CHIAMAMI Era una sera come tante e insieme agli amici girava per il quartiere, non sapendo cosa fare si ritrovarono lì, davanti gli studi, come li chiamavano tutti,davanti a qualcuno che non si sarebbe mai aspettata di vedere perché era così lontano nella sua mente, ma così vicino fisicamente. Lo vide e pensò subito che doveva andare lì e chiedergli una foto, ma non era facile come aveva pensato : lui era lì, ovvio , nell'essere fisicamente ma non lo era mentalmente, parlava al telefono con qualcuno, perciò lei andò via triste per il fatto appena accaduto. I suoi amici la aspettavano impazienti , giù alle scale del ristorante, per andare al Bar Grande, perciò percorse le scale di fretta e si incamminò con gli amici verso il bar. Arrivati trovarono alcuni dei ragazzi del programmo che veniva registrato agli studi, ma non c'era lui, lui era rimasto all'hotel. Però vide un suo amico e ironicamente gli si avvicinò e gli disse : << Dì a Cris che la prossima volta chiamasse più tardi >> Nick, il suo amico , rimase molto stupito di vederla o di sentire ciò che aveva detto, non ne era tanta sicura perché la sua risposta fu molto vaga : << Hai visto Cris e non ti ha fermata? >> << Perché mi avrebbe dovuta fermare? >> chiese lei a sua volta << Storia lunga, se vuoi puoi venire che te lo presento >> tagliò corto lui << Presentarlo a me? Ho qualcosa di speciale per caso? >> chiese lei ridendo << Te lo spiegherò dopo >> le disse << adesso cosa vuoi fare, rimanere qui oppure conoscere Cris? >> le chiese << Vengo >> rispose la ragazza senza pensarci. I suoi amici intanto erano rimasti a guardare e ad ascoltare la scena senza mai intromettersi, non gliene importava quasi niente di lei, Nel cammino che divideva il bar dall'hotel rimasero in silenzio, mentre Francesca ripensava alla risposta di Nick, che non era proprio quello che si aspettava che lui le rispondesse. Forse Nick si era sbagliato, forse Cris non voleva conoscerla, forse era tutto troppo bello per essere vero... ma per una volta lo era , era la verità. << Sei una tipa silenziosa >> osservò Nick << Sono una tipa silenziosa quando non so cosa aspettarmi, perciò immagino >> rispose lei, quasi come se Nick le avesse posto una domanda. << Non devi essere in ansia o cose del genere, insomma Cris ti vuole conoscere, non sei felice? >> le chiese lui << No, non sono felice, sono troppo felice da essere nell'ansia più totale. >> rispose lei << Non devi essere in ansia te l'ho già detto, Cris ti vuole conoscere.>> disse lui per tranquillizzarla. << Lo so, sono io che sono così >> tagliò corto lei Nick non le disse più niente finchè non arrivarono alle scale del ristorante. << Io lo vado a chiamare, tu rimani qui .>> le disse lui Lei fece cenno di sì con la testa e iniziò a pensare così tanto tanto da non rendersi conto che dopo un paio di minuti c'era Nick che la guardava mentre le diceva qualcosa di un discorso già iniziato di cui colse solo le ultime parole : << Cris è sopra, ti accompagno .>> Lei lo seguì su per le scale e lo vide, lì in fondo al balconcino c'era Cristiano che la stava aspettando, Nick era già sparito quando si girò per salutarlo, perciò si rivlse verso Cristiano e adesso lo poteva guardare veramente, poteva presentarsi eppure non ci riusciva come se ci fosse stato qualcosa di più forte che le diceva di non farlo. Proprio mentre pensava tutto ciò, Cristiano iniziò a parlarle : << Piacere Cristiano, ma di sicuro già mi conosci, dimmi di te invece. >> Lei lo guardò per un attimo, stupita e contenta di ciò che le aveva appena detto, e poi parlò << Io sono Francesca, ehm... cioè sì insomma so chi sei in TV ma non so chi sei nella vita reale. >> Ora era lui che la guardava o il contrario, non sapeva dirlo con certezza, l'unica cosa che sapeva dire era che le risposte di Cristiano sembravano programmate, ma rimanevano comunque belle. << Allora spero che ci saranno delle occaioni per conoscerci o no? >> chiese lui Lei rimase a bocca aperta, senza parole , non si aspettava nemmeno di conoscerlo ed ora? Ora forse le stava chiedendo di... << Se te lo stai chiedendo, sì ti ho chiesto di uscire ma insomma puoi sempre rifiutare >> disse lui come se le avesse letto nel pensiero. << Beh, no accetto l'invito, per me va benissimo >> rispose lei con la bocca asciutta e la mente che vorticava di pensieri. Non le sembrava possibile, non le sembrava la realtà, non era per niente simili a quello che le accadeva ogni giorno. << Sembri rimasta senza parole, tutto a posto? >> chiese lui << Sto bene, solo un po' meravigliata da tutto ciò, non è nei miei parametri di normalità giornaliera >> spiegò lei. << Alle volte bisgona stravolgere la normalità per un po' di pazzia, non pensi? >> chiese retoricamente lui << Comunque ti andrebbe di fare una passeggiata?Magari qui per il quartiere? >> propose lui << Sì, poi diciamo che conosco abbastanza bene il quartiere … sai ci abito >> accettò lei ridendo. Si incamminarono verso il centro del quartiere, lei non sapeva dove andare e lui non aveva la minima idea di dove fosse, perciò lei alla fine optò per il parco, che era sia vicino agli studi che a casa sua. Nel cammino non si scambiarono molte parole. Arrivati al parco decisero di sedersi su una panchina di fronte all'altalena consumata dagli anni passati. << Beh, carino >> disse Cris sforzandosi di esser carino, ma Francesca se ne era accorta. << Lo so, non abbiamo niente di più bello purtroppo >> disse delusa lei << Ma qui si può benissimo parlare >> osservò lui << a differenza del bar vicino all'hotel >> concluse << Lo so ma capita che ci si radunino le comitive e allora non è più tanto calmo e tranquillo >> gli fece osservare lei. << Allora, possiamo parlare per il momento, prima che arrivi qualcuno >> disse lui girandosi verso di lei che stava fissando un punto fisso, non era definito ma era fisso e la fece distrarre di nuovo, MERDA! Pensò ed era vero, sembrava che Cris la stesse chiamando da un mondo a parte. << Ehi, Francesca? >> la chiamava lui << Sì? Scusami mi ero distratta fin troppo >> rispose lei << Direi che sono molto tesa oggi >> concluse << La tensione si può alleviare con un abbraccio, lo sapevi? >> le disse lui << In verità no, ma penso che tu abbia ragione >> osservò lei Si guardarono e questa volta profondamente, negli occhi e il suo era quasi un impulso, lo sentiva anche da parte di lui, ma cercava di trattenersi, perché era tutto così bello e non poteva mica finire in quel modo o sì? Le sue domande e i suoi pensieri svanirono in un attimo per qualche attimo, nel momento in cui Cris le prese il viso e la baciò, era un bacio semplice ma intenso, breve ma aveva avuto la sua durata, tutto le sembrava così strano. Alzò la testa e vide che Cris stava controllando l'orario al cellulare, erano le 23,30, si stava facendo tardi per lei. << Cris, si sta facendo tardi per me, dovrei tornare a casa, sai tornare all'hotel? >> gli chiese lei << Sì ma prima scambiamoci i numeri, così che ti potrò chiamare >> rispose lui << Okay >> accetto lei sorridendo Si salutarono e lui le disse : << CHIAMAMI! >>