimo. -------------- POV JORGE: Francisco se ne va, così rimaniamo solo io, Tini e Mechi. « Beh, si è fatto tardi... Saluto Fran e vado... » inizia la bionda, girandosi verso la sua amica. « Ci vediamo... » le dà un bacio, mentre a me dice « ciao Jorge ». Io la saluto con un cenno di mano, lei esce ed io tiro un sospiro, pronto a parlare. « Io sono venuto qui per... » inizio, quando lei m'interrompe. « Lo so Jorge, è tutta colpa mia. Non serve sbattermelo in faccia ogni volta! » predica lei scaldandosi un po'. Non era ESATTAMENTE quello che le volevo dire... « No, io... Va beh, io vado... » mi arrendo, girandosi per uscire, quando lei con una spinta mi attira a sé. Ovviamente mi sta solo abbracciando. Posso al 100% sentire il battito accelerato del suo cuore e del mio, la sua pelle bruciare. Sorrido a quel gesto così prezioso, così tenero. ---------- POV MARTINA: Non so cosa mi sia preso. L'unica cosa che so è che in quel momento avevo bisogno di abbracciarlo. Mi manca, vorrei poterlo baciare, ma causerei qualche problema? Ci stacchiamo dopo qualche secondo, ma lui tiene ancora le mani sui miei fianchi, le mie scendono dal collo fino ad arrivare sopra le spalle. Mi sorride, un gesto così puro che non ce n'è pari. Io ricambio, imbarazzandomi un po'. « E questo? » chiedo io. « Non so, dimmelo tu... » risponde sorridendo. Noto che si sta avvicinando un po' troppo al mio viso, ma io resto immobile, ferma a contemplare ogni sua mossa. I nostri nasi si sfiorano, lentamente chiudo gl'occhi, abbandonandomi alla passione. Ormai le sue calde labbra sono sulle mie, dolci, intense. Questa volta era tutto vero, perché sì, questa volta non era ubriaco. --------------------- NOTA AUTORE: E finalmente eccoci giunti qui, all'inaspettato e grandioso bacio. Wow! Non ci posso credere nemmeno io che l'ho scritta :') Spero che il fatto di cambiare i "POV" vi migliori la lettura. Come potrete vedere sulla mia pagina, ho pubblicato un'altra storia, "Sei tutto ciò di cui ho bisogno". Premetto che quella storia sarà molto più corta di questa. Niente... Ah, sì! Dimenticavo! Dal prossimo capitolo vedremo anche altre storie, questo è stato solo un'anticipo. Vi avverto subito che il prossimo capitolo sarà il penultimo, poi sicuramente farò un prologo :'( Ma tranquilli, intanto andatevi a leggere il primo capitolo di quell'altra storia. Vi mando un bacio, alla prossima <3 ---------------- P.S: Potete trovarmi su TWITTER: @MartinaItaly_
   
 
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